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Cronaca

Maltempo Milano, un centiniaio di chiamate ai Vvf. Nessun ferito

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MILANO (ITALPRESS) – La breve ma violenta ondata di maltempo che si è abbattuta intorno alle 19.40 su Milano ha messo a dura prova i vigili del fuoco del Comando di via Messina. Un centinaio le chiamate di soccorso giunte al centralino quasi tutte riguardanti alberi pericolanti. Non si registrano feriti o persone coinvolte. Da smaltire ci sono ancora una quarantina di interventi. Il dispositivo di soccorso ha messo in campo le squadre sia di vigili permanenti che volontarie a supporto. Il maltempo ha interessato prima la zona nord ovest del capoluogo lombardo per poi spostarsi ad est di Milano. L’intervento più complicato è quello che ha interessato un albero di circa 20 metri caduto nei pressi del Cimitero Monumentale che ha tranciato le linee tramviarie 12 e 14. La circolazione, infatti, è bloccata in attesa del ripristino della circolazione. L’albero, per altro, è caduto anche nel cortile interno di un centro sociale dove in quel momento si trovavano alcune persone rimaste fortunatamente illese. Vigili del fuoco ed Ente Parco Giardino sono al lavoro per bonificare la zona.(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Vigili del Fuoco Milano

Cronaca

Avviato il restauro a Milano del monumento ai Caduti delle Cinque Giornate

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MILANO (ITALPRESS) – Sono partiti, a cura della Direzione Tecnica e Arredo Urbano del Comune di Milano, gli interventi di restauro conservativo del Monumento dedicato ai Caduti delle Cinque Giornate, situato nell’omonima piazza.
Il progetto complessivo, nell’ambito del quale c’è anche quello di valorizzazione della Cripta sottostante l’obelisco, restituirà alla cittadinanza uno dei monumenti celebrativi più importanti della storia della città meneghina. L’intervento si propone di effettuare il restauro conservativo di tutti gli apparati monumentali esterni costituiti dalle componenti bronzee dell’obelisco, dell’intero basamento lapideo sottostante, compresa la gradonata in granito, con il recupero accurato della cancellata storica e della pavimentazione in mosaico esterna a coronamento dell’opera celebrativa.
In particolare, le operazioni di carattere conservativo operate sulle componenti bronzee dell’obelisco – di pulizia, recupero delle patinature e protezione finale – avranno anche lo scopo di affrontare e limitare il più possibile il fenomeno delle condense interne a vantaggio della salubrità degli ambienti della sottostante Cripta. Gli interventi di carattere innovativo, anche mediante l’apporto multidisciplinare di tipo impiantistico, si estenderanno anche all’adeguamento del sistema di apertura del portale di accesso alla Cripta, realizzato anch’esso in fusione di bronzo.
Gli apparati in pietra del basamento e della gradonata sottostanti l’obelisco saranno interessati da un intervento di pulitura, dal rifacimento integrale di tutte le sigillature e dall’applicazione finale di un protettivo, che avrà l’obiettivo di contrastare gli effetti negativi dei depositi ferrosi e inquinanti.
E’ prevista, inoltre, la manutenzione della cancellata mediante una successione di opere volte a risanare l’intero apparato con l’integrazione degli elementi decorativi mancanti.
Infine, cura e attenzione verranno rivolte al recupero della pavimentazione a mosaico collocata esternamente e attorno alla cancellata del monumento, anche attraverso la rimessa in quota delle porzioni di mosaico interessate da avvallamenti, con l’integrazione degli elementi mancanti e con la ripresa finale di tutte le sigillature.
I tempi complessivi per il restauro dell’obelisco sono stimati in circa otto mesi, per un importo di 230 mila euro.
“Questa piazza e il suo obelisco – afferma l’assessora ai Servizi civici e generali Gaia Romani – sono parte dell’identità di Milano e rappresentano una storia che tocca profondamente il cuore dei milanesi. E lo dimostra la grande partecipazione che ogni anno registra l’apertura straordinaria del monumento, in occasione dell’anniversario delle cinque giornate, dal 18 al 22 marzo. Siamo molto orgogliosi dei lavori di restauro appena avviati che, assieme a quelli della cripta con l’annesso recupero e studio dei resti scheletrici lì conservati, ci consentirà non solo di restituire un vero e proprio gioello alla città ma anche di far conoscere ancora di più la sua storia a cittadini e cittadine”.
Il monumento alle Cinque Giornate è un monumento commemorativo per le vittime dell’insurrezione della città contro le truppe austriache nei giorni fra il 18 e il 22 marzo 1848. Il gruppo scultoreo in bronzo fu realizzato in un arco di tredici anni da Giuseppe Grandi, che lo completò poco prima di morire. L’opera fu inaugurata nel 1895.
Cinque figure femminili, che incarnano azioni e sentimenti delle Cinque giornate di Milano, animano la scena attorno a un obelisco centrale, su cui sono riportati i nomi dei caduti del 1848. Sono raffigurati anche un’aquila reale e un leone, simboleggianti rispettivamente la vittoria oltre i confini di Milano e il risveglio del popolo.
Al di sotto del piano stradale fu realizzata una cripta in cui vennero poste le spoglie dei caduti.

– foto ufficio stampa Comune di Milano –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Meloni “Nel 2024 il Sud locomotiva economica d’Italia”

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BARI (ITALPRESS) – “Nel 2023 il Pil del Sud è cresciuto più della media nazionale. L’occupazione è aumentata in misura maggiore rispetto al resto d’Italia, gli investimenti (che sono la cosa più importante) sono saliti del 50% e il Mezzogiorno ha dato una spinta decisiva alle esportazioni, permettendo così all’Italia di piazzarsi al quarto posto della classifica mondiale dell’export, scavalcando prima la Corea del Sud e poi il Giappone. Quest’anno il Sud è stato di fatto la locomotiva economica dell’Italia, invece di essere quello che abbiamo visto negli anni passati, quando si ritrovava quasi sempre ad essere il fanalino di coda. Abbiamo voluto tracciare una direzione nuova, chiara e intendiamo seguirla. Cioè, dare alle imprese e ai cittadini del Mezzogiorno la possibilità concreta di dimostrare il proprio valore”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un videomessaggio nel corso dell’inaugurazione dell’87esima Campionaria Generale Internazionale della Fiera del Levante di Bari.
“Abbiamo riformato – ha aggiunto – le politiche di coesione, per spendere meglio e più velocemente risorse che sono molto preziose e fare in modo che quelle risorse siano effettivamente impiegate per ridurre le disparità tra i territori e per interventi strategici. Abbiamo introdotto gli Accordi di Coesione. Ne abbiamo sottoscritti ormai 19 con le Regioni e le Province autonome, mettendo finora a disposizione oltre 35 miliardi di euro e adesso ci apprestiamo a concludere questo percorso, proprio con la Regione Puglia. Abbiamo voluto la nascita del Fondo perequativo infrastrutturale, con l’obbligo di destinare alle regioni del Sud almeno il 40% dei fondi pluriennali per gli investimenti. E poi la ZES unica del Mezzogiorno, che questo Governo ha voluto con forza, dialogando con una negoziazione complessa della Commissione europea, è un altro mattone di questa strategia”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Papa Francesco “Tutti possiamo sbagliare, ma nessuno è sbagliato”

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Sono felice di essere qui in mezzo a voi”. Ha esordito così Papa Francesco, incontrando il clero nella Basilica del Sacro Cuore di Koekelberg, a Bruxelles.
“In questo crocevia che è il Belgio, voi siete una Chiesa ‘in movimentò – ha sottolineato il Pontefice -. Infatti, da tempo state cercando di trasformare la presenza delle parrocchie sul territorio, di dare un forte impulso alla formazione dei laici; soprattutto vi adoperate per essere Comunità vicina alla gente, che accompagna le persone e testimonia con gesti di misericordia. Prendendo spunto dalle vostre domande, vorrei proporvi alcune tracce di riflessione attorno a tre parole: evangelizzazione, gioia, misericordia”.
“Il Vangelo, accolto e condiviso, ricevuto e donato – ha aggiunto il Papa -, ci conduce alla gioia perchè ci fa scoprire che Dio è il Padre della misericordia, che si commuove per noi, che ci rialza dalle nostre cadute, che non ritira mai il suo amore per noi. Fissiamo questo nel cuore: mai Dio ritira il suo amore per noi. ‘Ma Padre, anche quando ho commesso qualcosa di grave?’. Mai Dio ritira il suo amore per te. Questo, davanti all’esperienza del male, a volte può sembrarci ‘ingiustò, perchè noi applichiamo semplicemente la giustizia terrena che dice: ‘Chi sbaglia deve pagarè. Tuttavia la giustizia di Dio è superiore: chi ha sbagliato è chiamato a riparare i suoi errori, ma per guarire nel cuore ha bisogno dell’amore misericordioso di Dio. Non dimenticatevi: Dio perdona tutto, Dio perdona sempre; è con la sua misericordia che Dio ci giustifica, cioè ci rende giusti, perchè ci dona un cuore nuovo, una vita nuova”.
Poi è tornato a parlare di abusi, sottolineando che “generano atroci sofferenze e ferite, minando anche il cammino della fede. E c’è bisogno di tanta misericordia, per non rimanere col cuore di pietra dinanzi alla sofferenza delle vittime, per far sentire loro la nostra vicinanza e offrire tutto l’aiuto possibile, per imparare da loro – come hai detto tu – a essere una Chiesa che si fa serva di tutti senza soggiogare nessuno. Sì, perchè una radice della violenza consiste nell’abuso di potere, quando usiamo i ruoli che abbiamo per schiacciare gli altri o per manipolarli”.
Ed ha rivolto anche un pensiero ai carcerati: “Quando io entro in un carcere mi domando: perchè loro e non io? Gesù ci mostra che Dio non si tiene a distanza dalle nostre ferite e impurità. Egli sa che tutti possiamo sbagliare, ma nessuno è sbagliato. Nessuno è perduto per sempre. E’ giusto, allora, seguire tutti i percorsi della giustizia terrena e i percorsi umani, psicologici e penali; ma la pena dev’essere una medicina, deve portare alla guarigione. Bisogna aiutare le persone a rialzarsi, a ritrovare la loro strada nella vita e nella società. Soltanto una volta nella vita di tutti ci è permesso guardare una persona dall’alto in basso: per aiutarla a rialzarsi. Solo così. Ricordiamoci: tutti possiamo sbagliare, ma nessuno è sbagliato, nessuno è perduto per sempre. Misericordia, sempre, sempre misericordia”.
Infine, ha concluso: “Sorelle e fratelli, vi ringrazio. E nel salutarvi vorrei ricordare un’opera di Magritte, vostro illustre pittore, che si intitola ‘L’atto di fedè. Rappresenta una porta chiusa dall’interno, che però è sfondata al centro, è aperta sul cielo. E’ uno squarcio, che ci invita ad andare oltre, a volgere lo sguardo in avanti e in alto, a non chiuderci mai in noi stessi, mai in noi stessi. Questa è un’immagine che vi lascio, come simbolo di una Chiesa che non chiude mai le porte – per favore, non chiude mai le porte! -, che a tutti offre un’apertura sull’infinito, che sa guardare oltre. Questa è la Chiesa che evangelizza, vive la gioia del Vangelo, pratica la misericordia”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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