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Cronaca

Riva “Giochi francesi una festa di unità, sport e valori”

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PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – “A nome di tutto il mondo sportivo lombardo, rivolgo il più caloroso saluto alle atlete e agli atleti che si sfideranno nei prossimi giorni in Francia sotto il simbolo dei cinque cerchi, da sempre emblema di sportività e fratellanza. Le Olimpiadi di Tokyo sono state motivo di orgoglio per il nostro movimento, che ha visto trionfare in diverse discipline le nostre meravigliose atlete e i nostri meravigliosi atleti. Oggi rinnoviamo la speranza di vedere di nuovo sventolare in alto la bandiera tricolore a riconoscere fatiche e impegno dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze”. E’ questo l’auspicio di Marco Riva, presidente di Coni Lombardia, in vista delle Olimpiadi di Parigi2024. “Se le Olimpiadi giapponesi furono il segno della rinascita, all’interno della dolorosa esperienza della pandemia, i Giochi francesi rappresentano la più grande festa di tutti in un ideale abbraccio che unisce chi competerà e chi potrà tifare e sostenerne le gesta: quella dell’unione e del ritrovato incontro dei popoli sotto il segno della nostra bandiera, la bandiera che simboleggia i più grandi valori della tradizione sportiva universale”, prosegue Riva. “Nella grande avventura olimpica di Parigi, siamo certi che ritroveremo dedizione, passione, lavoro di squadra e sportività che da sempre hanno contraddistinto i valori cardini del mondo a cinque cerchi – aggiunge il numero uno del Coni Lombardia – Nell’orgoglio di essere italiani e lombardi, dalle gesta delle nostre grandi atlete e dei nostri grandi atleti sostenuti dai dirigenti e dai tecnici che li hanno accompagnati all’evento, trarremo ispirazione per proseguire nel percorso di sviluppo che rappresenta un punto importante della nostra missione che abbraccia tutti i settori della vita economica, sociale e politica della nostra regione e della nostra Nazione, il cui impegno deve tendere sempre al perseguimento di una crescita in armonia con la natura e il benessere dell’uomo, nel solco della valorizzazione di tutte le risorse che il nostro meraviglioso Paese può donare”. “A meno di due anni dall’avventura di Milano-Cortina, sale l’emozione nei cuori di sportive e sportivi, allenatrici e allenatori, dirigenti, ufficiali di gara e operatrici e operatori del settore al pensiero di sentire risuonare nel mondo l’inno italiano, a celebrare la vittoria di un popolo e di una gente che affronta ogni giorno l’avventura dello sport in piena armonia con i valori del mondo olimpico. Questa emozione è energia positiva che ci spinge a dare ogni giorno qualcosa in più, e di essa siamo grati e riconoscenti. Un solo cuore saluta queste Olimpiadi di Parigi 2024: il suo battito è l’applauso più grande che rivolgiamo a tutti i protagonisti di questa sfida senza confini nel nome dell’amore per la vita e dei valori che da sempre rappresentano l’anima di ogni sportivo. Siamo con voi, atlete e atleti di tutto il mondo. Siamo con voi atlete e atleti italiani. Siamo con voi atlete e atleti lombardi”, termina Riva.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

Cronaca

E’ morta Ornella Vanoni, leggenda della musica italiana

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morta, all’età di 91 anni, Ornella Vanoni. “Con profondo dolore riceviamo la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni. Grazie per tutto quello che ci hai regalato Ornella, lo terremo sempre nel nostro cuore” si legge sul profilo X di “Che tempo che fa”, programma in cui era stata spesso ospite.
Nata a Milano, considerata tra le maggiori interpreti della musica leggera italiana, è stata una delle artiste italiane dalla carriera più longeva. Inizia a lavorare nel 1956 (come attrice in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello dopo avere studiato all’Accademia di arte drammatica” del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler del quale è diventata allieva prediletta e compagna). Nel 1957 il debutto canoro con le “canzoni della mala”, brani che traggono spunto da antiche ballate dialettali e raccontano storie di poliziotti e malfattori. Dopo gli esordi, il suo stile interpretativo unico e sofisticato le consente di attraversare un repertorio che comprende il pop d’autore, la bossa nova (da ricordare l’album “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria” realizzato con Toquinho e Vinicius de Moraes) e il jazz che la porta a collaborare con musicisti del calibro di George Benson, Michael Brecker e Randy Brecker, solo per citarne alcuni. E a vendere oltre 55 milioni di dischi con i suoi 112 lavori pubblicati, tra album, EP e raccolte, con autori che portano il nome di Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Franco Califano, Mogol, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
Nel 1960 Vanoni incontra Gino Paoli con il quale nasce un’intensa stria d’amore che va di pari passo con la collaborazione artistica: basti citare l’indimenticabile “Senza fine”. Nonostante l’amore per Paoli, la cantante sposa l’impresario teatrale Lucio Ardenzi da cui si separa ancor prima che nasca il figlio Cristiano. Non a caso, il suo primo 45 giri di grande successo commerciali è “Cercami” dedicata proprio a Paoli. Mentre prosegue anche l’impegno teatrale (tra gli altri, è Rosetta in “Rugantino” di Garinei e Giovannini), arriva la prima (di otto) partecipazione al Festival di Sanremo: nel 1965, con “Abbracciami forte”. Seguono quelle nel 1966 (“Io ti darò di più”), nel 1967 (“La musica è finita”), nel 1968 (“Casa bianca”), nel 1970 (“Eternità”), nel 1989 (“Io come farò”), nel 1999 (“Alberi”, con Enzo Gragnaniello) e nel 2018 (“Imparare ad amarsi”, con Bungaro e Pacifico). Nonostante tutti i Festival, i suoi maggiori successi discografici sono altri: “Una ragione di più” (1969), “L’appuntamento” (1970), “Domani è un altro giorno” (1971), “Più” (1976, con Gepy).
Poi c’è la televisione, che vede la Vanoni impegnata negli anni come conduttrice, prima donna o ospite fissa: da “Giardino d’inverno” a “Studio Uno”, da “Senza rete” a “Serata d’onore”, da Fatti e fattacci” a “Risatissima”. E’ anche giudice in “Star Academy” e “Amici Celebrities”. Nella carriera sessantennale non manca nemmeno il cinema dal primo “Romolo e Remo” di Sergio Corbucci del 1961 all’ultimo “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi del 2021. L’abbiamo vista anche nello sceneggiato “Il mulino del Po” di Sandro Bolchi e, in un cameo, nella fiction di Rai1 “La Compagnia del Cigno” di Ivan Cotroneo. Tra i premi assegnati a Ornella Vanoni ce ne sono tre del Club Tenco (due Premi e una Targa) e due volte il Premio Lunezia.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

L’Italia di Davis batte il Belgio 2-0 e vola in finale

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BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Italia vola in finale in Coppa Davis. La nazionale capitanata da Filippo Volandri soffre ma batte il Belgio per 2-0, senza passare dal doppio decisivo. Bastano i due singolari agli azzurri nella prima semifinale delle Finals, in scena sul cemento indoor di Bologna. Dopo la vittoria di Matteo Berrettini contro Raphael Collignon (6-3 6-4), il punto del successo l’ha firmato Flavio Cobolli (22 del mondo), battendo Zizou Bergs (numero 43 del ranking Atp) col punteggio di 6-3 6-7 (5) 7-6 (15), dopo poco più di tre ore di autentica battaglia. L’azzurro ha annullato ben sette match point all’avversario. Di contro Cobolli ha chiuso la partita al settimo match point in suo favore (dopo che Bergs gli aveva annullato sei “punti match”).
Dopo la finale del 2023, vinta contro l’Australia, e quella dello scorso anno, vinta contro l’Olanda, l’Italia per il terzo anno consecutivo (prima volta nella storia) giocherà l’ultimo atto della Coppa Davis. L’ultima Nazione a giocare tre finali di fila è stata l’Australia, fra il 1999 e il 2001.
Si estende a 12 successi la striscia positiva dell’Italia nei match di Coppa Davis. L’ultimo ko risale al 2023, contro il Canada. Non riesce ad approdare alla finale di Davis, invece, il Belgio, ancora a secco di insalatiere e giunto alle Final Eight di Bologna attraverso le qualificazioni.
Domenica gli azzurri affronteranno nel match decisivo per la difesa del titolo la vincente dell’incontro tra Germania e Spagna, che si scontreranno domani, a partire dalle 12.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Cina, think tank evidenzia progressi nella protezione e governance di fiumi

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NANCHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – La foto mostra copie del rapporto del think tank intitolato “Sfruttare i fiumi per la prosperità nazionale e il benessere pubblico – Uno studio sulla strategia fluviale della nuova era”. Il rapporto è stato pubblicato venerdì dal National High-Level Think Tank dell’Agenzia di Stampa Xinhua e dal China Institute of Water Resources and Hydropower Research del Ministero delle Risorse Idriche, a Nanchino, nella provincia cinese orientale di Jiangsu.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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