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Economia

Acquisti della P.A., il Mepa è lo strumento più utilizzato

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ROMA (ITALPRESS) – Consip ha pubblicato l’aggiornamento al 30 giugno 2024 della Mappa georeferenziata degli acquisti della P.A., lo strumento di trasparenza e rendicontazione messo a disposizione di amministrazioni, imprese e cittadini per consultare i dati di utilizzo degli strumenti di e-procurement MEF-Consip.
Nei primi sei mesi del 2024 tra gli strumenti il più utilizzato è il Mercato elettronico della P.A. (Mepa) con un valore di 4,2 miliardi di euro, seguito da Convenzioni con 3 miliardi di euro, Sistema dinamico di acquisizione (Sdapa) con 2,1 miliardi di euro e Accordi quadro con 1,8 miliardi di euro.
Per quanto riguarda i settori merceologici, la maggiore richiesta si registra nella categoria Beni e servizi (alimenti e ristorazione, mobilità e trasporti, servizi per il funzionamento, etc.) con 2,8 miliardi di euro, seguita da Sanità con 2,5 miliardi di euro, ICT con 2,4 miliardi di euro, Energia e Utilities con 1,7 miliardi di euro, Building Management con 0,9 miliardi di euro e Lavori con 0,8 miliardi di euro.
A livello territoriale, emerge che: il Lazio è la regione che ha fatto il maggior ricorso agli strumenti di e-procurement, con un valore che supera i 2,6 miliardi di euro. A livello provinciale, il primato spetta a Roma che da sola registra un valore di 2,4 miliardi di euro.
La Valle d’Aosta è la regione con la più alta crescita nell’utilizzo degli strumenti pari a +60% (rispetto allo stesso periodo del 2023), mentre a livello provinciale la maggior crescita si registra a Catanzaro (+62%). La Campania è la regione con il maggiore numero di fornitori abilitati al Mepa con 28.142 imprese, mentre tra le province la classifica è guidata da ROMA con 17.672 imprese. Il Lazio è la regione con il maggiore numero di fornitori abilitati allo Sdapa con 1.970 imprese, mentre la prima provincia è ancora una volta Roma con 1.464 imprese.
Le mappe sono disponibili sul sito Consip (www.consip.it) nella sezione “Bandi di gara” e sul portale di e-procurement (www.acquistinretepa.it), nella sezione “Programma/Numeri”.

– foto ufficio stampa Consip –
(ITALPRESS).

Economia

Vega C lancia con successo i satelliti CO3D e MicroCarb

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ROMA (ITALPRESS) – Vega C ha completato con successo la missione VV27, mettendo in orbita i satelliti CO3D e MicroCarb. Il lanciatore è decollato alle 23:03 ora locale del 25 luglio (04:03 CEST del 26 luglio). Il primo stadio P120C ha fornito la spinta al decollo e ha funzionato per 2 minuti e 23 secondi, seguito dall’accensione dello Zefiro 40 e dallo Zefiro 9. Lo stadio superiore AVUM+ ha effettuato quattro accensioni per posizionare i quattro satelliti CO3D e il MicroCarb nelle orbite previste, rispettivamente a 495 e 650 chilometri.

La missione si è conclusa dopo 1 ora e 51 minuti con l’accensione di de-orbit dell’AVUM+, in accordo con la Zero Debris Charter dell’ESA. I satelliti CO3D, sviluppati da Airbus Defence and Space, hanno l’obiettivo di mappare la superficie terrestre in 3D e fornire immagini 2D per clienti istituzionali e commerciali. Il satellite MicroCarb, sviluppato dal CNES, è progettato per studiare le fonti e i pozzi di anidride carbonica (CO2), il più importante gas serra che contribuisce ai cambiamenti climatici.

“Vorrei ancora una volta ringraziare il nostro team e i nostri partner per questo lancio di successo del Vega C – ha detto Giulio Ranzo, Amministratore Delegato di Avio -. Il razzo continua a dimostrare la sua affidabilità e la sua importanza nel supportare missioni scientifiche e di sicurezza. Dopo questo successo, continuiamo a lavorare per assumere la responsabilità di operatore dei servizi di lancio dopo il volo VV29″.

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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Economia

Abi, in crescita il patrimonio netto delle famiglie europee. Italia al terzo posto

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ROMA (ITALPRESS) – Nel 2024 il valore della ricchezza netta detenuta dalle famiglie europee ha raggiunto i 70.200 miliardi di euro, in crescita del 4,4% rispetto all’anno precedente. Lo evidenzia uno studio dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) sui più recenti dati pubblicati dalla Banca Centrale Europea. Il 29% di tale ricchezza è delle famiglie tedesche, il 20% di quelle francesi, il 16% di quelle italiane e il 13% di quelle spagnole; la quota restante (22%) è distribuita tra gli altri paesi dell’area.

Le famiglie italiane si confermano tra le più solide dal punto di vista patrimoniale. In Italia la ricchezza netta delle famiglie è di 8 volte il reddito disponibile, superiore alla media dell’area dell’euro (7,5 volte), ai dati francesi (7,4) e a quelli tedeschi (7,2), mentre è 8,6 volte per gli spagnoli. L’indebitamento delle famiglie italiane si mantiene tra i più bassi nell’area dell’euro. Le passività finanziarie rappresentano in Italia l’8,4% del totale, a fronte dell’11,3% nell’area dell’euro, del 9,7% in Germania e del 12,8% in Francia e con il 7,9% in Spagna.

La composizione della ricchezza delle famiglie evidenzia che gli immobili residenziali risultano la componente principale. In Italia la quota delle abitazioni, sebbene maggioritaria, risulta contenuta nel confronto europeo (43,9% in Italia contro 51,6% della media di area) e rispetto ai dati degli altri principali paesi (52,2% in Francia, 53,2% in Germania e 60,6% in Spagna), anche a motivo del forte aumento dei prezzi degli immobili negli altri paesi dell’area dell’euro.

I depositi in Italia rappresentano l’11,2% del totale delle attività delle famiglie mentre nell’area dell’euro tale quota sale al 12,4%. In Italia, risulta più elevata della media europea la liquidità (1,6% contro una media di area dell’1,1%). Le attività delle famiglie produttrici – tra cui le partecipazioni in imprese non quotate e i beni non finanziari ad uso produttivo – costituiscono il 20,2% del portafoglio complessivo delle famiglie italiane, quasi 6 punti percentuali in più rispetto alla media dell’area.

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Mediobanca, il Governo non eserciterà i poteri speciali per l’Ops su Banca Generali

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MILANO (ITALPRESS) – Mediobanca, si legge in una nota, “informa che, in data odierna, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha comunicato di aver deliberato, in accoglimento della proposta del Ministero dell’economia e delle finanze, di non esercitare i poteri speciali, ai sensi del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, con riferimento all’offerta pubblica di scambio volontaria promossa da Mediobanca, ai sensi degli artt. 102 e 106, comma 4, del TUF, sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Generali”. 

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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