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Cronaca

REGIONE LOMBARDIA – LOMBARDIA ATTRATTIVA PER STRUTTURE SEMPRE PIÙ INNOVATIVE

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Anche per l’estate 2024, i 1.800 agriturismi lombardi offrono un’esperienza unica all’insegna del relax, della natura e dei sapori locali. Ne abbiamo parlato con l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi. “Tra pianure, montagne e colline – afferma – il nostro territorio si distingue per la sua varietà e per l’ospitalità: un’occasione da non perdere per i tanti turisti che scelgono la nostra regione ma anche per i lombardi stessi che optano per la classica gita fuori porta”.

Cronaca

Panetta “Con i dazi a rischio 1% della crescita mondiale”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’inasprimento delle barriere doganali
potrebbe sottrarre quasi 1 punto percentuale alla crescita
mondiale nell’arco di un biennio. Negli Usa, l’effetto stimato è
circa il doppio. I dazi potrebbero comportare una minore domanda
di lavoro e un aumento delle pressioni inflazionistiche, in una
fase già caratterizzata da aspettative di inflazione in rialzo”.
Così il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nel corso delle considerazioni finali. “Il susseguirsi di annunci, smentite e revisioni alimenta incertezza e volatilità sui mercati. Si tratta di condizioni che rischiano di amplificare l’effetto dei dazi e che potrebbero protrarsi nel tempo,
considerata la complessità dei negoziati commerciali, che
tipicamente richiedono tempi più ben lunghi dei 90 giorni di
sospensione annunciati”, ha aggiunto. Secondo Panetta “le politiche protezionistiche stanno spingendo l’economia mondiale su una traiettoria pericolosa. I dazi oggi in vigore potrebbero ridurre il commercio internazionale di circa il 5%, dando avvio a una riconfigurazione delle filiere produttive globali. Ne deriverebbe un sistema di scambi meno integrato e meno
efficiente. Gli effetti rischiano di travalicare la sfera commerciale, alterando la struttura del sistema monetario internazionale, oggi incentrato sul dollaro, e limitando i movimenti dei capitali”. Il governatore ha infine sottolineato come “le attuali aspre dispute commerciali, non sono un malessere temporaneo, sono il sintomo di un logoramento dei rapporti politici ed economici internazionali che ha radici profonde. Esse accelerano la riconfigurazione delle filiere produttive e degli scambi internazionali che era già in atto”.
(ITALPRESS).
-Foto: ufficio stampa Bankitalia-

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Lupus: Istituzioni, medici e pazienti per diagnosi precoci e cure eque

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ROMA (ITALPRESS) – Si è tenuto presso la Sala Stampa di Palazzo Montecitorio l’evento di presentazione del documento strategico “Rimuovere le barriere: un nuovo approccio per il Lupus Eritematoso Sistemico”, realizzato con il contributo non condizionante di AstraZeneca Italia. La conferenza stampa, promossa da Ilenia Malavasi, Membro XII Commissione, ha coinvolto Istituzioni, medici specialisti e rappresentanti delle associazioni di pazienti. Obiettivo dell’incontro è stato quello di discutere le principali criticità che ancora oggi riguardano la gestione e la presa in carico del paziente con lupus, come l’importanza della diagnosi precoce e dell’avvio al trattamento più adeguato per una malattia autoimmune cronica che colpisce prevalentemente donne giovani e che, per la sua natura multisistemica e l’andamento imprevedibile, compromette in modo rilevante la possibilità di condurre una vita familiare, professionale e sociale pienamente autonoma e continuativa.
«Il documento presentato oggi offre indicazioni concrete per migliorare la diagnosi, il trattamento precoce e la gestione di una malattia così complessa – ha dichiarato Ilenia Malavasi -. Come Istituzioni dobbiamo impegnarci per garantire a tutte le persone affette da Lupus diagnosi tempestive e un accesso più omogeneo alle cure, favorendo l’istituzione di reti reumatologiche territoriali che rafforzino la presa in carico dei pazienti». Durante l’evento è intervenuta anche Elena Murelli, Membro 10^ Commissione, che ha posto l’accento sull’importanza di mettere al centro la qualità della vita dei pazienti: «Nel caso del Lupus, favorire una diagnosi precoce è essenziale per ridurre il carico di sofferenza individuale e alleggerire la pressione sul sistema sanitario. Investire su percorsi diagnostici tempestivi, infatti, significa anche ottimizzare l’uso delle risorse disponibili e contribuire a un’effettiva riduzione delle liste d’attesa, rendendo il Servizio Sanitario più equo e reattivo».
Uno dei temi principali affrontati dal documento è stato il ritardo nella diagnosi, problema che influisce negativamente sulla vita dei pazienti. Come dichiarato dal Professor Andrea Doria, Presidente della Società Italiana di Reumatologia «il Lupus è una malattia difficile da diagnosticare precocemente, specialmente nei territori dove ci sono meno specialisti. Per intervenire rapidamente, credo sia fondamentale formare i medici di medicina generale al riconoscimento della patologia e perfezionare una presa in carico strutturata dei pazienti all’interno delle reti reumatologiche. Oggi abbiamo terapie in grado di migliorare realmente la qualità di vita dei pazienti, ed ecco che la diagnosi precoce assume ancora più significato».
Fabrizio Conti, Ordinario di Reumatologia e Direttore della Lupus Clinic presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, ha invece sottolineato la necessità di uniformare l’accesso alle cure su tutto il territorio nazionale, attraverso strumenti operativi e standardizzati: «In Italia esiste una solida cultura reumatologica e diverse Lupus Clinic attive, ma persistono aree del Paese in cui i pazienti devono spostarsi per accedere alle cure. E’ essenziale garantire prossimità assistenziale e uniformità di accesso. La crescente attenzione della politica verso la reumatologia – ha sottolineato – è un segnale incoraggiante: la comunità scientifica è pronta a fare la propria parte».
A rappresentare il punto di vista dei pazienti è intervenuta Rosa Pelissero, Presidente del Gruppo LES Italiano Odv, la quale ha posto in rilievo la necessità di superare visioni riduttive e stereotipate della patologia, ancora troppo spesso misconosciuta nella sua reale complessità clinica e sociale: «Per molte donne, i sintomi iniziali del lupus vengono spesso sottovalutati, ritardando una diagnosi che deve invece essere tempestiva per evitare danni permanenti. E’ necessario garantire una completa formazione del Medico di Medicina Generale, primo riferimento del paziente, relativamente alle red flags della malattia, e una cultura dell’ascolto più sensibile. Allo stesso tempo – ha sottolineato – occorre promuovere un uso qualificato della telemedicina, integrandola nei percorsi di cura e colmando le disuguaglianze territoriali nell’accesso alle terapie».
-foto ufficio stampa Esperia Advocacy –
(ITALPRESS).

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Webuild, Fitch alza il rating a BB+. Salini “Grande soddisfazione”

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ROMA (ITALPRESS) – Fitch ha alzato il rating di Webuild a BB+ dal precedente BB con outlook Stabile, collocando la società a un solo passo dall’investment grade.
Il giudizio espresso, si legge in una nota di Webuild, premia il percorso di crescita e valorizzazione intrapreso con visione e coerenza dal Gruppo negli ultimi anni. Secondo Fitch, l’upgrade è motivato da un solido profilo di business, sostenuto da posizioni di leadership in diversi settori, da un robusto portafoglio ordini pari a 53,4 miliardi di euro a fine 2024 che garantisce una forte visibilità sui ricavi, e da una solida diversificazione geografica. Questo assicura a Webuild “il giusto posizionamento per beneficiare dell’aumento degli investimenti pubblici in infrastrutture in mercati chiave come Europa centrale e settentrionale, Australia, Stati Uniti e Medio Oriente”.
L’upgrade, si legge inoltre, “riflette anche il rafforzamento della struttura finanziaria di Webuild, grazie a contratti meglio strutturati che supportano i margini, un’elevata quota di ricavi provenienti da economie a basso rischio e una minore volatilità del capitale circolante”.
Fitch sottolinea inoltre che la strategia di Webuild “è focalizzata su grandi progetti infrastrutturali complessi e ad alto valore aggiunto, con un elevato contenuto ingegneristico. Il mercato delle infrastrutture si sta affermando sempre più come motore per la crescita economica e la sostenibilità globale, con un forte aumento della domanda di investimenti in infrastrutture a bassa emissione di carbonio per i trasporti, la sicurezza energetica, e per la gestione di risorse critiche, come l’acqua”. In questo contesto dinamico, Webuild “ha saputo cogliere le opportunità creando un solido track record”. Il Gruppo “registra oggi il 90% del backlog construction relativo a progetti legati all’avanzamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite”.
L’azienda, evidenziano gli analisti, mantiene una solida posizione nel mercato domestico in tutti i suoi settori, accompagnata da una buona visibilità sui ricavi e da una gestione efficace del rischio contrattuale – caratteristiche tipiche delle società di ingegneria e costruzioni con rating investment grade.
Guardando al futuro, Fitch prevede, oltre ad un ulteriore rafforzamento della struttura finanziaria, un miglioramento dei margini tra il 2026 e il 2028, sostenuto da iniziative di efficienza dei costi e da un portafoglio di contratti ad alto margine acquisiti negli ultimi 12-15 mesi – in particolare in Italia, dove Webuild è la principale società di ingegneria e costruzioni – oltre che dall’espansione della presenza dell’azienda in Australia, anche grazie all’acquisizione di Clough.
“Accogliamo con soddisfazione il riconoscimento di Fitch Ratings: l’upgrade del rating finanziario di Webuild a “BB+” conferma la solidità del nostro modello industriale e la coerenza della
visione strategica che guida ogni nostra scelta in modo coerente da diversi anni – ha commentato l’Amministratore Delegato Webuild Pietro Salini -. Il riconoscimento di un solido profilo di business è stato guidato dalle scelte che effettuiamo ogni giorno per rafforzare la nostra diversificazione geografica, la posizione di leadership in mercati solidi e in diversi settori, raggiungendo un portafoglio ordini che garantisce visibilità di fatturato per i prossimi anni. E’ il risultato degli ultimi anni in termini di impegno, lavoro di una grande squadra nei contesti più difficili e investimenti mirati in sicurezza, innovazione, sostenibilità e capitale umano”.
“Webuild è da tempo azienda di sistema, capofila di un’importante filiera industriale, punto di riferimento per il Paese e per i mercati internazionali. Il Gruppo – ha aggiunto Salini – è capace di generare valore non solo per gli investitori, ma anche per le comunità in cui opera progettando, realizzando e consegnando grandi infrastrutture complesse anche nelle condizioni più sfidanti e in presenza di potenziali instabilità dei mercati. Abbiamo dimostrato di poter affrontare e risolvere complessità emerse a livello globale, grazie a un rigoroso sistema di
governance e a scelte chiare su mercati a basso rischio, in settori ad alto impatto per il prodotto interno lordo che guidano la crescita dei paesi. La fiducia che ci viene riconosciuta dai nostri clienti, pubblici e privati, è il risultato di una continua affidabilità operativa, capacità di delivery e qualità delle nostre opere”, ha proseguito.
“In un contesto globale mutevole, abbiamo dimostrato di saper crescere in modo responsabile e sostenibile, mantenendo visibilità e stabilità nel lungo periodo. Questo traguardo è anche un segnale positivo per le migliaia di imprese e lavoratori che compongono la filiera del settore e lavorano con noi in Italia e nel mondo. Webuild è un volano per l’occupazione e la crescita dei territori, un motore industriale che promuove
sviluppo sostenibile, legalità, competenze e coesione sociale”, ha concluso Salini.
Per il Direttore Generale Webuild Massimo Ferrari “l’upgrade del rating di Webuild da parte di Fitch Ratings a “BB+” con outlook stabile riflette la solidità della struttura finanziaria e la capacità di Webuild di generare cassa in modo sostenibile, anche in contesti macroeconomici complessi. Un risultato che pone il Gruppo a solo un gradino dall’investment grade”.
“Negli ultimi anni è stato rafforzato il profilo di credito attraverso una gestione attenta, una diversificazione geografica bilanciata e una pipeline ordini di alta qualità concentrata in mercati a basso rischio – ha evidenziato Ferrari -. L’accentramento della gestione del working capital, del processo di bidding e del risk management richiedono investimenti in risorse e tecnologia che solo un Gruppo di grande dimensione può fare. Il 2024 si è chiuso con risultati record, superando i target sfidanti previsti per l’anno. Una posizione che ha permesso di rivedere al rialzo i target per il 2025, che prevedeva già obiettivi ambiziosi”, ha proseguito.
“Il miglioramento del rating conferma la fiducia del mercato nella strategia di crescita selettiva e nella disciplina finanziaria che contraddistingue il Gruppo. Obiettivo è ora migliorare ulteriormente gli indicatori chiave, cogliendo le occasioni rappresentate dal forte aumento della domanda di investimenti in infrastrutture sostenibili e mantenendo un approccio prudente e orientato al valore per gli stakeholder”, ha concluso Ferrari.

– foto ufficio stampa Webuild –
(ITALPRESS).

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