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LA VOCE PAVESE – PROFESSIONI SANITARIE, ASSALTO AI TEST MA POCHISSIMI POSTI

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LA VOCE PAVESE – PROFESSIONI SANITARIE, ASSALTO AI TEST MA POCHISSIMI POSTI
Un folto gruppo di giovani, spinti dal desiderio di lavorare nel settore ospedaliero, si è presentato l’altra mattina a Pavia per affrontare i test d’accesso ai corsi per le professioni sanitarie. Ben 852 candidati hanno partecipato alle prove, con un forte interesse concentrato sul corso di Fisioterapia, che ha visto 292 partecipanti per soli 60 posti disponibili.
Molti aspiranti lamentano il sistema del numero chiuso, considerato un ostacolo significativo in un contesto in cui la carenza di personale sanitario è evidente a livello nazionale. Il dibattito riguarda soprattutto la possibilità di rendere più accessibile l’entrata ai corsi, invece di ricorrere all’assunzione di personale proveniente dall’estero. Alcuni giovani, nonostante l’impegno nel settore sanitario attraverso attività di volontariato, si sono trovati a dover ripiegare su percorsi di studio alternativi a causa della difficoltà dei test o di problemi di salute che hanno impedito loro di seguire la carriera desiderata.
Tra i candidati, numerosi hanno già tentato il test in passato, come chi ha scelto Infermieristica sperando in maggiori possibilità rispetto a Medicina, corso considerato più selettivo. Anche per Ostetricia, nonostante l’apparente minore difficoltà del test rispetto all’anno precedente, la competizione rimane alta, con 75 iscritti per 25 posti.
Alcuni studenti hanno deciso di cambiare indirizzo rispetto al percorso già avviato, puntando su corsi che permettessero la convalida di esami già sostenuti, mentre altri sottolineano come le prove superino spesso le competenze acquisite durante le scuole superiori o nel primo anno di università. L’idea di eliminare il numero chiuso è vista da molti come una possibile soluzione per incentivare un maggior numero di iscritti alle professioni sanitarie, evitando così di scoraggiare chi sogna una carriera in questo ambito.

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S. MESSA DI DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024 – N.S. GESU’ CRISTO RE DELL’UNIVERSO

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Dalla chiesa di Porana di Pizzale (PV) la Santa Messa di Domenica 24 Novembre 2024, Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’Universo. Celebra Don Marko Osuru Alisentus.

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1 MINUTO DIVINO – L’EXPLOIT DELLO SPUMANTE ITALIANO

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1 MINUTO DIVINO – L’EXPLOIT DELLO SPUMANTE ITALIANO
L’export del vino italiano continua a crescere, raggiungendo un valore di 5,17 miliardi di euro (+4,1%) nei primi otto mesi del 2024, trainato dal successo degli spumanti. Questi, con un valore di 1,47 miliardi di euro (+8,42%), rappresentano il 28,3% delle esportazioni totali di vino italiano, grazie alla crescente domanda globale. Il Prosecco domina la scena con 1,1 miliardi di euro, ma anche altre denominazioni come Franciacorta, Asti e Trentodoc contribuiscono. Mercati principali includono USA (+11,3%), Regno Unito (+1,9%), Germania (+7,7%) e Canada (+9,6%). Spiccano le performance in Russia (+67,7%) e Austria (+23,2%), mentre Svizzera, Giappone e Corea del Sud mostrano un calo. Gli spumanti riflettono cambiamenti nei consumi e sono protagonisti anche nella mixology, consolidando la loro importanza nell’export vinicolo italiano.

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LA VOCE PAVESE – MA HA SENSO DICHIARARE GUERRA AI MONOPATTINI?

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LA VOCE PAVESE – MA HA SENSO DICHIARARE GUERRA AI MONOPATTINI?
Il recente aggiornamento del Codice della Strada in Italia introduce una serie di restrizioni per l’uso dei monopattini elettrici, sollevando preoccupazioni riguardo al futuro della mobilità sostenibile nel Paese. Sul porre restrizioni si sta già muovendo anche il Comune di Pavia. Le nuove disposizioni del Codice della Strada varato nei giorni scorsi prevedono l’obbligo per tutti i conducenti di indossare il casco, l’introduzione di un contrassegno identificativo simile a una targa e la stipula di un’assicurazione per la responsabilità civile. Inoltre, viene vietata la circolazione dei monopattini su piste ciclabili e aree pedonali, limitandola alle sole strade urbane.
Queste misure, sebbene mirate a incrementare la sicurezza stradale, rischiano di penalizzare un mezzo di trasporto ecologico e pratico, importante per la mobilità urbana sostenibile. L’obbligo di casco e assicurazione comporta costi aggiuntivi per gli utenti, potenzialmente disincentivando l’uso dei monopattini. La limitazione della circolazione alle sole strade urbane esclude percorsi sicuri come piste ciclabili e aree pedonali, costringendo i conducenti a condividere la carreggiata con veicoli a motore, aumentando i rischi di incidenti.
Inoltre le nuove normative impongono ai gestori dei servizi di sharing di dotare i monopattini di sistemi automatici che ne impediscano l’uso al di fuori delle aree consentite, aumentando i costi operativi e mettendo in difficoltà le aziende del settore.
In un contesto in cui le città italiane affrontano sfide legate al traffico e all’inquinamento, i monopattini elettrici rappresentano una soluzione efficace per ridurre le emissioni e migliorare la qualità della vita urbana. Le restrizioni introdotte dal nuovo Codice della Strada potrebbero ostacolare la diffusione di questi mezzi sostenibili, contraddicendo gli obiettivi di promuovere una mobilità più verde e accessibile.
È fondamentale che le istituzioni bilancino le esigenze di sicurezza con la promozione della mobilità sostenibile, evitando misure che possano scoraggiare l’adozione di mezzi ecologici come i monopattini elettrici. Un approccio più equilibrato potrebbe prevedere campagne di sensibilizzazione e formazione per gli utenti, oltre a infrastrutture adeguate, piuttosto che restrizioni che rischiano di penalizzare l’intera comunità.

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