Cronaca
Scuola, Mattarella “Ricostruire patto educativo famiglie-insegnanti”
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10 mesi fa-
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Redazione
CAGLIARI (ITALPRESS) – “La scuola educa a essere cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri, sviluppa il senso di comunità, fa sperimentare la convivenza. Talvolta, questo nostro tempo dominato dall’assillo del presente, del qui e ora, rischia di far dimenticare che l’impegno educativo rappresenta un pilastro fondamentale della vita della Repubblica. Dalla qualità del sistema educativo dipende strettamente il futuro della nostra società. A esso vanno dedicate indispensabili risorse adeguate, e idee, cura, attenzioni. La scuola non è una bolla, un recinto, un mondo a parte. Ma un organismo che vive nella società e concorre al suo progresso”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Convitto nazionale di Cagliari per “Tutti a scuola”, l’iniziativa per l’inaugurazione dell’anno scolastico.
“I giovani sono più avanti nella conoscenza digitale. Ne hanno fatto strumento di vita quotidiana. Tante volte nonni e genitori chiedono loro aiuto e consiglio e quelli che non lo fanno scoprirebbero un mondo prezioso se iniziassero – ha aggiunto il capo dello Stato -. I ragazzi apprendono da noi, dalla nostra esperienza, e noi impariamo da loro. Per essere produttivo deve essere uno scambio alla pari. La tecnologia e il suo uso non devono diventare una barriera di incomunicabilità, un territorio recintato, distinto, divisivo, tra mondo giovanile e società degli adulti. Non possiamo e non dobbiamo abbandonare i ragazzi a una chiusura solitaria, in un mondo dominato dalla tecnologia in cui talvolta rischiano di essere imprigionati. Lo smartphone è uno strumento che aiuta nella vita quotidiana, ma non è, non rappresenta la vita, che è molto più complessa, ricca, emozionante. Non possiamo correre il rischio che lo strumento tecnologico, in continua evoluzione, assorba la quasi totalità delle attenzioni, delle relazioni, della vita. Anche in questo il sistema educativo ha un compito decisivo”.
Per Mattarella “la scuola è un percorso di convivenza, di legalità, di libertà. Libertà di pensiero, di scelte, certo. Ma anche libertà da quegli ostacoli – di natura materiale o psicologica – che impediscono la corretta maturazione delle coscienze – ha detto il presidente -. Abbiamo ascoltato con profonda emozione il dialogo tra la signora Manes e il giovane attore che impersona suo figlio Andrea, vittima innocente del cyberbullismo. Ringrazio ancora la signora Manes per il suo impegno educativo, che ha dato una svolta condivisa al suo immenso dolore. Purtroppo, nonostante i tanti sforzi, bullismo e cyberbullismo sono tuttora diffusi tra i nostri giovani.
Occorre rinnovare un’azione rivolta a reprimere e anzitutto a prevenire, incidendo sulle cause profonde – frustrazione, mancanza di modelli positivi, paura del futuro – che provocano momenti così gravi e inaccettabili. Non possiamo più chiudere gli occhi di fronte a tanti fatti di cronaca, a tanti episodi di varia gravità ma tutti intollerabili”.
“C’è oggi disagio tra giovani e giovanissimi – ha sottolineato Mattarella -. E’ un disagio che si mescola e si sovrappone alle loro qualità straordinarie e a grandi generosità di cui sono capaci. Non è sempre facile interpretare: a volte la cortina dell’incomunicabilità è talmente spessa che, per genitori e insegnanti, diventa difficile anche solo parlarne. Occorre rompere il muro delle solitudini e del silenzio. Andare incontro. Ascoltare. Offrire possibilità. Costruire occasioni di dialogo, di socialità, di crescita insieme. Senza dialogo, senza umanità, senza empatia, non ci sarà progresso tecnologico che possa esaudire il desiderio di una vita piena, ricca di relazioni, di affetti, di emozioni, di soddisfazioni. Il disagio giovanile è una grande e urgente questione nazionale, che va affrontata con tutto l’impegno e i mezzi a disposizione. Senza indulgenze o lassismi, che sono peraltro diseducativi, ma senza nemmeno nutrire l’illusione che tutto possa essere risolto attraverso un’ottica esclusivamente securitaria”.
Per il capo dello Stato “la scuola è decisiva. La scuola è per tutti e di tutti. Va pertanto continuata l’opera per rimuovere gli ostacoli, di natura economica, sociale e culturale, che impedisce ai giovani di frequentarla o di sfruttare pienamente le sue opportunità. L’abbandono scolastico è una piaga ancora aperta, nonostante l’impegno e la dedizione di molti insegnanti. L’integrazione scolastica deve continuare a crescere nonostante le difficoltà. Vi sono vari e diversi fronti da curare con impegno e attenzione costanti: nei confronti dei portatori di disabilità, nei confronti dei meno abbienti, nei confronti degli immigrati”.
“E’ un impegno che viene richiesto dalla Costituzione. Ma è anche un investimento per la società del futuro. Ogni risorsa spesa in educazione la ritroveremo moltiplicata nel bene della collettività – ha detto ancora il presidente -. Purtroppo molte scuole, e intere aree, risultano carenti di mezzi adeguati. A questo scopo va utilizzata al meglio l’occasione offerta dal grande Piano di ripresa europeo, noto come PNRR, e che già ci aiuta a incrementare la sicurezza degli edifici scolastici. E’ necessario proseguire su questo percorso virtuoso, facendo dell’Europa un investitore centrale nei settori strategici che aprono al futuro. La scuola è certamente uno di questi. E l’Europa è l’orizzonte della nostra scuola. Agli insegnanti, ai presidi, ai docenti, al personale di supporto si chiede molto; talvolta troppo. Anche a fronte di retribuzioni spesso non all’altezza di altri Paesi europei. Si tratta di un aspetto di grande rilievo che va affrontato concretamente – ha proseguito il capo dello Stato -. Tutti loro hanno e devono sempre avere la consapevolezza e l’orgoglio di ricoprire un ruolo prezioso per la nostra società: quello di formare ed educare i cittadini che crescono. Dalla loro opera, spesso silenziosa e non conosciuta, dipende in gran parte il futuro della nostra Italia. La scuola può molto, ma non può tutto. Una partecipazione attiva e positiva delle famiglie è essenziale nel processo educativo. Purtroppo si registrano segnali che il patto educativo tra famiglie e insegnanti sia a volte incrinato. Occorre ricostruirlo ovunque. Con pazienza e fiducia. I genitori devono essere sempre attenti a non trasferire le loro ansie di successo sui ragazzi. Devono vedere nei docenti non una controparte ma interlocutori che aiutano nella formazione, evitando di trasmettere ai ragazzi un senso di indifferenza o addirittura di superiorità rispetto alle regole che ne distruggerebbe il futuro – ha concluso il capo dello Stato -. Qualche insuccesso, i richiami aiutano a crescere. Non si dà una mano ai ragazzi se si imposta una dinamica di scontro con la scuola o di sfrenata competizione tra gli stessi studenti”.
– Foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Inchiesta Milano, Sala “Le mie mani sono pulite”. Si dimette l’assessore Tancredi
Pubblicato
2 minuti fa-
21 Luglio 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – “Tutto ciò che ho fatto nell’arco delle due sindacature in cui mi è stato dato l’onore e l’onere di essere sindaco di Milano si è sempre ed esclusivamente basato su ciò che ritengo essere l’interesse dei cittadini e delle cittadine. Non esiste una singola azione che possa essere attribuita a mio personale vantaggio. Le mie mani sono pulite”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel suo intervento durante la seduta del Consiglio comunale in merito all’inchiesta sull’urbanistica che lo vede indagato.
“Essendo la magistratura l’unico organo preposto alla comunicazione di questi atti, perché questa informazione è stata divulgata ai media? E chiedo a voi colleghi politici se ciò continui a starvi bene. Sta bene a chi governa o ambisce a governare una città o un paese che indagini riservate diventino pubbliche?”, ha aggiunto il primo cittadino. “Ricordo a chi approfitta politicamente di situazioni come quella che la mia amministrazione sta vivendo: oggi a me, domani a te – ha spiegato -. So benissimo che le mie parole cadranno nel vuoto. Oltre ad assumere comportamenti sgraziati e perfino maleducati, la politica sta commettendo un grande errore”. “Ad una parte dell’opposizione voglio dire: se vi abbandonate a gesti così plateali e a schiamazzi d’aula per avere una foto in cronaca locale, potete raggiungere il vostro scopo. Ma se lo fate nella speranza di destabilizzarmi, non c’è dubbio che non avete alcuna possibilità”, ha puntualizzato.
“Al consigliere Marcora che ha ritenuto di avere un momento di fama postando una mia foto in versione da galeotto, voglio dire che ho segnalato il suo gesto ai vertici del suo partito, al presidente del Consiglio e al presidente del Senato”, ha inoltre attaccato.
“Se su queste basi la maggioranza c’è e c’è coraggiosamente, io ci sono”. “Io ci sono con tutta la passione, la voglia e l’amore per questa città – ha aggiunto –. Ho pensato seriamente alla possibilità di non andare avanti. E se trovo ancora la motivazione e le energie per proseguire in questo incarico, non è per mia soddisfazione personale o ambizione, ma per un motivo semplice, L’insegnamento che ho ricevuto da mio padre: fai quello che vuoi nella vita, ma ricordati che io ti guarderò e vorrò essere certo che stai facendo il tuo dovere fino in fondo”. “Oggi sono più che mai motivato a fare il mio dovere fino in fondo, a proseguire con l’incarico che i milanesi ci hanno affidato”. ha concluso il sindaco.
SI DIMETTE TANCREDI
“Riguardo al recentissimo provvedimento a me notificato dalla Procura di Milano, ho rassegnato in data odierna le mie dimissioni dalla carica di assessore”. Lo ha detto l’ex assessore alla Rigenerazione Urbana del comune di Milano, Giancarlo Tancredi, intervenendo durante la seduta del Consiglio comunale in merito alle indagini a sue carico nelle inchieste sull’urbanistica milanese. “Giungo a questa decisione, profondamente sofferta, perché ritengo che sia la migliore, non solo per affrontare da parte mia con minori condizionamenti possibili gli sviluppi conseguenti al provvedimento nelle sedi della giustizia – ha sottolineato -, ma anche nel rispetto degli stessi organi giudiziari, della persona del sindaco, dei colleghi di giunta, delle cittadine e dei cittadini milanesi, di voi consiglieri comunali”. “È stata un’esperienza che chiudo in modo infelice – ha spiegato poi Tancredi -, ma che ho vissuto con entusiasmo, anche nei momenti difficili, sorretto dal sindaco, dagli straordinari colleghi di gunta, dai tanti ex colleghi e amici degli uffici”.
PROTESTA IN PIAZZA SCALA
Protesta in piazza della Scala davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, per chiedere le dimissioni della giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sala, dopo la notizia delle indagini a suo carico suo e dell’assessore alla Rigenerazione Urbana, Giancarlo Tancredi, nell’ambito delle inchieste sull’urbanistica. In piazza della Scala, mentre la diretta online del Consiglio comunale viene trasmessa ad alto volume con delle casse, un centinaio di manifestanti urlano slogan come “Sala dimissioni” e “Tutti a casa” e mostrano un grande striscione con la scritta “Dimissioni giunta Sala. L’unica salvezza per Milano è la città pubblica”.
Prima dell’inizio della seduta, alcuni cittadini hanno formato lunghe code davanti all’ingresso della sede comunale per cercare di entrare e seguire il Consiglio in Sala Alessi, dove è stata allestito uno schermo che lo trasmette in diretta. In fila anche alcuni membri del Comitato Famiglie Sospese, composto dai nuclei che, prima dell’inizio delle inchieste sull’urbanistica, avevano comprato una casa in città e, a oggi, non ne sono ancora entrati in possesso a causa dei cantieri bloccati. Al momento, la platea pubblica dell’Aula del Consiglio è al completo
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
PARTITO IL CANTIERE DI BRESSANA, CAOS E STOP AI TRENI
Pubblicato
27 minuti fa-
21 Luglio 2025di
Redazione
Sono già numerosi i disagi segnalati stamane da molti pendolari in prossimità del ponte sul Po a Bressana Bottarone, dove da oggi sono iniziati i lavori di manutenzione straordinaria del viadotto e che hanno portato ad una circolazione a senso unico in direzione Pavia al mattino dalle 6 alle 14 e in direzione Bressana-Casteggio dalle 14 alle 21 (e viceversa nei weekend), oltre alla interruzione fino al 29 agosto della linea ferroviaria tra Genova e Milano su entrambi i binari tra Pavia e Voghera. Dal 29 agosto la circolazione riprenderà su unico binario fino al 28 settembre quando verrà ripristinata la normale circolazione tra entrambi i capoluoghi di Regione.
La mobilità viene comunque garantita ma con notevoli disagi per gli utenti: i treni regionali sono deviati via Alessandria-Mortara, con termine corsa a Milano Rogoredo. Mentre lungo l’asse da Voghera a Pavia sono in circolazione pullman sostitutivi dei treni. Le autolinee di Autoguidovie, come i bus sostitutivi, quando non potranno passare sul ponte di Bressana, devieranno passando dal ponte della Becca, dove già stamane si sono registrate lunghe code per il raddoppio di fatto della circolazione dei mezzi.
Cronaca
A7 BLOCCATA, FURGONE PRENDE FUOCO TRA GROPELLO E BEREGUARDO
Pubblicato
27 minuti fa-
21 Luglio 2025di
Redazione
Autostrada A7 Milano-Genova chiusa tra Bereguardo e Gropello a causa di un mezzo pesante e un furgone che si sono scontrati attorno alle 15,30, il furgone è andato a fuoco. L’autostrada è stata chiusa per permettere i soccorsi e si sono formate lunghe code in direzione Genova, anche perché i mezzi pesanti da oggi sono costretti a passare proprio dalla A7 per la circolazione a senso unico sul Ponte del Po a Bressana. Tre le persone ferite, si tratta di tre uomini di 30, 49 e 55 anni. Sul posto anche l’elisoccorso.


Inchiesta Milano, Sala “Le mie mani sono pulite”. Si dimette l’assessore Tancredi
Tg News 21/07/2025

PARTITO IL CANTIERE DI BRESSANA, CAOS E STOP AI TRENI

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BREAKING NEWS LOMBARDIA – 21/7/2025

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Tg News 21/07/2025
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