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Economia

Conad, la linea Piacersi si rinnova per un benessere a tutto tondo

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MILANO (ITALPRESS) – Una ricerca del benessere a tutto tondo, olistico e non privativo, seguendo un’alimentazione sana senza rinunciare al gusto. E’ su questi presupposti che Conad rilancia la gamma di prodotti Piacersi – già presente nei punti vendita all’interno di esposizioni ad hoc – offrendo più di 160 referenze, tra freschi, freschissimi, drogheria alimentare e prodotti surgelati, che riflettono le nuove abitudini dei clienti: momenti di consumo diversificati in diversi momenti della giornata, dai pasti principali ai consumi on the go. La linea dedicata al benessere, nell’ambito dell’offerta MDD Conad, sviluppa un fatturato di oltre 100 milioni di euro ed è diventato un vero e proprio brand. “Il rilancio della gamma riflette un nuovo perimetro del benessere, che è emerso anche in una ricerca condotta da IPSOS. Fino a qualche anno fa, l’idea di benessere era più legata all’estetica e alla dieta. Quindi prodotti low fat, a basso contenuto calorico – ha spiegato Alessandra Corsi, Direttrice Marketing dell’Offerta e MDD Conad, durante la presentazione del nuovo lancio – . Mentre dopo la pandemia il concetto di benessere si è evoluto. E’ diventato un termine che comprende anche la salute mentale e psicologica. Inoltre, se prima l’attenzione allo star bene attraverso il cibo era un tema soprattutto femminile, oggi è diventato trasversale ai due generi. Con Piacersi offriamo ai nostri clienti un’ampia gamma di prodotti pensati per soddisfare il desiderio di sentirsi bene senza rinunciare al piacere, mantenendo quindi una grande attenzione agli aspetti di gusto. Siamo convinti che prendersi cura di sè ogni giorno e ascoltare i propri desideri sia il primo passo verso la felicità e questa consapevolezza ci ha guidato nell’evoluzione del posizionamento della marca”. La presentazione del nuovo volto di Piacersi si è svolta partendo da un approfondimento di dati demoscopici elaborati da IPSOS, da cui emerge un’attenzione crescente verso la salute mentale (87%) e fisica (86%) e gli affetti, dalla famiglia (83%) alle relazioni sentimentali (70%). Benessere a tutto tondo e relazioni significative passano in primo piano rispetto a valori come il successo professionale ed economico (rispettivamente 69% e 65%) e il divertimento (44%). In fondo alle priorità, il successo in sè, ricercato solo da un italiano su quattro. “Il consolidamento del valore della cura di sè, a tutto tondo, trova una piena risposta in una dieta bilanciata, che combina piacere, gusto e attenzione verso sè stessi”, ha commentato Chiara Ferrari, Public Affairs Leader di IPSOS. “La possiamo guardare come ad una evoluzione della dieta mediterranea che ci hanno trasmesso i nostri padri e i nostri nonni, che privilegia alimenti sani, genuini e a basso contenuto di grassi, e che ora si declina verso la ricerca di un’alimentazione equilibrata che ci permetta di stare bene con noi stessi”. Secondo ulteriori evidenze raccolte da IPSOS, infatti, il 76% degli italiani ritiene che salute fisica e mentale siano ugualmente importanti – percentuale in recupero ma ancora inferiore rispetto a Germania (84%) e Francia (81%) – e il 69% del campione sondato crede che “bisogna cercare di essere più sani ora per prevenire malattie future”. Da qui la consapevolezza diffusa in un italiano su 3 (30%) che la dieta bilanciata (30%) sia il primo modo con cui perseguire questo scopo e, anche al netto di difficoltà finanziarie, appena il 17% rinuncerebbe a cibi e bevande che vantano benefici per la salute. La gamma Piacersi Conad è stata studiata sulla base di studi ed evidenze scientifiche che hanno indicato diversi aspetti che possono concorrere al benessere del nostro corpo. Tra cui la gestione del peso corporeo, attraverso una strategia che coinvolge nutrizione ed esercizio fisico, l’attenzione al sistema immunitario, con focus su prodotti probiotici, prebiotici e simbiotici, vitamine e minerali e superfood, la salute dell’intestino, del sistema cardiovascolare e delle funzioni mentali, fino all’inserimento di prodotti proteici che contribuiscono, insieme ad una regolare attività fisica, alla definizione di una massa muscolare.(ITALPRESS).

Foto: xm4

Economia

Trenitalia, da inizio anno consegnati 61 treni Regionali. Investimento da 500 milioni

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ROMA (ITALPRESS) – Sessantuno nuovi treni di Regionale, brand di Trenitalia (Gruppo FS), consegnati dall’inizio del 2025 a oggi, per un investimento complessivo di circa 500 milioni. Un risultato – sottolinea l’azienda in una nota – in linea con gli obiettivi del Piano strategico 2025-2029 del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, che entro il 2027 prevede di portare a 1.061 il numero di convogli di nuova generazione destinati a pendolari e viaggiatori in tutta Italia. Grazie ai contratti di servizio con le Regioni e le Province Autonome, committenti del servizio, fino a oggi sono stati consegnati 596 treni di nuova generazione che, sommati ai 335 acquistati in precedenza, portano a 931 il numero dei nuovi convogli in circolazione. Con le ulteriori consegne di quest’anno e quelle previste entro il 2027, l’80% dell’intera flotta Regionale sarà rinnovato, per un investimento complessivo di 7 miliardi.

“Il rinnovo del trasporto ferroviario regionale è uno dei pilastri del nostro Piano Strategico 2025-2029 che prevede investimenti per 100 miliardi di euro in cinque anni”, ha dichiarato Stefano Antonio Donnarumma, amministratore delegato e direttore generale del Gruppo FS Italiane. “Un processo in continua evoluzione, che punta a offrire treni moderni, sostenibili e con elevati standard di comfort e sicurezza. Regionale rappresenta una leva strategica per una mobilità sempre più integrata e connessa, in grado di valorizzare i territori e accompagnare le trasformazioni sociali, ambientali e culturali di un Paese in movimento”, ha aggiunto. Con un servizio capillare che ogni giorno garantisce più di 6.000 corse e trasporta oltre 400 milioni di passeggeri l’anno, Regionale si conferma una realtà solida e ben radicata sul territorio.

– foto ufficio stampa Trenitalia –

(ITALPRESS).

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Economia

L’assemblea di Mediobanca boccia l’Ops su Banca Generali

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MILANO (ITALPRESS) – L’assemblea degli azionisti di Mediobanca ha respinto la proposta del Cda in merito all’autorizzazione per dare esecuzione all’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Generali. I favorevoli sono stati pari al 35% del capitale sociale, rappresentato per il 25% da investitori istituzionali e per il 10% da investitori privati; contrari pari al 10% del capitale sociale, sostanzialmente il Gruppo Caltagirone; astenuti pari al 32% del capitale sociale, di cui il 20% Delfin, 5% Casse Previdenziali italiane (Enasarco, Enpam, Forense), 3% investitori istituzionali (Amundi, Anima, Tages), 2% Edizione Holding, 2% Unicredit. Mediobanca, preso atto dell’esito dell’assemblea, dichiara decaduta l’offerta su Banca Generali.

NAGEL “OPPORTUNITA’ MANCATA PER SOCI IN CONFLITTO DI INTERESSI”

“Desidero ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno creduto e sostenuto il processo di forte crescita e trasformazione di Mediobanca e che hanno supportato l’operazione Banca Generali come ulteriore e definitivo tassello nella creazione di un wealth manager di respiro internazionale. Un’opportunità mancata per effetto del voto espresso, in particolare, da azionisti che, anche nell’attività di engagement, hanno manifestato un evidente conflitto di interesse, anteponendo quello relativo ad altre situazioni/asset italiani a quello di azionisti di Mediobanca”. Così l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel. “Risulta, infatti, evidente dal voto che coloro i quali non si sono trovati in questa posizione si sono espressi a favore (mercato in primis), in linea con le raccomandazioni dei proxy advisors internazionali”, aggiunge.

“Si tratta chiaramente di un’opportunità, per ora, mancata per lo sviluppo della nostra Banca e del sistema finanziario italiano. Continueremo ad essere concentrati sull’esecuzione del nostro piano ‘One Brand – One Culture’ convinti della superiore generazione di valore rispetto all’alternativa rappresentata dall’offerta di Mps”, conclude Nagel.

– foto IPA Agency –

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Economia

Nell’area euro l’inflazione rimane stabile al 2%: i dati Eurostat

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ROMA (ITALPRESS) – Il tasso di inflazione annuale dell’area dell’euro è stato del 2% a luglio, stabile rispetto a giugno. Un anno prima, il tasso era del 2,6%. L’inflazione annuale dell’Unione europea è stata del 2,4% a luglio, in aumento rispetto al 2,3% di giugno. Un anno prima, il tasso era del 2,8%. Questi dati sono pubblicati da Eurostat.

I tassi annuali più bassi sono stati registrati a Cipro (0,1%), Francia (0,9%) e Irlanda (1,6%). I tassi annuali più alti sono stati registrati in Romania (6,6%), Estonia (5,6%) e Slovacchia (4,6%). Rispetto a giugno, l’inflazione annuale è diminuita in otto Stati membri, è rimasta stabile in sei ed è aumentata in tredici.

A luglio il contributo più elevato al tasso di inflazione annuale dell’area dell’euro è venuto dai servizi (+1,46%), seguiti da alimentari, alcol e tabacco (+0,63%), beni industriali non energetici (+0,18%) ed energia (-0,23%).

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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