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Cronaca

Anniversario Polizia Locale Milano, Sala “Più risorse su sicurezza”

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MILANO (ITALPRESS) – Si è svolta questa mattina all’Arena Civica di Milano la cerimonia per il 164esimo anno di fondazione del Corpo della Polizia Locale. Tra le autorità cittadine, erano presenti il sindaco Giuseppe Sala, l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli e il nuovo comandante del Corpo, Gianluca Mirabelli. “Voglio prima di tutto ringraziare il sindaco per la fiducia e Marco Ciacci che mi ha preceduto, a lui mi lega una grande stima – è intervenuto Mirabelli -. E poi saluto gli agenti e gli ufficiali della Polizia locale, insieme lavoreremo per essere più presenti sul territorio, per essere sempre più polizia di prossimità: sulle strade e tra i cittadini a dare risposte concrete a tutte le sollecitazioni che vengono dai quartieri. Più sicurezza stradale, un compito che svolgiamo in esclusiva, e più sicurezza urbana, con una proficua e continua collaborazione con tutte le Forze dell’Ordine”. Secondo il sindaco Sala, “la città cresce e si trasforma velocemente, aumentano i visitatori, sono numerosi i grandi eventi e ci prepariamo ad ospitare le olimpiadi invernali. Inevitabilmente questo comporta anche nuovi problemi a partire dalla sicurezza”. “Recentemente, si è parlato molto della criminalità nel nostro territorio – ha proseguito il primo cittadino – . E’ un tema che ci preoccupa, non c’è dubbio. Sappiamo che tra i milanesi la fiducia nelle istituzioni è molto radicata e questo spiega, in parte, l’alto numero di denunce. Sappiamo anche che il numero delle denunce è rapportato a quello dei residenti e non del totale dei city-user, che di fatto raddoppia la popolazione cittadina”. In questo modo, “si gonfia artificialmente la proporzione di reati per abitante”. Tutto questo, però, “non può e non deve essere una nostra giustificazione. L’apprensione che esiste tra molti cittadini ci obbliga ad un lavoro ancora più determinato, ci spinge a impegnare più risorse. Ci investe tutti di una responsabilità ancora maggiore. Se Milano si trasforma, anche la Polizia locale deve essere pronta a raccogliere la sfida del cambiamento”, ha concluso. Nel corso della cerimonia, sono stati illustrati alcuni numeri riguardanti l’organico del Corpo e le sue attività. “Da maggio 2022 al 30 settembre 2024, abbiamo assunto 707 agenti di Polizia Locale”, ha spiegato il sindaco. Tenendo conto delle 465 cessazioni, ci sono “242 agenti e ufficiali in più rispetto a due anni e mezzo fa. Al momento, il corpo della Polizia locale conta 3.037 agenti, ufficiali, dirigenti, p.o. Nel 2022 erano 2.800. Viene mantenuto l’obiettivo di avere un corpo di 3.350 agenti nel 2025. Il rafforzamento del corpo della Polizia locale già in atto ha permesso di avere, nel 2024, in media 23 pattuglie in più al giorno in strada, rispetto al 2023”, da 175 a 198. E in particolare la sera, si è passati mediamente da 9 a 14 pattuglie, con l’obiettivo che diventino 30. La notte, le pattuglie in strada sono raddoppiate, da 4 a 8 con l’obiettivo di 15 pattuglie. Sala ha evidenziato che è migliorato anche il rapporto tra servizi interni, in ufficio, ed esterni, in strada. “Il 52% erano interni e il 48% esterni. Ora sono 46% interni e 54% esterni. Nel 2024 rispetto al 2023 si è quindi invertito il rapporto”.
Dal primo settembre 2023 al 31 agosto 2024, a Milano sono state comminate 4.001.855 multe. Un milione in più rispetto al periodo tra il primo settembre 2022 e il 31 agosto 2023. La crescita è dovuta anche al fatto che, nell’ultimo anno, a differenza di quello precedente, nel dato sono conteggiate anche le sanzioni relative ai regolamenti comunali e non solo quelle per violazione del codice della strada. Sono stati rilevati 10.861 incidenti stradali, inoltre il Radiomobile e la squadra interventi speciali sono intervenuti in 302 casi di omissione di soccorso e hanno individuato 198 responsabili ed effettuato 6 arresti. Quasi 19 mila i controlli alle attività commerciali, che hanno portato a 5.098 sanzioni, 446 sequestri penali, 5.808 sequestri amministrativi. In materia di sicurezza urbana, sono stati eseguiti 230 arresti e sono state denunciate a piede libero 5.085 persone. Fra questi sono stati eseguiti 126 arresti e 474 denunce a piede libero per il contrasto di furti e rapine in strada, mentre l’Unità reati predatori ha effettuato 90 arresti e 80 denunce in stato di libertà recuperando refurtiva per un valore di circa 100mila euro. (ITALPRESS).

Foto: xm4

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La Juve vince al Penzo e va in Champions, Venezia in B

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VENEZIA (ITALPRESS) – La Juventus batte 3-2 il Venezia al Penzo e acciuffa la qualificazione in Champions League all’ultima giornata mentre per i lagunari si spalancano le porte della retrocessione. La squadra di Tudor reagisce al gol di Fila dopo due minuti con le reti di Yildiz (25′) e Kolo Muani (31′), subisce il pari di Haps al 10′ della ripresa ma rimette definitivamente la testa avanti col rigore trasformato da Locatelli al 28′: quarto posto difeso e missione Champions compiuta, con la Roma che resta dietro e deve accontentarsi dell’Europa League.
Avvio di carattere dei padroni di casa, che trovano il vantaggio dopo soli due minuti con il secondo gol in campionato di Daniel Fila approfittando di una difesa bianconera rattoppata (Costa-Savona-Kelly). Juventus tramortita e Venezia che spinge forte a caccia del raddoppio. Dopo un gol annullato ad Alberto Costa per un tocco col braccio, al 25′ arriva la rete del pari con Kenan Yildiz, che coglie in controtempo Radu. La partita gira e sei minuti dopo la squadra di Tudor mette la freccia con Randal Kolo Muani. Intensità alta, l’undici di Di Francesco sfiora il 2-2 al 34′ con una punizione di Nicolussi Caviglia che si stampa sul palo esterno sinistro. Nel secondo tempo la Juventus prova ad abbassare il ritmo e appare in controllo ma il Venezia non molla e trova il 2-2 al 10′ con un sinistro di Haps sporcato da Savona. Si torna a giocare a tutto campo e Doumbia al 26′ va a centimetri dal 3-2 trovando l’opposizione di uno straordinario Di Gregorio. Pochi minuti dopo Nicolussi Caviglia commette una leggerezza e sgambetta Conceicao in area. Calcio di rigore per gli ospiti trasformato da Locatelli (28′). Nel finale la squadra di Tudor cerca di gestire la gara anche se la fatica si fa sentire (crampi per Yildiz, Thuram e Conceicao, col portoghese costretto a uscire), il Venezia ci prova ma i risultati degli altri campi tolgono energie e lucidità. La Juve centra dunque l’obiettivo minimo, i lagunari salutano la serie A dopo una sola stagione.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Torino-Roma 0-2, giallorossi in Europa League

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ROMA (ITALPRESS) – In quella che dovrebbe essere la ultima partita da allenatore di Claudio Ranieri, la Roma batte 2-0 i granata all’Olimpico Grande Torino ma deve rinunciare al sogno Champions League, vista la vittoria della Juventus sul campo del Venezia. L’eredità del tecnico testaccino al suo misterioso erede è quindi l’Europa League. Un risultato importante, visto il dodicesimo posto occupato dalla squadra giallorossa al momento dell’arrivo sulla panchina del futuro advisor dei Friedkin. La Roma fa il suo, ma non basta. Dopo i due boati dello spicchio di tifosi giallorossi per le buone notizie da Venezia (gol dei padroni di casa e annullamento dell’1-1 bianconero), al 18′ la Roma sblocca il risultato. Dembelè stende in area Saelemaekers e a Di Bello non serve il Var per accorgersi del fallo da rigore. Dagli undici metri si presenta Paredes che realizza il suo quarto gol stagionale. Sotto di una rete il Toro alza la pressione e guadagna campo. La Roma arretra il baricentro, infiacchita forse anche dalla notizia della rimonta juventina al ‘Penzò, ma nel primo tempo i giallorossi concedono ai granata una conclusione dalla distanza di Vlasic, facilmente bloccata da Svilar.
All’intervallo Ranieri non fa cambi e conferma l’inedito 4-3-2-1 di partenza con Shomurodov unico riferimento in attacco con Soulè e Saelemaekers a supporto. Sono proprio i due trequartisti a costruire la rete del raddoppio giallorosso: Soulè crossa dalla destra, Saelemaekers si libera della marcatura di Dembelè e di testa firma il 2-0, proprio mentre un altro boato accompagna il nuovo pareggio del Venezia. Al 65′ la Roma sfiora il tris: Angelino apre una prateria per Soulè che calcia col mancino e scheggia la traversa. Nel finale c’è spazio per un gol annullato a Cristante per un fuorigioco di Angelino e per l’ingresso in campo di Hummels, anche lui pronto ad appendere gli scarpini al chiodo. La festa però è a metà: la Juventus vince a Venezia e va in Champions. La Roma “si accontenta” dell’Europa League e dell’uscita dalle coppe della Lazio.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Lazio-Lecce 0-1: biancocelesti fuori dalle coppe, salentini salvi

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ROMA (ITALPRESS) – La Lazio è fuori dalle coppe; il Lecce si guadagna un’altra stagione in Serie A. Sono questi i verdetti emersi dalla sfida dell’Olimpico dell’ultima giornata di campionato. Per i biancocelesti, quindi, si concretizza lo scenario peggiore: sconfitta per 1-0 e, in virtù delle vittorie di Juventus, Roma e Fiorentina, settimo posto che non basta nemmeno per la Conference League. In festa invece i salentini, che hanno giocato tutta la ripresa in inferiorità numerica. Uomo partita è stato Coulibaly.
Una stagione che si chiude malissimo per la Lazio, specchio dei tre mesi e mezzo senza vittorie davanti al proprio pubblico. Baroni, squalificato e sostituito in panchina dal vice Del Rosso, conferma Isaksen dal 1′ facendo partire Pedro dalla panchina. Giampaolo, invece, sceglie Pierotti, Berisha e Karlsson dietro a Krstovic. E iniziano meglio proprio gli ospiti, che si fanno vedere due volte con Gaspar e poi con un tiro di Gallo deviato da Guendouzi.
La Lazio fatica a trovare trame interessanti per merito dell’ottimo lavoro del Lecce in fase di non possesso. La partita si accende nel finale di primo tempo: ospiti avanti al 43′ con Coulibaly, che prima recupera palla su un tocco errato di Gila e poi batte Mandas in uscita dopo aver ricevuto da Krstovic. Al 47′, però, Pierotti commette un’ingenuità facendo fallo su Tavares e meritandosi il secondo giallo, lasciando i suoi in dieci. L’uomo in più e l’ingresso di Pedro fanno sì che sia la Lazio a spingere fin da inizio ripresa. Ma Falcone sembra insuperabile mettendosi in mostra con due grandi parate, prima su Guendouzi e poi su un colpo di testa a colpo sicuro di Castellanos. Anche un pò di sfortuna per i biancocelesti, con un piazzato di Pedro che esce di pochissimo e un tiro di Gila che termina alto non di molto dopo una deviazione. Baschirotto rischia un autogol per anticipare Vecino, colpendo la traversa, poi Falcone dice ancora di no a Pedro. I minuti passano, la carica della Lazio cala sempre più e, anzi, è il Lecce a farsi vedere avanti. Il risultato non cambia più e il settore ospiti, gremitissimo, può far festa. Emblema della delusione della Lazio, invece, è l’espulsione diretta di Romagnoli, arrivata poco prima del triplice fischio. Strana festa giallorossa all’Olimpico: salentini salvi e Roma in Europa League.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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