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Inter prima semifinalista di Coppa Italia, Roma ko 2-0

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MILANO (ITALPRESS) – La rete lampo di Dzeko e un gol da cineteca di Sanchez illuminano la notte di San Siro, piegano la Roma e portano l’Inter in semifinale di Coppa Italia, dove la capolista del campionato troverà la vincente della sfida di domani sera tra Milan e Lazio. Inevitabilmente Simone Inzaghi pensa anche alla trasferta di Napoli e pratica un ragionato turnover inserendo Darmian e D’Ambrosio per Dumfries e De Vrij. In mediana c’è Vidal, avanti Sanchez con Dzeko. Solo due cambi rispetto al Genoa invece per l’eroe del triplete nerazzurro Jose Mourinho, accolto anche da avversario con cori e applausi del pubblico di casa. Nell’undici giallorosso Veretout ritrova spazio tra i titolari, sulla sinistra Vina e non Maitland-Niles, in attacco Mkhitaryan e Zaniolo con Abraham. L’Inter parte a ritmi forsennati e bastano meno di 120 secondi per il gol. Sanchez innesca Perisic che sprinta sulla corsia mancina e serve un invitante pallone al centro dove Smalling buca l’intervento e viene punito dal piatto volante del suo ex compagno di squadra Dzeko su cui non può nulla Rui Patricio. L’estremo portoghese deve solo pregare invece, tre minuti più tardi, quando Barella spacca la traversa con un bolide dalla distanza, mentre controlla senza problemi le incornate ravvicinate ma deboli di Skriniar e Dzeko. Per vedere un pò di Roma bisogna attendere il bel filtrante di Karsordp per Mkhitaryan che mette al centro un pallone velenoso: il portiere smanaccia e D’Ambrosio anticipa Abraham sotto porta rifugiandosi in corner. La migliore chance giallorossa capita poco dopo sui piedi di Zaniolo la cui conclusione viene però respinta di piede da Handanovic. Nel finale di tempo non graffiano i tentativi di Dzeko e Ibanez e Bastoni si fa male alla caviglia: non ce la fa, dentro De Vrij. Si riparte con Kumbulla per Ibanez (anche lui infortunato) e come in avvio l’intensità si alza. Tanti capovolgimenti di fronte e giocate spettacolari. Fuori dallo specchio i tiri di Veretout e Zaniolo, respinte in angolo dai due portieri le conclusioni di Oliveira (deviata da Brozovic) e Barella. A spaccare definitivamente la partita è una giocata che vedremo e rivedremo: Sanchez controlla dai 25 metri e spara un mezzo esterno la cui corsa finisce dritta dritta all’incrocio dei pali. La Roma protesta per un contatto a inizio azione tra Vidal e Oliveira, il Var dice che il gol del 2-0 è buono. Nel finale piove sul bagnato per i giallorossi, in ansia per un problema al flessore di Abraham. L’Inter controlla e cerca timidamente il tris senza trovarlo con i tentativi fuori misura del neoentrato Lautaro, Perisic e Barella.
(ITALPRESS).

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Conte “Livelli diversi ma noi e Juve in cerca di riscatto”

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NAPOLI (ITALPRESS) – “Ci auguriamo che possa essere una sfida che possa contare qualcosa e avere un valore importante sia per la Juve che per noi. Oggi è presto per dirlo. Si parte su due livelli diversi. Ci sono 18 punti da recuperare rispetto all’anno scorso ma c’è da parte loro e nostra la voglia di rivalsa. Non penso che la Juve si possa accontentare di arrivare terza, così come noi non possiamo pensare di stare a 40 punti dall’Inter”. Così il tecnico del Napoli, Antonio Conte, a due giorni dall’anticipo di sabato in casa della Juventus. “Partiamo da due differenti livelli ma ci auguriamo che nel ritorno si possa parlare avendo più certezze alla mano. Ogni test è un esame. Lo è stato a Cagliari. A volte può essere un esame tattico, tecnico o temperamentale al di là da chi c’è di fronte”, ha aggiunto mister Conte, ben consapevole della rivalità tra le due tifoserie e le due squadre, anche perchè ha già vissuto tutto questo quando era dall’altra parte. “E’ inevitabile che la mia storia sia legata alla Juventus. Tredici anni da calciatore dove abbiamo vinto tutto e sono stato anche capitano. Poi ho avuto la possibilità di fare tre anni da allenatore in un periodo difficile aprendo un ciclo di successi. Faccio parte della storia della Juve per ciò che ho fatto. E’ inevitabile che da calciatore sia più semplice scegliere la propria squadra. L’hanno fatto Bruscolotti, Maldini, Baresi, Totti. Poi inizi la carriera da allenatore ed è difficile scegliere. Sono andato in altre piazze. Ho sempre onorato il mio ruolo, diventando il primo a difendere i colori di queste squadre”. Il passato è la Juve, il presente è l’azzurro partenopeo. “Da uomo del Sud ho un piacere immenso nell’allenare il Napoli, ma per me sarà un’emozione tornare allo Stadium, sarà la prima volta con i tifosi. Lo sarà anche tra parecchi anni quando riaffronterò il Napoli da avversario, ma mi auguro tra un bel pò”, ha aggiunto Conte che ha poi rivolto un pensiero a Totò Schillaci, deceduto ieri all’età di 59 anni. “Per noi del Sud Totò rappresentava l’esempio di chi ce l’aveva fatta. E’ un grosso dispiacere. L’ho conosciuto il primo anno alla Juventus, ero alla prima esperienza e lui era già un giocatore molto affermato. Era sempre disponibile. Per me lì alla Juventus erano tutti dei campioni, io gli davo del ‘voì in senso di rispetto. Ma lui era una persona molto umile”.
– Foto Ipa Agency –
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Vuitton Cup, Luna Rossa batte American Magic e va in finale

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BARCELLONA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Luna Rossa Prada Pirelli ha risolto i problemi strutturali accusati ieri, ha battuto American Magic ed è volata, col vento in poppa, in finale nella “Louis Vuitton Cup”, dove affronterà gli inglesi di Ineos Britannia. Nel mare antistante Barcellona, l’imbarcazione italiana ha chiuso finalmente i conti contro gli statunitensi, aggiudicandosi l’ottava regata della sfida e mettendo fine alle serie, vinta per 5-3. Praticamente senza storia questo ottavo round delle semifinali. L’AC75 italiana, con il guidone del Circolo della Vela Sicilia, dopo una partenza praticamente pari, con American Magic leggermente avanti, ha passato il primo gate in leggero ritardo. Poi, nel primo lato di poppa, l’imbarcazione con al timone il palermitano Francesco Bruni e l’australiano Jimmy Spithill ha superato il team del New York Yacht Club con una serie di scelte e di incroci vincenti. Da lì in poi Luna Rossa ha preso il largo, sino a conquistare il pass per la finale della Vuitton Cup.
La barca, voluta dall’imprenditore Patrizio Bertelli nel 1997 e varata nel 1999, con Max Sirena skipper e direttore del team, tornerà dunque in azione nel mare catalano, dal 26 settembre, contro gli inglesi di Ineos Brittania, nell’atto conclusivo della competizione riservata agli sfidanti, che si disputerà al meglio delle 13 regate: chi arriverà per primo a sette successi vincerà la Louis Vuitton Cup.
Per Luna Rossa sarà la quinta finale nel torneo riservato agli sfidanti: il team vincitore affronterà poi, nella 37esima Americàs Cup, il defender, ovvero Emirates New Zealand. L’imbarcazione italiana si è imposta in passato fra gli sfidanti in due occasioni, nel 2000 e nel 2021 (quando si chiamava Prada Cup), perdendo poi in entrambe le occasioni nella Coppa America contro New Zealand. Altre due volte invece Luna Rossa è stata fermata in finale nella Vuitton Cup, arrendendosi sia nel 2007 che nel 2013, al solito, al cospetto dei Kiwi, vera e propria “bestia nera” dei velisti italiani.
– foto Ipa Agency –
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Gonzalez “Scudetto? Pensare partita dopo partita”

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TORINO (ITALPRESS) – “Giocare bene a calcio, mettere la palla a terra, ottenere risultati positivi: è quella la strada. Dobbiamo essere uniti e compatti, un buon gruppo, così si arriva ai risultati. Scudetto? Dobbiamo vivere il presente, pensare partita dopo partita e non a quello che arriverà dopo”. A Nico Gonzalez sono bastate poche settimane per calarsi nella sua nuova realtà. “Sappiamo cosa fare, ognuno si prende la responsabilità di quello che deve fare in campo, è quello che ci chiede il mister e che ci porta a vincere”, le parole dell’argentino nella conferenza stampa di presentazione. Nessun dubbio nell’accettare la corte bianconera (“Quando arriva la Juve devi dire sì ed è quello che ho fatto”), Gonzalez si è tolto anche la soddisfazione del primo gol con la sua nuova squadra, andando a segno martedì in Champions contro il Psv. “Sono contento, per me era un sogno segnare con questa maglia. Ed è arrivato al momento giusto, è servito anche per vincere la partita”. Con un ex juventino come Di Maria come idolo, Gonzalez rivela di aver ritrovato un Vlahovic, già suo compagno a Firenze, “che è migliorato tanto, anche se non segna aiuta la squadra, si merita il meglio”. E con Thiago Motta l’intesa non potrebbe essere migliore: “Mi dà la libertà di cui ho bisogno in campo per godermi ogni partita e ogni allenamento”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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