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Mondiali2030 a Spagna-Portogallo-Marocco, nel 2034 in Arabia Saudita

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ROMA (ITALPRESS) – Non c’erano dubbi, ma adesso è ufficiale. I Mondiali del 2030 si disputeranno (dall’8 giugno al 21 luglio) in Spagna, Marocco e Portogallo. Il Congresso straordinario della Fifa ha assegnato ai tre paesi, che hanno presentato una candidatura congiunta, l’organizzazione della Coppa del Mondo del 2030. La Spagna, dunque, riavrà il Mondiale 48 anni dopo quello del 1982 nel quale trionfò l’Italia di Bearzot, battendo 3-1 la Germania nella finale del Santiago Bernabeu. La kermesse iridata si disputerà, dunque, in Marocco (sei città interessate), Portogallo (due) e Spagna (nove) con tre partite che si svolgeranno in Sudamerica (una in Argentina, una in Paraguay e un’altra in Uruguay) per celebrare il centenario del primo Mondiale, quello svolto nel 1930 in Uruguay e vinto dalla Celeste, la nazionale padrona di casa. Saranno 11 gli stadi e 9 le città spagnole interessate: Madrid (due stadi), Barcellona (2), Siviglia, Bilbao, San Sebastian, Malaga, Saragozza, Las Palmas e La Coruna. Sei le città marocchine: Agadir, Casablanca, Fes, Marrakech, Rabat e Tangeri. Due quelle portoghesi: Porto e Lisbona (due stadi).
Assegnati anche i Mondiali del 2034 che saranno organizzati dall’Arabia Saudita. Valutata con un punteggio medio di 4,2 su 5 (il più alto della storia) e appoggiata da 170 federazioni, la candidatura saudita non ha convinto tutti. La Federcalcio norvegese ha manifestato le proprie riserve, riferendosi in particolare al mancato rispetto dei diritti umani. Anche il report della Fifa, nonostante il punteggio record ottenuto, non dimentica una serie di problemi come quelli legati ad alcuni stadi ancora da costruire, il sistema dei trasporti e l’esigenza di trasparenza riguardo ai diritti umani. In più c’è il problema del clima e, così come è avvenuto in Qatar nel 2022, anche in Arabia Saudita a causa delle temperature si potrebbe giocare tra novembre e dicembre. Saranno 5 le città coinvolte (Abha, Gedda, Khobar, Neom e Riad) per 15 stadi, alcuni ancora da costruire.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Vlahovic e McKennie, la Juventus batte 2-0 il ManCity

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TORINO (ITALPRESS) – Il modo migliore per superare un momento non semplice e rilanciarsi in Champions. La Juve si mette alle spalle pareggi e prestazioni poco convincenti e lo fa battendo il Manchester City che sprofonda al 22esimo posto in classifica, acuendo una crisi che complica ancor di più il periodo già difficilissimo di Guardiola e soci. Dopo una sconfitta e due pareggi, dunque, la Juventus ritrova la vittoria e lo fa contro i campioni d’Inghilterra. All’Allianz Stadium di Torino è finita 2-0 per la squadra di Thiago Motta che si rilancia nella prima fase della Champions. Primo tempo molto povero di emozioni. Tanta volontà da parte di due squadre che non stanno certo offrendo il miglior calcio possibile, ma poca concretezza. Da rilevare appena due occasioni degne di nota nei primi 45 minuti: al 20′, Yildiz ha raccolto la sfera al limite dell’area e ha approfittato dello spazio lasciatogli dai difensori del City per calciare col destro, con il pallone che ha sfiorato il palo alla sinistra di Ederson. La grande chance è però capitata alla stella del City, Haaland: al 39′, servito da un filtrante-capolavoro di De Bruyne, l’attaccante norvegese si è inserito in area sorprendendo Thuram e Kalulu, ha provato lo scavetto con Di Gregorio in uscita ma il portiere bianconero ha negato il gol in uscita toccando con il braccio sinistro.
In avvio di ripresa è stata la Juventus a sbloccare la sfida: dopo la girata di Gatti respinta da Ederson, è stato Yildiz ad alimentare l’azione con un cross dalla sinistra che ha trovato la girata potente di testa di Vlahovic bravo a sovrastare Gvardiol, il portiere non ha trattenuto e la sfera è finita oltre la linea di porta. Un gol che ha acceso la sfida con continui capovolgimenti di fronte e partita che di colpo è diventata più frizzante. Al 23′, grande deviazione in corner di Di Gregorio che in tuffo ha sventato una conclusione dal limite di Gundogan indirizzata all’incrocio dei pali. Poi alla mezzora un gol di marca completamente americana ha regalato il definitivo raddoppio alla Juventus: dopo una prima conclusione di Weah ribattuta, lo stesso ex Lille ha messo in mezzo per l’accorrente McKennie che al volo ha trafitto l’estremo difensore dei Citizens. La Juve vince e si rialza, il City perde ancora, trema e rischia una clamorosa eliminazione.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Nessun gol a Lisbona, Benfica-Bologna termina 0-0

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LISBONA (PORTOGALLO) (ITALPRESS) – Secondo punto dell’avventura Champions del Bologna. La squadra di Italiano non va oltre lo 0-0 contro il Benfica, ma giocando una gara all’altezza del prestigio e della difficoltà della serata. Pari che lascia esigue – ma non nulle – le speranze della squadra emiliana di rientrare tra le prime ventiquattro della maxi classifica, mentre i lusitani consolidano il loro piazzamento nella zona qualificazione.
Nemmeno due minuti e il Benfica troverebbe il vantaggio, sull’assist di Di Maria per il tocco sotto vincente di Pavlidis, ma il tutto in posizione di offside segnalata poi dal Var. Brivido immediato per il Bologna su una brutta uscita palla, dal quale però la squadra di Italiano esce a testa alta, occupando bene il campo e cercando di infastidire la prima impostazione dei portoghesi. Gara abbastanza equilibrata, con il Benfica che vive di fiammate e il Bologna che cerca di attaccare in ripartenza. La migliore occasione del primo tempo ce l’avrà però la formazione di Lage, sulla giocata di Carreras che, liberatosi di Beukema con un tunnel, sprinta in area e serve con un cross Di Maria, che con la sua volèe mancina impegna non poco Skorupski.
Bologna che sembra reggere la pressione di uno stadio importante e di un avversario esperto, mettendolo in difficoltà in avvio di ripresa, con Dallinga che da posizione defilata impensierisce Trubin che però copre bene il suo palo. Ma i ritmi sembrano alzarsi nel secondo tempo, con il Benfica che si farà pericoloso al 65′, quando un pallone messo in area viene letto male da Skorupski, che prima manca l’uscita ma poi riesce a recuperare sul tap in quasi a botta sicura di Pavlidis. Si resta sullo 0-0, con un Bologna quasi in riserva e un Benfica che continua ad attaccare, fino al forcing finale, che si chiude con la spinta dei portoghesi ma senza marcature all’appello.
– Foto Ipa Agency –
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Milan-Stella Rossa 2-1, decide una zampata di Abraham

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MILANO (ITALPRESS) – Un Milan non brillante festeggia una vittoria pesante nella fase a girone di Champions per 2-1 in casa contro la Stella Rossa, protagonista di un’ottima prova. E’ una zampata di Abraham quasi allo scadere a regalare i tre punti ai suoi. La prima occasione è per i padroni di casa e arriva al 14′. Morata recupera palla a metà campo e lancia Leao, il quale brucia il diretto marcatore in velocità, entra in area e va al tiro con il mancino ma Gutesa salva in corner. Tre minuti dopo, la difesa rossonera sbanda e lascia pericolosamente un pallone in area su cui si avventa Maksimovic, che con il sinistro centra in pieno la traversa a portiere battuto. Al 28′ Fonseca è costretto a inserire Chukwueze per Loftus-Cheek, vittima di un infortunio muscolare. Un minuto dopo, è Morata a uscire dal campo per un problema fisico. Al suo posto entra Abraham. Il neo entrato va vicino al gol al 32′, quando calcia a lato di poco una punizione dai 25 metri. Il primo tempo sembra indirizzato verso lo 0-0, ma al 42′ ci pensa Leao a sbloccare il match. Fofana pesca il portoghese con un gran lancio dalle retrovie, il numero 10 addomestica la palla in modo pregevole e batte Gutesa in uscita con un bel sinistro sotto la traversa. In pieno recupero, Leao verticalizza per Abraham che va al tiro in equilibrio precario, ma il portiere devia in corner. Si va al riposo sull’1-0. I serbi partono bene e ci vogliono le mani di Maignan per salvare in angolo un destro ravvicinato di Mimovic, ben smarcato da Ivanic. Dopo un forcing iniziale da parte degli ospiti, è Abraham a divorarsi il possibile 2-0 al 9′ quando, a pochi passi dalla porta, conclude a botta sicura addosso a un difensore precedentemente scivolato. Il Milan scherza con il fuoco e al 22′ subisce l’1-1. Musah perde una palla ingenua in una zona pericolosa e Radonjic, ex Torino, si sposta la palla sul mancino scagliando un bel tiro nell’angolino che diventa imprendibile per Maignan. I 7 volte campioni d’Europa attaccano in modo disordinato, ma al 42′ trova il gol vittoria. Chukwueze scodella in mezzo, il neo entrato Camarda si avvita bene di testa trovando pronto Gutesa a salvare sulla traversa, ma sulla ribattuta è Abraham il più rapido di tutti a ribadire in gol. A nulla valgono le proteste avversarie per una possibile spinta di Gabbia poco prima del tiro dell’inglese. L’assalto finale della Stella Rossa non sortisce gli effetti sperati e il risultato non cambierà più. Il Milan raccoglie così tre punti fondamentali e, a due giornate dal termine, si porta a una sola lunghezza di ritardo dai primi otto posti della classifica che garantirebbero l’accesso agli ottavi di finale di Champions.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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