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Politica

Carceri, Nordio “Amnistia e indulto non risolvono i problemi”

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ROMA (ITALPRESS) – “Amnistia e indulto” non sono la strada per risolvere i problemi delle carceri, “sono plausibili come segno di forza e di magnanimità, ma se vengono interpretati come provvedimenti emergenziali svuota-carcere sono manifestazioni di debolezza”, che mandano un segnale di “impunità” e di invito “alla commissione di nuovi reati”. Così, in un’intervista a Libero, il ministro della Giustizia Carlo Nordio.
Per il guardasigilli “il giusto equilibrio si trova nella umanizzazione della pena, con il lavoro, l’attività sportiva e anche culturale all’interno di una struttura che non è necessariamente fatta di sbarre”. Inoltre “siamo tutti d’accordo che un indulto incondizionato sarebbe inutile e nocivo. Del resto è la stessa dottrina cattolica a insegnarci che il perdono non è gratuito, presuppone la confessione, la penitenza e il fermo proposito della redenzione. In termini laici, questi concetti si esprimono, come ho detto, con una umanizzazione della pena e la detenzione differenziata”. Quanto al fenomeno dei suicidi “è un fardello di dolore collettivo e quando avviene in carcere lo sentiamo ancora più gravoso. Tuttavia esso non è correlato al sovraffollamento. Il sovraffollamento è problema altrettanto grave, ma non è certo di oggi”.
Su quale sia il piano che il governo ha in mente, in alternativa ad amnistia e indulto, per diminuire il sovraffollamento delle carceri, Nordio spiega: “Ci sono varie direzioni su cui ci stiamo indirizzando. Intanto, dei 16mila detenuti in custodia cautelare o in esecuzione della pena in carcere, migliaia non dovrebbero trovarsi lì. La quasi totalità di questi casi è composta da stranieri arrivati clandestinamente nel nostro Paese. Molti hanno i requisiti per andare agli arresti domiciliari, ma non hanno un domicilio e per questo finiscono in carcere. L’idea su cui stiamo lavorando è di creare delle strutture, dei condomini, dove permettere a questi stranieri senza domicilio di scontare gli arresti, con un controllo periodico, non continuo, delle forze dell’ordine. Un’altra direzione – spiega – è quella degli accordi coi Paesi d’origine. Terza direzione: bisogna limitare la carcerazione preventiva, enfatizzando la presunzione di innocenza. Solo in questo modo si potrebbero togliere dal carcere 18mila detenuti in attesa di giudizio. Stiamo, poi, siglando accordi con le comunità terapeutiche per i reati connessi con la tossicodipendenza. Infine, stiamo lavorando sulle pene alternative alla carcerazione e sulla ristrutturazione di caserme dismesse”, chiosa Nordio.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Garante della Privacy, il Collegio “Mai al corrente della richiesta di controllo dei dati dei dipendenti”

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ROMA (ITALPRESS) – “In relazione ad alcune ricostruzioni dei media”, il Collegio del Garante per la protezione dei dati personali ribadisce “la propria estraneità alla richiesta di dati dei dipendenti, relativi all’uso dei sistemi informatici”. Il Collegio, in data 23 ottobre 2025, “si era esclusivamente limitato a incaricare il Segretario Generale di condurre le necessarie verifiche in relazione a un’eventuale fuga di informazioni riservate”, spiega una nota.

“La comunicazione dell’ex Segretario generale del 4 novembre 2025 e la risposta del Dirigente dei sistemi informatici del 5 novembre 2025, trasmesse tramite protocolli riservati – che garantivano l’accessibilità delle comunicazioni esclusivamente a mittente e destinatario – non sono state rese note ai componenti del Collegio. Successivamente – si legge ancora – nel corso dell’adunanza del 13 novembre, l’ex Segretario Generale ha informato verbalmente il Collegio della sua richiesta trasmessa al Dirigente di accedere alle e-mail dei dipendenti”.

Il Collegio “ha, di conseguenza, segnalato al Segretario Generale la natura sproporzionata e illecita della richiesta”. Il Segretario Generale ha, quindi, fatto presente al Collegio che “il Dirigente del Dipartimento dei sistemi informatici gli aveva già anticipato il rifiuto di dar seguito alla richiesta considerandola illecita. I contenuti effettivi della lettera dell’ex Segretario generale e della risposta del dirigente dei sistemi informatici sono stati conosciuti dal Collegio solo ieri, 20 novembre 2025, durante l’assemblea del personale. Alla luce della ricostruzione dei fatti – conclude la nota – il Collegio ribadisce l’infondatezza delle pur comprensibili preoccupazioni manifestate dal personale dell’Autorità nel corso dell’assemblea di ieri”.

– foto di repertorio IPA Agency –

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(ITALPRESS)

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Governo approva decreto per la tutela delle IGP non-agri, Urso “Scelta che rafforza il valore delle nostre lavorazioni storiche”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha approvato un decreto legislativo che adegua l’ordinamento nazionale al Regolamento (UE) 2023/2411, introducendo una tutela unitaria e rafforzata per le Indicazioni geografiche dei prodotti artigianali e industriali, in analogia con quanto già previsto nel settore agricolo.

“Con questo provvedimento – ha dichiarato il ministro Adolfo Urso – anche i nostri prodotti artigianali e industriali tipici come il vetro di Murano, la ceramica di Caltagirone, il merletto goriziano o le campane di Agnone, che ora potranno contare su una protezione che ne garantirà qualità e autenticità. Una scelta che rafforza il valore delle nostre lavorazioni storiche e tutela i consumatori”.

Il decreto conferisce al Mimit il ruolo di autorità competente per la fase nazionale della procedura di registrazione delle nuove Indicazioni geografiche. La registrazione sarà basata su un disciplinare di produzione che definisce caratteristiche, requisiti e legame con il territorio, secondo un’impostazione analoga a quella delle IG agricole.

È inoltre previsto un sistema sanzionatorio specifico per contrastare ogni abuso o imitazione, a tutela dei consumatori e delle imprese che operano nel rispetto delle regole. Gli effetti attesi comprendono una più efficace protezione dalla contraffazione e un miglioramento della visibilità sui mercati dei prodotti artigianali e industriali tipici del Made in Italy.

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– Foto IPA Agency .

(ITALPRESS).

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Politica

Garante della Privacy, si dimette il segretario generale Fanizza. Il Collegio “Estranei alla richiesta di controllo dei dati dei dipendenti”

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ROMA (ITALPRESS) – Il segretario generale del Garante per la protezione dei dati personali, Angelo Fanizza, ha rassegnato le proprie dimissioni. “Il Collegio del Garante, nel prenderne atto, ringrazia il segretario generale per il lavoro svolto”, si legge in una nota.

In relazione alle notizie di stampa riportate oggi, il Collegio del Garante per la protezione dei dati personali afferma “la propria totale estraneità rispetto alla comunicazione a firma dell’ex Segretario Generale – alla quale, peraltro, non è mai stato dato seguito – riguardante una richiesta di dati dei dipendenti relativi all’uso dei sistemi informatici”. Il Garante ricorda che “come da suo costante orientamento giurisprudenziale l’accesso da parte del datore di lavoro a taluni dati personali dei dipendenti relativi all’utilizzo dei sistemi informatici può costituire violazione della privacy”.

– foto di repertorio IPA Agency –

(ITALPRESS).

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