Seguici sui social

Cronaca

Supercoppa, Conceicao “Testa e ambizione per vincere”

Pubblicato

-

RIAD (ARABIA SAUDITA) – La febbre sta passando, conseguenza di giornate ricche di stress dopo l’arrivo in un momento burrascoso e la partenza immediata per l’Arabia Saudita. Ma Sergio Conceicao non è tipo da farsi fermare dall’influenza, prova ne è il fatto che dopo pochi minuti contro la Juventus si è tolto il giaccone e ha iniziato a guidare i suoi da bordo campo a suon di urlacci. Come quelli che non ha risparmiato nell’intervallo della semifinale, chiave di volta per girare la gara e prendersi la finale contro l’Inter: “Spero che la squadra stia meglio di me – ha detto Conceicao in conferenza -. Stiamo preparando la partita, l’Inter è una squadra forte, abituata a vincere, con lo stesso allenatore, con giocatori che giocano insieme da tanto tempo. E’ una bella cosa per loro, noi dobbiamo pensare a noi stessi: è tutto difficile, ma nelle difficoltà dobbiamo essere uomini tutti, non possiamo dimenticare che ci guardano tanti tifosi. Non possiamo neanche dimenticare di avere 4-5 giocatori che non sono al top. Se sento la gara contro una mia ex squadra? No, io ho rispetto per tutte le squadre con cui ho giocato. Il sentimento è uguale a prescindere dall’avversario: i sentimenti li ho per i miei giocatori, ho tanta voglia di preparare bene le cose, perchè loro possano battere una squadra forte. E’ la cosa più importante che abbiamo in testa, la base deve essere la nostra ambizione. Ci sono due partite per vincere un titolo, abbiamo fatto un passo e dobbiamo fare l’altro: speriamo che vada bene, abbiamo fiducia”.
Che l’aria nello spogliatoio sia cambiata è evidente, la gestione è diversa e i giocatori lo hanno capito fin da subito. Al Milan serve togliersi di dosso le scorie di una prima parte di stagione vissuta tra alti e bassi, e i segnali nel secondo tempo contro la Juventus sembrano andare in quella direzione. Il derby resta una gara speciale, con l’Inter favorita e il Milan che sogna di rovinarle la festa. Scontro tra due ex compagni di squadra come Conceicao e Inzaghi, che l’ultima volta (era marzo 2023) non si salutarono nemmeno dopo il pareggio di Oporto (0-0 con due legni colpiti dai padroni di casa nel recupero) che promosse i nerazzurri ai quarti di Champions: “Se stavolta ci stringeremo la mano? Sicuramente – ha assicurato Conceicao -. Ci sono episodi che capitano in partita, ma c’è sempre rispetto: siamo uomini di calcio, abbiamo giocato insieme e ci vogliamo bene. Sarà mio amico sia prima che dopo la partita”.
Soltanto allora si capirà se il Milan ha davvero svoltato, anche se il cambio di atteggiamento e la voglia mostrata contro la Juventus sono stati incoraggianti. Come emblematico è stato il cerchio dei giocatori dopo la partita per ascoltare le parole di Bennacer (“Le finali non si giocano, si vincono”, ha gridato l’algerino): “Ma lo spirito c’è sempre stato – ha spiegato Reijnders -, penso che dobbiamo guadagnare sempre più fiducia, e battere la Juve ci ha dato una bella spinta in tal senso. Dobbiamo sentirci come una famiglia e quello è stato un bel segnale. Nel primo tempo contro la Juve non siamo stati abbastanza aggressivi nel pressing e non prendevamo rischi con la palla. Nella ripresa abbiamo dimostrato che potevamo fare di più, creando più occasioni. Domani abbiamo una grande opportunità, sarebbe il mio primo successo al Milan e devo giocare come se fosse la mia ultima partita. Non capita spesso di poter vincere un trofeo, poi dovremo pensare al campionato e alla Champions League, è una buona possibilità di cambiare le cose”.
Quella svolta che troppe volte sembrava arrivata e che poi non è stata tale. Fino a Conceicao, uno che anche con la febbre a 39 non molla di un centimetro. Proprio quello che chiede ai suoi giocatori, che contro l’Inter hanno l’esame più difficile da affrontare, quello che dovrà dire se davvero il Milan ha voltato pagina.

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

Advertisement

Cronaca

M5S, Giuseppe Conte confermato presidente

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Giuseppe Conte è stato confermato presidente del Movimento 5 Stelle con l’89,3% dei voti.
Alle ore 18 di oggi si sono concluse le votazioni degli iscritti.
Su 101.783 iscritti aventi diritto al voto hanno votato in 59.720 pari al 58,67%.
Al quesito “Sei favorevole all’elezione di Giuseppe Conte quale presidente dell’associazione MoVimento 5 Stelle?” hanno votato sì 53.353, hanno votato no 6.367.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Cronaca

Mattarella “La speranza di pace si estenda dal Medio Oriente all’Ucraina”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “Le notizie giunte nei giorni scorsi da Gaza, dopo gli accordi di Sharm El-Sheikh, con i primi passi di intesa tra le parti in conflitto in Medio Oriente e con il rilascio degli ostaggi, ci ricordano che i processi di pace hanno bisogno di perseveranza, di pazienza, di lavoro di mediazione, di assunzione di responsabilità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento al convegno internazionale e interreligioso “Osare la pace”, organizzato a Roma dalla Comunità di Sant’Egidio.
“Istituzioni, diplomazie e numerosi altri “facilitatori di pace”, incluse le comunità religiose, svolgono quest’opera giorno dopo giorno, spesso lontano dai riflettori e senza ambire a superflui riconoscimenti esteriori – ha proseguito Mattarella -. Vorrei qui – anche come viatico per gli sviluppi futuri – richiamare una frase del Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayeb che, parlando di pace e di fratellanza interreligiosa, ha ribadito la necessità per tutti di innalzare «lo stendardo della pace, anzichè quello della vittoria, e [sedersi] al tavolo del dialogo». Alla forza della prepotenza va contrapposta la forza tranquilla delle istituzioni di pace. L’auspicio è che la “scintilla di speranza”, come l’ha definita Leone XIV, innescata in Terra Santa si estenda anche all’Ucraina, dove le iniziative negoziali stentano ancora a prendere concretezza mentre le sofferenze di bambini, donne, uomini procurate dalla spietatezza dell’aggressione russa non accennano a diminuire”.
Per il capo dello Stato “quanto avviene ci impone di perseverare in una risposta comune, equilibrata, mossa dal senso di giustizia e di rispetto per la legalità internazionale, dalla vigenza universale dei diritti dell’uomo. Sono i principi in cui si riconosce la Repubblica Italiana”.
“Il contributo dei peace-maker, che costruiscono ponti e tessono relazioni tra comunità in conflitto, e dei peace-keeper, che vegliano sul rispetto dei cessate il fuoco e sulla protezione dei più vulnerabili, è inestimabile: far sorgere un principio di pace anche nei contesti più ostili – ha aggiunto il presidente della Repubblica -. Il messaggio è chiaro: alla violenza delle armi esiste sempre un’altra strada, un modo diverso e più conveniente per risolvere le contese, sottraendosi a rischi fatali di escalation incontrollate, i cui effetti pongono a rischio la sopravvivenza dell’umanità. Nella memoria dell’uomo rischiano di affievolirsi i ricordi delle tragedie che hanno caratterizzato l’ultima guerra mondiale: abbiamo fra noi Kondo Koko, un’Hibakusha, una sopravvissuta alla bomba nucleare che devastò Hiròshima. Persino quello che fu uno spartiacque nella storia, appare oggi in discussione. Non si può omettere di ricordare che osare la pace include e abbraccia altri aspetti: dalle ampie zone di grande povertà nel mondo, alle sofferenze dei migranti, alla crescente concentrazione della ricchezza in poche mani in luogo della sua diffusione. Di fronte alle guerre e per la pace parlano le religioni, con la forza della loro autorevolezza, con la definizione della pace come “santa”, nell’infaticabile ricerca di quel che unisce gli esseri umani, nella promozione della solidarietà globale”.
“Tutti noi siamo oggi chiamati a rinnovare la nostra fiducia nella causa della pace – ha concluso Mattarella -. Rendiamo comune e condiviso l’appello di questo incontro: continuiamo a osare la pace. Continuiamo a investire in percorsi di dialogo e di mediazione, a sostenere chi soffre, a costruire ponti tra i popoli, per contribuire a un mondo in cui la pace non sia un sogno per illusi, ma una realtà condivisa. Quella realtà in cui, come ricordava Papa Francesco, «si riconosce la dignità di ogni essere umano, quando la fratellanza diventa principio ispiratore di un ordine internazionale più giusto e sostenibile»”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Cronaca

Verona avanti di due reti raggiunto dal Cagliari, finisce 2-2

Pubblicato

-

VERONA (ITALPRESS) – Sembrava fatta per Hellas Verona che viene
raggiunto dal Cagliari nel finale. Gli uomini di Paolo Zanetti devono accontentarsi di un pareggio per 2-2 contro i rossoblù nel match del Bentegodi, valevole per l’ottava giornata di Serie A 2025/2026: alle reti di Gagliardini e Orban rispondono Idrissi e Felici. In avvio di partita la formazione ospite crea subito una grande occasione al 3′ con Borrelli che, imbeccato da Prati, calcia in porta e sfiora il palo. Dieci minuti più tardi sono ancora i rossoblù a farsi vedere in avanti con una conclusione di Gaetano, sulla quale Montipò compie un miracolo per deviare in corner. Al 16′ mister Zanetti è costretto ad effettuare la prima sostituzione, mandando in campo Bella-Kotchap al posto dell’infortunato Nunez. Il cambio non destabilizza i padroni di casa, che al 23′ trovano la rete del vantaggio con Roberto Gagliardini: il centrocampista mette a segno la spizzata vincente sulla punizione calciata da Giovane. Alla mezz’ora il Cagliari reclama un rigore per un presunto fallo di mano, ma il direttore di gara lascia proseguire. Il Verona sfiora il raddoppio al 33′ prima con Orban e poi con Serdar, ma Caprile è strepitoso ad opporsi in entrambe le occasioni. Al termine dei quattro minuti di recupero, si va a riposo sul punteggio di 1-0.
In apertura di secondo tempo la squadra gialloblù prova ad ipotecare i tre punti firmando il 2-0 con Gift Orban che, su assist di uno scatenato Giovane, sigla il tap-in decisivo. Dopo una girandola di sostituzioni, il Cagliari torna ad attaccare con decisione e al 77′ accorcia le distanze grazie a Riyad Idrissi, che scarica in porta un sinistro imprendibile per Montipò. Il gruppo allenato da Fabio Pisacane si riversa nella metà campo avversaria per andare a caccia del pareggio e al 92′ lo acciuffa: Mattia Felici riceve palla da Pavoletti, realizza un tunnel e trafigge Montipo per il definitivo 2-2. In seguito a questo risultato l’Hellas Verona sale a 5 punti in classifica, mentre il Cagliari è tredicesimo a quota 9. Nel prossimo turno gli scaligeri saranno impegnati mercoledì alle 18:30 nella trasferta del Sinigaglia contro il Como, mentre i sardi giovedì alle 18:30 ospiteranno il Sassuolo alla Unipol Domus.
– Foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Leggi tutto
Advertisement

Italpress TV


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.