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Un punto a testa e nessun gol, Torino-Parma 0-0

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TORINO (ITALPRESS) – Arriva un altro 0-0 nel pomeriggio della Serie A: Parma e Torino non si fanno male in quello che, dopo il successo del Cagliari, è diventato uno scontro-salvezza. Dopo aver omaggiato il grande ex Aldo Agroppi con due striscioni (“Ciao Aldo, esempio del tremendismo granata” e “Grazie Aldo, lo scudetto del ’76 porta anche il tuo nome”), l’Olimpico-Grande Torino incita i suoi beniamini. Vanoli rispolvera Vlasic e Ilicic, confermando Karamoh con Chè Adams, mentre Pecchia sorprende: seconda panchina di fila per Bonny, la punta è Mihaila. Proprio il rumeno, tuttora a secco di gol in Serie A, rischia di sbloccarsi al 9′: filtrante di Cancellieri dopo un’azione ubriacante e tocco in rete. Tutto è fermo, però, per un offside dell’ex Lazio e Verona. Risponde subito il Toro, ma Suzuki erige un muro: strepitosa doppia parata su Adams. Da qui in poi la gara si fa più tattica e il Torino non riesce più a sfondare sulla destra con Lazaro e Vlasic, esponendosi a qualche ripartenza. Da una di queste, nel recupero, nasce il tentativo di Hernani: nulla da fare, il tiro è alto e si va al riposo sullo 0-0.
Vanoli perde Ricci per un problema muscolare, mentre Pecchia inserisce Bonny. Il francese è subito pericoloso e impegna Vanja Milinkovic-Savic, mentre al 65′ Mihaila colpisce un palo. Si susseguono i cambi e il Toro si risveglia, ma Balogh anticipa Vlasic. Nel finale entrambe le squadre latitano in sicurezza e sbagliano molto, col Toro che ha una clamorosa chance al 95′: paratissima di Suzuki per evitare il gol-vittoria di Linetty dalla distanza. Finisce 0-0 all’Olimpico e il punto, nei fatti, non soddisfa realmente nessuno. Vanoli e i suoi salgono a 21 punti, Parma a quota 19: Lecce e Cagliari, le terzultime, sono a quota 17. La lotta-retrocessione rischia di scaldarsi ulteriormente, con moltissimi club coinvolti al di sotto della top-10 della Serie A.
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(ITALPRESS)

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Addio a Rino Tommasi, tennis e pugilato le sue passioni

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morto a 90 anni Rino Tommasi, punto di riferimento nel mondo dello sport e del giornalismo. Ne dà notizia il sito della Fitp, Supertennis. Giornalista, poi telecronista televisivo e organizzatore di eventi di pugilato, ha iniziato nel 1953 nell’agenzia “Sportinformazioni”, dedicata allo sport, che svolgeva anche la funzione di ufficio di corrispondenza milanese per il Corriere dello Sport. Firma di punta per il tennis della Gazzetta dello Sport, ha lavorato anche per il Messaggero, il Gazzettino di Venezia e il Mattino di Napoli. Ha anche fondato un settimanale all’inizio degli anni Settanta, “Tennis Club”. Nel 1981 viene scelto come primo direttore dei servizi sportivi di Canale 5. Inizia così la sua carriera di telecronista che si incrocia con quella di Gianni Clerici, a cui è intitolata la sala stampa del Foro Italico. I due formano una delle coppie di telecronisti sportivi più riconosciute e riconoscibili in Italia cominciando così la sua personale carriera televisiva, e nei successivi trent’anni si affermò come il telecronista sportivo più riconoscibile e apprezzato della storia della comunicazione sportiva italiana.
Per lui, Clerici ha coniato il soprannome di “ComputeRino”, per la sua maniacalità nel registrare record e statistiche. Per Clerici, Tommasi aveva inventato l’altrettanto celebre etichetta di “Dottor Divago”. L’altra sua grande passione era il pugilato, di cui è stato primo impresario italiano in particolare al Palazzo dello Sport di Roma con la sua ITOS (Italiana Organizzazioni Sportive).
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Deschamps lascerà la Francia nel 2026 “Bisogna saper dire basta”

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PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Bisogna anche saper dire basta, c’è una vita anche dopo”. Didier Deschamps ufficializza che al termine dei Mondiali del 2026 lascerà la guida della nazionale francese. In un estratto dell’intervista che nella versione integrale andrà in onda su TF1 alle 13 di oggi, il ct che ha portato i blues sul tetto del mondo nel 2018 in Russia, spiega: “Sono qui dal 2012, il mio programma arriverà fino al Mondiale del 2026, poi si fermerà lì perchè a un certo punto bisogna fermarsi. Ho lavorato e lavorerò con la stessa voglia e la stessa passione, sempre con l’obiettivo di mantenere la Francia ai massimi livelli. Il 2026 mi sembra il momento giusto per dire basta. Nessuno vorrebbe mettere fine a una cosa bella, ma nel 2026 saranno 14 anni da ct, va bene così e la cosa più importante per me è che la Francia resti ai vertici mondiali così come ha fatto per tanti anni”. L’avventura dell’ex centrocampista e allenatore della Juventus (da calciatore campione del mondo e d’Europa con i ‘bleus’) come ct è iniziata dopo gli Europei del 2012, quando prese il posto di Laurent Blanc.
Il 56enne di Bayonne da ct ha vinto i Mondiali del 2018 e quattro anni dopo, in Qatar, ha difeso il titolo, arrendendosi in finale e soltanto ai rigori all’Argentina di Lionel Messi. Nel 2016, invece, perse la finale degli Europei giocati in casa con il Portogallo che si impose ai supplementari. Nel palmares di Deschamps, che non rinnoverà il suo contratto da ct alla scadenza del 2026, anche la Nations League vinta nel 2021 in Italia. Secondo la stampa francese il suo successore alla guida dei ‘bleus’ sarà il suo ex compagno di squadra e di Nazionale, Zinedine Zidane.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Boston vince a Denver, sconfitte per Lakers e Warriors

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Boston riscatta il ko nel big match contro Oklahoma e lo fa alla grande imponendosi a Denver. I campioni in carica vincono 118-106, approfittando dell’assenza di Nikola Jokic, costretto al forfait. Un’assenza pesante se non determinante per i Nuggets che reggono il confronto, ma accusano un black-out nell’ultimo quarto permettendo ai Celtics di prendere il largo. Jayson Tatum è il più prolifico dei suoi con 29 punti, ma nella sfida ha un impatto importante anche la doppia doppia da 25 punti e 11 rimbalzi di Kristaps Porzingis, senza dimenticare i 19 punti (con 7 assist) di Jrue Holiday e i 14 (con 8 rimbalzi e altrettanti assist) di Jaylen Brown. Senza Jokic, Denver si affida a Russell Westbrook che il suo lo fa mettendo a referto 26 punti e 9 rimbalzi. Sono 19 i punti di Jamal Murray, c’è la doppia doppia da 15 punti e 10 rimbalzi di Michael Porter Jr, ne fa 12 Braun. Dalla panchina arrivano anche i 19 punti di Julian Strawther e i 14 di Peyton Watson, ma alla fine a vincere è Boston.
Si riscatta Dallas che mette fine alla serie negativa di 5 sconfitte consecutive, battendo 118-97 i Los Angeles Lakers.
Nonostante l’assenza di Luka Doncic e Kyrie Irving, i Mavericks giocano un’ottima gara portandone 5 in doppia cifra. Dalla panchina arrivano i 23 punti e 9 rimbalzi di Quentin Grimes, ne fa 15 Jaden Hardy, mentre il quintetto iniziale vede in P.J. Washington il miglior realizzatore con 22 punti (8 i rimbalzi), ne fa 19 Spencer Dinwiddie (8 gli assist), sono 13 quelli di Klay Thompson. Male i Lakers nonostante le doppie doppie di Anthony Davis (21 punti e 12 rimbalzi) e LeBron James (18 punti e 10 rimbalzi).
Male anche Golden State che perde in casa contro Miami. Gli Heat si impongono 114-98 portandone tre in doppia cifra dalla panchina: Nikola Jovic ne fa 20, Duncan Robinson 12 e Alec Burks 11. Parte dall’inizio e sfiora la doppia doppia Bam Adebayo (19 punti e 9 rimbalzi), ne fa 18 Jaime Jaquez Jr, sono 14 (con 8 rimbalzi) quelli di Tyler Herro. Warriors sopra solo nel parziale del terzo quarto, ma non basta così come non sono sufficienti i 31 punti di Steph Curry.
Nelle altre gare della notte (sette in tutto le partite) vittorie per Hornets (115-104 contro i Suns con 32 punti, 10 rimbalzi e 7 assist per Ball), Rockets (135-112 sui Wizards con 20 punti e 15 rimbalzi per Thompson), Timberwolves (104-97 sui Pelicans con 32 punti e 9 rimbalzi per Edwards) e Hawks (124-121 sui Jazz con 24 punti e 20 assist per Young).
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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