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Cronaca

Enilive, a Gela l’impianto che produrrà un terzo domanda europea di SAF

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GELA (CALTANISSETTA) (ITALPRESS) – Enilive annuncia l’avvio del primo impianto dedicato alla produzione di SAF (Sustainable Aviation Fuel, carburante sostenibile per l’aviazione) nella bioraffineria di Gela, in Sicilia.
La produzione è stata avviata nei giorni scorsi e l’impianto ha una capacità di 400mila tonnellate/anno, pari a quasi un terzo della domanda di SAF prevista in Europa nel 2025 in conseguenza dell’entrata in vigore della ReFuelEU Aviation. Il Regolamento (UE) 2023/2405 stabilisce, infatti, che i fornitori di carburante per l’aviazione garantiscano che il jet fuel messo a disposizione degli operatori aerei in ogni aeroporto dell’Unione Europea contenga quote di SAF. L’immissione sul mercato di SAF dovrà avvenire in quantità crescenti secondo la seguente traiettoria: 2% minimo dal 1°gennaio 2025 e un incremento della quota ogni cinque anni (6% dal 2030, 20% dal 2035, 34% dal 2040, 42% dal 2045) fino a raggiungere il 70% dal 2050.
Enilive ha stretto accordi con diverse compagnie aeree per la fornitura di SAF dal settembre 2022, grazie alle prime produzioni realizzate in sinergia tra la bioraffineria Enilive di Gela e altri impianti Eni a partire da materie prime di scarto. Entro il 2030 Enilive prevede di aumentare la propria capacità di bioraffinazione a oltre 5 milioni di tonnellate/anno e di incrementare l’opzionalità della produzione di SAF fino a 1 milione di tonnellate/anno entro il 2026, con un potenziale raddoppio entro il 2030, anche grazie ai nuovi progetti in corso nella bioraffineria di Venezia e alla realizzazione di nuove bioraffinerie in Malesia e Corea del Sud.
La bioraffineria di Gela ha una capacità di lavorazione pari a 736 mila tonnellate/anno di biomasse, prevalentemente da materie prime di scarto e rifiuti come oli alimentari esausti, grassi animali, sottoprodotti della lavorazione di oli vegetali. L’innovativa produzione di SAF a Gela è stata resa possibile grazie a modifiche impiantistiche, in particolare dell’unità isomerizzazione a cui sono stati aggiunti un reattore e una sezione di separazione prodotti, e del parco serbatoi e strutture logistiche. A breve saranno ultimati anche gli investimenti per il potenziamento della sezione di pretrattamento delle cariche con la costruzione di una terza linea di degumming, che consentiranno di ampliare ulteriormente la tipologia delle materie prime di scarto e residui da trasformare in biocarburanti HVO (Hydrotreated Vegetable Oil, olio vegetale idrotrattato).
“Gli impianti e le tecnologie che stiamo sviluppando sono un’ulteriore conferma della strategia di Enilive, tra i leader nella produzione di biocarburanti HVO, caratterizzata da una forte crescita dell’offerta di prodotti sempre più sostenibili. Eni ha iniziato a investire in questo settore più di dieci anni fa – ha commentato Stefano Ballista, Amministratore delegato di Enilive – e Enilive sarà tra le prime compagnie al mondo a produrre quantitativi rilevanti di SAF. Entro il 2026 sarà operativo anche l’impianto per la produzione di carburante sostenibile per l’aviazione a Porto Marghera, nella bioraffineria di Venezia, ed entro il 2030 si aggiungeranno i nuovi impianti in Italia e all’estero”.
– foto ufficio stampa Eni –
(ITALPRESS).

Cronaca

Manifatturiero, l’Italia segua i modelli di Germania e Francia

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Zelensky sente Macron “Momento di spingere per la fine della guerra”

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KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – “Ci stiamo avvicinando a una possibile fine della guerra. Ve lo dico con certezza. Questo non significa che finirà definitivamente, ma il Presidente Trump ha ottenuto molto in Medio Oriente e, cavalcando quest’onda, vuole porre fine alla guerra della Russia contro l’Ucraina”: a dirlo il presidente ucraiano Volodymyr Zelensky, parlando con i giornalisti. Trump e Vladimir Putin si incontreranno nelle prossime settimane a Budapest per un nuovo faccia a faccia dopo quello di Anchorage. “Se vengo invitato a Budapest, allora, in un formato o nell’altro, sono pronto ad andare e ci troveremo d’accordo – ha aggiunto Zelensky -. Non credo che Budapest sia la sede migliore per questo incontro. Ma se può portare alla pace, allora non importa in quale Paese si svolgerà l’incontro”. Poi, su X, Zelensky ha fatto sapere di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron.
“Ora è il momento giusto per spingere verso la fine della guerra, e la cosa più importante è cogliere appieno ogni opportunità ed esercitare la giusta pressione sulla Russia. Fare pressione su chi ha iniziato la guerra è la chiave per un epilogo – ha scritto -. Emmanuel e io abbiamo discusso di tutti gli aspetti diplomatici attuali e dei nostri recenti contatti con i partner. Sono grato per il supporto. Abbiamo concordato di incontrarci nel prossimo futuro”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Gulino (NIAF) “America resta il più importante mercato finanziario”

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