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Cronaca

Il Pentagono invierà 1500 soldati al confine con il Messico

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Secondo quanto dichiarato dai funzionari statunitensi, il Pentagono inizierà a schierare fino a 1500 soldati in servizio attivo per contribuire a proteggere il confine meridionale nei prossimi giorni. Si tratta di uno dei primi provvedimenti istituzionali dall’insediamento di Trump, che fin dal giorno del suo giuramento ha esposto degli ordini esecutivi ben precisi per reprimere l’immigrazione. Il segretario alla Difesa Robert Salesses avrebbe dovuto firmare gli ordini di schieramento mercoledì, ma non era ancora chiaro quali truppe o unità si sarebbero dovute recare al confine. Il provvedimento cambierà radicalmente il ruolo delle truppe americane per la prima volta dopo decenni. Le forze in servizio attivo si unirebbero alle circa 2500 forze della Guardia Nazionale e della Riserva degli Stati Uniti già presenti. L’obiettivo dei soldati sarà quello di supportare gli agenti della pattuglia di confine, con logistica, trasporto e costruzione di barriere. L’atteso provvedimento, messo in atto già nei primi giorni del secondo mandato di Trump, rappresenta un primo passo di un piano pubblicizzato a lungo dal magnate durante la campagna elettorale, che prevede proprio lo schieramento lungo il confine. In uno dei suoi primi provvedimenti di lunedì, Trump ha ordinato al segretario alla Difesa di elaborare un piano per “sigillare i confini” e respingere “l’immigrazione di massa illegale”. Martedì, proprio mentre Trump licenziava il comandante della Guardia Costiera, l’ammiraglio Linda Fagan, il servizio ha annunciato che avrebbe inviato più navi, aerei e personale nel Golfo del Messico, ribattezzato da Trump come “Golfo d’America” durante il suo discorso di insediamento: “Dichiarerò un’emergenza nazionale al nostro confine meridionale. Tutti gli ingressi illegali saranno immediatamente bloccati e inizieremo il processo di rimpatrio di milioni e milioni di immigrati clandestini nei luoghi da cui sono arrivati”, ha affermato Trump durante la cerimonia di inaugurazione nella Rotonda del Campidoglio. Dagli anni Novanta, il personale militare è stato inviato al confine quasi ininterrottamente per contribuire a contrastare i fenomeni di migrazione, traffico di droga e criminalità transnazionale. Negli ordini esecutivi firmati lunedì, Trump ha suggerito che l’esercito aiuterà il Dipartimento della sicurezza interna con “spazi di detenzione, trasporti aerei e altri servizi logistici”.
Nel suo primo mandato, Trump ordinò alle truppe in servizio attivo di recarsi al confine in risposta a una vasta quantità di migranti che si stava lentamente facendo strada negli Stati Uniti attraverso il Messico dal 2018. Oltre 7000 truppe in servizio attivo furono inviate in Texas, Arizona e California, tra cui la polizia militare, un battaglione di elicotteri d’assalto, varie unità di comunicazione, mediche e di quartier generale, ingegneri di combattimento, pianificatori e unità di affari pubblici. (ITALPRESS).

Foto: xp6

Cronaca

Un sondaggio, uova sempre più protagoniste nella ristorazione veloce

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ROMA (ITALPRESS) – Le uova, alimento semplice e radicato nella cucina italiana, stanno vivendo un ritorno di popolarità anche nel consumo fuori casa. A confermarlo è un sondaggio condotto da La Piadineria, catena italiana della ristorazione veloce, su un campione di oltre 5.500 clienti: quasi 1 cliente su 3 (29,23%) ha espresso interesse per una piadina con frittata.
Il dato riflette una tendenza più ampia: sempre più consumatori dichiarano di cercare piatti familiari, genuini e flessibili, in linea con un approccio alimentare che combina gusto, semplicità e attenzione alla qualità. Secondo la stessa rilevazione interna, oltre il 94% dei clienti si definisce onnivoro o flexitariano, a conferma di un crescente orientamento verso ingredienti essenziali e riconoscibili, senza rinunciare al sapore.
Queste indicazioni si sono tradotte nel lancio di una nuova ricetta limited edition: la nuova piadina “La Dorata” è arrivata in tutti i ristoranti La Piadineria dal 1° ottobre. La ricetta unisce frittata con uova da allevamento a terra, formaggio Montasio DOP, lattuga croccante e maionese, con la possibilità di aggiungere un altro ingrediente a piacere: zucchine grigliate, patate arrosto, cipolla rossa caramellata o bacon.
Anche queste ultime possibilità di abbinamento rispecchiano fedelmente i gusti espressi dai clienti nel sondaggio, che indicano le zucchine (65,4%), la cipolla caramellata (37,6%) e le patate (31,6%) tra gli accostamenti più apprezzati con la frittata. Insomma: il cliente è sempre più protagonista e co-artefice dell’offerta.
“L’ascolto del cliente, dal tradizionale bancone all’odierna comunicazione tramite app, è uno dei motivi del successo de La Piadineria dal 1994, anno di fondazione – commenta l’azienda -. Anche così, siamo diventati la più grande rete italiana del fast casual food, con 500 ristoranti in tutta Italia e anche nella vicina Francia, dove ogni giorno serviamo in media 75.000 piadine, preparate al momento con l’impasto prodotto centralmente nel nostro stabilimento di Montirone (BS), secondo la nostra ricetta originale”.

– news in collaborazione con Master Communication –
– foto ufficio stampa Master Communication –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Lavoro, Mattarella “La questione salariale non può essere elusa”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il lavoro oggi procede a velocità diverse. Si creano diaframmi tra categorie, tra generazioni, tra lavoratori e lavoratrici, tra italiani e stranieri, tra territori, tra chi fa uso di tecnologie avanzate e chi non è in condizione di farlo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale, durante la cerimonia di consegna delle Stelle al Merito del Lavoro.
“La dinamica salariale negativa dell’ultimo decennio vede ora segnali di inversione di marcia. Ben sappiamo come i salari siano stati lo strumento principe nel nostro Paese per ridurre le disuguaglianze, per un equo godimento dei frutti offerti dall’innovazione, dal progresso – ha sottolineato Mattarella -. E’ una questione che non può essere elusa perchè riguarda in particolare il futuro dei nostri giovani, troppi dei quali sono spinti all’emigrazione. Questa strada, spesso sofferta, viene prescelta, talvolta, per la difficoltà di trovare lavoro e, sovente, a causa del basso livello retributivo di primo ingresso nel mondo del lavoro”.
“Richiamano l’attenzione i risultati di una recente indagine di Confcommercio che ha messo in luce il preoccupante fenomeno della crescita dei cosiddetti “contratti pirata”. Oltre mille i contratti collettivi nazionali di lavoro depositati al Cnel: duecentocinquanta nei soli settori del turismo e del terziario – ha aggiunto il capo dello Stato -. Tra questi, vi sono contratti firmati da rappresentanze sindacali e datoriali scarsamente rappresentative, con vere e proprie forme di dumping contrattuale che hanno l’effetto di ridurre i diritti e le tutele dei lavoratori, di abbassare i livelli salariali, di provocare concorrenza sleale fra imprese. Dinamiche di mercato concorrono ad ampliare questi squilibri nelle retribuzioni, Ne nasce un aspetto a cui non si può sfuggire quando tante famiglie sono sospinte sotto la soglia di povertà nonostante il lavoro di almeno uno dei componenti, mentre invece super manager godono di remunerazioni centinaia, o persino migliaia di volte superiori a quelle di dipendenti delle imprese. L’Organizzazione Internazionale del Lavoro certifica che la quota di reddito da lavoro – ovvero la quota del PIL destinata ai lavoratori – è scesa a livello mondiale in misura significativa dal 2014 al 2024″.
“E’ un tema che la Banca Centrale Europea segnala anche per l’Italia: alla robusta crescita dell’economia che ha fatto seguito al Covid, non è corrisposta la difesa e l’incremento dei salari reali, mentre risultati positivi sono stati conseguiti dagli azionisti e robusti premi hanno riguardato taluni fra i dirigenti – ha sottolineato Mattarella -. Sono le entrate fiscali dai dipendenti pubblici e privati, dai pensionati, a fornire allo Stato, attraverso le imposte, il maggior volume di risorse.
Porre riparo – dalle parti sociali alle istituzioni – non deve consistere nell’inseguire politiche assistenziali quanto, piuttosto, essere scelta di sviluppo e, quindi, di lungimirante coesione sociale. La ricomposizione del lavoro è dunque parte di un processo di equità, che richiede una crescita di consapevolezza, e anche un’opera paziente di carattere culturale – ha aggiunto il presidente -. Sembra, talvolta, che non ci si renda appieno conto degli effetti negativi che possono derivarne nel tempo sulla serenità della vita sociale”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Giustizia, Meloni “Separazione delle carriere per un giusto processo”

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TORINO (ITALPRESS) – “L’Avvocatura ricopre un ruolo fondamentale nel nostro ordinamento perchè assolve un principio alla base della nostra civiltà giuridica, il diritto di difesa come baluardo contro ogni forma di arbitrio. Nessuno può perdere o essere privato del diritto di essere difeso in giudizio perchè il venir meno di questo diritto equivale al venire meno della dignità stessa della persona. Perchè ciò che distingue radicalmente un ordinamento civile da un regime è proprio il rispetto integrale della dignità di ogni persona, chiunque essa sia, qualunque delitto abbia commesso, qualunque pena gli sia stata inflitta al termine di un giudizio. Voi quindi siete coloro che tutelano, prima ancora della posizione processuale dei vostri assistiti, le basi stesse del diritto e i pilastri del nostro vivere comune”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un videomessaggio al XXXVI Congresso Nazionale Forense in corso a Torino.

“Senza avvocati non solo non esisterebbe la giustizia, ma non ci sarebbe neanche il presupposto per realizzare quel giusto processo che la nostra Costituzione sancisce e che la riforma costituzionale sulla separazione delle carriere punta a rendere concreto – aggiunge -. Perchè non può esserci giusto processo se non in contraddittorio davanti a un giudice che non solo deve essere terzo ma deve anche apparire come tale. E’ esattamente ciò che intendiamo fare con la riforma della giustizia all’esame del Parlamento, che prevede la separazione fra chi accusa e chi giudica, che punta a garantire una vera parità processuale tra accusa e difesa”.

“La professione forense è depositaria di una funzione di rango costituzionale, fondata su quei principi di indipendenza e terzietà che assicurano l’effettività della tutela giurisdizionale e la tenuta democratica dell’ordinamento. Gli avvocati, come tutto il mondo delle libere professioni, custodiscono una specificità e un valore economico, culturale e sociale che questo Governo ha sempre riconosciuto e difeso – sottolinea Meloni -. E’ la ragione per la quale abbiamo scritto e approvato anche con il prezioso contributo del Consiglio Nazionale Forense una riforma dell’ordinamento professionale forense che fosse in grado di rendere il quadro normativo al passo coi tempi, con l’evoluzione della nostra società, con le profonde trasformazioni che l’Avvocatura sta vivendo, a partire dalla sfida epocale dell’intelligenza artificiale che non tocca solo voi ovviamente, ma tutte le professioni intellettuali. Anche per questo abbiamo voluto restituire centralità all’Avvocatura per sottrarla a quella marginalizzazione che ne svilisce il ruolo e sminuisce il valore pubblico della funzione difensiva. Lo abbiamo fatto perchè senza avvocati liberi e indipendenti non c’è giustizia e senza giustizia non può esserci democrazia. Questo è il cammino che vogliamo continuare a percorrere per rendere sempre più forte quel dialogo tra istituzioni e professioni che è fondamentale per la crescita, lo sviluppo, la prosperità della nazione”, conclude il premier.

– Foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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