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Cronaca

Lombardia, Lega avanza mozione contro burqa e niqab nei luoghi pubblici

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MILANO (ITALPRESS) – La Lega Lombarda ha avanzato una mozione che impegna la Giunta Regionale a sollecitare il Governo e il Parlamento ad adottare norme nazionali per vietare l’uso di burqa, niqab e altri indumenti simili nei luoghi pubblici, incluse le scuole. Alessandro Corbetta, capogruppo regionale della Lega, ha affermato: “Burqa e niqab sono strumenti di oppressione nei confronti della donna che non possiamo tollerare. Purtroppo assistiamo anche a posizioni politiche un pò accondiscendenti.” La mozione, la cui prima firmataria è la consigliera regionale Silvia Scurati, mira anche a estendere il divieto agli ambienti scolastici, con l’obiettivo di tutelare i minori e garantire un’integrazione più efficace. A tal proposito, Igor Iezzi, primo firmatario di una proposta normativa simile alla Camera dei Deputati, ha dichiarato: “Il burqa o il niqab impediscono alla donna di essere tale e sono indumenti legati alla costrizione e non alla libertà. Siamo in sintonia con la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che ha già legittimato legislazioni simili in Belgio e Francia.” Regione Lombardia, con la delibera X/4553 del 2015, ha introdotto il divieto di accesso a edifici pubblici per chi indossa indumenti che rendano difficile il riconoscimento del volto. Questa misura è stata motivata dall’esigenza di garantire la sicurezza in risposta a minacce terroristiche e di promuovere un ambiente civile fondato sulla riconoscibilità. La legittimità del provvedimento è stata confermata dalla Corte d’Appello di Milano e dal Tribunale di Milano, che hanno stabilito come, in situazioni di conflitto tra diritti, la tutela della sicurezza pubblica possa prevalere sulla libertà religiosa. Tuttavia, è stato sottolineato che tali misure devono essere applicate con equità, senza discriminazioni e nel rispetto della normativa italiana ed europea. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo si è espressa in più occasioni sulla questione, legittimando divieti di simboli religiosi visibili, inclusi il burqa e il niqab, in nome della neutralità dello spazio pubblico e della sicurezza. Recentemente, nel maggio 2024, la Corte ha sostenuto il diritto di vietare simboli religiosi a scuola, ribadendo che tali misure devono essere proporzionate e giustificate. Silvia Sardone, eurodeputata della Lega, ha sottolineato l’importanza di proteggere i minori: “Il velo islamico nelle scuole dell’infanzia e primaria non è una scelta libera e consapevole, è un simbolo di sottomissione che impedisce una vera integrazione. Troppe bambine sono costrette a indossarlo dai propri padri, anche quando non sono sviluppate fisicamente.” Sardone ha poi criticato l’indifferenza di alcune forze politiche, in particolare quelle di sinistra, verso il tema: “Dove sono le Schlein e le Boldrini, sempre pronte a parlare di patriarcato, ma silenziose di fronte a quello islamico?”. La mozione sarà discussa in occasione del prossimo consiglio regionale.(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Lega Regione Lombardia

Cronaca

Napoli, 33enne ucciso da colpo di arma da fuoco

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NAPOLI (ITALPRESS) – Questa sera, i carabinieri della compagnia Stella e della compagnia Centro di Napoli sono intervenuti all’ospedale Pellegrini per un 33enne già noto alle forze dell’ordine, ucciso da un colpo d’arma da fuoco. L’uomo è arrivato al pronto soccorso, trasportato da conoscenti. Il 33enne è morto in rianimazione per le lesioni subite. Un proiettile lo ha colpito al fianco sinistro. L’omicidio è avvenuto in via Carbonara 103 fuori da un circolo ricreativo. Indagini sono in corso per ricostruire la dinamica dell’evento. (ITALPRESS).

Foto: Carabinieri Napoli

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Cronaca

Baroni “Tante assenze, col Braga serve la vera Lazio”

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ROMA (ITALPRESS) – “Giochiamo una gara di Europa League contro un avversario importante. Anche se abbiamo i giocatori contati dobbiamo fare una partita vera. Da questo punto di vista la nostra concentrazione è massima. Vogliamo fare una grande partita anche se abbiamo già in tasca la qualificazione. Non si possono sottovalutare queste gare e non lo faremo”. Queste le parole dell’allenatore della Lazio, Marco Baroni, alla vigilia della sfida di Europa League contro il Braga. “Io ho lavorato duro per avere una chance, però grande merito va dato alla squadra – prosegue il tecnico biancoceleste -. Chiaramente, sono felice del percorso che stiamo facendo anche se non abbiamo fatto ancora niente; gli obiettivi si guardano all’inizio. Ora dobbiamo alzare il nostro livello e lo faremo, perchè questa è una competizione meravigliosa, ma vogliamo farlo anche per il campionato”. Poi, a proposito di mercato, il tecnico ha ribadito di aver “parlato con la società delle possibili esigenze della squadra, ma non è un mio compito. La mia attenzione è rivolta a chi arriva e ai ragazzi che ho, lavoro così; guardo quello che ho, non chi potrebbe arrivare”, conclude Baroni.
Carico anche Alessio Romagnoli, pure lui in conferenza stampa alla vigilia dell’ultimo match del girone unico di Europa League.
“Dipende da noi. Dobbiamo avere l’ambizione di vincere ogni partita. Ha detto bene il mister. Sappiamo che possiamo fare qualcosa di importante, ma non dobbiamo rilassarci. Serve continuare a lavorare. Domani è una partita difficile, il Braga è una buona squadra. Noi però vogliamo arrivare primi e vincere tutto il possibile”, le parole del difensore biancoceleste.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

TERRE D’OLTREPÒ, IL RILANCIO CONTINUA

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Il gruppo Terre d’Oltrepò dopo la trasformazione in SPA gerarchica ha disposto i pagamenti dovuti ai soci e continua il suo 2025 d’impegno per dare piena attuazione al suo piano industriale e al rilancio a valore della vitivinicoltura in Oltrepò Pavese. Resta un retroterra di disinformazione e paure da dipanare nell’interesse dei viticoltori del territorio. Nel corso della puntata si parlerà anche del popolo dei trattori, sceso nuovamente in strada ieri dopo un’annata vendemmiale nefasta con resa in vigna fino al -80%. La parola d’ordine più auspicabile nel 2025? “Unità”. Il percorso è tracciato ma bisogna crederci insieme, dopo errori passati che hanno portato l’Oltrepò del vino a valori dei terreni all’ettaro fra i più bassi d’Italia, nonostante vocazione e storia.

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