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Il momento del Milan e il derby, Conceicao “Mercato aperto non aiuta”

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MILANO (ITALPRESS) – Diretto, senza peli sulla lingua e determinato, Conceicao vuole creare le “basi” del suo Milan. Intanto, c’è da pensare al derby con l’Inter, alla classifica e – più avanti – ai play-off di Champions League. I nerazzurri, seppure superati in Supercoppa a Riad, sono una squadra quadrata e che sta vivendo un momento opposto rispetto ai rossoneri: “Dobbiamo capire cosa possiamo fare per contrastarli quando hanno palla e comprendere le debolezze che hanno tutte le squadre del mondo”. La finestra trasferimenti non ha aiutato e il tecnico portoghese in conferenza stampa ha ammesso che “in questo periodo, delicato, con il mercato aperto qualcosa dentro la testa si muove. Non è stato positivo con tutte queste partite in mezzo. Nonostante ciò stiamo lavorando tanto, ma le cose scritte mi danno fastidio. Sono bugie che fanno male. Non è facile gestire un gruppo con queste notizie, mi trovo a gestire altre cose che non mi appartengono. Noi dobbiamo concentrarci per fare una buona partita domani e vincere”. L’ex allenatore del Porto ha tracciato un bilancio dopo un mese sulla panchina del Milan: “C’è tanto da migliorare, come in ogni squadra. Io come tutti gli allenatori ho sempre le valigie pronte. Stiamo partendo dalla base. Mi hanno chiamato 13 club in questi mesi prima del Milan e avrei guadagnato 10 volte di più, ma sono venuto qua perchè ci credo”. Conceicao ha poi parlato del suo modo di essere: “Le persone confondono un pò la non tranquillità con la passione. Io sono questo qua. Io vivo le partite con emozione, passione. Delle volte sì sono arrabbiato tanto, ma il mio carattere è così. Ma non è un difetto, è il mio carattere. Se devo prendere un calmante, mah… Io sono così. Non c’è nervosismo, è il mio modo di essere. Anche se vinciamo 4-0, io sono qua a gesticolare”. Sul piano del gioco “siamo ancora molto distanti da quello che voglio io. Mi piace una squadra corta, che pressa alto, con una intensità altissima, che crea tanto offensivamente – ha sottolineato Conceicao -. Mi domandate se ho i giocatori per fare questo gioco. In questo momento dico di no. Per questo giochiamo in maniera diversa. Se voglio dare intensità e velocità alla squadra non è facile perchè non c’è tempo. E questa non è una scusa, perchè io quando sono venuto qua già lo sapevo. Dopo il primo tempo di Zagabria non si può andare più giù”. Tra gli addii, oltre a Calabria, dovrebbe partire anche Morata: “Perchè va via? Io parlo tutti i giorni con i giocatori. Sapete che per il poco tempo che abbiamo per lavorare sul campo parliamo tanto. Con Alvaro ho parlato ieri, insieme a tutti i compagni. Le situazioni di mercato sono quelle che sono. Come i matrimoni, ci deve essere la volontà dello sposo, della sposa e anche del prete. Non so se ha capito, è un pò così”. Il tecnico portoghese ha poi parlato della sfida di domani: “A questo livello qua non c’è un favorito perchè l’ambiente è meglio o peggio. Queste partite prendono la loro vita quando l’arbitro fischia. Se non ci fosse stato il mercato sarebbe stato meglio ma non è possibile, noi dobbiamo concentrarci su quello che possiamo fare. Dobbiamo dare la vita alla partita, sono i giocatori che vanno in campo e la partita ha la sua storia, ogni partita è diversa. La Supercoppa è il passato, sarà una partita diversa”.
– Foto: Ipa Agency –
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Taekwondo, l’Italia trionfa al Bulgaria Open con otto medaglie

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ROMA (ITALPRESS) – L’eleganza delle forme e l’energia del freestyle si tingono d’azzurro al Bulgaria Open, dove la Nazionale Italiana si impone con una prestazione da protagonista, conquistando otto medagliecinque ori, un argento e due bronzi. Un risultato di prestigio che conferma l’Italia tra le nazioni più forti del panorama europeo nelle specialità tecniche del Taekwondo.

L’Italia ha raggiunto il gradino più alto del podio per ben cinque volte con i successi di Nicolas Achilli nella categoria Individuale Poomsae Junior Maschile, Luca Ferella, Nicolò Botrugno e Francesco De Marco nella Poomsae Team Under 30 Maschile, Valentina Arlotti nel Freestyle Individuale Over 17 Femminile, Luca Matellini nel Freestyle Individuale Over 17 Maschile, e infine Luca Matellini e Valentina Arlotti nel Freestyle Misto Over 17.

A completare il medagliere azzurro, l’argento di Beatrice Coradeschi nel Freestyle Individuale Over 17 Femminile, e due bronzi con Claudia Cianci nella categoria Individuale Poomsae Under 30 Femminile e il trio Gao He Li, Giada Bronzetti e Beatrice Cradeschi nel Trio Femminile Poomsae Under 30.

Questo risultato non solo evidenzia il talento degli atleti italiani, ma dimostra anche come la crescita del movimento sia stata trainata dalla creazione del Ciao Team, la squadra federale di taekwondo freestyle voluta dal Presidente Angelo Cito e oggi campione del mondo. Un progetto che ha elevato il livello tecnico della disciplina in Italia, rendendola sempre più competitiva ai massimi livelli internazionali.

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– foto ufficio stampa FITA –

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Olivi (Gemelli) “Zeman stabile, c’è un lieve miglioramento”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il quadro clinico di Zeman, al momento, è stabile, con un lieve miglioramento riguardante alcuni aspetti della sua capacità di esprimere linguaggio. Ha avuto un’ulteriore ischemia, ma non è in sofferenza e abbiamo notato un lieve miglioramento. Oggi faremo una risonanza magnetica per capire il decorso di questo nuovo evento ischemico. Ma l’importante è che non sia in peggioramento, anzi”. Così il professor Alessandro Olivi, direttore dell’unità operativa complessa di neurochirurgia e del dipartimento di neuroscienze dell’ospedale Gemelli, a “La Politica nel pallone” su Radio Rai Gr Parlamento riguardo le condizioni di Zdenek Zeman. L’ex tecnico boemo, ricoverato presso l’ospedale romano, “avrà bisogno di una fisioterapia per la parte motoria”, ha concluso Olivi.

-foto Ipa Agency-
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Sci, Brignone “Io portabandiera a Milano-Cortina? Mi manca un’emozione del genere”

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ROMA(ITALPRESS) – “È stata la ciliegina sulla torta del weekend. Sono state tre gare molto positive, nelle due discese sono andata molto vicina al podio in una pista dove pensavo di poter fare abbastanza bene, ma consideravo il podio qualcosa di speciale. Ieri invece è stata tosta, tutte abbiamo fatto degli errori, io sono arrivata giù scuotendo la testa. A fine gara ho cacciato un urlo di frustrazione, perché alcuni passaggi volevo farli in un certo modo e non avevo fatto il mio top. Ma il superG ieri aveva una tracciatura talmente complessa, con dossi molto difficili, che nessuno è riuscito a fare la manche perfetta. Pensavo di aver buttato via la gara e invece è stato difficile per tutti”. Così ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’, su Rai Radio 1, la campionessa di sci Federica Brignone, sempre più in testa in classifica generale dopo il trionfo nel SuperG di ieri a Kvitfjell, in Norvegia. Ora i punti di vantaggio sulla svizzera Lara Gut-Behrami sono 251.

“Sono un’appassionata di sport, sul calcio sono da sempre milanista, come tutta la mia famiglia – ha confessato la fuoriclasse valdostana, che ai recenti Mondiali di Saalbach ha conquistato due medaglie – Ma non siamo malati, siamo tifosi e simpatizzanti. Il mio giocatore preferito è sempre stato Maldini. La crisi del Milan? Non saprei, faccio uno sport individuale, è molto difficile immedesimarsi in uno di squadra”.

Alberto Tomba è nel mirino, mancano otto podi per raggiungerlo: “Sarebbe qualcosa di incredibile. Lui ha fatto solo gigante e slalom e ha 50 vittorie, per me rimarrà sempre il migliore, non dipenderà dai numeri”. Quanto sarebbe bello e importante chiudere il discorso Coppa del mondo in casa a La Thuile è presto detto: “L’appuntamento a La Thuile sarà per me una delle cose più emozionanti, è veramente casa mia, è a un quarto d’ora da casa. Ho tutti i miei amici che faranno parte dello staff e dell’organizzazione. Abbiamo tre gare, due superG e una discesa, spero di riuscire a tenere a bada l’inevitabile emozione. Quest’anno sono stata molto brava in queste occasioni: a Cortina, dove avevo sempre patito, ai Mondiali e a Sestriere, ma è comunque la cosa più difficile da fare, riuscire ad esprimersi in gara al 100% e in questo sport se non lo fai non vinci le gare”.

Brignone potrebbe essere portabandiera azzurra ai Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026: “Manca alla mia carriera sportiva provare un’emozione del genere. Mi merito una candidatura, ma ci sono tantissimi altri sportivi che hanno vinto medaglie olimpiche e mondiali, per cui so di essere in una buona compagnia. Al momento sono concentrata su questa stagione – ha concluso Brignone – a Milano-Cortina penserò l’anno prossimo”.

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-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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