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La Lazio vince a Cagliari e si riprende il quarto posto

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CAGLIARI (ITALPRESS) – Pronto riscatto per la Lazio, che dopo la sconfitta contro la Fiorentina ritrova subito i tre punti in Serie A vincendo sul campo del Cagliari: all’Unipol Domus va in scena una partita frizzante che termina 2-1 per i biancocelesti per effetto dei gol di Zaccagni e Castellanos. In mezzo il provvisorio pari di Piccoli.
Davide Nicola sceglie Viola come supporto al suo attaccante, in panchina Gaetano. Poche sorprese per Marco Baroni, sostituito in panchina dal vice Fabrizio Del Rosso per squalifica: Zaccagni parte dal 1′, a centrocampo torna la coppia Rovella-Guendouzi. Avvio deciso della Lazio che spinge fin dai primi minuti, ma il Cagliari mostra subito di poter fare male in ripartenza: il primo tiro in porta, infatti, è dei sardi proprio con Viola, che al 6′ costringe Provedel a una parata non banale. I padroni di casa insistono con Piccoli, che manca l’impatto con il pallone, e Mina, mentre Castellanos prova a scuotere i suoi con un tiro dalla distanza che termina alto. Al 41′ la Lazio – dopo un gol annullato a Dia per un fallo di mano – sblocca il risultato: Hysaj mette in mezzo una palla leggermente arretrata a premiare l’inserimento di Zaccagni, che insacca in scivolata. Il Cagliari si ripresenta nel secondo tempo con un ottimo piglio, sfiorando la rete al 50′ con Adopo, che controlla in area ma manda alto dall’altezza del dischetto. E’ il preludio al gol, che arriva sei minuti dopo: angolo profondo di Viola, Piccoli svetta su Hysaj e non lascia scampo a Provedel. La Lazio risponde subito con Romagnoli e, dopo aver perso per infortunio anche Hysaj, si riporta in vantaggio al 64′: cross di Isaksen, sponda di testa di Dia per Zaccagni che non impatta al meglio, ma a centro area c’è Castellanos che infila il più semplice dei tap-in. Al 73′ Zaccagni sfiora la doppietta dopo l’illuminante imbeccata di Rovella, con Caprile che compie un intervento prodigioso e tiene in partita i suoi. Nicola decide di alzare la pressione inserendo Pavoletti al posto di Zappa. I sardi premono ma non sfondano, tanto che sono i biancocelesti a poter gestire il gioco negli ultimi minuti, salvo un’occasione interessante per Pavoletti che però spara alle stelle. Con questo risultato la Lazio si riprende il quarto posto salendo a 42 punti, mentre il Cagliari rimane fermo a 21 punti, a +1 dalla zona retrocessione.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Il Barcellona sul trono di Spagna, il 2-0 all’Espanyol regala la Liga

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BARCELLONA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Un ritorno al passato per un futuro che appare più luminoso che mai. Più forte dei debiti e delle polemiche, il Barcellona si riprende il trono di Spagna, chiudendo con la conquista della 28esima Liga della sua storia un’annata che ha riportato l’entusiasmo fra i tifosi blaugrana. La certezza aritmetica arriva a due giornate dalla fine, in casa dei cugini dell’Espanyol: 2-0 firmato da Yamal e Fermin Lopez e Real Madrid rispedito a -7.

E dire che la scorsa estate si pensava più a una stagione di transizione, con un allenatore nuovo in cerca di rilancio dopo la disastrosa parentesi da ct della Germania – Hansi Flick – e un mercato fortemente condizionato dai problemi economici che affliggono il club ormai da qualche anno, con Dani Olmo (60 milioni versati al Lipsia) e Pau Victor come unici rinforzi. Rinforzi fra l’altro che il Barça ha rischiato di perdere a gennaio, dopo che la Liga aveva bocciato i conti del club prima dell’intervento del Consiglio superiore dello Sport che ha permesso la registrazione dei due calciatori anche per la seconda parte di stagione.

In mezzo anche l’infortunio grave di Ter Stegen, col Barça corso ai ripari convincendo l’ex Juve Szczesny a rimettere i guantoni dopo che aveva deciso di ritirarsi, e la rinuncia forzata al Camp Nou per i lavori di ristrutturazione che hanno costretto la squadra a trasferirsi al Montjuic.

Ma i blaugrana hanno una risorsa che pochi altri club possono vantare: la Masia, un settore giovanile che non smette mai di produrre talenti. E’ lì che Flick ha attinto a piene mani per colmare i vuoti lasciati dal mercato, sulla scia di quanto fatto dai suoi predecessori: Martin, Fort e Casadò si sono aggiunti ai vari Balde, Cubarsi, Torre, Pedri, Gavi e soprattutto Yamal, che a 17 anni ha le stimmate del predestinato.

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Un gioco offensivo in piena filosofia Barcellona, l’esperienza di Lewandowski, De Jong e Koundè e la rinascita di Raphinha hanno fatto il resto, permettendo alla squadra di Flick di prendersi subito la scena: sette vittorie nelle prime sette gare, il passo falso con l’Osasuna e poi altre 4 vittorie, compreso il 4-0 calato al Bernabeu nel primo Clasico della stagione.

Tra novembre e gennaio una flessione (6 punti in 8 partite) che fa precipitare il Barça a -7 dal Real prima di una nuova striscia (14 vittorie e un pari) che riporta Yamal e compagni in cima alla Liga, col 4-3 ai blancos che chiude virtualmente i giochi. In mezzo anche la conquista della Supercoppa di Spagna e della Coppa del Re, sempre a spese degli eterni rivali (5-2 a Geddah e poi 3-2 ai supplementari nella finale di Siviglia) a coronamento di un’annata con quasi 100 gol fatti nel solo campionato.

E’ mancata la ciliegina sulla torta, la Champions sfumata nella doppia semifinale con l’Inter in cui la fase difensiva blaugrana è apparsa più che rivedibile, complice anche la gioventù di una rosa che ha però ancora ampi margini di miglioramento. Ecco perchè, nonostante le incertezze sul fronte economico, questa Liga può rappresentare un nuovo inizio. I Messi e i Guardiola passano, ma il Dna Barça non muore mai.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Paul in semifinale aspetta Sinner o Ruud, per Paolini storica finale

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ROMA (ITALPRESS) – Tommy Paul in semifinale agli Internazionali d’Italia. Il tennista statunitense conferma il risultato della passata edizione e batte in due combattuti set il polacco Hubert Hurkacz: 7-6(4) 6-3 il punteggio in favore dell’americano, che in semifinale aspetta il vincente della sfida tra Jannik Sinner e Casper Ruud, in programma alle 19.00 sul Campo Centrale.

PAOLINI STENDE STEARNS E CONQUISTA LA FINALE

Jasmine Paolini vola in finale agli Internazionali d’Italia. La tennista toscana doma in due set un’ottima Peyton Stearns: 7-5 6-1, in un’ora e 40 minuti di gioco, il punteggio in favore della numero 5 del mondo, che sabato affronterà la vincente del match tra la statunitense Coco Gauff (n.3 Wta) e la cinese Qinwen Zheng (n.8 Wta).

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Minnesota in finale di Conference Nba, Boston non molla e accorcia sul 3-2

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Minnesota in finale nella Western Conference, Boston tenacemente attaccata all’anello a Est. Questi i verdetti di gara-5 delle due semifinali Nba disputate nella notte italiana.

Fanno festa i Timberwolves che chiudono la serie contro Golden State sul 4-1, imponendosi in casa 121-110 e centrando l’obiettivo finale a Ovest per il secondo anno consecutivo. Non è un segreto che sul risultato pesi l’assenza del leader dei “guerrieri” Steph Curry, out per infortunio anche in gara-5, ma Minnesota il pass per la finale se lo guadagna mettendo in mostra un’ottima organizzazione e campioni del calibro di Julius Randle ed Anthony Edwards, il primo mette a referto 29 punti, 8 rimbalzi e 5 assist, il secondo centra una doppia doppia da 22 punti e 12 assist (ma anche 7 rimbalzi) e con loro va a nozze tutto il quintetto iniziale, senza dimenticare i 13 punti dalla panchina di Donte DiVincenzo. Nel successo della franchigia di Minneapolis ci sono anche i 17 punti di Rudy Gobert (8 i rimbalzi), i 16 di Mike Conley (con 8 assist e 6 rimbalzi) e i 14 di Jaden McDaniels. I Timberwolves fanno festa e attendono la vincente di Denver-Oklahoma (2-3 al momento) per continuare a sognare. Si ferma, invece, la corsa di Golden State. Si sperava nel recupero di Curry, non è andata così e non sono bastati i 28 punti di Brandin Podziemski e i 26 (dalla panchina) di Jonathan Kuminga. In doppia cifra anche Butler (17 punti), Moody (12) e Green (10), ma non c’è niente da fare e la stagione dei Warriors si chiude a Minneapolis.

Ancora attaccati all’anello i campioni in carica. Boston vince gara-5, battendo al Td Garden 127-102 New York e rimettendosi in gioco con il parziale della serie che adesso dice 2-3 per i Knicks. Celtics che dopo un primo tempo equilibrato, nonostante l’assenza dell’infortunato Jayson Tatum (stagione finita), prendono il largo nella seconda metà del match, con Derrick White e Jaylen Brown trascinatori: per il primo 34 punti, per il secondo doppia doppia da 26 punti, 12 assist e in più 8 rimbalzi. Numeri importanti, così come hanno il loro peso i 14 punti di Jrue Holiday (7 i rimbalzi) e i 12 Al Horford. Dalla panchina c’è la risorsa Payton Pritchard che offre un contributo da 17 punti e c’è anche Luke Kornet che sfiora la doppia doppia chiudendo con 10 punti e 9 rimbalzi. Troppo anche per New York che ne porta 4 in doppia cifra. Il migliore è Josh Hart con 24 punti, a seguire Jalen Brunson (22), Karl-Anthony Towns (19) e, dalla panchina, Miles McBride (11). Vince Boston, ma New York è ancora avanti.

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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