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Economia

Il Btp Più fa il pieno di sottoscrizioni, raccolti 15 miliardi

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Il Btp Più, il nuovo titolo di Stato retail pensato per il pubblico diffuso dei risparmiatori, ha chiuso il collocamento con risultati straordinari, sfiorando il traguardo dei 15 miliardi. Lanciato lunedì scorso, il nuovo Btp ha suscitato un interesse eccezionale, attirando l’attenzione di migliaia di investitori che hanno risposto con entusiasmo alla proposta di un investimento minimo di soli 1.000 euro. Già il primo giorno del collocamento, avvenuto lunedì 17 febbraio, il Btp Più ha registrato una raccolta di 5,6 miliardi, cifra che ha superato le aspettative. Nei giorni successivi, il trend è rimasto positivo, con 3,7 miliardi raccolti il secondo giorno, 2,8 miliardi il terzo e, infine, 1,7 miliardi il quarto. A chiusura del collocamento, avvenuto questa mattina, l’importo totale raccolto ha raggiunto i 14,9 miliardi, con oltre 39.700 contratti sottoscritti e un ticket medio di circa 27.500 euro, segno dell’alta partecipazione di risparmiatori di diverse categorie.
Una delle principali ragioni del successo del Btp Più è stata la competitività dei suoi tassi di interesse, che sono stati poi adeguati alle condizioni di mercato. Il Mef ha annunciato, infatti, l’aumento delle cedole: dal 2,8% al 2,85% per i primi quattro anni, e dal 3,6% al 3,7% per gli anni successivi. Questa decisione, presa in risposta all’andamento del mercato, ha contribuito a rafforzare ulteriormente l’appetibilità del titolo, offrendo un rendimento crescente e vantaggioso per chi ha deciso di investirvi. Non è stato solo il rendimento a convincere i risparmiatori. Il Btp Più ha colpito per la sua durata di otto anni, la sicurezza del capitale e la protezione offerta agli investitori. Una delle principali innovazioni del titolo è l’opzione di rimborso anticipato alla pari, disponibile a partire dal quarto anno, che garantisce maggiore flessibilità e sicurezza a chi sceglie di aderire all’emissione. Il Btp Più ha risposto alle esigenze di sicurezza e rendimento degli investitori italiani, con un particolare focus su un pubblico retail che cerca soluzioni stabili per il proprio risparmio. A differenza dei titoli precedenti, il Btp Più non prevede un premio fedeltà, ma introduce l’innovativa opzione di rimborso anticipato alla pari, che rappresenta un valore aggiunto per chi sceglie di investire nel medio-lungo periodo. Inoltre, a favorire l’adesione al Btp Più è stata anche la tassazione agevolata peraltro comune a tutti i titoli del debito pubblico: con un’imposta sui redditi da capitale fissata al 12,5%, l’esenzione dalle imposte di successione e, come previsto dalla Legge di Bilancio 2024, l’esclusione dal calcolo dell’Isee fino a 50mila euro. Una combinazione di vantaggi fiscali e di un rendimento in crescita ha reso il prodotto ancor più interessante. Il successo di questa emissione si inserisce nel contesto di un più ampio rialzo dei rendimenti dei Btp benchmark. In particolare, il tasso per il titolo a otto anni è salito dal 3,26% al 3,33%, mentre per il titolo quadriennale si è registrato un aumento dal 2,64% al 2,69%. Questi incrementi testimoniano l’evoluzione positiva del mercato obbligazionario italiano e l’apprezzamento crescente per i titoli di Stato.
L’operazione Btp Più si inserisce in una strategia di comunicazione efficace, che ha saputo coinvolgere il pubblico in modo mirato. Già nel 2024, le campagne di comunicazione per altre emissioni di Btp avevano ottenuto risultati notevoli, e quest’anno non è stato da meno. L’efficacia delle azioni di comunicazione istituzionale è stata sottolineata dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio, che ha riconosciuto la rilevanza del messaggio veicolato. In sintesi, il collocamento del Btp Più rappresenta un vero e proprio trionfo per il risparmio degli italiani, con una risposta massiccia da parte degli investitori, una solida performance in termini di raccolta e una politica di tassi di interesse che si è adattata perfettamente al contesto economico. Con questi numeri, il Btp Più si afferma come una delle soluzioni più promettenti per il risparmio e l’investimento del futuro prossimo.
(ITALPRESS).
-Foto: ministero delle Finanze-

Economia

A settembre i prezzi della produzione dell’industria crescono dello 0,2%

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ROMA (ITALPRESS) – A settembre, i prezzi alla produzione dell’industria registrano un lieve incremento congiunturale e un’accelerazione della crescita tendenziale. Quest’ultima si deve principalmente all’andamento dei prezzi dei prodotti energetici, in accelerazione tendenziale a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con settembre 2024, quando si registrano ampie riduzioni dei prezzi del comparto. Sul mercato interno, i prezzi dei beni intermedi tornano a crescere su base annua (+0,3%; era -0,1% ad agosto) mentre rallenta, con diversa intensità, la crescita tendenziale dei prezzi dei beni strumentali (+1,0%, da +1,1% di agosto) e dei beni di consumo (+1,4%, da +2,0% di agosto).

Riguardo alle costruzioni, i prezzi registrano un calo congiunturale modesto per edifici e sono stabili per strade; l’accelerazione della crescita tendenziale è un effetto base derivante dal confronto con settembre 2024, quando si rilevò una diminuzione dei prezzi sia per edifici, più ampia, sia per strade. E’quanto emerge dall’indagine Istat sui prezzi alla produzione dell’industria e delle costruzioni.

A settembre 2025, i prezzi alla produzione dell’industria aumentano dello 0,2% su base mensile e dell’1,1% su base annua (era +0,2% ad agosto). Sul mercato interno i prezzi crescono dello 0,2% rispetto ad agosto e dell’1,5% su base annua (da +0,5% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi sono stabili in termini congiunturali e mostrano una crescita tendenziale in lieve attenuazione (+0,8%, da +0,9% di agosto).

Sul mercato estero i prezzi crescono dello 0,2% su base mensile (+0,2% area euro, +0,1% area non euro) e dello 0,4% su base annua (+0,6% area euro, +0,3% area non euro). Nel terzo trimestre 2025, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell’industria aumentano dello 0,9% (+1,4% mercato interno, -0,3% mercato estero). A settembre 2025, fra le attività manifatturiere, gli incrementi tendenziali maggiori si rilevano per prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+3,0%) sul mercato interno, per industrie alimentari, bevande e tabacco (+6,1%) e mezzi di trasporto (+4,4%) sul mercato estero area euro e per altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+5,3%) sul mercato estero area non euro. Le flessioni tendenziali più ampie riguardano coke e prodotti petroliferi raffinati (-9,5% area euro), industria del legno, della carta e stampa e prodotti chimici (rispettivamente -2,4% e -2,3% area non euro).

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Sul mercato interno, la crescita su base annua dei prezzi della fornitura di energia elettrica e gas accelera (+2,8%, da +0,4%, del mese precedente). A settembre 2025, i prezzi alla produzione delle costruzioni per Edifici residenziali e non residenziali diminuiscono dello 0,1% su base mensile mentre crescono dell’1,9% su base annua (da +1,4% di agosto); quelli di Strade e ferrovie non variano in termini congiunturali mentre aumentano dello 0,6% in termini tendenziali (era +0,1% a luglio).

Nel terzo trimestre 2025, rispetto al precedente, i prezzi di Edifici residenziali e non residenziali sono stazionari, quelli di Strade e ferrovie in modesto calo (-0,1%).

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Economia

Unicredit e Csv, con “Semi di bene” 4 progetti sociali per l’area di Napoli

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NAPOLI (ITALPRESS) – Con il bando “Semi di Bene”, UniCredit e Csv Napoli Ets rafforzano il legame tra finanza, solidarietà e sviluppo territoriale, investendo oltre 50mila euro in quattro progetti che incarnano l’anima più vitale del Terzo Settore partenopeo. L’iniziativa, che entra ora nella fase operativa, apre una nuova stagione di programmazione sociale e civica nell’area metropolitana di Napoli, con l’obiettivo di generare impatto, sostenibilità e reti di comunità durature. A ricevere il sostegno sono quattro realtà che raccontano, in modi diversi, il desiderio di riscatto e innovazione civile del territorio. Sulle pendici del Vesuvio, l’associazione Let’s Do It! Italy Aps avvia il progetto “Sentinelle del Vesuvio – Cantieri Civici di Sostenibilità” (fascia 5.000-8.999 Ç), un laboratorio permanente per formare cittadini e giovani volontari nella tutela ambientale e nella gestione partecipata degli spazi naturali. A Napoli, la Cooperativa Sociale Tam Onlus con “Baraonda on the Road” (fascia 9.000-11.999 Ç), promuove una cultura inclusiva e valorizza le capacità delle persone con autismo e disabilità attraverso catering itinerante, attività di formazione professionale e inserimento lavorativo.

Nei quartiere Sanità, la Casa dei Cristallini Aps sviluppa “GIO.V.E. – Giovani fra Volontariato ed Empowerment Sociale” (fascia 12.000-15.999 Ç), un percorso di crescita per ragazzi e ragazze che si mettono in gioco come protagonisti del cambiamento, riscoprendo il valore del volontariato urbano come strumento di crescita personale e coesione comunitaria. Infine, Alts Italia Ets Odv promuove “Benessere Donna in Movimento” (fascia oltre 16.000 Ç), un programma itinerante di prevenzione e salute femminile che porta consulenze e screening gratuiti nei comuni della provincia, favorendo l’empowerment e la prevenzione primaria con i corretti stili di vita. I quattro progetti, ora avviati, si preparano a lanciare campagne di crowdfunding sulla piattaforma IlMioDono tra il 31 ottobre e il 30 novembre 2025, con la possibilità di ottenere un contributo bonus da parte di UniCredit al raggiungimento di specifiche soglie di donazione.

CSV Napoli attiverà un percorso di accompagnamento e monitoraggio volto a misurare l’efficacia delle iniziative e a fornire supporto per la promozione e la valorizzazione delle attività, attraverso gli strumenti della comunicazione sociale. “Un modello concreto di finanza solidale e di partecipazione. Queste esperienze dimostrano che il Terzo Settore campano può essere un vero motore di rigenerazione civile, capace di creare occupazione, fiducia e senso di comunità. Il nostro obiettivo per il 2026 è ampliare questa rete e favorire l’incontro tra imprese, cittadini e organizzazioni sociali” dichiara Ferdinando Natali, Regional Manager Sud UniCredit.

“Come CSV Napoli abbiamo apprezzato l’attenzione e la cura di UniCredit verso il bene comune e il volontariato dell’area metropolitana di Napoli. Ci auguriamo di proseguire insieme questo percorso di collaborazione: consideriamo UniCredit un partner strategico con cui condividere competenze, strategie e visioni per generare valore condiviso nei territori e promuovere un modello di economia civile capace di coniugare sviluppo e solidarietà”, dichiara Giovanna De Rosa, direttrice del Csv Napoli. Il bando “Semi di Bene” si conferma così una palestra di innovazione sociale, dove le competenze del mondo finanziario incontrano l’energia delle reti civiche, generando nuove opportunità di crescita e sviluppo sostenibile per l’intera area metropolitana di Napoli.

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– foto ufficio stampa Unicredit –

(ITALPRESS).

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Economia

Carbone “Con l’adozione di nuove tecnologie il sistema fiscale è sempre più moderno e trasparente”

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ROMA (ITALPRESS) – “La Pubblica Amministrazione, nell’attuale contesto di profonde trasformazioni, non può prescindere dal cogliere le opportunità offerte dai nuovi strumenti tecnologici per rispondere efficacemente alle esigenze dei cittadini, delle imprese e dell’intera economia nazionale”. Lo ha detto il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, nel corso dell‘audizione alla commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria. “Tutti siamo a conoscenza che la crescente complessità dell’economia globale e le trasformazioni del mondo del lavoro e delle imprese richiedono un sistema fiscale sempre più moderno, flessibile, capace di rispondere tempestivamente alle nuove esigenze – ha aggiunto Carbone –. La normativa, in questo ambito, deve tenere il passo con le novità, garantendo, al tempo stesso, un quadro chiaro e stabile e l’innovazione tecnologica può costituire una leva strategica per raggiungere questi obiettivi perché consente di migliorare i processi interni dell’amministrazione, di semplificare gli adempimenti per i contribuenti e di aumentare l’efficacia dell’azione di contrasto all’evasione”.

Carbone ha spiegato che “l’adozione, sempre più ampia, di tecnologie digitali, unitamente ad un modello di gestione basata sull’analisi avanzata dei dati, nel pieno rispetto della normativa in materia di protezione dei dati, può aumentare l’efficienza dell’Agenzia delle Entrate e rendere, più in generale, il sistema fiscale più equo e più trasparente”. Per il direttore dell’Agenzia delle Entrate “il processo di ammodernamento tecnologico che è stato intrapreso dall’amministrazione finanziaria ha permesso di ottenere dei benefici di rilievo fondamentali, la disponibilità, in tempo reale, di dati precisi e affidabili, ha consentito di ridurre significativamente i margini dell’evasione fiscale, di aumentare il gettito spontaneo, cioè quello conseguito senza la necessità di effettuare controlli successivi, di intercettare, tempestivamente, i casi di frode o comunque di anomalia e tutto questo grazie ad un’analisi puntuale delle transazioni effettuate, anche dei controlli più mirati e più selettivi, concentrando le risorse su situazioni a maggior rischio e infine di instaurare un dialogo preventivo con i contribuenti, ad esempio tramite le lettere di compliance”.

“L’Agenzia delle Entrate dispone di un vasto patrimonio informativo che è costituito da numerose banche dati, anche di notevoli dimensioni, soggette ad un costante aggiornamento. In particolare l’anagrafe tributaria rappresenta una delle più grandi banche dati pubbliche del nostro paese, si tratta di dati estremamente preziosi che tuttavia necessitano di essere organizzati e analizzati in maniera efficace, e qui entra in gioco l’intelligenza artificiale, la quale consente di trasformare enorme quantità di dati in informazioni e queste ultime in una conoscenza utile per migliorare la pianificazione delle attività e per identificare tempestivamente comportamenti anomali”, ha aggiunto.

“Con l’intelligenza artificiale è possibile, ad esempio, addestrare algoritmi capaci di leggere e di interpretare automaticamente i documenti – ha concluso Carbone – riconoscendo le informazioni rilevanti per l’analisi finale, ciò consente anche di effettuare controlli accurati in tempi brevi, ottimizzando l’impiego delle risorse pubbliche. Va anche sottolineato che l’intelligenza artificiale viene utilizzata tempestivamente in una fase pre istruttoria, cioè per individuare i contribuenti da sottoporre al controllo. L’intervento umano però è fondamentale, questo è opportuno ribadirlo e tenerlo sempre presente”. 

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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