Politica
Difesa, Crosetto “Non esiste concorrenza tra nazione e Ue”
Pubblicato
3 mesi fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Viviamo un momento storico e geopolitico drammatico, denso di criticità. Le notizie quotidiane ogni giorno superano ormai il livello di guardia, creando e moltiplicando ansia, paure e confusione. Ecco perchè, davanti a questo scenario epocale, davvero non riesco a capire come sia possibile che il “tema” della Difesa e della deterrenza di una nazione (di un’alleanza, di un’unione), possa diventare un terreno su cui scontrarsi per qualche zero virgola in più nei sondaggi delle prossime settimane”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto in un lungo post su X.
“Il tema della sicurezza e della difesa di una nazione è, per chiunque voglia guardarlo senza pregiudizi, uno dei prerequisiti della stessa esistenza di un Paese libero, democratico, dotato di una Costituzione, di principi, valori. Per questo è necessaria una corretta informazione che poggi sui numeri e sulla realtà, anche cruda e dura – aggiunge -. La “Difesa” di un Paese è la sola, unica, garanzia della libertà e della democrazia di quel Paese. Un pre-requisito senza il quale non esiste uno Stato, una comunità nazionale o sovranazionale, che dir si voglia. Gli Stati purtroppo non si difendono “‘mettendo i fiori nei cannoni”, ma con Forze Armate preparate. Non solo nessuno Stato ma nessuna organizzazione internazionale, dalla Ue passando per la NATO e fino all’Onu, si è mai pensato o sognato di immaginare l’esigenza di far rispettare i principi del proprio diritto interno e internazionale senza utilizzare anche le forze armate. Per questo motivo tutte le nazioni hanno una loro difesa. Dire il contrario è smentito dalla realtà”.
“Rinunciare a difendersi o appaltare totalmente a terzi la propria difesa significa una cosa sola: diventare irrilevanti completamente e a ritrovarsi inermi verso qualsiasi minaccia esterna di qualsiasi tipo. La Storia insegna questo. Gli Stati, le organizzazioni sovranazionali e internazionali, persino le rivoluzioni, le resistenze alle Dittature e le vittorie della Libertà contro la Tirannia si sono fatte e si sono rese possibili e concrete con le armi e con il sacrificio di tanti cittadini che volevano vivere ma volevano di più la libertà – sottolinea il ministro -. Ecco perchè l’obiettivo di un governo e dell’intero parlamento, democratico come il nostro non può che essere quello di costruire una difesa che dissuada qualunque possibile attore ostile ad attaccare l’Italia. E quando dico “attaccare l’Italia” non intendo indicare chissà quali luoghi “di Potere”, ma scuole, asilo nido, ospedali, vita e convivenza civile di liberi cittadini che hanno diritto a vivere in pace e sicuri, nel loro Paese. Da soli, purtroppo, non bastiamo. Questa è la cruda verità. Per questo abbiamo scelto di aderire alla NATO. Lo abbiamo fatto nel lontano 1949 con una scelta che ha impegnato alcuni dei nostri migliori e più alti padri costituenti: De Gasperi, Sforza, Einaudi e molti altri. Erano uomini diritti, coraggiosi e liberi: cattolici, liberali, repubblicani, azionisti. Il fiore della politica e della cultura di allora che seppe far uscire l’Italia dal disastro della guerra e della dittatura”.
“Questo patto, da allora sempre rinnovato, e – vorrei ricordarlo – da governi di ogni colore politico, richiede oggi uno sforzo in più, e cioè che ognuno, ogni Paese membro di quella alleanza, faccia la sua parte. Noi, come Italia, dobbiamo fare la nostra. La parte “europea” della NATO sarà anche, in questa prima fase, il punto di partenza per la costruzione di una comune difesa europea – scrive ancora Crosetto -. Non esiste concorrenza tra la costruzione di una difesa nazionale (solida ed un relativo piano di difesa nazionale, militare e civile) e una Unione Europea della Difesa che deve nascere dall’esperienza e della lezioni imparate costruendo quella della NATO, che resta l’alleanza di difesa più credibile e deterrente. Costruire difesa europea vuol dire, semplicemente, assumere le basi e la logica del “modello NATO” e farlo camminare con gambe proprie ma in totale sinergia tra Ue, NATO e nazioni. Per difendersi non bisogna “attaccare”, ma sapersi difendere al meglio di se stessi e con tutte le proprie forze”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Meloni incontra Merz e Starmer, focus su Medio Oriente e Ucraina
Pubblicato
2 ore fa-
16 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato, alla vigilia del Vertice G7 di Kananaskis, il cancelliere della Repubblica Federale di Germania, Friedrich Merz.
A breve distanza dal loro recente colloquio a Palazzo Chigi, l’incontro – si legge in una nota – ha permesso di confermare la comune volontà di riunire a Roma, a inizio 2026, una nuova edizione del vertice intergovernativo tra Italia e Germania e di mantenere uno stretto coordinamento sui principali temi dell’agenda Ue, come il contrasto alle migrazioni irregolari e la competitività.
Il colloquio ha, infine, consentito uno scambio di vedute sui più recenti sviluppi in Medio Oriente e sulla guerra in Ucraina, nel quadro delle relazioni transatlantiche e in vista del prossimo vertice Nato dell’Aja. Meloni ha anche incontrato il primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer.
L’incontro ha permesso una discussione approfondita sui più pressanti temi dell’agenda internazionale, a partire dalla situazione in Medio Oriente e dal conflitto in Ucraina. Nel corso dei colloqui è, inoltre, proseguito lo stretto coordinamento sia sull’agenda del G7 sia in vista del vertice della Nato dell’Aja, riscontrando una piena convergenza di vedute.
Infine, i due leader hanno passato in rassegna le principali piste di collaborazione bilaterale soprattutto nell’ambito dell’energia, della promozione degli investimenti e della sicurezza e della difesa, con particolare riferimento al programma strategico Global Combat Air Programme (GCAP), nonché la sempre più proficua cooperazione nel contrasto alla migrazione irregolare e alla lotta alla tratta degli esseri umani.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS)
Politica
Conte “Da sempre contro il riarmo, si parla dell’Iran dimenticando Gaza”
Pubblicato
16 ore fa-
15 Giugno 2025di
Redazione
PALERMO (ITALPRESS) – “Noi il 21 giugno parteciperemo a Roma alla manifestazione contro il riarmo, ci sarà una nostra delegazione perché noi siamo da sempre, fin dall’inizio, in prima linea a dire no al riarmo, no a a una corsa all’escalation militare. Vogliamo politici e governanti che si assumano la responsabilità e il coraggio di indirizzare i conflitti a soluzione. Abbiamo bisogno del ritorno della politica e della diplomazia”.
Lo ha detto il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, parlando con giornalisti a Palermo a margine del corteo ‘Sanitàxtutti’ organizzato dal Movimento contro la malasanità in Sicilia. “Abbiamo bisogno del ritorno della diplomazia, e sopratutto dello stop a questo genocidio di Gaza perché mentre stiamo parlando tutti dell’Iran, non ci dimentichiamo che qui si continua con il genocidio a Gaza”.
Sulla situazione sanitaria in Sicilia, invece, Conte torna “Il messaggio è che i cittadini sono stufi, sono stufi di aspettare anche otto mesi per un referto istologico, per poi scoprire che hanno un tumore e metastasi, mentre invece ci sono 130 milioni di euro di appalti qui in Sicilia. I cittadini sono stufi di rimanere in lista di attesa mentre i comitati di affari sono in prima linea a spolparsi la sanità pubblica. Dobbiamo dire basta ai definanziamenti e ai tagli di Giorgia Meloni. Basta a tutte queste inefficienze, sprechi e malaffare mentre invece si pianificano decine di miliardi per acquistare le armi: è una pura follia”.
– Foto Ufficio stampa Movimento 5 Stelle –
(ITALPRESS)
Politica
Iran, Schlein “Serve voce forte Ue per evitare rischio guerra globale”
Pubblicato
2 giorni fa-
14 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Serve una Ue che trovi una sua voce forte per evitare l’escalation, si rischia un conflitto globale”. Lo afferma la segretaria Dem Elly Schlein a “Repubblica delle Idee”.
“Al governo italiano abbiamo chiesto di assumere subito un’iniziativa diplomatica. E a Meloni di non schiacciarci su Trump perchè l’Italia ripudia la guerra, sta scritto nella nostra Costituzione” ha continuato.
“La pandemia ha obbligato a mettere da parte i nazionalismi e finanziare il Next Generation Eu. Adesso è il momento di farne uno all’anno e rendere strutturale la solidarietà europea. Se non fosse per le risorse del Pnrr, oggi in Italia saremmo già in recessione. Trovo incredibile che il governo accetti di avere la bolletta più cara d’Europa, senza fare come in altri Paesi – Spagna o Germania – che hanno disaccoppiato il prezzo del gas da quello dell’energia”, denuncia Schlein. “Non si può non avere il coraggio di intaccare i profitti delle società energetiche, come sta facendo Meloni”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS)


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