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Politica

Violenza sulle donne, Piantedosi “I dati sono ancora allarmanti”

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ROMA (ITALPRESS) – “Prevenzione e contrasto della violenza contro le donne sono obiettivi condivisi a ogni livello. Risultati significativi possono essere raggiunti solo con un’azione corale da parte di istituzioni e società civile, seguendo non solo un approccio repressivo, che pure è necessario, ma una strategia incentrata sull’analisi delle cause profonde della violenza”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nel corso del question time a Montecitorio, parlando della violenza sulle donne. “I dati sui femminicidi sono ancora allarmanti. Le iniziative di prevenzione e contrasto richiedono l’accompagnamento di azioni positive in grado di incidere in profondità sul piano culturale, attraverso la promozione dei valori della parità e del rispetto, con particolare attenzione alle nuove generazioni. Il mio ministero – ha aggiunto – ha perseguito il rafforzamento dell’attività di prevenzione affidata alle forze di polizia con l’estensione dell’ambito applicativo dell’ammonimento del questore, l’aumento per i prefetti delle misure di vigilanza dinamica a tutela delle persone offese e le nuove ipotesi di arresto in flagranza differita”.

Secondo il ministro, inoltre, “è fondamentale intercettare quanto prima i segnali di pericolo nell’ambito delle relazioni interpersonali per bloccare il ciclo della violenza: il personale di polizia viene appositamente formato in relazione alla prevenzione e al perseguimento dei reati di violenza domestica e contro le donne, in più abbiamo promosso numerose campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte alle donne, sia per raccogliere le testimonianze di chi ha timore di sporgere denuncia sia per fornire informazioni sui possibili strumenti di tutela”.

Sui braccialetti elettronici Piantedosi ha chiosato: “L’ambito di utilizzo del braccialetto elettronico è stato notevolmente ampliato dalla legge 168: sono attualmente più di 12mila i braccialetti elettronici applicati, 5.700 proprio in chiave anti-stalking. Con il decreto legge 178/2024 siamo intervenuti nuovamente sulle modalità applicative dello strumento, per migliorarne l’efficacia applicativa rispetto ai casi concreti”.

– foto IPA Agency –

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Politica

Meloni “Incrementare la pressione sulla Russia”. E su Gaza “Fuori Hamas per riconoscere la Palestina” / Video

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ROMA (ITALPRESS) – Il consiglio europeo si terrà in un frangente internazionale estremante complesso. L’Italia si presenta al compimento del terzo anno di governo forte di una stabilità rara, di un ritrovato protagonismo internazionale e di indicatori economici solidi”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo. I riconoscimenti internazionali “riportano l’Italia dove merita di stare, cioè in serie A e mostrano la correttezza delle strategie di bilancio. Il Paese si presenta con autorevolezza al tavolo Consiglio europeo”, ha aggiunto.

Sulla situazione in Medio Oriente: “Lo sviluppo positivo e concreto” del piano di pace “è il frutto di un lavoro diplomatico a cui l’Italia ha contribuito. Siamo grati ai governi di Egitto, Qatar e Turchia ma soprattutto a Trump che ha dedicato energie straordinarie per raggiungere quello che è un suo indiscutibile successo”. “Dopo molto tempo c’è una prospettiva credibile di una pace giusta e duratura in Medio Oriente. L’equilibrio è fragile e i rischi sono quotidiani, rischi che la comunità internazionale è chiamata a disinnescare. L’Italia esorta tutte le parti a cogliere le opportunità fornite da questo spiraglio di pace ed è pronta a fare la sua parte da protagonista”. “Per giungere alla pace Hamas non avere alcun ruolo nel futuro dello Stato palestinese e deve essere disarmata. Quando queste condizioni si saranno materializzate l’Italia sarà pronta a riconoscere lo Stato di Palestina”.

Sull’Ucraina: “La nostra posizione non cambia e non può cambiare davanti alle vittime civili. La popolazione civile resiste eroicamente da quasi 4 anni a un conflitto su larga scala. Questo “cinismo” della Russia “non si è fermato nemmeno di fronte ai convogli che trasportavano beni di prima necessità”. “L’Italia ha già chiarito che non prevede l’invio di suoi soldati in Ucraina”. 

“Non possiamo considerare accettabile l’atteggiamento ambiguo di chi promette impegno negoziale e poi bombarda costantemente obiettivi civili. Per arrivare al tavolo delle trattative serve, quindi, anche incrementare la pressione su Mosca, come stiamo facendo con il 19° pacchetto di sanzioni europee che stiamo approvando e che contribuirà a ridurre ancora di più le risorse che Mosca può destinare allo sforzo bellico – spiega -. Perché giova ripetere un concetto importante: le sanzioni economiche non sono contro il popolo russo, ma contro il regime che trasforma la ricchezza della Russia in armi e distruzione”.

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NATO, “NON PERDERE DI VISTA FIANCO MERIDIONALE”

“Tutti conosciamo e supportiamo la necessità di proteggere il fianco Est dell’Europa e della NATO ma non possiamo consentire che si perda di vista il fianco meridionale dell’UE: la sicurezza dei confini esterni dell’Alleanza è indivisibile. Dobbiamo essere pronti anche di fronte alle minacce alla nostra sicurezza portate dai conflitti e dall’instabilità nel Medio Oriente, in Libia, nel Sahel, nel Corno d’Africa. Sappiamo che i nostri competitor sono molto attivi anche in questi quadranti, così come conosciamo molto bene i rischi che possono derivare dal terrorismo e dalla strumentalizzazione delle migrazioni. Il ministro Guido Crosetto, che ringrazio, è stato molto chiaro su questo punto durante l’ultima riunione dei ministri della Difesa della UE”, spiega.

UE, “LETTERA CON MERZ E 15 LEADER SU SEMPLIFICAZIONE”

“Insieme al Cancelliere Merz e a circa altri 15 leader europei, ho indirizzato una lettera alla presidente von der Leyen per accelerare ulteriormente la semplificazione sulla base di tre principi. La revisione dell’insieme delle leggi, dei regolamenti, delle sentenze e delle consuetudini che compongono il diritto dell’Unione per individuare tutto ciò che è obsoleto e non funzionale; cancellazione tramite i pacchetti omnibus della regolamentazione non necessaria; contenimento all’essenziale delle nuove proposte legislative, limitandosi alle sole materie delegate dove maggiore è il valore aggiunto di un intervento europeo. In altre parole, piena e semplice applicazione dei principi di attribuzione, di sussidiarietà, di proporzionalità che sono sanciti dai Trattati”. 

“SOSTENIAMO RIDUZIONE EMISSIONI, NO APPROCCIO IDEOLOGICO”

“L’Italia sostiene, e continuerà a sostenere, un ambizioso percorso di riduzione delle emissioni, un obiettivo che consideriamo importante non solo per la nostra salute e i nostri territori, per la nostra autonomia strategica. Ma riteniamo che il modo migliore per non raggiungere questo obiettivo sia continuare a rincorrere un approccio ideologico, e pertanto irragionevole, che impone obiettivi insostenibili e irraggiungibili, che producono danni al nostro tessuto economico-industriale, indeboliscono le nazioni europee e rischiano di compromettere definitivamente la credibilità stessa dell’Unione Europea. Noi vogliamo abbandonare quell’approccio ideologico che ha caratterizzato la stagione del Green Deal, per abbracciare un pragmatismo serio e ben ancorato al principio di neutralità tecnologica”, spiega.

“AL LAVORO SU IMPORTANTE PIANO CASA, RINGRAZIO SALVINI”

“In Consiglio europeo, anche su richiesta italiana, si discuterà poi di politiche abitative, a fronte del sempre più pressante problema dei costi immobiliari, in particolare per le fasce più giovani della società. Il Governo sta lavorando, e ringrazio per questo il vicepresidente Matteo Salvini, ad un importante piano casa a prezzi calmierati per le giovani coppie, per aiutarle a compiere quel primo passo fondamentale anche per la costruzione di una famiglia. La questione della casa è per noi un tema fondamentale, che tocca direttamente la questione dell’equità sociale, intersecando molti settori”, evidenzia.

– Foto IPA Agency –

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Politica

Gaza, Conte a Meloni “Lei è stata complice di un governo genocida”

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ROMA (ITALPRESS) – “Su Gaza, oggi lei ha detto ancora una volta che non usa la sofferenza per la propaganda. Ci risparmi queste ignobili lezioni perché lei è stata complice nel silenzio di un governo genocida. Addirittura non ha interrotto neppure la cooperazione militare con il governo di Netanyahu. La nostra non è propaganda, ma senso dell’umanità. E riconosca subito lo stato di Palestina”. Così il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte al termine della replica alla Camera della presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni dopo l’informativa in vista del Consiglio Europeo del 23-24 ottobre.

SCHLEIN “NULLA DA FESTEGGIARE”

“Presidente Meloni, lei oggi festeggia tre anni di governo ma gli italiani non hanno niente da festeggiare. I salari reali si sono abbassati di sette punti dal 2021, dato peggiore tra i paesi europei. La pressione fiscale è ai massimi dal 2020, avete aumentato le tasse. Secondo l’Istat sotto il suo governo sono aumentati i lavoratori poveri e le nascite sono scese: se volete contrastare la denatalità, dovete combattere la precarietà invece che aumentarla. In un anno i prezzi degli affitti sono aumentati del 10% e quelli delle stanze singole del 45%. In un anno le bollette sono aumentate del 25% e in tre anni non avete fatto nulla perché non avete il coraggio di intaccare gli extra profitti delle grandi società energetiche”. Così la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein al termine della replica alla Camera della presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni dopo l’informativa in vista del Consiglio Europeo del 23-24 ottobre.

– foto IPA Agency –

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Politica

Manovra Finanziaria, per oltre un terzo degli italiani la sanità è prioritaria

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ROMA (ITALPRESS) – Negli ultimi giorni il Governo italiano sta discutendo la nuova Manovra Finanziaria per il 2026. Un argomento che da sempre accende il dibattito pubblico e politico sulle proposte e sulle misure da inserire nella Legge di Bilancio.

Uno dei temi che sta suscitando polemiche, fondate prevalentemente su “voci” e informazioni raccolte attraverso i media e il passaparola, riguarda l’ipotesi di fondi da investire per finanziare il riarmo del nostro Paese.

Una proposta che, sulla base delle sole percezioni, non viene apprezzata dalla maggioranza della popolazione italiana. Le uniche eccezioni riguardano gli elettori di Forza Italia e Fratelli d’Italia che condividerebbero questa scelta del Governo.

In uno scenario come quello attuale, ben oltre un terzo dei cittadini italiani desidererebbe che la nuova Manovra Finanziaria si concentrasse prevalentemente sugli investimenti destinati al miglioramento della sanità del nostro Paese e, a seguire, su salari e tasse. Da un punto di vista politico, emergono delle differenze nelle priorità degli elettori dei vari partiti che compongono lo scenario italiano.

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Se, infatti, la sanità resta il problema prioritario per l’area politica di centrosinistra, gli elettori dei partiti di Governo chiedono prevalentemente un maggior impegno e maggiori fondi per la riduzione delle tasse e della pressione fiscale. Il sondaggio di Only Numbers per Realpolitik è stato realizzato il 13 e 14 ottobre 2025 con metodologia CAWI su un campione di 800 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne.

-Foto grafico EuroWeek News-
(ITALPRESS).

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