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Cronaca

Zelensky parla con Macron, “Cresce coalizione per una pace giusta”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ho parlato con il presidente della Francia Emmanuel Macron. Come sempre, è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell’incontro online dei leader che si è svolto sabato. La coalizione di paesi disposti a lavorare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante. L’Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni. Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il presidente Macron”. Così su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
“Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nella formulazione di chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi per raggiungere la pace il prima possibile”, aggiunge.
Zelensky ha poi chiamato in causa direttamente Mosca: “Domani è una settimana da quando la proposta statunitense di un cessate il fuoco in cielo, in mare e in prima linea è stata messa sul tavolo. L’attuazione di questa proposta avrebbe potuto iniziare molto tempo fa. Ogni giorno in tempo di guerra è una questione di vite umane. Ora, quasi una settimana dopo, è chiaro a tutti nel mondo, anche a coloro che si sono rifiutati di riconoscere la verità negli ultimi tre anni, che è Putin a continuare a trascinare questa guerra. E’ necessaria una pressione per far finalmente accettare a Mosca che la loro guerra deve finire”, ha concluso.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

Cronaca

Terremoto di magnitudo 4.2 nel potentino, nessun danno

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FOGGIA (ITALPRESS) – Una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 è
stata registrata, alle ore 10:01, dall’Istituto nazionale di
Geofisica e Vulcanologia, nella zona di Vaglio Basilicata, in provincia di Potenza. L’evento è stato localizzato ad una profondità di 14 chilometri. La Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della protezione civile. Dalle prime verifiche effettuate, in seguito all’evento non risulterebbero danni a persone o cose.

Foto: da profilo X Ingv –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Papa “Dobbiamo disarmare la terra, diplomazia ha bisogno di nuova linfa”

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ROMA (ITALPRESS) – “Dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra. C’è un grande bisogno di riflessione, di pacatezza, di senso della complessità”. Lo scrive Papa Francesco in una lettera pubblicata sul Corriere della Sera, datata 14 marzo, indirizzata al direttore, Luciano Fontana, che gli aveva inviato un messaggio di auguri chiedendogli se voleva intervenire con un appello.
“Caro direttore – scrive il Pontefice -, desidero ringraziarla per le parole di vicinanza con cui ha inteso farsi presente in questo momento di malattia nel quale, come ho avuto modo di dire, la guerra appare ancora più assurda. La fragilità umana, infatti, ha il potere di renderci più lucidi rispetto a ciò che dura e a ciò che passa, a ciò che fa vivere e a ciò che uccide. Forse per questo tendiamo così spesso a negare i limiti e a sfuggire le persone fragili e ferite: hanno il potere di mettere in discussione la direzione che abbiamo scelto, come singoli e come comunità. Vorrei incoraggiare lei e tutti coloro che dedicano lavoro e intelligenza a informare, attraverso strumenti di comunicazione che ormai uniscono il nostro mondo in tempo reale: sentite tutta l’importanza delle parole. Non sono mai soltanto parole: sono fatti che costruiscono gli ambienti umani. Possono collegare o dividere, servire la verità o servirsene. Dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra. C’è un grande bisogno di riflessione, di pacatezza, di senso della complessità. Mentre la guerra non fa che devastare le comunità e l’ambiente, senza offrire soluzioni ai conflitti, la diplomazia e le organizzazioni internazionali hanno bisogno di nuova linfa e credibilità. Le religioni, inoltre, possono attingere alle spiritualità dei popoli per riaccendere il desiderio della fratellanza e della giustizia, la speranza della pace. Tutto questo chiede impegno, lavoro, silenzio, parole. Sentiamoci uniti in questo sforzo, che la Grazia celeste non cesserà di ispirare e accompagnare”, conclude il Santo Padre.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Crosetto “Lavoreremo per ripristinare la tregua in Medio Oriente”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’attacco di questa notte è stato abbastanza pesante, le vittime lo evidenziano chiaramente, ma è l’indicatore di un’evoluzione non positiva della situazione nella zona”. La situazione in Medio Oriente “ci preoccupa molto, anche se nei giorni scorsi era evidente che c’era un innalzamento dei toni da parte di Israele: è una conseguenza di un atteggiamento di Hamas sul rientro degli ostaggi”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a “Non stop news” su Rtl 102.5. “Tra l’altro questa scelta di Israele è fortemente criticata dalle famiglie degli ostaggi perchè in questo modo si interrompe non solo la tregua, ma anche quel percorso che era iniziato perchè gli ostaggi ritornassero tutti a casa. Non è sicuramente un elemento positivo anche perchè rischia di poter prolungarsi nel tempo”.
“Questa presa di posizione dell’Iran, gli attacchi degli Houthi verso la portaerei americana e l’attacco israeliano sono tutti collegati e speriamo di riuscire a ripristinare una tregua” ma “in questo momento non sono ottimista – ha proseguito Crosetto – “E’ una constatazione alla riflessione fatta a caldo, stiamo parlando dei fatti di questa notte” e la situazione “è sempre in continua evoluzione. Vedremo e lavoreremo per ripristinare questa tregua, ma adesso non vedo una situazione particolarmente positiva”.
Quanto peserebbe un possibile disimpegno degli Stati Uniti nella Nato, più volte paventato da Trump? “Per noi moltissimo, perchè l’alleanza atlantica è il nostro ombrello di difesa. L’ultima cosa che accetterò è un’uscita degli Stati Uniti dalla Nato, dobbiamo far di tutto perchè la Nato non solo non si smembri, ma si rafforzi ancora di più – ha aggiunto il ministro della Difesa – “Dobbiamo far di tutto perchè la Nato mantenga la sua presenza e mantenga la capacità di difesa e deterrenza, altrimenti non avremmo ombrelli difensivi”.
Cosa si aspetta realisticamente dalla telefonata tra Trump e Putin? “Una sola cosa: che per un giorno smettano di cadere le bombe, una cosa che non succede da oltre 1000 giorni. Vorrà dire che c’è la possibilità di costruire una tregua e che quella tregua poi, in qualche modo, può diventare pace. Questa telefonata può servire a far trovare attorno a un tavolo almeno quei tre interlocutori che decidono quali sono le condizioni di partenza e poi, dopo, tutto il resto della comunità internazionale potrà dare una mano sulle basi delle scelte e delle regole che daranno a questa tregua e a questa pace”.
La posizione italiana sul Rearm Eu “non esiste”, perchè “anche all’interno dei partiti non si riesce ad avere una posizione politica su questo tema” che “secondo me è stato affrontato in modo più ideologico che razionale. Non ha aiutato la scelta delle parole individuate da von der Leyen che ha parlato di riarmo europeo: è il modo per prestare il fianco a chiunque voglia attaccare” il piano “in nome di un presunto pacifismo. Il tema non è riarmare l’Europa”, ma “l’Europa vuole dotarsi di una propria difesa? Questa è la domanda che dobbiamo porci, poi come costruire la difesa è un tema tecnico, non politico”, ha concluso Crosetto.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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