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Politica

Crosetto “Servono più fondi per la difesa, spesa a 2% punto di partenza”

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ROMA (ITALPRESS) – “I Paesi europei non possono toccare welfare e conquiste sociali. Ciò detto, in questo contesto, il due per cento non è più un punto di arrivo da tempo, ma solo di partenza. Ma questo è solo un target economico. Il mio impegno irrinunciabile è garantire la difesa di questo Paese, indipendentemente da quel che accade”. Così, in un’intervista a La Stampa, il ministro della Difesa Guido Crosetto, che aggiunge: “La verità è che al momento non abbiamo nè risorse, nè scorte, nè investimenti per garantire la difesa dell’Italia nei prossimi anni come dovremmo. E quindi serve un’accelerazione. Non lo dico io, ministro pro tempore alla Difesa. Lo dicono le forze armate, i tecnici cui abbiamo delegato la difesa del nostro Paese. Lo direbbero anche a un ministro dei Cinque stelle”.

“Servirebbe – sottolinea il ministro – un investimento molto superiore a quello che facciamo, ma occorre anche un intervento di tipo normativo. Per fare un esempio, forze armate efficienti devono avere un trattamento giuridico diverso rispetto al pubblico impiego: non mando uno a combattere fino a 65 anni. Basta guardare come fanno gli altri Paesi”.

“Sulla parte militare abbiamo un rapporto privilegiato”, con gli Usa. “Noi – prosegue Crosetto – siamo il primo Paese al mondo in grado di produrre F35, oltre gli Stati Uniti, e l’unico nel quale verranno formati piloti perchè gli Usa non ce la fanno da soli. Quel programma è la dimostrazione che puoi comprare da loro ma hai ritorni economici e industriali superiori a quello che hai speso”.

Poi, invitato a esprimere un giudizio sul presidente Usa Donald Trump, dice: “E’ presto. Per ora si può dire che non è il trumpismo di dieci anni fa. Quello attuale, come dice il Vangelo, lo potremo giudicare dai frutti”. Sul ruolo dell’Europa nei negoziati per l’Ucraina aggiunge: “Sarebbe giusto che sedesse al tavolo, visto che si parlerà di scelte che incideranno anche sul suo futuro. Ma per farlo occorre l’aiuto americano”.

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Ed in merito a quello che sta accadendo a Gaza, dice: “Anche qui, l’attacco all’ospedale, come quello ai civili ucraini, non fa più notizia. Quello mediorientale è il fronte che oggi mi preoccupa di più perchè è come una pietra in un lago, che apre anelli sempre più larghi… e la violenza rischia di alimentare una nuova e più cruenta spirale terroristica”.

– foto Ipa agency –

(ITALPRESS).

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Politica

Ddl femminicidio, Schlein “Bene ok unanime, avanti su prevenzione”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il confronto vero in Parlamento sull’introduzione del reato di femminicidio ha portato a dei risultati che hanno permesso l’approvazione all’unanimità della legge. Abbiamo dato un contributo nel merito, migliorando il testo che era arrivato in commissione al Senato a partire dalla definizione del reato, passando per la tutela degli orfani di femminicidio, alla formazione dei magistrati ed eliminando il limite dei 45 giorni per le intercettazioni. Una legge contro la violenza di genere, su cui opposizione e maggioranza hanno trovato un terreno comune”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein che aggiunge: “Ora però bisogna rilanciare ed andare avanti, perchè l’introduzione del reato purtroppo non sarà sufficiente ad affrontare il fenomeno. Come diciamo sempre è indispensabile lavorare sulla prevenzione, a partire dall’educazione all’affettività e alle differenze da rendere obbligatoria nelle scuole, così come servono le risorse per la formazione specifica degli operatori delle forze dell’ordine, delle autorità giudiziarie e delle pubbliche amministrazioni. Anche su questo speriamo di possano approvare subito passi avanti necessari in parlamento. La repressione non basta, serve la prevenzione. E serve costruire queste misure nell’ ascolto di chi tutti i giorni si misura con la violenza sulle donne, come ad esempio i centri antiviolenza”.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Politica

Eutanasia, 3 italiani su 4 sono favorevoli a una legge

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ROMA (ITALPRESS) – Il tema di una legge nazionale sul fine vita ritorna ciclicamente al centro del dibattito pubblico e politico. Negli ultimi tempi alcune regioni, come la Toscana, hanno approvato delle leggi regionali che definiscono le modalità per accedere al suicidio medicalmente assistito, mentre in altre si stanno discutendo proposte simili. Inoltre, è di questi giorni la notizia della morte della giornalista perugina Laura Santi che ha avuto accesso al suicidio assistito. Un argomento che coinvolge particolarmente la popolazione italiana, infatti, quasi la totalità dei cittadini dichiara di sapere di cosa si tratta quando si parla di eutanasia.

A fronte di un’ampia conoscenza, secondo un sondaggio di Only Numbers 3 italiani su 4 giudicano in modo favorevole l’approvazione di una legge che ne legalizzi la pratica nel nostro Paese. In particolare nei casi di gravi malattie e/o disabilità irreversibili e che provocano grandi sofferenze e, ovviamente, con il consenso esplicito del paziente. In uno scenario di questo tipo, quindi, poco meno di tre quarti della popolazione approva il testo di legge che modifica l’articolo 580 del Codice Penale e che rende non punibile chi agevola il suicidio medicalmente assistito. Il sondaggio di Only Numbers è stato realizzato il 3 e 4 luglio scorsi con metodologia CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne.

– foto screenshot Euroweek –

(ITALPRESS).

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Politica

Tajani “L’Algeria partner strategico per l’Italia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Questa è un’occasione preziosa per rafforzare il dialogo economico e lavorare a nuove opportunità, l’Algeria per l’Italia è un partner strategico”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aprendo il vertice intergovernativo tra Italia e Algeria.

“Siamo due Paesi mediterranei, sappiamo bene che il nostro impegno è determinante per garantire stabilità e pace – ha aggiunto -. Vogliamo che questo mare si trasformi in mare di benessere e non cimitero migranti”.

Il ministro Tajani ha spiegato che “vogliamo lavorare per la stabilità dell’Africa, del Medioriente. E’ una collaborazione non solo di tipo economico ma anche politica tra Italia e Algeria”.

– foto Ipa agency –

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(ITALPRESS).

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