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Politica

Dl sicurezza, Conte “Il Governo reprime il dissenso politico”

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ROMA (ITALPRESS) – “Aderisco all’appello “Per una sicurezza democratica”, contro il “decreto-legge sicurezza”, promosso e sottoscritto da oltre 250 giuspubblicisti italiani, che conferma con la massima autorevolezza quanto il M5S aveva già denunciato quando venne affacciata la prima ipotesi di sostituire questo progetto di legge su cui il Parlamento stava discutendo da oltre un anno con un provvedimento urgente del governo: è un atto di una gravità assoluta, un ulteriore scardinamento del principio di divisione dei poteri e dei valori liberal-democratici stabiliti dalla nostra Costituzione. È un provvedimento che va oltre le varie forzature già compiute dal governo Meloni”. Lo scrive su Facebook il presidente del M5S Giuseppe Conte.

“Dallo scorso anno ci battiamo in Parlamento e in ogni angolo d’Italia per contrastare queste norme che avranno una spaventosa portata repressiva e liberticida. L’obiettivo del governo è sfacciato: mentre i cittadini e le imprese si impoveriscono a causa delle politiche regressive e spietate targate Meloni e monta il malcontento, questa destra incapace al potere introduce 14 nuovi reati e aggrava le pene già esistenti per reprimere il dissenso politico e addirittura la resistenza passiva – aggiunge -. Scordiamoci il “moto di simpatia” che con tono ingannevole Meloni dichiarò – in occasione del suo primo discorso in Parlamento – che avrebbe provato nei riguardi dei giovani che sarebbero scesi per strada a manifestare contro le politiche del suo governo”. 

“In quella occasione incitò i giovani a “essere liberi”. Dov’è questa libertà con un provvedimento che introduce una pioggia di nuovi reati e di inasprimento di pene? Che fine fanno la libertà di manifestazione del pensiero e la libertà di riunione garantite dalla nostra Costituzione? Adesso la battaglia si fa più dura perché al contenuto inquietante per la democrazia si aggiunge, come scrivono i costituzionalisti nell’appello, una forzatura istituzionale di particolare gravità – spiega Conte -: il Parlamento è stato scippato all’ultimo, dopo centinaia di riunioni e audizioni, e si ritroverà a convertire in legge un decreto legge al quale sarà apposta la fiducia. È un precedente pericolosissimo: mai successa prima una cosa del genere. Lo dico a tutti i cittadini che hanno confidato nella capacità di questo governo: questo provvedimento non servirà affatto a punire la peggiore criminalità che infesta il nostro Paese, non garantirà affatto maggiore sicurezza a chi vive in quartieri disagiati, a chi si sente insicuro per le nostre strade dei centri urbani, a chi ha paura di uscire di casa di sera. Questo provvedimento non ha nulla a che vedere con il diritto alla sicurezza che spetta a ogni cittadino, a ogni operatore economico. Questo provvedimento è lo strumento di chi ha lavorato da anni per arrivare al potere e vive ormai distaccato dai problemi quotidiani di chi non arriva a fine mese, non riesce a pagare le bollette, è soffocato dal caro-energia, non sa se riuscirà a riaprire la serranda del negozio il giorno dopo – conclude il leader del M5S -. Questo provvedimento è il frutto della paura di chi quando era giovane andava per strada a gridare contro tutti e adesso che è al potere è angosciato di doversi confrontare col dissenso dei cittadini che vogliono chiedere il conto delle mille promesse mancate”. 

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Roccella “Ad Auschwitz non si deve andare in gita, si va per ricordare e combattere l’antisemitismo”

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ROMA (ITALPRESS) – Sono perfettamente d’accordo con il cardinale Parolin. Ad Auschwitz non si deve andare in gita: si va per ricordare l’antisemitismo di ieri e combattere quello di oggi, una piaga che dobbiamo tutti insieme sconfiggere. E’ esattamente quello che ho voluto dire”. Lo dichiara Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Politica

Gaza, riunione a Palazzo Chigi: confermato l’impegno dell’Italia per la ricostruzione

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ROMA (ITALPRESS) – L’incontro sulla gestione delle emergenze e la ricostruzione della Striscia di Gaza, voluto dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, presieduto dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha confermato l’impegno dell’Italia nel contribuire alla ricostruzione di Gaza e nel rilanciare un processo politico orientato verso un quadro di pace, sicurezza e stabilità in Medio Oriente.

Durante la riunione, sono stati esaminati i progressi già compiuti, in particolare nel settore umanitario, sono stati confermati gli impegni relativi all’iniziativa Food for Gaza, ai piani sanitari, all’istruzione e alla formazione. È stato altresì sottolineato l’intento di proseguire con la cooperazione allo sviluppo, coinvolgendo anche il settore privato. La task force tornerà a riunirsi nelle prossime settimane e all’occorrenza sarà allargata anche agli altri inisteri e alle altre istituzioni coinvolte.

Alla riunione hanno partecipato i ministri dell’Università e la Ricerca Anna Maria Bernini, della Salute Orazio Schillaci, della Protezione civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci, dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste Francesco Lollobrigida, per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, per le Disabilità Alessandra Locatelli, e rappresentanti dei ministeri della Difesa (il capo di Stato Maggiore della Difesa generale Luciano Portolano), dell’Istruzione, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e i vertici dell’intelligence.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Politica

Tajani alla Camera “Svolta storica per il Medio Oriente, ma il successo è ancora appeso a un filo”

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ROMA (ITALPRESS) – “E’ la prima volta in questi anni turbolenti che posso condividere un sentimento di sollievo e speranza per il futuro. Il piano di pace potrebbe essere una svolta storica che cambia il volto del Medio Oriente”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso dell’informativa urgente alla Camera, sottolineando però che “il successo del piano Trump è appeso a un filo, molte sono le variabili che non ancora sono state definite. Tuttavia, quel filo di speranza si sta rivelando solido”.

“E’ cruciale consolidare ora le condizioni affinché la pace resista nella prospettiva di due Stati che convivono in pace e sicurezza. Tutto ciò che rende il cammino più difficile, come i ritardi della riconsegna delle salme rispetto ai tempi pattuiti, è da deplorare con fermezza”, è il pensiero del vicepremier sul mancato rispetto delle tempistiche da parte di Hamas.

“C’è stata un’ondata emotiva e un’attenzione mediatica senza uguali rispetto ad altre situazioni di crisi, proprio in ragione della valenza simbolica di questi luoghi. Un’attenzione sincera, mentre ci sono stati pochi, anche se rumorosi, casi di strumentalizzazione o pregiudizio antisemita. L’antisemitismo va combattuto ovunque e in ogni modo con tutta la forza di cui i sistemi democratici dispongono”, ha aggiunto.

“Oggi è giorno della speranza, quella la luce di speranza che abbiamo visto negli occhi dei bambini di Gaza e quella delle famiglie di israeliane che hanno potuto riabbracciare i loro cari. Non dobbiamo alimentare illusioni premature, il cammino è lungo, la prudenza è necessaria ma, come ha detto il cardinale Pizzaballa, ‘vediamo le prime luci dell’alba dopo una lunga notte’”, ha sottolineato.

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“Il riconoscimento dello Stato della Palestina, quando ci saranno le condizioni che sono state poste anche dal Parlamento, è ora più vicino”, ha ribadito.

“Ho deciso di nominare l’ambasciatore Archi, ambasciatore presso la FAO, come nuovo inviato speciale del Ministero degli Esteri per la ricostruzione di Gaza, inclusi gli aspetti umanitari. Sarà il punto di riferimento della Farnesina”, ha rivelato Tajani.

“La strada è tracciata, credo che nessuno voglia tornare indietro e l’Italia è pronta a fare la sua parte. È tempo di avviare un percorso di sviluppo della Striscia, la ricostruzione deve essere anche morale perchè sarà la prima forma contro la radicalizzazione. È fondamentale concentrarci sulle scuole per offrire un futuro prospero e sereno. Dove c’è prosperità c’è anche sicurezza”, ha concluso.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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