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Cleveland vola al secondo turno play-off, Golden State sul 3-1

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Una storia con il finale scritto e senza sorprese. Divario netto anche oltre le previsioni, così alla fine Cleveland cala il poker e accede al secondo turno dei play-off. Quattro su quattro per i Cavaliers che chiudono il conto (4-0) con un eloquente 138-83 rifilato a domicilio agli Heat, un +55 che porta la somma a un +122 totale nelle 4 gare che entra nella storia Nba.

Chi puntava sull’orgoglio di Miami capisce subito di essersi sbagliato: il primo quarto si chiude sul 17-43 e i Cavs dominano per tutto il match mandandone sei in doppia cifra, ben tre dalla panchina con i 19 di De’Andre Hunter, i 18 di Ty Jerome e gli 11 di Javonte Green.

Per il quintetto iniziale, ne fa 22 Donovan Mitchell, 17 Evan Mobley e infine c’è la doppia doppia di Jarrett Allen che chiude con 14 punti e 12 rimbalzi. Heat frastornati e surclassati con Nikola Jovic che prova a non arrendersi mettendo a referto 24 punti, mentre Bam Adebayo piazza una doppia doppia da 13 punti e 12 rimbalzi, ma non è neanche una magra consolazione. I Cavs fanno festa e vanno al secondo turno, Miami chiude l’incubo di una serie da dimenticare sebbene entri nella storia.

Cleveland avanti nella Eastern Conference, Golden State al match ball nella Western. I Warriors si portano sul 3-1 battendo i Rockets 109-106 in casa. Qui è tutta un’altra musica, regna l’equilibrio e pesa l’esperienza di un Jimmy Butler che, al rientro, gioca una grande gara e risulta decisivo nell’ultimo quarto chiudendo con 27 punti, 6 assist e 5 rimbalzi.

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Houston ha il merito di mettere il freno a Steph Curry che fa registrare al suo attivo ‘soltanto’ 17 punti, ma il collettivo Golden State funziona come dimostrano i 26 punti di Brandin Podziemski, i 15 di Buddy Hield e, dalla panchina, i 13 di Quinten Post.

Houston ha lottato punto su punto, ha creduto nel successo e si è arresa soltanto alla fine nonostante la doppia doppia da 31 punti e 10 rimbalzi di Alperen Sengun, i 25 punti di Fred Van Vleet, i 17 di Amen Thompson (9 i rimbalzi) e gli 11 di Dillon Brooks, mentre nel quintetto iniziale l’unico a non entrare in doppia cifra è stato Jalen Green. Gara-7 potrebbe essere già decisiva, Golden State ha il primo match point, ma Houston c’è e avrà dalla sua il fattore campo.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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U21, Nunziata alla vigilia di Italia-Spagna “Giusto fare dei cambi”

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TRNAVA (SLOVACCHIA) (ITALPRESS) – Sono le due regine d’Europa: con cinque titoli a testa hanno dominato a fasi alterne il Campionato Europeo Under 21. L’Italia a cavallo tra gli anni Novanta e il Duemila, con l’ultimo successo ormai datato 2004, mentre la Spagna ha vinto tre delle ultime sette edizioni e due anni fa è stata sconfitta in finale dall’Inghilterra. Dopo essersi assicurate la qualificazione ai quarti di finale con un turno di anticipo, domani allo stadio “Anton Malatinsky” di Trnava (alle 21, con diretta su Rai 2, arbitra lo scozzese Walsh, venduti 13.400 biglietti) Italia e Spagna si contenderanno il primo posto del Gruppo A: il maggior numero di gol segnati (5 contro i 2 degli azzurrini) consente alla squadra guidata da Santi Denia di poter contare su due risultati su tre, con gli azzurrini obbligati di contro a vincere per volare ai quarti da prima della classe, guadagnandosi così la permanenza a Trnava.

La seconda classificata dovrà invece fare le valigie per giocare il proprio quarto di finale a Dunajska Streda. L’avversaria sarà probabilmente una tra Germania e Inghilterra, difficile dire chi convenga affrontare. Una curiosità: l’Italia non è mai riuscita a vincere tutte e tre le gare del girone, uno stimolo in più per scrivere un altro pezzo di storia.

Il tecnico azzurro, Carmine Nunziata, in conferenza stampa, ha dimostrato di avere le ideee chaire. “Giocheremo la nostra partita come abbiamo sempre fatto, cercando di vincerla, perché ci teniamo a chiudere in testa il girone. Poi vedremo se arriveremo primi o secondi e che avversaria prenderemo ai quarti”, ha detto Nunziata. Alla terza gara in sette giorni inevitabile far rifiatare qualcuno e dare la possibilità di mettersi in mostra a chi ha giocato meno: “Farò sicuramente qualche cambio, perché abbiamo quattro giocatori diffidati (Fabbian, Koleosho, Ndour e Zanotti, ndr.) e qualcuno che ha giocato due partite e ha bisogno di riposare. Visto che abbiamo l’opportunità di poterlo fare è giusto gestire queste cose, anche perché i 23 ragazzi che ho portato qui sono tutti ottimi calciatori. Quella che giocherà sarà sicuramente la formazione migliore”, ha aggiunto il tecnico azzurro.

Faccio un grosso in bocca al lupo a Gattuso: ha un compito non facile ma sicuramente farà grandi cose. Non l’ho ancora sentito, mi hanno detto che potrebbe venire a vedere qualche partita in Slovacchia. Mi farebbe molto piacere. In questi anni c’è sempre stata grande collaborazione tra la Nazionale maggiore e l’Under 21, penso che continuerà ad essere così”, ha concluso Nunziata a proposito del nuovo ct azzurro Rino Gattuso.

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Domani potrebbe fare il suo esordio nell’Europeo Jacopo Fazzini, che ha recuperato da quel problemino fisico che ne aveva messo in dubbio l’utilizzo in occasione del primo match contro la Romania: “Fisicamente sto bene, mi sono sempre allenato e ho molta voglia di giocare. Sono a disposizione e spero di far parte della partita. Vogliamo arrivare primi nel girone per dare continuità a quello che stiamo facendo, la Spagna è una bella squadra, ma anche noi siamo molto forti e abbiamo le qualità per vincere”. “Mi dispiace ancora per come è finito il campionato, eravamo partiti bene e avremmo potuto centrare l’obiettivo. E’ stata una stagione un po’ particolare, condizionata dagli infortuni, non solo il mio ma anche dei miei compagni. Adesso però sono totalmente concentrato sulla Nazionale, sull’Europeo e su quello che devo fare qui. Rappresentare il proprio Paese è speciale, vogliamo arrivare in fondo a questo Europeo”, ha aggiunto il giocatore reduce dalla retrocessione in B con la maglia dell’Empoli.

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Virtus Bologna sotto shock, Polonara ha la leucemia: ha già iniziato le cure

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Un macigno sulla Virtus Bologna. La società emiliana, alla vigilia di gara 3 della finale scudetto contro Brescia (Vu Nere avanti 2-0 e al primo match point), fa sapere che “nel corso delle ultime settimane Achille Polonara è stato sottoposto ad ulteriori indagini mediche specialistiche a seguito delle quali è stata formulata la diagnosi di leucemia mieloide. Polonara è ora ricoverato presso l’Ospedale Sant’Orsola Malpighi di Bologna dove ha già iniziato le terapie specifiche. Tutta la famiglia di Virtus Segafredo Bologna è vicina ad Achille ed ai suoi affetti ed augura al ragazzo una pronta guarigione. Forza Achi siamo tutti con te, ti aspettiamo!”.

In campo per l’ultima volta lo scorso 2 giugno in occasione della gara 2 della semifinale contro Milano, Polonara era rimasto ai box saltando le successive sfide con l’Olimpia e i primi due round con Brescia a causa di una sindrome mononucleosica, aveva fatto sapere la Virtus.

Per la 33enne ala anconetana una nuova battaglia: nell’ottobre 2023, infatti, da poco in forza alle Vu Nere, Polonara era stato sottoposto a intervento chirurgico per la rimozione di una neoplasia testicolare, scoperta grazie a un controllo antidoping sostenuto dopo la finale di Supercoppa a Brescia. A quasi due mesi dall’operazione il rientro in campo, la chiamata in Nazionale con tanto di fascia di capitano nel febbraio 2024 contro l’Ungheria e un ritorno alla normalità interrotto ora bruscamente da questa diagnosi.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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La Russa “Gattuso nuovo ct Italia? Auguri, ma i simboli del nostro calcio sono altri”

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ROMA (ITALPRESS) – “Bisogna fare gli auguri a Gattuso e alla Nazionale, quando si ama la Nazionale le critiche a posteriori servono a poco. Però ho telefonato a Gravina prima della scelta e gli ho espresso i miei leciti dubbi. Quando Gravina dice che Gattuso è un simbolo del nostro calcio, io dico che non è proprio esatto. Semmai lo è Buffon, che forse è dietro a questa decisione, allora tanto valeva fare Buffon selezionatore. Non c’è bisogno di essere allenatori per selezionare una nazionale”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervenuto alla puntata 764 de “La Politica nel pallone” di Emilio Mancuso su Radio Rai Gr Parlamento, commenta la nomina di Gennaro Gattuso come nuovo ct della Nazionale. “I simboli del nostro calcio sono altri, molti non sono allenatori, come Totti e Del Piero – aggiunge -. Poi ci sono Cannavaro, Nesta, Pippo Inzaghi. Non è giusto considerare Gattuso il simbolo del nostro calcio, il nostro calcio non è un calcio da ‘Ringhio’, ma è il calcio dei Rivera, Baggio, Del Piero, Zenga. Ecco, perché non Zenga?”.

Infine, su chi avrebbe preferito come ct: “Avrebbero dovuto pensarci prima. Ranieri o Mancini, se fossero stati previsti come piano B, quando era necessario prevedere un piano B, avrebbero accettato. Ma anche lo stesso Mourinho, perché no. Ma adesso è inutile piangere sul latte versato. Abbiamo scelto Gattuso e quindi viva Gattuso, mi auguro vada bene. L’importante è che poi ci si assuma i meriti del successo, se ci sarà, ma anche le responsabilità di un eventuale insuccesso”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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