Cronaca
Sanità, nel 2020 blocco delle prestazioni non Covid per 50% dei pazienti
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3 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Con l’arrivo della pandemia si è dovuto far fronte all’assistenza straordinaria dei pazienti Covid, con il blocco delle prestazioni ordinarie richieste dai pazienti non-Covid, che nel 2020 ha riguardato il 50% dei pazienti e una punta del 71,5% per gli interventi chirurgici programmati. E’ quanto emerge dal 19° Rapporto sull’attività ospedaliera in Italia “Ospedali&Salute”, realizzato dall’Aiop, l’Associazione italiana ospedalità privata, in collaborazione con Ermeneia – Studi & Strategie di Sistema, e presentato presso l’Auditorium del Ministero della Salute.
Attraverso un’analisi dettagliata dei servizi sanitari, dell’evoluzione del settore, dei costi, delle difficoltà di accesso e della qualità percepita dai cittadini, la ricerca offre un quadro esaustivo del sistema ospedaliero italiano, nelle sue componenti di diritto pubblico e privato del SSN.
Tra le priorità emerse, la necessità di ribilanciare le prestazioni tra pazienti Covid e pazienti non-Covid e l’esigenza di ottimizzare i servizi mettendo “a sistema” l’attività degli istituti ospedalieri di diritto pubblico e di quelli di diritto privato accreditati. Urgente, inoltre, riorganizzare, anche sotto il profilo tecnico-gestionale, il SSN, con un effettivo rifinanziamento e un apporto più largo da parte del settore privato.
Una conferma arriva dai dati oggettivi forniti dalle strutture sanitarie sulla contrazione delle prestazioni per i pazienti non-Covid (-21% tra il 2019 e il 2020, sui ricoveri ospedalieri, ma diventano del -23,9% per il Mezzogiorno). Le prestazioni specialistiche sono diminuite, nei primi 9 mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, del 30,3%, con valori più alti in Lombardia (-51,9%) e Provincia di Bolzano (-48,8%).
Il 65,6% degli ex pazienti Covid ammette che il percorso di uscita dal contagio è stato “molto e/o abbastanza lungo” e, parallelamente, il 63,2% ha ammesso che si è trattato anche di un’esperienza “molto e/o abbastanza pesante”. Inoltre, il 56,2% dei contagiati ha registrato anche dei problemi di long Covid, di cui un terzo (il 18,9%) di tipo “serio”.
I dati sull’andamento delle liste d’attesa, infine, risultano in contrazione per la popolazione, tra il 2020 e il 2021, mentre sono in forte espansione (da 3,8 a 8,3 volte in più nel 2020 e di circa 5 volte di più nel 2021) per i pazienti Covid.
Tra il 2020 e il 2021 è emerso un graduale processo di socializzazione alla pandemia, con posizioni che però tendono a polarizzarsi. In particolare, nel caso dei pazienti ex Covid risulta un livello consistente di dissenso, tra il 26% e il 32%, specialmente sull’opportunità di estendere la vaccinazione e di sostenerla per ragioni di solidarietà collettiva.
Per il Green pass, invece, il livello di consenso sia da parte della popolazione che da parte degli ex pazienti Covid tende a superare il 70%.
Restano tre esigenze di fondo da affrontare con urgenza: il rapporto tra pazienti Covid e pazienti non-Covid; la sinergia tra gli istituti ospedalieri di diritto pubblico e quelli di diritto privato (strutture accreditate); un rifinanziamento del SSN che riporti il rapporto tra spesa sanitaria e PIL verso un’incidenza più prossima rispetto a quella dei Paesi dell’OCSE e del G7.
“Dal 19° Rapporto “Ospedali&Salute” emerge come in questi due anni di pandemia l’impegno delle strutture sanitarie sia stato davvero eccezionale, con un riscontro significativo nell’esperienza percepita dai pazienti”, ha detto la presidente di Aiop, Barbara Cittadini, che ha sottolineato “il ruolo determinante, nel contrasto alla malattia, delle strutture appartenenti all’Aiop, che hanno messo a disposizione un numero rilevante di posti letto per pazienti Covid, quasi 1000 per terapie intensive e sub-intensive e 9400 per acuti e post-acuti. Un’esperienza virtuosa, che deve essere replicata e integrata in modo stabile nel nostro SSN, sia nella gestione di una straordinarietà ancora in corso sia nel recupero di una ordinarietà sacrificata più del necessario. Resta decisiva, in ogni caso, una comunicazione che sappia orientare i comportamenti individuali verso scelte di responsabilità sociale. Nel tempo, si sono sviluppati 21 sistemi sanitari differenti, fortemente eterogenei in efficienza ed efficacia. Nel 2021, il sistema ospedaliero italiano ha mostrato una crescita nell’offerta delle prestazioni, che però non ha interessato l’intero Paese. Bisogna ripensare il Servizio Sanitario Nazionale, valorizzando la sinergia tra le strutture di diritto pubblico e quelle di diritto privato, recuperando l’idea della ‘salute come investimentò e non più come puro costo”.
Per Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, “l’esperienza della pandemia ha posto in evidenza la complementarietà del sistema privato rispetto al pubblico. Il sostegno dato dal mondo privato è stato fondamentale non soltanto nella prima fase della gestione della pandemia, ma anche nella campagna di vaccinazione. Un esempio virtuoso che deve essere portato avanti. Finalmente la politica ha preso coscienza che finanziare la sanità non è un costo, ma un investimento e che non c’è progresso senza tutela della salute. Occorre, pertanto, recuperare il più in fretta possibile il gap drammatico per quanto riguarda le liste di attesa e assicurare il potenziamento della medicina del territorio e dei servizi ai cittadini. In tal senso, il ruolo dei privati può essere un valore aggiunto nella realizzazione di questo disegno”.
Secondo Giovanni Baglìo, dirigente Agenas, “durante la crisi pandemica abbiamo assistito a una riduzione dei ricoveri, in maniera uniforme sull’intero territorio nazionale. Il settore privato, da questo punto di vista, ha assunto un ruolo vicariante rispetto a quello pubblico. La riduzione, dunque, risulta più contenuta grazie al settore privato, fortemente impegnato nel fronteggiare l’emergenza pandemica. L’auspicio è che l’alleanza virtuosa fra pubblico e privato, che ha permesso al sistema sanitario di contenere i danni, continui in maniera efficace, rafforzandosi sia in termini di quantità che di qualità assistenziale”.
Per Massimiliano Valerii, direttore generale del Censis, “la pandemia ha messo in luce in maniera eclatante non soltanto le vulnerabilità strutturali del nostro sistema sanitario in termini di razionamento delle prestazioni, ma anche i punti di forza, ovvero la collaborazione di soggetti privati e pubblici nella ricerca di una soluzione con le vaccinazioni. Da oggi in avanti dobbiamo concepire l’offerta di salute come un ecosistema, in cui il sistema sanitario pubblico e i soggetti privati possano cooperare per dare risposte efficaci ed efficienti ai cittadini”.
(ITALPRESS).
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MILANO (ITALPRESS) – Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha incontrato una delegazione del Pd regionale, dopo l’inchiesta che lo vede indagato. Domani Sala riferirà in Consiglio comunale.
“È stato un incontro costruttivo. Come delegazione abbiamo ribadito al sindaco l’appoggio e il sostegno del Partito Democratico – riferisce Alessandro Capelli, segretario Pd Milano metropolitana -. Abbiamo espresso le nostre priorità, confermando al sindaco la necessità di segnali di cambiamento per rispondere ai nuovi bisogni della città. Può essere un’occasione per ripartire, investendo sul confronto serrato con la città da parte di tutto il centrosinistra, dando priorità alle sfide più pressanti che hanno investito Milano: diritto all’abitare, direzione dello sviluppo urbanistico, accessibilità, equità e città pubblica”.
Anche oggi intanto sulla vicenda sono state diverse le prese di posizione.
“Non ci si può dimettere per un avviso di garanzia e non si può fermare lo sviluppo di Milano per una indagine”, ha detto il deputato di Italia Viva Davide Faraone, vicepresidente del partito.
“Beppe Sala vada avanti e completi il suo mandato per Milano. Non è sopportabile che si chieda un passo indietro al Sindaco e alla Giunta per un’indagine, un avviso di garanzia non può fermare il lavoro per la città”, afferma Andrea Marcucci, presidente del partito liberaldemocratico.
“Basta con le forche del doppiopesismo giustizialista. Forza Italia è e sarà sempre garantista, anche con il sindaco Sala. Un avviso di garanzia non può e non deve comportare automaticamente le dimissioni”, ha affermato il deputato e Responsabile dei dipartimenti di Forza Italia, Alessandro Cattaneo.
“C’è un tema importante, però, che è tutto politico. Chi ha tolto la fiducia a Sala? È il Partito Democratico stesso che sta rinnegando il modello Milano”, ha aggiunto.
Sulla stessa posizione il leader del partito e vicepremier Antonio Tajani.
(ITALPRESS).
Cronaca
Darderi vince il torneo di Bastad, De Jong ko in tre set
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20 Luglio 2025di
Redazione
BASTAD (SVEZIA) (ITALPRESS) – Luciano Darderi cala il tris. Dopo aver vinto i tornei di Cordoba e Marrakech, il 23enne italo argentino scrive il suo nome anche nell’albo d’oro del “Nordea Open”, Atp 250 che si è disputato sulla terra battuta di Bastad, in Svezia, con montepremi totale pari a 596.035 euro. Numero 55 Atp e sesto favorito del seeding, dopo aver battuto in semifinale la prima testa di serie Francisco Cerundolo, in finale Darderi si è imposto in tre set contro l’olandese Jesper De Jong, numero 106 del mondo, battuto 6-4, 3-6, 6-3.
“Ero un pò nervoso all’inizio, è il terzo titolo e sono felice di aver vinto qui a Bastad, davanti a un grande pubblico”. Le sue parole nell’immediato dopo-partita. “Faccio i complimenti a Jesper, che è una bellissima persona, e al suo team, hanno fatto un grande lavoro – ha spiegato Darderi dopo la premiazione -. Adesso penso che questo diventerà il mio torneo preferito. Ho lavorato tutta la vita per momenti come questi, ringrazio anche mio padre e tutto il mio team per il lavoro fatto insieme. Voglio ringraziare l’organizzazione e tutti voi, sono stato benissimo qui”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Trump “In sei mesi abbiamo rilanciato gli Usa”
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20 Luglio 2025di
Redazione
WASHINGTON (ITALPRESS) – “Oggi è l’anniversario dei primi sei mesi del mio secondo mandato. E’ importante sottolineare che viene salutato come uno dei periodi più significativi per qualsiasi Presidente. In altre parole, abbiamo fatto molte cose buone e grandiose, tra cui la fine di numerose guerre con paesi che non avevano alcun legame con noi se non quello commerciale e, in alcuni casi, l’amicizia. Un anno fa il nostro Paese era morto, con quasi nessuna speranza di rinascita. Oggi gli Stati Uniti sono il Paese più “in voga” e il più rispettato al mondo”. Lo scrive il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un post su Truth Social.
“I miei numeri nei sondaggi all’interno del Partito Repubblicano e del MAGA – aggiunge – sono aumentati significativamente da quando la bufala di Jeffrey Epstein è stata smascherata. Hanno raggiunto il 90%, il 92%, il 93% e il 95% in vari sondaggi, e sono tutti record per il Partito Repubblicano”.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).


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