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Pedersen fa tris al Giro d’Italia 2025 e resta in maglia rosa
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6 mesi fa-
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Redazione
MATERA (ITALPRESS) – Capolavoro di Mads Pedersen, la maglia rosa vince anche nella quinta tappa del Giro d’Italia 2025, la Ceglie Messapica-Matera di 151 chilometri. Il danese della Lidl-Trek si era staccato sulla salita finale, ma dopo una grande rimonta è riuscito a vincere al fotofinish sull’azzurro Edoardo Zambanini (Bahrain-Victorious); terzo il britannico Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team).
La corsa è scivolata via con la solita fuga di giornata, dopo pochi chilometri dal via ufficiale Davide Bais (Team Polti VisitMalta), Giosuè Epis (Arkea- B&B Hotels) e Lorenzo Milesi (Team Movistar) hanno guadagnato un buon margine dal gruppo che fino ai -40 non ha forzato l’andatura: i tre, infatti, hanno trovato la giusta intesa per tentare l’impresa. Milesi e Bais hanno proseguito la loro azione, diversi velocisti hanno perso contatto sulla salita di Montescaglioso: i due uomini in fuga sono stati ripresi a 13 km dal traguardo, decisivo il forcing nel finale da parte della UAE che ha scremato ulteriormente il gruppo. Nel finale Pedersen ha perso contatto, ma nel tratto finale è riuscito a ricucire lo strappo andando a vincere così la terza tappa dopo quelle di Tirana e Valona e conquistando anche 10″ di abbuono. Domani la sesta frazione, la Potenza-Napoli di 227 km, la più lunga del Giro.
LE PAROLE DI PEDERSEN
“È stato difficilissimo, ma la squadra è stata fantastica, senza una squadra così non sarebbe stato possibile vincere. Sono venuto al Giro per vincere il più possibile, ho cercato di arrivare nella miglior forma per poter fare bene. Napoli? Mi godo la vittoria di oggi”, ha dichiarato il vincitore.
L’ORDINE DI ARRIVO DELLA QUINTA TAPPA
- Mads Pedersen (Lidl Trek) in 3h27’31”
- Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious) s.t
- Tom Pidcock (Q36.5) s.t.
- Orluis Aular (Movistar) s.t.
- Filippo Fiorelli (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) s.t.
- Michael Storer (Tudor) s.t.
- Quentin Pacher (Groupama-FDJ) s.t.
- Brandon Rivera (Ineos Grenadiers) s.t.
- Damiano Caruso (Bahrain Victorious) s.t.
- Isaac Del Toro (UAE Team Emirates-XRG)
LE CLASSIFICHE
CLASSIFICA A TEMPO (maglia rosa)
1. Mads Pedersen DEN (Lidl-Trek) in 15h11’52”
2. Primoz Roglic SLO (Red Bull-Bora) a 17″
3. Mathias Vacek CZE (Lidl-Trek) a 24″
4. Brandon McNulty USA a 31″
5. Isaac Del Toro MEX a 32″
6. Juan Ayuso ESP a 35″
7. Max Poole GBR a 43″
8. Antonio Tiberi ITA a 44″
9. Michael Storer AUS a 46″
10. Giulio Pelizzari ITA a 50″
CLASSIFICA A PUNTI (maglia ciclamino)
1. Mads Pedersen DEN 139 punti
2. Olav Kooij NED 52
3. Casper Van Uden NED 50
CLASSIFICA MIGLIOR SCALATORE (maglia celeste)
1. Lorenzo Fortunato ITA 29 punti
2. Sylvain Moniquet BEL 20
3. Pello Bilbao ESP 12
CLASSIFICA MIGLIOR GIOVANE (maglia bianca)
1. Mathias Vacek CZE in 15h12’16”
2. 2. Isaac Del Toro MEX a 8″
3. Juan Ayuso ESP a 11″
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Sport
Vlahovic non basta, Juventus-Sporting 1-1: i bianconeri restano a secco di vittorie in Europa
Pubblicato
7 ore fa-
5 Novembre 2025di
Redazione
TORINO (ITALPRESS) – Ancora un pareggio per la Juventus in Champions League. Nella quarta giornata, alla prima con Luciano Spalletti in panchina nella massima rassegna continentale, la squadra non è riuscita ad andare oltre l’1-1 all’Allianz Stadium di Torino contro lo Sporting Lisbona: Vlahovic ha risposto alla rete di Araujo. Per i bianconeri qualificazione alla seconda fase che si è complicata anche se non impossibile.
Avvio di gara di marca bianconera, ma al 12′ è stato lo Sporting a passare con Araujo. Pedro Goncalves, servito da Geovany Quenda, è stato bravo a verticalizza per Ioannidis abile a fare la sponda di tacco per Trincao, palla del numero 17 per Araujo che ha controllato e col mancino ha sferrato un diagonale che è andato prima a sbattere sul palo e ha poi terminato la sua corsa in rete alle spalle di Di Gregorio. Due minuti più tardi è stata la traversa a negare il gol del raddoppio allo Sporting su conclusione di Trincao. Tra il 17′ e il 18′, invece, duello tra Vlahovic e il portiere Rui Silva: ad avere la meglio è stato l’estremo difensore ospite che prima ha respinto un colpo di testa del serbo servito dalla destra da Kalulu e poi ha deviato in corner una conclusione col mancino del numero nove bianconero.
La vendetta di Vlahovic è arrivata al 34′ quando, da una azione innescata a centrocampo da Yildiz e proseguita da Thuram, ha anticipato Goncalo Inacio e ha trovato la deviazione vincente da pochi passi trafiggendo Rui Silva. Secondo tempo di ulteriore intensità ma senza particolari occasioni degne di nota fino al recupero. Da segnalare ancora Vlahovic protagonista in avvio con una conclusione rasoterra dalla distanza al 5′ facile preda del portiere, mentre al 18′ l’occasione è capitata sui piedi di Thuram che di destro ha mandato il pallone in curva, La grande chance è arrivata al 47’quando da un traversone di Kalulu il colpo di testa del neo entrato David ha trovato ancora una volta le mani del provvidenziale Rui Silva.
IL TABELLINO DELLA PARTITA
JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio 6; Kalulu 6, Gatti 6, Koopmeiners 6.5; Cambiaso 6, Locatelli 6.5 (37′ st Miretti sv), Thuram 6 (27′ st Kostic sv), McKennie 6.5; Conceicao 6 (27′ st Zhegrova sv), Yildiz 6.5 (42′ st David sv); Vlahovic 7 (37′ st Adzic sv). In panchina: Perin, Scaglia, Openda, Rugani, Joao Mario, Rouhi. Allenatore: Spalletti 6.5.
SPORTING LISBONA (4-2-3-1): Rui Silva 7; Vagiannidis 6 (22′ st Quaresma 6), Diomande 5.5, Goncalo Inacio 5.5, Araujo 6.5; Joao Simoes 6 (37′ st Morita sv), Hjulmand 6.5; Quenda 6 (22′ st Catamo 6), Trincao 7, Goncalves 6 (37′ st Alisson Santos sv); Ioannidis 5 (27′ st Suarez sv). In panchina: Virginia, Reis, Kochorashvili, Ribeiro, Bruno Ramos, Blopa, Mangas. Allenatore: Rui Borges 6.
ARBITRO: Siebert (Germania) 6.
RETI: 12′ pt Araujo, 34′ pt Vlahovic.
NOTE: serata fredda, terreno in perfette condizioni. Ammoniti: Thuram, Cambiaso, Goncalves, Araujo, Hjulmand. Angoli: 5-0 per la Juventus. Recupero: 1′; 4′.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Il Napoli stecca ancora in Champions, finisce 0-0 contro l’Eintracht
Pubblicato
9 ore fa-
4 Novembre 2025di
Redazione
NAPOLI (ITALPRESS) – Ancora uno stop in Europa per il Napoli, che contro l’Eintracht Francoforte non va oltre lo 0-0. Una serata non particolarmente positiva per gli uomini di Antonio Conte, che appaiono poco brillanti, imprecisi e in difficoltà nel cercare di scalfire il muro eretto dai tedeschi. Non arriva, quindi, il riscatto dopo la pesantissima sconfitta subita sul campo del Psv Eindhoven, e ora la classifica vede i partenopei con appena quattro punti all’attivo quando siamo a metà di questa prima fase della competizione.
Conte ritrova Lobotka, al rientro da titolare dopo un mese fuori per infortunio, e a sinistra propone l’inedita catena formata da Gutierrez e Elmas. Il canovaccio della partita è chiaro fin da subito, con il Napoli che prova a comandare il gioco tramite il possesso palla, mentre l’Eintracht aspetta e prova a ripartire con grande velocità. Al 6′ la prima occasione per gli azzurri, con Hojlund e Anguissa che si ostacolano a vicenda al momento del tiro su un cross di Gutierrez, poi Zetterer mura il secondo tentativo del danese. Questo, di fatto, è l’unico lampo del primo tempo; nel Napoli pesa la serata negativa di Anguissa e soprattutto McTominay, mentre sugli esterni Politano non riesce mai a saltare Brown, senza dubbio migliore in campo.
Nella ripresa, Kristensen manca lo specchio di poco dalla distanza, ma viene fermato tutto per un fallo precedente, mentre, al 73′, Milinkovic-Savic si fa trovare pronto sul tiro potente ma centrale di Knauff, “smarcato” da un goffo intervento di Buongiorno. Positivo l’ingresso di Lang, che al 76′ crea un’occasione importante sprecata ancora da Anguissa, che forse non si aspettava il passaggio di Elmas. Il centrocampista camerunense è autore di una bella cavalcata sulla destra all’83’, ma il suo cross viene malamente sprecato da McTominay, che spara alle stelle. Ancora Anguissa ci prova di testa all’89’, ma centra in pieno Koch, poi Di Lorenzo manca la ribattuta a rete calciando alto. All’ultimo respiro, Collins respinge il tentativo di Elmas e Zetterer blocca la deviazione in mischia di Hojlund. Al fischio finale, dagli spalti del Maradona si sente anche qualche fischio per il Napoli, che spreca un’altra occasione per fare i tre punti e vede complicarsi il discorso qualificazione.
IL TABELLINO DELLA PARTITA
NAPOLI (4-3-3): Milinkovic-Savic 6.5; Di Lorenzo 5.5, Rrahmani 6, Buongiorno 5.5, Gutierrez 5; Anguissa 5.5, Lobotka 6 (29’st Lang 6.5), McTominay 5; Politano 5 (20’st Neres 5.5), Hojlund 5.5, Elmas 6. In panchina: Contini, Ferrante, Juan Jesus, Olivera, Vergara, Beukema, Ambrosino. Allenatore: Conte 5.5.
EINTRACHT FRANCOFORTE (3-4-2-1): Zetterer 6; Collins 6.5, Koch 6, Theate 6; Kristensen 6, Chaibi 6 (48’st Dahoud sv), Larsson 6.5 (34’st Skhiri sv), Brown 7 (48’st Amenda sv); Gotze 5.5, Bahoya 5.5 (20’st Knauff 6); Burkardt 5.5. In panchina: Grahl, Santos, Wahi, Doan, Chandler, Buta, Batshuayi. Allenatore: Toppmoller 6.
ARBITRO: Pinheiro (Por) 6.
NOTE: serata serena, terreno in ottime condizioni. Ammoniti: Rrahmani, Zetterer, Gutierrez. Angoli: 5-3. Recupero: 1′ pt; 5′ st.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Sport
Sinner “Fiero di essere italiano, in Coppa Davis forti anche senza di me”
Pubblicato
11 ore fa-
4 Novembre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – “Sono orgoglioso di essere italiano, sono molto felice di essere nato in Italia e non in Austria, o da un’altra parte, perché secondo me onestamente questo Paese merita molto di più, anche di quello che sto facendo io”. Jannik Sinner rivendica con orgoglio le sue radici nell’intervista rilasciata a Sky Sport per il quarto capitolo di “Jannik, oltre il tennis”, in onda da domani.
“Abbiamo le strutture, abbiamo gli allenatori, abbiamo i giocatori, abbiamo tantissime mentalità differenti. Che sono anche la nostra nostra forza: alcuni dicono che l’Alto Adige è diverso, la Sicilia è totalmente diversa, però è anche la nostra fortuna, la forza nelle differenze. Quindi abbiamo di tutto per essere lì a competere contro i migliori al mondo e secondo me dobbiamo unirci, stare insieme e darci forza per avere più trofei e più orgoglio possibile, perché secondo me l’Italia lo merita”. Per quanto riguarda il suo ruolo, “io ho sempre pensato che noi atleti non cambiamo il mondo. Poi ognuno ha degli idoli: all’inizio il mio è stato Andreas Seppi, perché conoscevo solo lui, e poi dopo, quando sono entrato un po’ nel tennis, è diventato Federer, poi ho conosciuto Nadal e ho detto “lui umanamente è incredibile”. Poi ho conosciuto Djokovic e ho detto “lui è incredibile in quello che fa”. Però poi ti rendi conto che siamo persone che non cambiano il mondo. Noi giochiamo solo a tennis, cerchiamo di tirare una pallina in campo. Poi c’è chi lo fa meno bene e chi lo fa di più”.
Sinner è anche tornato sulla sua scelta di non giocare la Davis. “A fine stagione, con tutte le pressioni, le partite giocate, le emozioni, sia quando si è vinto sia dopo una sconfitta, ci vuole tanto tempo a rimettere tutte le cose insieme. E soprattutto a fine stagione una settimana è davvero tanto, per noi atleti. Per me quest’anno non c’è stato un minimo di dubbio che questa è stata la scelta giusta. Invece l’anno scorso è stato diverso: l’anno scorso non ho giocato a Parigi, ho detto “io voglio giocare la Davis” e mi hanno un po’ trattenuto, nel mio team, ma ho detto “no, questo quest’anno voglio giocare” perché l’avevo promessa a Berrettini quando abbiamo vinto nel 2023, quando lui era lì a sostenerci e abbiamo vinto, io l’ho abbracciato e gli ho detto “ti prometto che vinciamo insieme la prossima Coppa Davis, perché tu lo meriti e siamo una squadra incredibile” e l’abbiamo vinta. Poi da lì avevo già deciso che l’anno prossimo sicuramente non avrei giocato. La cosa che a me personalmente non piace è che abbiamo una squadra incredibile anche senza di me e non ne parla nessuno. Noi dobbiamo rinunciare al numero 26 al mondo, che in questo momento è Darderi, possiamo permettere di non convocare il 26 al mondo in Coppa Davis perché c’è Cobolli, c’è Musetti, ce ne sono tantissimi altri: abbiamo una squadra di doppio incredibile. Possiamo vincere anche così, abbiamo lo stesso Berrettini, e quindi la possibilità di vincere la Davis è alta”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS)

OGGI IN EDICOLA – 5 NOVEMBRE 2025
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