Cronaca
A Milano inaugurato il nuovo Punto Luce di Save the Children
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22 ore fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – È stato inaugurato questa mattina, a Milano, il nuovo Punto Luce di Save the Children, centro ad alta intensità educativa per supportare il percorso di crescita di bambini, bambine e adolescenti del Gallaratese a fianco di scuole, istituzioni e associazioni del territorio, alla presenza di: Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, Giulia Pelucchi, Presidente Municipio 8 di Milano, Claudio Tesauro, Presidente di Save the Children Italia, Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children Italia, Sara Mariazzi, Presidente Cooperativa EQUA, le studentesse, gli studenti e il Dirigente scolastico, Giovanni Pietro Poggio, dell’Istituto Comprensivo Borsi di Milano, Paolo Bonassi, Chief Social Impact Officer di Intesa Sanpaolo, Roberto Selva, Advisor Marketing e Comunicazione di Esselunga, le ragazze e i ragazzi dell’Istituto Professionale Carlo Porta di Milano che hanno preparato il catering per l’evento.
Il Punto Luce si trova in via Ojetti 20, nel quartiere Gallaratese, e si aggiunge alla rete territoriale già sviluppata in questi anni da Save the Children: è il terzo Punto Luce aperto dall’Organizzazione nella città di Milano, dopo quelli del Giambellino e di Quarto Oggiaro. Grazie a un’offerta educativa modulare e differenziata, realizzata in collaborazione con EQUA Cooperativa Sociale e con altri attori del territorio, il Punto Luce ogni anno coinvolgerà oltre 1.000 bambine, bambini e adolescenti tra i 6 e i 18 anni e, a partire da settembre, le attività verranno estese anche ai minori 0-6 anni e alle loro famiglie.
Con un giardino di circa 2 mila metri quadri, il Punto Luce offre anche un ampio spazio di verde urbano per i giovani, un luogo di aggregazione per il benessere fisico, lo sviluppo educativo, sociale ed emotivo di bambini e adolescenti, oltre che uno spazio aperto alla comunità con eventi e iniziative che verranno co-progettati insieme alle altre realtà del quartiere.
Il Punto Luce – il 27 esimo aperto da Save the Children in Italia – nasce con l’obiettivo di contrastare le diseguaglianze e la povertà educativa e promuovere il benessere di ragazze e ragazzi, consentendo loro di costruirsi un futuro attraverso un ambiente educativo ricco di opportunità. Sarà un presidio socioeducativo per il territorio capace di intercettare i nuovi bisogni degli adolescenti e di sperimentare nuove azioni per il contrasto alle diseguaglianze educative e sociali.
Il Punto Luce nasce per rispondere alle esigenze di un quartiere, il Gallaratese, caratterizzato da una forte presenza di bambini, ragazzi e ragazze con background migratorio (il 40% ha almeno un genitore di origine straniera) e il 12% delle famiglie con bambini composto da nuclei mono genitoriali, nella gran parte dei casi mamme con uno o più figli. In Lombardia un minore su 6 vive in condizione di povertà relativa (16,1%), con una dispersione scolastica del 7,7%.
Nella provincia di Milano il 35,2% degli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado non ha competenze numeriche adeguate (in Lombardia sono il 35,4%) e uno su tre (33,5%) non ha competenze alfabetiche adeguate (la media regionale è del 33,3%). Poco meno di un giovane su 10 (9,6%) non studia e non lavora, in Lombardia la percentuale sale al 10,6%.
“La presenza di Save the Children a Milano risale a oltre dieci anni fa e in questo tempo abbiamo raggiunto migliaia di minori – più di 5.500 solo nel 2024 – con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa partendo dall’ascolto dei loro desideri e delle aspirazioni per accompagnarli nel loro percorso di crescita. L’esperienza positiva dei nostri Punti Luce ci ha dimostrato che dare a bambini, bambine e adolescenti la possibilità di immaginare il proprio futuro liberamente, senza preclusioni dettate dal contesto di provenienza, potenziando le risorse per prevenire la povertà educativa e sperimentando modelli di intervento integrato, genera un cambiamento positivo sia nei protagonisti che nel territorio”, ha dichiarato Claudio Tesauro, Presidente di Save the Children Italia.
“Le straordinarie risorse che bambini, bambine e adolescenti sanno mettere in campo, se ascoltati, stimolati e sostenuti nei loro diritti e nelle loro aspirazioni, sono la migliore risorsa per la rigenerazione dei territori che abitano. Questo costante lavoro in rete con le istituzioni, le realtà del territorio, gli insegnanti e i genitori, punta a far nascere e crescere una vera e propria comunità educante, con un approccio concreto e strategico di corresponsabilità rispetto ai percorsi di crescita di tutti i bambini, le bambine e gli adolescenti”.
Il Punto Luce Gallaratese è uno spazio che promuove un’educazione di qualità in contesti non formali e l’inclusione sociale. Si pone come un laboratorio permanente di sperimentazione in cui proporre e testare metodologie di intervento innovative. Il nuovo Punto Luce mette al centro, nello specifico, gli adolescenti e mira a promuovere il loro benessere con azioni educative concrete e di qualità che tengano conto della sostenibilità ambientale e sociale come leva per formare cittadine e cittadini attivi e consapevoli.
Bambine, bambini e adolescenti sperimenteranno diversi tipi di attività: dai laboratori esperienziali per lo sviluppo della capacità espressiva agli incontri dedicati alla sostenibilità ambientale, e ancora il sostegno allo studio, l’accesso alle nuove tecnologie e attività legate allo sviluppo di un pensiero critico sul mondo digitale per promuovere un accesso pieno, competente e sicuro alla rete.
All’interno della struttura è presente anche un Makerspace, un laboratorio di produzione digitale dove ragazze e ragazzi potranno apprendere attraverso l’uso di macchinari, strumenti tecnologici e percorsi di progettazione e sperimentazione.
Inoltre, per sostenere il percorso di crescita di bambini e adolescenti in situazione di particolare fragilità, l’Organizzazione attiverà le Doti Educative, ovvero piani individuali di supporto per minori in condizioni certificate di disagio economico, che verranno individuati grazie alla rete territoriale, dalla scuola ai servizi sociali di riferimento.
In linea con quanto avviene per tutta la rete nazionale, anche il Punto Luce Gallaratese lavora insieme a scuole, associazioni e istituzioni del territorio con l’obiettivo di rafforzare le reti di supporto per l’infanzia e l’adolescenza. Nello specifico, grazie alla collaborazione con la rete QuBì Municipio 8, che da anni promuove un modello di welfare territoriale, il Punto Luce metterà a disposizione dei servizi esistenti i propri spazi e le proprie competenze per rispondere in modo più efficace ai bisogni delle famiglie e dei minori.
“Il Punto Luce di Save the Children al Gallaratese ha tutte le caratteristiche per diventare un luogo di riferimento per i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze del quartiere, soprattutto per chi tra loro vive una situazione di fragilità – ha commentato il sindaco di Milano Giuseppe Sala -. Sono felice di constatare che la dimensione sociale sia al centro del progetto di rigenerazione urbana dell’area. Il Punto Luce che inauguriamo oggi, in via Ojetti, è uno spazio positivo e propositivo, un posto in cui adolescenti e preadolescenti potranno trovare sostegno ed esprimere sé stessi in attività creative, ricreative e culturali, in cui impareranno a stare insieme, a condividere esperienze e valori, un luogo in cui coltiveranno interessi, talenti e passioni. Grazie anche alla collaborazione con la rete QuBì del Municipio 8, le scuole, le associazioni e le realtà che operano sul territorio a favore dei nostri giovani, questo nuovo Punto Luce sarà un ulteriore e strategico presidio educativo e sociale per la comunità del Gallaratese”.
In attesa che la struttura fosse completata, già a partire da febbraio, gli educatori del Punto Luce hanno avviato diverse attività educative sul territorio che hanno coinvolto più di 240 bambine, bambini, ragazzi e ragazze delle scuole primarie e secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Borsi in laboratori di teatro, musica, lettura, corsi di potenziamento della lingua italiana dedicata ai bambini con background migratorio, laboratori dedicati alla sostenibilità ambientale, alla scoperta della coltivazione idroponica, dell’energia rinnovabile attraverso la costruzione di lanterne alimentate dal sole e di attività di progettazione di arredi urbani con l’obiettivo di trasformare lo spazio pubblico in chiave sostenibile e partecipata.
La programmazione verrà ciclicamente aggiornata e arricchita grazie al confronto costante con i partecipanti alle attività e con la rete delle associazioni territoriali. Il Punto Luce nasce su un’area interessata da un progetto di rigenerazione urbana del Comune di Milano di circa 3000 metri quadri, concessa a Save the Children con diritto di superficie trentennale (fino al 2052). La nuova struttura che ospita il Punto Luce è stata progettata dallo studio di architettura AOUMM sotto la supervisione dell’architetto Luca Astorri con una forte attenzione alla sostenibilità ambientale.
Costruita interamente in legno, con materiali ecocompatibili e soluzioni energetiche efficienti, è caratterizzata da una forma circolare e spazi aperti, dinamici e versatili pensati per accogliere bambini e adolescenti e offrire soluzioni flessibili e creative nello svolgimento delle varie attività. L’edificio, di 650 metri quadri circa, ha un tetto verde con una copertura vegetale e pannelli solari, piante che cambiano a seconda delle stagioni e un impianto fotovoltaico capace di coprire l’intero fabbisogno del Punto Luce.
La struttura racchiude un cortile interno, mentre intorno si trova un ampio giardino esterno di circa 2000 metri quadri con alberi, camminamenti e piazzole in pavimentazione drenante. Il Punto Luce è stato realizzato da Save the Children. Esselunga e Intesa Sanpaolo hanno voluto affiancare ancora una volta l’Organizzazione in un progetto di grande impatto nel contrasto alla povertà educativa.
Hanno contributo: Confagricoltura Senior L’Età della Saggezza Onlus; iGuzzini; IKEA Italia; Svea Solar; Theatro. Il Punto Luce si trova in via Ojetti 20, a Milano, ed è aperto per le attività educative dal lunedì al venerdì dalle ore 14 alle 18:30. Lo spazio è aperto, inoltre, alla mattina per attività con le scuole, le famiglie e la rete territoriale. Le attività sono realizzate insieme a EQUA Cooperativa sociale.
I Punti Luce di Save the Children, presenti in 20 città italiane di 15 regioni, dal 2014 a oggi i hanno accompagnato più di 63 mila bambine, bambini e adolescenti nel loro percorso per apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni.
– Foto xm4/Italpress –
(ITALPRESS)
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22 Maggio 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Si è tenuto oggi, presso l’Università Bocconi di Milano, il Leonardo Del Vecchio Tribute Event, nel corso del quale – per la prima volta in Italia – l’Università ha dedicato a uno dei più importanti imprenditori del Novecento l’edificio nel cuore del campus, dove ogni giorno oltre 5mila studenti seguono le lezioni.
L’iniziativa, che ha visto arrivare anche un messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, segue lo storico accordo, ufficializzato lo scorso ottobre, tra la Fondazione Leonardo Del Vecchio e l’Università Bocconi per l’istituzione del fondo Leonardo Del Vecchio Students Award: un impegno concreto per promuovere un’università sempre più equa e inclusiva.
Dotato di 20 milioni di euro, il fondo permetterà ogni anno di sostenere in modo permanente studentesse e studenti meritevoli – che abbiano passato il test – con risorse economiche limitate attraverso esoneri e borse di studio.
Un accordo fortemente voluto da Nicoletta Zampillo Del Vecchio, Presidente di Fondazione Leonardo Del Vecchio, e da Francesco Billari, Rettore dell’Università Bocconi, affiancati nel corso della cerimonia da tutta la famiglia Del Vecchio, dal Presidente dell’Università Andrea Sironi, dal Professore di Storia Economica Andrea Colli – con l’intervento “Leonardo Del Vecchio e il modello italiano di capitalismo”, oltre che da Ferruccio De Bortoli, in qualità di Presidente VIDAS e Fondazione Corriere della Sera, Antonella Carù, Prorettrice per lo Sviluppo e le Relazioni con gli Alumni Università Bocconi, Silvio Garattini, Presidente dell’Istituto Mario Negri IRCCS, che hanno animato il panel moderato dalla giornalista, Maria Silvia Sacchi “Le Fondazioni di famiglia, il ruolo della filantropia e la necessità di un rapporto pubblico-privato”.
Tra gli interventi anche quelli degli studenti beneficiari del fondo. “L’eredità di Leonardo Del Vecchio, imprenditore visionario e filantropo, continua a ispirare le nuove generazioni” ha dichiarato il rettore Billari. “La sua storia personale e professionale incarna valori centrali per l’Università Bocconi: impegno, merito, inclusione, fiducia nel talento dei giovani. È nel segno di questa condivisione di principi che abbiamo deciso di intitolare a lui l’edificio di Piazza Sraffa 13 con una targa che ne ricorda il profilo ma che soprattutto è un invito per le nuove generazioni a credere nelle proprie capacità e a non farsi condizionare dalle circostanze di partenza”.
Aprendo la cerimonia Nicoletta Zampillo Del Vecchio, Presidente della Fondazione Leonardo Del Vecchio, ha dichiarato: “Ancora una volta sentiamo di dover ringraziare Leonardo – che proprio oggi avrebbe compiuto 90 anni – per aver creato le condizioni per l’esistenza della Fondazione Leonardo Del Vecchio e per averci trasmesso la consapevolezza della responsabilità che ciascuno di noi ha di generare un impatto positivo sulla società restituendo il bene ricevuto e vissuto. Una responsabilità che ci continua a trasmettere, con una incredibile carica di energia, grazie alla possibilità di seguire con la Fondazione tanti progetti al fianco di persone straordinarie in base ai bisogni e alla coerenza con i valori che hanno animato tutta l’attività di Leonardo. Ovvero educazione, sanità, inclusione sociale e ricerca, con l’obiettivo di operare in ciascun ambito per lasciare un chiaro e sistemico segno di cambiamento positivo. Quello con Università Bocconi è un primo passo di intervento ad alto impatto da cui abbiamo imparato molto, e oggi guardiamo anche ad altre realtà, come al mondo degli Istituti tecnici e della formazione, convinti che tutti meritino di avere gli strumenti per esprimere il proprio talento. C’è bisogno di speranza e per questo siamo ancora più fieri di sapere che centinaia di migliaia di giovani nel tempo, passando attraverso il building titolato a Leonardo, avranno la possibilità di leggere sulla targa a lui dedicata una frase che racchiude molto della sua vita e del suo esempio: “Ero certo che tutto sarebbe dipeso da me e dal mio lavoro. E’ questa consapevolezza il vero motore del cambiamento”.
Nel corso della cerimonia è stata anche inaugurata la mostra fotografica “Sguardi che cambiano il mondo. Storia di Leonardo Del Vecchio”, a cura di Maria Vittoria Baravelli, visitabile fino a ottobre 2025.
-Foto ufficio stampa Angelia-
(ITALPRESS).
Cronaca
BREAKING NEWS LOMBARDIA – DELITTO GARLASCO, ALTRE SEI IMPRONTE IGNOTE SUL MURO DI CASA POGGI
Pubblicato
12 minuti fa-
22 Maggio 2025di
Redazione
Ci sono altre sei tracce “palmari” mai identificate e alle quali ancora oggi gli esperti nominati dalla procura di Pavia nonostante le nuove analisi non sono riuscite ad associare una identità. Sono quelle rilevate sulle due pareti del muro della scala nella villetta di Garlasco, dove in fondo è stato trovato il corpo di Chiara Poggi, oltre all’ormai nota impronta 33 attribuita ad Andrea Sempio. Delle sei impronte ancora ignote, tre erano state rintracciate, come la 33, sulla “parete destra della scala dove è stato rinvenuto il corpo”. Altre due sulla parete sinistra e un’altra sulla “parete superiore della scala”. Un lavoro certosino, quello sulle impronte, che mette a confronto vecchie e nuove tecniche investigative. Ma nelle indagini, oltre alle impronte, agli sms della madre di Sempio e ai ritrovamenti nel canale di Tromello, entreranno ora anche gli audio dei messaggi scambiati tra Paola Cappa, una delle gemelle cugine di Chiara Poggi, e Francesco Chiesa Soprani, l’ex manager dello spettacolo che nei giorni scorsi ha rivelato di avere ricevuto decine di messaggi sul caso Garlasco proprio da Paola Cappa.
Intanto in una intervista a La Stampa è tornata a parlare anche la madre di Alberto Stasi, Elisabetta Ligabò, sperando in un incontro con la madre di Chiara Poggi, Rita Preda, la quale ha definito “ipotesi stravaganti” le nuove piste seguite dai pm, perché “il condannato è Alberto Stasi”. “Io capisco il suo dolore, che è immenso, lo immagino”, ha osservato Elisabetta Ligabò Stasi. “Però, mi dispiace: non comprendo questa ostilità, questa chiusura”. “Quello che sta venendo fuori è sconvolgente. È uno schifo, mi dispiace usare questa parola. Ma è un vero e puro schifo”, ha proseguito la madre di Stasi. Secondo la donna, il figlio Alberto potrebbe dunque essere la vittima di un errore giudiziario. Quello che in questo momento è il sospetto di molti, alla luce delle nuove indagini. Per questo il deputato di Forza Italia, Davide Bellomo, componente della commissione Giustizia della Camera ha presentato una interpellanza urgente per chiedere lo “Stop al carcere per Alberto Stasi: nessun cittadino – spiega – può rimanere privato della libertà personale mentre la stessa giustizia che lo ha condannato coltiva, pubblicamente e processualmente, il dubbio che possa essere innocente”.
Cronaca
Conte “Settimana piena di emozioni, ora un regalo ai tifosi”
Pubblicato
1 ora fa-
22 Maggio 2025di
Redazione
CASTEL VOLTURNO (ITALPRESS) – “Che settimana è stata? La distrazione mi arriva quando mangio a pranzo o a cena. E quando riesco a dormire. E’ stata una settimana corta ma intensa. Piena di emozioni. Sappiamo benissimo che la mente porta dappertutto. Dobbiamo rimanere focalizzarci, questa è la partita più importante della stagione. E’ in assoluto quella che decide la stagione e decide che tipo di stagione hai avuto. Se è stato ottima o superlativa”. Lo ha detto Antonio Conte alla vigilia della sfida che vale lo scudetto contro il Cagliari al ‘Maradona.
“La situazione degli infortunati non è cambiata, chi era indietro di forma lo è ancora. Chi non ha giocato sta un pò meglio. Vogliamo sempre aggredire le partite, a volte ci riusciamo ed altre no. A volte dipende dall’avversario. Domani c’è il Cagliari che è una buona squadra. Faremo la nostra partita rispettando l’avversario al 100%. In questo modo avremo più chance per vincere. Ho ricordato le mie vicende vissute per dare degli avvertimenti importanti ai tuoi ragazzi”, ha sottolineato il mister salentino in conferenza stampa.
“C’è tanta voglia di scendere in campo, di giocare questa partita – ha assicurato l’allenatore degli azzurri – Veniamo da una stagione bella stressante e questa potrebbe essere l’ultima gara che chiude una stagione per me in una nuova piazza dove sentiamo la responsabilità di regalare ai tifosi qualcosa di bello. Di storico”.
Napoli-Cagliari e Como-Inter in contemporanea con lo scudetto in palio: “Vincerà la squadra più forte o più brava? La mia esperienza mi ha sempre detto che i campionati li vincono le squadre che hanno meritato di più. Parliamo di 38 partite. A differenza di tornei brevi, 38 gare sono tante per delineare chi merita. Cosa servirà? Sono specialista in vittorie ma anche in sconfitte. Se andiamo a vedere in carriera quante finali ho perso da calciatore ci si rende conto che non esiste l’imbattibilità. Posso essere specialista nell’aiutare i miei club. Non voglio che si dimentichi che in carriera ci sono vittorie e sconfitte che mi hanno creato una scorza dura che mi fa diventare cattivo. Mi dispiace non essere in panchina perchè dopo un campionato del genere vorresti essere lì accanto ai tuoi ragazzi per cercare di guidare la squadra ma c’è grande fiducia nello staff e nei tifosi”, ha concluso Conte, che domani, per l’ultima di campionato, sconterà un turno di squalifica.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).


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