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Politica

Lotta alla violenza sulle donne, protocollo d’intesa tra Farmacie e Ministero Famiglia

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ROMA (ITALPRESS) – Le farmacie scendono in campo in difesa delle donne: il ministero della Famiglia, della natalità e delle pari opportunità e Farmaciste Insieme, Fofi, Federfarma, Assofarm e Farmacieunite hanno firmato un protocollo d’intesa per rilanciare il progetto “Mimosa” nato 10 anni fa.

“Questo è l’esempio di quello che vorrei accadesse tra società civile e chi governa”, ha detto Eugenia Roccella, ministro della Famiglia, della Natalità e Pari Opportunità nel corso della conferenza stampa di presentazione del protocollo d’intesa. “Una grande alleanza contro la violenza, perchè se oliamo produrre un cambiamento culturale, sappiamo che le leggi sono importanti ma da sole non bastano, servono interventi corali. Le farmacie sono il luogo in cui c’è questo rapporto di fiducia, tra chi ci lavora e il cittadino, ma anche la possibilità di intervenire prima che la violenza arrivi alle peggiori conseguenze – ha proseguito -. Questo protocollo può aprire ad altre occasione e può davvero mettere in campo in maniera concreta lo slogan ‘non sei sola’”.

L’iniziativa mira a consolidare il ruolo delle farmacie come punti di riferimento territoriali per l’assistenza alle donne in situazioni di difficoltà, proseguendo un percorso avviato oltre un decennio fa con il progetto Mimosa.

“Il progetto Mimosa oggi cambia: siamo passati da una donna sofferente ad una donna sorridente – ha sottolineato Angela Margiotta, presidente di Farmaciste Italiane -. Con la firma del protocollo dobbiamo portare avanti un cambiamento culturale, oggi in questa firma ci siamo tutti, se la farmacia è unita sicuramente saremmo di grande aiuto ai nostri amati cittadini”.

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“Su 4 milioni di persone che entrano in farmacia il 75% è fatto da donne, quindi la capacità di interagire con una donna da parte di una collega farmacista è sicuramente più alta, questo ha un significato molto importante per poter accogliere queste persone, indirizzarle verso eventuali rimedi, e anche verificare i segnali spia per evitare l’escalation delle violenze – ha affermato Marco Cossolo, presidente di Federfarma -. La farmacia è una rete infrastrutturale del nostro territorio, all’interno della quale lavorano dei professionisti, questo progetto fa sì che la farmacia venga vista come un luogo di accoglimento e di ascolto”.

“La farmacia di comunità, grazie alla capillarità e alla relazione di fiducia con i cittadini, può rappresentare un presidio fondamentale nella prevenzione e nel contrasto della violenza sulle donne. Sicuramente da sempre i farmacisti sono stati gli interlocutori privilegiati delle persone che hanno necessità e bisogni di salute – il commento di Andrea Mandelli, presidente della Fofi -. In questo caso ci occupiamo di una necessità primaria, quella delle persone che hanno bisogno di una mano, per qualche situazione complessa, e quindi la necessità di allargare sempre più la rete dei farmacisti per essere accanto di chi ha bisogno, non solo per problemi di salute ma per problemi molto più gravi, il nostro impegno è sempre il solito pronti a risolvere i problemi anche sociali”.

Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, ha ricordato che “questa iniziativa è importante per rispondere ad una emergenza globale della nostra società, che purtroppo non ha unica soluzione, la bontà di questo provvedimento è legata all’approccio multidimensionale al problema”.

– foto xc3/Italpress –

(ITALPRESS).

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Il 6 giugno Mattarella in visita da Papa Leone XIV

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ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si recherà venerdì 6 giugno alle 9.15 in Vaticano per una visita ufficiale a papa Leone XIV. Lo rende noto il sito web del Quirinale.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Politica

Schlein “Inaccettabili accuse di antisemitismo per critiche a Netanyahu”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non è accettabile che chiunque critichi un governo che sta violando tutti i principi internazionali sia accusato di essere antisemita. Criticare il governo di Netanyahu è doveroso”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, ad Agorà weekend su RaiTre.

“Saremo in piazza il 7 giugno: perchè sono inaccettabili le cose che stiamo vedendo e ci riguarda tutti quello che sta accadendo a Gaza”, aggiunge la leader Dem.

– foto IPA agency –

(ITALPRESS)

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Politica

Tajani “Putin non ha intenzione di finire la guerra a breve”

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BERGAMO (ITALPRESS) – “Sono un pragmatico”. Così, in una intervista a L’Eco di Bergamo, si definisce Antonio Tajani, che riassume il proprio punto di vista nella triangolazione fra l’essere vice premier, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia.
In merito a Gaza, “stiamo facendo tutto il possibile sul lato diplomatico, e non è facile – spiega -. A livello umanitario abbiamo portato in Italia oltre 700 palestinesi della Striscia con difficoltà inimmaginabili. Come ha detto la ministra di Stato degli Esteri dell’Autorità nazionale palestinese, pochi hanno fatto come noi. Oggi (ieri per chi legge) ho visitato un bambino di Gaza ricoverato all’Ospedale di Bergamo che ha insistito per regalarmi un Tricolore disegnato da lui in segno di riconoscenza, con la scritta ‘Grazie Italià. Sono commosso e gli sono molto grato. Il nostro compito è continuare a lavorare per la pace”. “La diplomazia fa, e deve fare, tutto il possibile – aggiunge -. A Gaza proprio in queste ore si lavora con grande determinazione per arrivare finalmente ad un cessate il fuoco, per alleviare le sofferenze dei palestinesi, per la liberazione degli ostaggi israeliani e favoriamo il negoziato fra Stati Uniti e Iran per trovare una soluzione alla questione iraniana. Sull’Ucraina non credo Putin voglia concludere la guerra in tempi rapidi. I suoi soldati, un milione, guadagnano più del doppio di un operaio e quella russa è ormai un’economia di guerra. Per tornare indietro ci vuole tempo: ma bisognerà capire se Putin avrà il coraggio di farlo, di trasformarsi in un uomo di pace”.
“La Francia – sottolinea Tajani – è un Paese amico, fra noi è in vigore il Trattato del Quirinale e io sono un pragmatico. Dobbiamo dialogare con tutti in modo costruttivo. Ci possono essere divergenze, ma poi tutto si chiarisce. La forza d’interposizione dei ‘volenterosì per l’Ucraina? Parliamone quando ci sarà la fine del conflitto o il cessate-il-fuoco. Per ora è un esercizio retorico. Noi, semmai, pensiamo ad una zona “cuscinetto” presidiata dall’Onu. Comunque ne stiamo ancora discutendo”. Poi, sul ruolo del nuovo Pontefice, “Leone XIV, con il quale ho parlato per pochi minuti il giorno dell’insediamento, è un Papa di alto livello, molto colto, spirituale e semplice. Mi ha colpito il suo primo discorso appena eletto e spero che tutti l’abbiano ben compreso. Le sue parole sulla pace non si sono limitate alla cessazione delle ostilità, ma alla trascendenza della pace cristiana. Un messaggio chiaro, di grande spiritualità e sul quale sto ancora riflettendo nel mio incarico di ministro degli Esteri”, sottolinea.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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