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Luis Enrique “Il Psg vuole continuare a scrivere la storia”

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “E’ l’ultima partita di una stagione che è stata fantastica, storica e vogliamo chiuderla nella maniera migliore, sarebbe importante per il club e per i tifosi. Ci presentiamo all’appuntamento con buone sensazioni”. E non potrebbe essere altrimenti: il Psg di Luis Enrique, al di là del risultato che maturerà al termine della finale del Mondiale per club in programma domani sera contro il Chelsea, ha vissuto un’annata sportiva eccellente. Ha vinto tutto quello che c’era da vincere, raggiungendo l’apice con la Champions alzata al cielo dopo il netto successo contro l’Inter, ma c’è ancora la possibilità di migliorarsi vincendo il nuovo Mondiale per club voluto dalla Fifa di Gianni Infantino.

I talenti non mancano, i grandi giocatori neanche, ma il vero protagonista di questo Psg è senza dubbio il tecnico spagnolo, anche se lui legge diversamente il percorso portato a termine. “Non ho poteri magici, non li avevo da giocatore e non li ho da allenatore. Mi piace quello che faccio, mi diverto, soprattutto nei momenti difficili; è lì che mi sento più a mio agio. Quando le cose funzionano è bello vedere che riesci a far felici le persone, ma sto meglio nei momenti in cui ricevo critiche, mi motivano di più degli elogi. Potrebbe essere la mia migliore stagione da allenatore, ma dobbiamo vincere la partita di domani per concludere. La cosa più importante è giocare dando il 100%”.

Luis Enrique conosce bene il calcio, sa che tutto può essere dimenticato in fretta. “Ora gli elogi arrivano perchè vinciamo, ma basta pensare al Manchester City di Pep Guardiola, la migliore squadra dell’ultimo decennio, ha perso qualche partita ed è stata distrutta dalla critica”, sottolinea l’ex allenatore della Roma che insiste nel sottolineare i meriti dei suoi: “Sono stati sensazionali, hanno fatto un lavoro incredibilmente efficace per tutto l’anno, abbiamo fatto la storia e vogliamo continuare a scriverla vincendo la finale di domani. L’analisi della stagione è semplice: è stata straordinaria”. E non era scontato. Chiuso il ciclo poco esaltante di stelle come Neymar, Messi e Mbappè, Luis Enrique ha lavorato su tutt’altro, sul suo calcio. “Nella mia squadra ci sono 11 stelle, il calcio funziona così. Non vogliamo una star, vogliamo che lo siano tutti. Con il presidente abbiamo fissato un obiettivo: la nostra vera stella deve essere la squadra, deve essere ogni tifoso del Parco dei Principi, ogni componente che rappresenta il club. Le vogliamo le stelle, ma tutte al servizio della squadra”.

Tra il Psg e l’ennesimo titolo della stagione c’è il Chelsea. “Chi pensa che per noi sarà facile non ha analizzato la squadra di Maresca, un allenatore che ha fatto un ottimo lavoro e che apprezzo molto. Utilizza giocatori di alto profilo tecnico, pressa sempre, è arrivato quarto in Premier e ha disputato una stagione eccezionale. Mi piace come gioca e il senso del dovere della sua squadra. Bisognerà affrontera la partita al 100% delle nostre possibilità”.

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Come detto punta sul collettivo, ma in conferenza stampa viene sottolineato il lavoro di Fabián Ruiz. “Ogni giocatore del Psg, ha fatto un lavoro eccellente, anche chi non ha giocato sempre, poi Fabian ha una storia particolare perchè non ha avuto due stagioni facili, ma per me è un giocatore di indiscutibile valore, importantissimo per il mio calcio”. Luis Enrique ritiene che il trionfo in Champions: “Sia stato fondamentale per il club e la squadra, era il primo obiettivo quando sono arrivato, non è stato facile ma lo abbiamo centrato scrivendo la storia, adesso abbiamo davanti a noi un’altra grande sfida e non vediamo l’ora”. 

Come allenatore ritiene di continuare “a commettere errori, ne faccio ancora molti, ma quando non vincevo mi criticavano a morte, eppure secondo me facevo meglio allora”. Sarà, intanto è il candidato numero 1 al pallone d’oro dei tecnici. “Non credo nei premi individuali e ancor meno se si parla di allenatori. Credo nel collettivo e penso che il Psg in questo sia un punto di riferimento. Se parliamo di calciatori, dico che abbiamo Dembele che è stato il miglior giocatore della stagione per quel che ha vinto, per i suoi gol, i suoi assist e il lavoro che ha fatto per la squadra, è stato fondamentale per i nostri successi”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Marc Marquez show al Sachsenring: vince la sprint davanti a Bezzecchi e partirà dalla pole

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SACHSENRING (GERMANIA) (ITALPRESS) – Marc Marquez (Ducati) vince la Sprint Race del Gran Premio di Germania, undicesimo appuntamento del Mondiale di MotoGP. Il pilota spagnolo, dopo un errore in partenza, rimonta e batte all’ultimo giro Marco Bezzecchi (Aprilia). Completa il podio Fabio Quartararo (Yamaha), che precede Fabio Di Giannantonio (Ducati VR46) e Jack Miller (Yamaha Pramac). Bagnaia (Ducati) solo 12°, mentre va al centro medico Morbidelli (Ducati VR46) dopo una rovinosa caduta.

Maverick Vinales (Ktm Tech3) non ha partecipato alla Sprint Race e non parteciperà alla gara lunga del Gran Premio di Germania. Il pilota spagnolo ha rimediato una lussazione alla spalla sinistra dopo una caduta nel corso del Q2 delle qualifiche. Dopo ulteriori controlli all’ospedale di Kemnitz, è stata rilevata anche una piccola frattura, che costringerà Vinales a saltare l’intero weekend.

L’ORDINE DI ARRIVO DELLA GARA SPRINT

1. Marc Marquez
2. Marco Bezzecchi
3. Fabio Quartararo
4. Fabio Di Giannantonio
5. Jack Miller
6. Brad Binder
7. Johann Zarco
8. Alex Marquez
9. Pedro Acosta
10. Fermìn Aldeguer
11. Miguel Oliveira
12. Francesco Bagnaia

LA GRIGLIA DI PARTENZA DELLA GARA

1^ fila
1. Marc Marquez (Esp) Ducati in 1’27″811 alla velocità media di 150.5 km/h
2. Johann Zarco (Fra) Honda LCR in 1’27″962
3. Marco Bezzecchi (Ita) Aprilia in 1’28″232

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2^ fila
4. Franco Morbidelli (Ita) Ducati VR46 in 1’28″650
5. Pedro Acosta (Esp) Ktm in 1’28″779
6. Alex Marquez (Esp) Ducati Gresini in 1’29″242

3^ fila
7. Fabio Quartararo (Fra) Yamaha in 1’29″250
8. Fabio Di Giannantonio (Ita) Ducati VR46 in 1’29″327
9. Jack Miller (Aus) Yamaha Pramac in 1’29″471

4^ fila
10. Brad Binder (Rsa) Ktm in 1’29″505
11. Francesco Bagnaia (Ita) Ducati in 1’29″753
12. Maverick Vinales (Esp) Ktm Tech3 NO TIME

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Pioli nuovo allenatore della Fiorentina, firma fino al 2028

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FIRENZE (ITALPRESS) – Stefano Pioli è ufficialmente il nuovo allenatore della Fiorentina. Lo ha comunicato il club viola spiegando che il tecnico “torna a Firenze dopo aver indossato la maglia viola da calciatore, tra il 1989 e il 1995, e guidato da allenatore i gigliati dal 2017 al 2019. Pioli ha firmato un contratto che lo legherà al club fino al 30 giugno 2028”.

Dopo le avventure, tra le altre, con Lazio e Milan, Pioli ha allenato per una stagione in Arabia Saudita, guidando l’Al Nassr di Cristiano Ronaldo. “A supportare il nuovo allenatore della Fiorentina – comunica la società – sarà lo staff tecnico composto da: Andrea Tarozzi Andrea (allenatore in seconda), Gianmarco Pioli (collaboratore tecnico), Jesse Andrea Fioranelli (collaboratore tecnico), Riccardo Taddei (collaboratore tecnico), Aleksandr Nizelik (collaboratore tecnico), Matteo Osti (preparatore atletico), Roberto Peressutti (preparatore atletico), Alessio Butini (preparatore atletico), Martino Vignali (match analyst), Andrea Tordi (match analyst), Giorgio Bianchi (preparatore portieri), Alessandro Dall’Omo (preparatore portieri)”.

“Sono molto contento dell’arrivo di Stefano Pioli alla guida della prima squadra della Fiorentina, sin dalle prime parole che ci siamo scambiati, ho trovato nel mister valori umani e voglia di lottare per questo club e questa città che conosce così bene e alla quale è profondamente legato – il commento del presidente Rocco Commisso -. Io, la mia famiglia e tutta la Fiorentina diamo il bentornato a Stefano augurandogli il meglio per questa nuova avventura in maglia viola”.

Il club fa sapere che “mister Pioli, insieme alla prima squadra, saluterà i tifosi lunedì 14 luglio in occasione del Viola Carpet, e incontrerà i giornalisti mercoledì 16 luglio, alle ore 12:00, all’interno del Wind Tre Media Center del Viola Park”.

– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Marc Marquez in pole al Sachsenring davanti a Zarco e Bezzecchi. Bagnaia 11°

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SACHSENRING (GERMANIA) (ITALPRESS) – Marc Marquez (Ducati) in pole position nel Gran Premio di Germania, undicesimo appuntamento del Mondiale di MotoGp: 1’27″811 il tempo del pilota spagnolo, che batte Johann Zarco (Honda LCR), 2° a 0″151, e centra la settima pole stagionale. Completa la prima fila Marco Bezzecchi (Aprilia) a 0″421.

Apre la seconda fila Franco Morbidelli (Ducati VR46), che chiude davanti a Pedro Acosta (Ktm) e Alex Marquez (Ducati Gresini). Fabio Quartararo settimo in Yamaha. Seguono Fabio Di Giannantonio (Ducati VR46), Jack Miller (Yamaha Pramac) e Brad Binder (Ktm). Francesco Bagnaia (Ducati) 11° e ultimo dei piloti a tempo. Maverick Vinales (Ktm Tech3) senza crono all’attivo e apparso lievemente acciaccato dopo una caduta al primo giro lanciato.

LA GRIGLIA DI PARTENZA

1^ fila
1. Marc Marquez (Esp) Ducati in 1’27″811 alla velocità media di 150.5 km/h
2. Johann Zarco (Fra) Honda LCR in 1’27″962
3. Marco Bezzecchi (Ita) Aprilia in 1’28″232

2^ fila
4. Franco Morbidelli (Ita) Ducati VR46 in 1’28″650
5. Pedro Acosta (Esp) Ktm in 1’28″779
6. Alex Marquez (Esp) Ducati Gresini in 1’29″242

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3^ fila
7. Fabio Quartararo (Fra) Yamaha in 1’29″250
8. Fabio Di Giannantonio (Ita) Ducati VR46 in 1’29″327
9. Jack Miller (Aus) Yamaha Pramac in 1’29″471

4^ fila
10. Brad Binder (Rsa) Ktm in 1’29″505
11. Francesco Bagnaia (Ita) Ducati in 1’29″753
12. Maverick Vinales (Esp) Ktm Tech3 NO TIME

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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