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Cronaca

Tra gusto e devozione, sagre e feste negli 11 Comuni del Gal Etna

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CATANIA (ITALPRESS) – Visitare il territorio del GAL Etna significa immergersi in un mondo in cui il tempo segue il ritmo dei raccolti, della devozione ai santi e ai frutti del territorio, in una sacralità viva destinata a conquistarci per sempre. Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Catenanuova, Centuripe, Maletto, Maniace, Paternò, Ragalna, Santa Maria di Licodia: sono gli undici comuni che compongono il Consorzio del GAL, e che offrono un fitto calendario di feste ed eventi per entrare nel tessuto vivo di questa terra, meta ideale per un turismo culturale ed esperienziale.
In tutto il territorio del GAL, la devozione popolare ai patroni è un forte elemento identitario. A Maniace, la festa in onore di San Sebastiano si distingue per la solennità della processione della statua lignea del santo, portata a spalla dai fedeli lungo le vie del centro, accompagnata da canti e momenti di raccoglimento.
A Belpasso, la festa di Santa Lucia coinvolge l’intera comunità in una suggestiva ricostruzione simbolica: i fedeli indossano abiti tradizionali nei toni del nero e del bianco, mentre le strade si riempiono di carri allegorici che raccontano la vita della santa e scene della cultura contadina.
Ad Adrano, commuove e incanta il celebre Volo dell’Angelo: un bambino o una bambina, sospeso a diversi metri d’altezza e legato a un cavo d’acciaio, attraversa la piazza pregando e lanciando fiori in onore di San Nicolò Politi, santo patrono del paese.
Nel periodo pasquale, l’intera area del GAL Etna mette in scena riti antichissimi, in cui l’espressività popolare è al servizio del sacro: qui le processioni sono occasioni per ritrovarsi come comunità, per sfilare in preghiera di chiesa in chiesa riconoscendosi negli abiti tradizionali delle antiche confraternite religiose e negli inni intonati da centinaia di anni. Per il Gal la Passione non è solo un testo, un rito ricorrente nella liturgia, ma qualcosa da interiorizzare attraverso le voci dei membri della comunità.
Connubio tra teatro e spiritualità è lo spettacolo della Diavolata di Adrano, una rappresentazione di metà Settecento che si svolge la sera di Pasqua: i demoni protagonisti escono dalla bocca dell’inferno, il cratere dell’Etna, e si confrontano con la morte e l’arcangelo Michele. Sono i membri stessi delle famiglie del paese a rappresentare il trionfo del bene sul male, ereditando i ruoli dello spettacolo di generazione in generazione.
Tra gli appuntamenti più vivaci dell’anno spicca il Carnevale.
A Santa Maria di Licodia e a Biancavilla i Carnevali celebrano la creatività locale in chiave contemporanea, ma con forti richiami alla tradizione. Le strade si animano di gente in maschera e danze, oltre che delle sfilate di carri allegorici opera degli artigiani locali.
Le famiglie, le scuole e le associazioni del territorio partecipano attivamente, trasformando le strade del paese in un laboratorio all’aperto di artigianato, musica e spirito di condivisione. Un appuntamento imperdibile, che ogni anno richiama visitatori da tutta la provincia.
A Paternò, il patrimonio immateriale della tradizione orale è custodito nella Casa Museo del Cantastorie, dove ancora oggi si intonano le canzoni carolingie e i canti epico-religiosi che fanno parte dell’identità narrativa siciliana.
A Bronte, il Museo Gullotti dei Carretti Siciliani espone una collezione unica di carri dipinti a mano, veri capolavori itineranti che raffigurano cavalieri medievali, santi e battaglie leggendarie, tramandando la memoria collettiva attraverso colori, simboli e maestria artigiana.
Le celebrazioni religiose e culturali si intrecciano con un patrimonio gastronomico che rende il territorio del GAL Etna una destinazione d’eccellenza per il turismo del gusto. Gli eventi diventano spesso anche sagre, durante le quali assaporare i prodotti del territorio, conoscerne la storia e incontrarne i produttori.
Il vino DOC dell’Etna, coltivato su terra lavica e noto per la sua eleganza minerale, è protagonista a Ragalna e, soprattutto, all’Etna Wine Forum di Biancavilla accanto all’olio extravergine della Nocellara Monte Etna DOP e al fico d’India. Il pistacchio verde di Bronte DOP, fiore all’occhiello dell’agricoltura etnea, è celebrato in manifestazioni dedicate che ne raccontano le sfide nella coltivazione e le soddisfazioni della raccolta.
Le dolcissime fragole di Maletto a luglio riempiono il paese con il loro profumo, quando tutta la città celebra una sagra a loro dedicata. Tra gelato, granite, torte e risotti alla fragola, si possono esplorare un’infinità di combinazioni a partire da un’eccellenza locale. Le arance rosse IGP colorano invece le tavole e i piatti di Centuripe, Catenanuova e Paternò, durante festeggiamenti durante i quali questo agrume diventa il protagonista indiscusso di ricette dolci e salate.
A Maniace si esalta la tradizione casearia con la provola dei Nebrodi DOP, la ricotta fresca e altre bontà, simboli della resilienza delle comunità rurali immerse nel verde dei monti gemelli dell’Etna.
Nella sua parte orientale, dove le piane pietrificate si alternano ai campi coltivati, il Gal Etna offre un esempio straordinario di tradizioni culturali ed enogastronomiche. Un territorio in cui il vulcano scalda la terra e il cuore di chi la vive.

– news in collaborazione con Gal Etna
– foto ufficio stampa Gal Etna –
(ITALPRESS).

Cronaca

A Vinitaly.Usa a Chicago 250 aziende e 1.500 buyer per reagire ai dazi

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CHICAGO (ITALPRESS) – Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha inaugurato la seconda edizione di Vinitaly.USA al Navy Pier di Chicago (5-6 ottobre) con oltre 250 espositori tra aziende, consorzi e collettive regionali impegnate nei b2b con più di 1.500 buyer. “La grande partecipazione di aziende italiane a Vinitaly.USA a Chicago – afferma – ci dice che il mercato statunitense non è sostituibile e che vale la pena investire. La grande presenza di operatori americani e di buyer ci dice che il vino italiano continua a essere un prodotto che gli americani cercano e vogliono comprare. Il Sistema Italia è al fianco di tutto il settore per promuovere le qualità inimitabili del nostro vino e per continuare a guardare al futuro con ottimismo. Non c’è insidia che non si possa affrontare se si ha la sicurezza di poter offrire un prodotto che non ha eguali”.
Sostegno al settore è stato espresso anche dal vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri Antonio Tajani che in un messaggio ha dichiarato: “Il Governo è al fianco di questo settore strategico, prioritario nel quadro della strategia di diplomazia della crescita con l’obiettivo di raggiungere il traguardo di 700 miliardi di export entro la fine della legislatura. Va in questa direzione il Piano d’Azione per l’Export, che punta ad aprire nuovi spazi nei mercati extra-europei ad alto potenziale, senza dimenticare quelli tradizionali come l’Europa o gli Stati Uniti in cui vogliamo continuare a rafforzare la nostra presenza”. Inoltre, il ministro ha annunciato di “aver istituito presso il ministero una Task Force Dazi” a disposizione delle aziende.
Organizzato da Veronafiere-Vinitaly con ITA – Italian Trade Agency, Fiere Italiane e la Camera di Commercio italiana americana del Midwest-Chicago, “Vinitaly.USA è la risposta del vino italiano ai dazi e al conseguente contesto di preoccupazione e incertezza – ha dichiarato in apertura il presidente di Veronafiere Federico Bricolo -. Il programma unitario di questa edizione che ingloba, oltre a Vinitaly, anche wine2wine Business Forum, la Vinitaly International Academy, Vinitaly Tourism e SOLExpo, rafforza il presidio di Veronafiere su questo mercato strategico e tutt’altro che saturo, che può riservare nuove potenzialità di crescita per il vino italiano”.
Infatti, il 75% dei consumatori statunitensi di vino Made in Italy si concentra in una quindicina di Stati, con in testa California, New York, Florida, Texas e Illinois. Gli Italian wine lover, oggi, provengono soprattutto da qui, sono in prevalenza consumatori di origine caucasica (75%), Boomers o Gen X (62%), con una significativa presenza del pubblico femminile. Secondo l’analisi dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly su base Iwsr (International Wine and Spirits Record, leader globale nei dati, nelle analisi e nelle informazioni strategiche per il settore delle bevande alcoliche) l’identikit del consumatore del futuro è di genere maschile, Gen Z ma anche Millennial, di etnia latinoamericana o afro-discendente, preferibilmente residente in Texas, Illinois, California, South Carolina e Georgia o altre aree con quei segmenti di popolazione non solo poco esplorati, ma che Stato per Stato dimostrano percentuali di gradimento del vino superiori alla media nazionale. Nuovi target e aree di domanda potenziale che Vinitaly.USA vuole intercettare per ampliare le occasioni di business del vino italiano, paese leader tra i consumi di vini d’importazione con una quota pari al 38% sul totale. Opportunità per le imprese made in Italy ma anche per il trade americano: secondo una stima dell’Osservatorio, infatti se è vero che le imprese italiane registrano un fatturato annuo di oltre 2,2 miliardi di dollari dalle vendite oltreoceano, per i partner commerciali Usa il beneficio a valore sale a più di 10 miliardi di dollari. A Vinitaly.USA, attesi tra i buyer anche i top Volio Fine Wine Imports, Vias, Terlato Wines, More Than Grapes – wine imports, Winebow fine wines – spirits e Eagle Eye Wines. Nei panel di wine2wine Vinitaly Business Forum, inevitabili anche i focus sui dazi: se ne discuterà, tra gli altri, con Benjamin Aneff, presidente U.S. Wine Trade Alliance.
“L’Agenzia ITA-Italian Trade Agency, nel solco della diplomazia della crescita spinta dalla Farnesina e negli obiettivi di crescita indicati anche dal ministero dell’agricoltura, è orgogliosa di essere motore trainante dell’edizione 2025 di Vinitaly Chicago – ha commentato il presidente di ITA, Italian Trade Agency, Matteo Zoppas – realizzata in collaborazione con Veronafiere e la Camera di Commercio di Chicago. Quest’anno ospitiamo circa 250 aziende con 2000 etichette, un numero in crescita rispetto all’anno precedente. Abbiamo lavorato con cura sulla qualità degli operatori, dei buyer e dei produttori, offrendo un livello di selezione ancora più elevato e organizzando tre masterclass per avvicinare sempre più il pubblico americano al gusto del vino italiano. In questo momento di incertezza sui dazi – ha concluso Zoppas – il nostro impegno è dare un supporto tangibile agli imprenditori del vino italiano negli Stati Uniti. Nei prossimi mesi valuteremo insieme l’andamento del mercato, ma oggi siamo qui per fare la nostra parte dando sostanza al ruolo del sistema Paese”.
All’inaugurazione di Vinitaly.USA hanno partecipato Marco Peronaci, Ambasciatore d’Italia negli USA; Marco Rago, Consigliere giuridico ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale; Maurizio Muzzetta, presidente Fiere Italiane USA LLC; Domenico Mauriello, segretario generale Assocamerestero e Robert Allegrini, presidente NIAF (The National Italian American Foundation). Sono, inoltre, intervenuti: Luigi Scordamaglia, amministratore delegato Filiera Italia; Giordano Emo Capodilista, vicepresidente Confagricoltura; Tommaso Battista, presidente Copagri; Carmelo Troccoli, direttore nazionale Fondazione Campagna Amica; Marzia Varvaglione, presidente CEEV (Comitè Europeen des Entreprises Vins) e Lamberto Frescobaldi, presidente Unione Italiana Vini (in collegamento). Mentre al successivo Business Forum organizzato da ITA – Italian Trade Agency, ha registrato i contributi di Marilisa Allegrini, presidente e ceo Gruppo Marilisa Allegrini, Francesco Ganz (Ethica Wines), Bill Terlato (Terlato Wine Group), Diva Moretti Polegato (Villa Sandi) con le conclusioni di Matteo Zoppas, presidente ITA – Italian Trade Agency e del ministro Francesco Lollobrigida. Presenti per Veronafiere anche la vicepresidente Marina Montedoro, l’amministratrice delegata Barbara Ferro e il direttore generale Adolfo Rebughini. A Chicago anche Kristian Ghedina (ex sciatore con 33 podi in Coppa del Mondo e sommelier Ais ad honorem dal 2023) nella veste di Ambassador Vinitaly.USA 2025.
-foto ufficio stampa Veronafiere –
(ITALPRESS).

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Crampi per Sinner a Shanghai: si ritira al 3° contro Griekspoor

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ROMA (ITALPRESS) – Giornata amara per Jannik Sinner. L’azzurro si è ritirato nel corso del terzo set del match dei sedicesimi di finale del “Rolex Shanghai Masters”, il penultimo Masters 1000 della stagione, con montepremi totale pari a 9.193.540 dollari, in corso sui campi in cemento della capitale economica della Cina. Il tennista altoatesino, numero 2 del mondo e secondo favorito del seeding (in realtà primo favorito dopo il forfait all’ultimo minuto di Carlos Alcaraz), ha ceduto di fronte all’olandese Tallon Griekspoor, 31 del ranking Atp e 27esima forza del tabellone, a causa dei crampi.
L’azzurro aveva vinto il primo set per 7-6 (3). Poi nella seconda frazione è arrivato a due punti dal match, prima di arrendersi per 7-5. Infine, nella terza frazione ha cominciato ad accusare problemi, soprattutto per crampi alla gamba destra. Quindi, sul 3-2 in favore dell’olandese, è stato costretto ad alzare bandiera bianca.
Buone notizie invece da Pechino, dove Sara Errani e Jasmine Paolini hanno conquistato un altro titolo in doppio. Le due azzurre hanno vinto il “China Open”, penultimo Wta 1000 della stagione, andato in scena sui campi in cemento dell’Olympic Green Tennis Centre. La emiliano-romagnola e la toscana, campionesse anche nel 2024 nella capitale cinese, hanno battuto in finale la coppia composta dalla giapponese Miyu Kato e dall’ungherese Fanny Stollar con il punteggio di 6-7 (1) 6-3 10-2. Per Errani e Paolini, in coppia, si tratta del quarto titolo del 2025: in bacheca quest’anno hanno messo anche il “1000” di Doha (sul cemento), quello di Roma (su terra) e lo Slam del Roland Garros (in terra). Complessivamente sono 9 i trofei (compresa la medaglia d’oro olimpica di Parigi 2024) conquistati insieme dalla 38enne di Massa Lombarda e dalla 29enne di Bagni di Lucca.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

La Roma vince anche a Firenze e resta in vetta

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FIRENZE (ITALPRESS) – La Roma si conferma in testa alla classifica della Serie A, alla vigilia della pausa del le gare delle Nazionali, espugnando il Franchi di Firenze grazie alle reti di Soulè e Cristante che ribaltano il gol iniziale di Kean. Vincono 2-1 gli uomini di Gasperini con una prova non perfetta; ma tanto basta per avere la meglio su una Fiorentina davvero in crisi nera, che non si smuove dai tre punti maturati in sei giornate di campionato, rimanendo sempre più invischiata nella lotta salvezza.
La partita è divertente e incerta fin dal fischio di inizio con i viola a provare a fare gioco e ad attuare almeno nei primi 20′ un pressing alto, e con Kean che fa da boa e punto di riferimento. Di contro la Roma sembra timorosa e incerta, con molti errori di disimpegno da segnalare. Non è un caso che poco prima del quarto d’ora di gioco proprio Kean sfrutti uno scontro fortuito Mancini-Cristante a centrocampo, e si involi verso la porta giallorossa battendo Svilar.
Gli ospiti però non accusano il colpo e ci mettono poco a ribaltare il risultato. Prima Soulè con uno stupendo Mancini brucia De Gea, poi Cristante anticipa Mandragora su calcio d’angolo battuto dall’argentino numero 18 romanista, e fa due a uno per i suoi. La Roma potrebbe fare tris al 36′ se Dovbyk arrivasse prima su un cross di Wesley, mentre Kean sfiora la doppietta 2′ più tardi con un sinistro che centra il palo e poi esce. Nell’intervallo Gudmundsson rimane negli spogliatoi, al suo posto il neo azzurro Piccoli, mentre poco prima dell’ora di gioco Gasperini capisce di essere sottoposto al pressing viola e inserisce contemporaneamente Pellegrini e Dybala, quest’ultimo nell’anomala posizione di centravanti al posto di uno spento Dovbyk. I viola al 73′ centrano anche il loro secondo legno, con Piccoli che prende una traversa piena. Il tutto anticipa la mossa della disperazione di Pioli che inserisce anche Dzeko per Mandragora con tre punti in campo in contemporanea per i gigliati per l’assalto finale.
L’affollamento offensivo però produce poco se non un cross da destra su cui Gosens arriva tardi sul secondo palo. Anzi l’ultima chance c’è la Dybala al 90′ ma De Gea è reattivo. La sua parata però non basta a evitare la sconfitta viola e i tanti fischi finali del Franchi.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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