MONACO DI BAVIERA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Frattura del perone sinistro e lesione ai legamenti per uno stop di 4-5 mesi. Secondo i media tedeschi, sarebbe questa la prima diagnosi sul giocatore del Bayern Monaco Jamal Musiala, infortunatosi ieri nel corso del match del Mondiale per club contro il Psg a seguito di uno scontro di gioco con Donnarumma. L’incidente si è verificato verso la fine del primo tempo e il giocatore è stato trasportato in ospedale per i primi esami prima di ricongiungersi alla squadra in vista del rientro in Germania.
“Non si può uscire così, se lo fai significa che sei consapevole di poter fare male al tuo avversario”. Il portiere del Bayern Monaco, Manuel Neuer, ha poi puntato il dito contro Gianluigi Donnarumma, collega del Psg, protagonista della scontro di gioco che ha provocato il grave infortunio di Musiala. “Sono andato da lui e gli ho detto ‘Non vuoi andare a vedere come sta il nostro giocatore?’ E’ una questione di rispetto. Non è andato ad augurare il meglio a Musiala, l’ha fatto dopo. La correttezza è sempre importante: io avrei reagito diversamente”. Dopo il match era arrivato anche un post su instagram del portiere italiano che augurava il meglio a Musiala: “Tutte le mie preghiere e i miei auguri sono per te, Jamal Musiala”.
Anche il tecnico dei bavaresi, Vincent Kompany, ha parlato dell’infortunio del suo giocatore: “Raramente sono stato così arrabbiato durante l’intervallo, non con i miei giocatori. So che ci sono cose molto più importanti nella vita, ma per questi ragazzi è la loro vita. Uno come Jamal vive per questo. Si è appena ripreso da una battuta d’arresto, e ora gli succede questo. Ti fa sentire impotente. Mi ribolle ancora il sangue, non per il risultato, ma perché una persona che ama così tanto lo sport si è infortunata”, ha continuato. A difendere Donnarumma, è intervenuto il portiere del Real Madrid Thibaut Courtois che spiega così il suo punto di vista: “È eccessivo dire che Donnarumma sia colpevole, va sul pallone proprio come gli attaccanti che quando ti arrivano con i piedi non si chiedono se ci colpiranno in faccia: è solo sfortuna”.
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