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Cronaca

Stellantis. Pinzoni guida relazioni istituzionali, D’Amico comunicazione

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ROMA (ITALPRESS) – Stellantis ha riorganizzato le sue attività italiane di Corporate Affairs e Communications suddividendo la struttura in due dipartimenti specifici, a riporto delle rispettive organizzazioni europee. In particolare, a partire dal primo luglio è entrato nel Gruppo Paolo Pinzoni nel ruolo di Direttore delle Relazioni Istituzionali di Stellantis in Italia. In questa posizione rappresenta l’Azienda nei confronti delle Istituzioni Italiane e degli altri Enti Pubblici ed è a diretto riporto di Christoph Hinrichsen. Vice President Public Affairs Enlarged Europe, sotto la leadership di Marion Beyret, Senior Vice President Public Affairs e Communications Stellantis Enlarged Europe. Dopo la laurea in Giurisprudenza presso l’Università Bocconi, Paolo Pinzoni ha iniziato la sua carriera presso l’ufficio legale di Edison. Successivamente ha svolto la pratica forense ed esercitato la professione di avvocato per tre anni in un importante studio legale a Milano. Spinto da un forte interesse per gli affari internazionali, ha completato un Master in Studi Diplomatici presso la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI) a Roma. Ha poi ricoperto incarichi di responsabilità in ambito pubblico. Ha lavorato presso la Segreteria del Presidente della Regione Lombardia. Successivamente ha svolto il ruolo di vice capo dell’ufficio Legislativo e di consigliere giuridico del ministro presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Prima di entrare in Stellantis, Paolo Pinzoni ha lavorato in Vodafone Italia, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità fino a diventare Head of Public Affairs, Foundation and Sustainability.
Sul fronte della Comunicazione stampa Corporate e Prodotto, Claudio D’Amico è stato confermato Direttore della Comunicazione di Stellantis in Italia, a diretto riporto di Alessandro Nardizzi, Vice President Communications, Enlarged Europe, che riporta a sua volta a Marion Beyret. Claudio D’Amico, giornalista professionista, a 16 anni ha iniziato a scrivere il suo primo articolo e, in oltre 40 anni di attività, ha seguito i più importanti avvenimenti nazionali e internazionali di sport, cronaca, politica, cultura ed economia per numerose testate giornalistiche. Ha lavorato per 21 anni all’Agenzia Ansa sino ad assumere la responsabilità della redazione del Piemonte. Nell’aprile del 2010 è stato chiamato a coordinare l’attività dell’ufficio stampa Corporate dell’allora Gruppo Fiat e negli ultimi quindici anni ha seguito tutte le principali vicende che hanno caratterizzato l’evoluzione del Gruppo da Fiat a FCA e la successiva fusione con PSA per la nascita di Stellantis di cui fin dal primo giorno ha seguito le attività di Comunicazione per l’Italia. Marion Beyret afferma: “Questa organizzazione supporterà e rafforzerà il nostro posizionamento in Italia, culla storica e mercato principale per l’azienda”.

– Foto ufficio stampa Stellantis –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “Speranza di pace si estenda da Medio Oriente a Ucraina”

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Cronaca

M5S, Giuseppe Conte confermato presidente

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ROMA (ITALPRESS) – Giuseppe Conte è stato confermato presidente del Movimento 5 Stelle con l’89,3% dei voti.
Alle ore 18 di oggi si sono concluse le votazioni degli iscritti.
Su 101.783 iscritti aventi diritto al voto hanno votato in 59.720 pari al 58,67%.
Al quesito “Sei favorevole all’elezione di Giuseppe Conte quale presidente dell’associazione MoVimento 5 Stelle?” hanno votato sì 53.353, hanno votato no 6.367.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “La speranza di pace si estenda dal Medio Oriente all’Ucraina”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le notizie giunte nei giorni scorsi da Gaza, dopo gli accordi di Sharm El-Sheikh, con i primi passi di intesa tra le parti in conflitto in Medio Oriente e con il rilascio degli ostaggi, ci ricordano che i processi di pace hanno bisogno di perseveranza, di pazienza, di lavoro di mediazione, di assunzione di responsabilità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento al convegno internazionale e interreligioso “Osare la pace”, organizzato a Roma dalla Comunità di Sant’Egidio.
“Istituzioni, diplomazie e numerosi altri “facilitatori di pace”, incluse le comunità religiose, svolgono quest’opera giorno dopo giorno, spesso lontano dai riflettori e senza ambire a superflui riconoscimenti esteriori – ha proseguito Mattarella -. Vorrei qui – anche come viatico per gli sviluppi futuri – richiamare una frase del Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayeb che, parlando di pace e di fratellanza interreligiosa, ha ribadito la necessità per tutti di innalzare «lo stendardo della pace, anzichè quello della vittoria, e [sedersi] al tavolo del dialogo». Alla forza della prepotenza va contrapposta la forza tranquilla delle istituzioni di pace. L’auspicio è che la “scintilla di speranza”, come l’ha definita Leone XIV, innescata in Terra Santa si estenda anche all’Ucraina, dove le iniziative negoziali stentano ancora a prendere concretezza mentre le sofferenze di bambini, donne, uomini procurate dalla spietatezza dell’aggressione russa non accennano a diminuire”.
Per il capo dello Stato “quanto avviene ci impone di perseverare in una risposta comune, equilibrata, mossa dal senso di giustizia e di rispetto per la legalità internazionale, dalla vigenza universale dei diritti dell’uomo. Sono i principi in cui si riconosce la Repubblica Italiana”.
“Il contributo dei peace-maker, che costruiscono ponti e tessono relazioni tra comunità in conflitto, e dei peace-keeper, che vegliano sul rispetto dei cessate il fuoco e sulla protezione dei più vulnerabili, è inestimabile: far sorgere un principio di pace anche nei contesti più ostili – ha aggiunto il presidente della Repubblica -. Il messaggio è chiaro: alla violenza delle armi esiste sempre un’altra strada, un modo diverso e più conveniente per risolvere le contese, sottraendosi a rischi fatali di escalation incontrollate, i cui effetti pongono a rischio la sopravvivenza dell’umanità. Nella memoria dell’uomo rischiano di affievolirsi i ricordi delle tragedie che hanno caratterizzato l’ultima guerra mondiale: abbiamo fra noi Kondo Koko, un’Hibakusha, una sopravvissuta alla bomba nucleare che devastò Hiròshima. Persino quello che fu uno spartiacque nella storia, appare oggi in discussione. Non si può omettere di ricordare che osare la pace include e abbraccia altri aspetti: dalle ampie zone di grande povertà nel mondo, alle sofferenze dei migranti, alla crescente concentrazione della ricchezza in poche mani in luogo della sua diffusione. Di fronte alle guerre e per la pace parlano le religioni, con la forza della loro autorevolezza, con la definizione della pace come “santa”, nell’infaticabile ricerca di quel che unisce gli esseri umani, nella promozione della solidarietà globale”.
“Tutti noi siamo oggi chiamati a rinnovare la nostra fiducia nella causa della pace – ha concluso Mattarella -. Rendiamo comune e condiviso l’appello di questo incontro: continuiamo a osare la pace. Continuiamo a investire in percorsi di dialogo e di mediazione, a sostenere chi soffre, a costruire ponti tra i popoli, per contribuire a un mondo in cui la pace non sia un sogno per illusi, ma una realtà condivisa. Quella realtà in cui, come ricordava Papa Francesco, «si riconosce la dignità di ogni essere umano, quando la fratellanza diventa principio ispiratore di un ordine internazionale più giusto e sostenibile»”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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