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Cronaca

Al via il progetto “ARchivi, la Milano che non conoscevi in realtà aumentata”

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MILANO (ITALPRESS) – A Milano, la Biblioteca Sormani e la Biblioteca del Museo di Storia Naturale svelano un patrimonio culturale sconosciuto tra storia e preistoria, attraverso due itinerari in realtà aumentata e un podcast sulla città nell’800 narrata da Stendhal. Un’esperienza culturale resa possibile dal progetto “ARchivi, la Milano che non conoscevi in realtà aumentata” presentato oggi dal Comune di Milano-Cultura e ARtGlass – azienda specializzata nella realtà estesa per i beni culturali – con la presenza dell’assessore alla Cultura di Palazzo Marino, Tommaso Sacchi, dell’assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Francesca Caruso, del direttore Cultura del Comune di Milano, Domenico Piraina, e di Antonio Scuderi, founder e ceo di ARtglass / Capitale Cultura Group. L’obiettivo di ARchivi è la valorizzazione e la comunicazione alla cittadinanza del patrimonio delle biblioteche attraverso la digitalizzazione degli archivi, per favorirne la frequentazione e rafforzarne il ruolo di luogo di incontro e di scambio. Il progetto è finanziato da Regione Lombardia, nell’ambito del Programma regionale a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2021/2027 – Asse 1 “Un’Europa più competitiva e intelligente” – Azione 1.3.3 “Sostegno agli investimenti delle PMI per lo sviluppo di nuove tecnologie” – InnovaCultura: Sviluppo di progetti innovativi in ambito culturale.

Protagoniste di questo primo progetto pilota sono, appunto, la Biblioteca Sormani e la Biblioteca del Museo di Storia Naturale, che hanno aperto i loro archivi alla realtà aumentata mettendo a disposizione documenti e conoscenze di archivisti, curatori e bibliotecari per realizzare percorsi che raccontano luoghi di Milano da un punto di vista inedito. Due gli itinerari di visita, disponibili in italiano, inglese e LIS. Il primo è un city tour in realtà aumentata su Web App – fruibile online tramite smartphone – che conduce nell’esplorazione del quartiere di Porta Venezia, dove una volta sorgeva il Lazzaretto, oggi scomparso. Grazie alle testimonianze custodite nella Biblioteca Sormani sono stati riportati alla luce edifici ricostruiti in 3D e racconti inediti. Dalla WebApp è possibile inoltre ascoltare il podcast “Milano e Stendhal, un doppio ritratto” a cura di eArs, che porta il pubblico a scoprire Milano con gli occhi dello scrittore francese e di altri personaggi illustri, tra cui Alessandro Manzoni.

Il city tour e il podcast sono ad accesso libero, per attivarli basta inquadrare i QR code presenti su apposite cartoline esposte nella Biblioteca Sormani e nella Biblioteca del Museo di Storia Naturale. La seconda proposta è un’esperienza in realtà aumentata con Smartglass Epson Moverio al Museo di Storia Naturale, che riporta in vita il Megaterio: grazie alla tecnologia è stato infatti possibile “aumentare” e animare con contenuti multimediali alcuni documenti inediti d’archivio che ricostruiscono la storia del più grande mammifero preistorico, del Museo e delle sue collezioni. Accompagnati virtualmente da Cristiano Dal Sasso, curatore delle collezioni paleontologiche del Museo, i visitatori potranno ammirare l’inedita ricostruzione 3D del Megaterio, il cui scheletro proveniente dall’Argentina venne completamente distrutto durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Il Megaterio, e altri grandi mammiferi della Pampa Argentina saranno inoltre oggetto di ulteriori analisi attraverso tecnologie digitali grazie a una collaborazione di ricerca con il Dipartimento di Scienze della Terra “Ardito Desio” dell’Università degli Studi di Milano.

II 12 e il 26 ottobre, in via sperimentale, il tour sarà disponibile gratuitamente al museo su prenotazione, mentre dal mese di novembre, l’esperienza diventerà parte integrante di una visita guidata inclusa nell’offerta didattica curata da Coop Culture – Pleiadi con il titolo “Megaterio. Il gigante scomparso e la memoria degli archivi”. “ArtGlass, la nostra azienda del gruppo Capitale Cultura, ha partecipato come sempre al bando InnovaCultura. Abbiamo scelto questo tra i vari progetti proposti dagli enti culturali perché l’idea di lavorare sugli archivi e sulle biblioteche come moltiplicatori di conoscenze, di proiezione della memoria nel futuro, era oggettivamente un’opportunità imperdibile – ha spiegato Scuderi -. Le nostre biblioteche, come la Sormani e quella del Museo di Storia Naturale, e i loro archivi hanno moltissimo da raccontare e tantissimi dati ancora da recuperare, digitalizzare e narrare. Grazie a questi dati e alla ricostruzione in 3D – è stato un lavoro scientifico immenso che ha coinvolto un centinaio di persone – abbiamo ridato vita al quartiere del Lazzaretto manzoniano e ad alcuni scheletri di mammiferi preistorici del Museo di Storia Naturale. Un patrimonio culturale che, altrimenti, sarebbe rimasto completamente sconosciuto”.

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Secondo Scuderi, “l’idea alla base di questo progetto è radicale: portare le biblioteche fuori dalle biblioteche per salvarle dall’oblio e favorire la creazione di veri e propri ecomusei urbani di quartiere”. “Un nuovo ecosistema culturale prende vita, dando senso narrativo alle biblioteche pubbliche, che s’intrecciano con percorsi di fruizione museale ed ecomuseale. Un modello che mette al servizio della conoscenza condivisa tecnologie come la realtà estesa e l’intelligenza artificiale, ormai fondamentali nella selezione e organizzazione degli open data culturali”, ha concluso. “Un progetto innovativo, un’assoluta novità per il sistema bibliotecario di Milano, che attraverso la digitalizzazione e l’uso della tecnologia mira a rendere più semplice e inclusiva possibile la fruizione dei nostri archivi, trasformando la città in un museo diffuso e narrando storie poco note e altrimenti poco leggibili”, ha sottolineato l’assessore Sacchi.

“Con la digitalizzazione, la realtà aumentata e i podcast narrativi si amplia l’accessibilità, si raggiunge un nuovo pubblico e si rafforza il legame tra cittadini e luoghi della cultura – è intervenuta l’assessore Caruso -. È un modello che racconta Milano in modo moderno e che Regione Lombardia ha voluto sostenere convintamente attraverso il bando InnovaCultura – tra pochi mesi alla sua seconda edizione – offrendo un’esperienza coinvolgente e formativa, capace di attrarre visitatori e, allo stesso tempo, di favorire un rinnovato senso di appartenenza a Milano e alla Lombardia”. Secondo Domenico Piraina, “per vivere il presente e immaginare il futuro dobbiamo assolutamente rivolgerci al passato. Il nostro futuro culturale sta nei nostri archivi. C’è stato per molti anni un disinteresse per quanto riguarda gli archivi. Per questo motivo, accogliamo con grande soddisfazione progetti come questo”.

– foto ufficio stampa Artglass/Capitale Cultura Group –

(ITALPRESS).

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“Salerno Luci d’Artista”, al via la ventesima edizione

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SALERNO (ITALPRESS) – E’ stata inaugurata la XX edizione di “Salerno Luci d’Artista”, la manifestazione che dal 14 novembre 2025 al 1° febbraio 2026 trasforma Salerno in un percorso diffuso di light art, confermandosi come uno degli eventi culturali di maggiore rilievo del panorama nazionale.
Nel periodo compreso tra novembre 2025 e gennaio 2026, la città si presenta illuminata da oltre quaranta installazioni luminose, tra opere iconiche già apprezzate dal pubblico e nuove creazioni realizzate per questa edizione. Le scenografie urbane danno forma a un racconto visivo che coniuga arte contemporanea, spazio pubblico e partecipazione, grazie al contributo di artisti che utilizzano la luce come medium espressivo.
“Salerno Luci d’Artista” – XX edizione è un progetto della Città di Salerno, realizzato con il supporto della Regione Campania.
Il percorso coinvolge il Centro storico, Corso Vittorio Emanuele, la Villa Comunale, Piazza Flavio Gioia e numerosi altri luoghi della città, per un totale di oltre 40 installazioni luminose. L’itinerario è pensato per una fruizione semplice e continua, caratterizzata da architetture luminose di forte impatto scenografico e installazioni interattive. Tutti gli impianti adottano tecnologie LED a basso consumo e sistemi di programmazione intelligente, in linea con gli obiettivi di efficienza energetica e sostenibilità ambientale.
La progettazione artistica della XX edizione è stata affidata all’artista torinese Luca Pannoli, che ha fatto dello spazio pubblico e della luce un ambito privilegiato della propria ricerca.
Circa quindici opere luminose sono state realizzate come patrimonio permanente della Città di Salerno.
Hanno contribuito alla realizzazione del progetto gli artisti: Enrica Borghi, Enzo Caruso, Roberto Castaldo, Livio Ciccarelli, Nello Ferrigno, Eduardo Giannattasio, Luca Pannoli, Eliana Petrizzi e Sergio Vecchio.
“Nel tempo, Luci d’Artista si è affermata come un driver strategico per il turismo invernale del Sud Italia: impatto positivo sulla filiera ricettiva, sul commercio di prossimità e sull’indotto culturale. L’interesse del pubblico continua a crescere: l’edizione 2024 ha registrato circa 1.000.000 di visitatori, confermando la manifestazione come un asset consolidato per la promozione territoriale”, si legge in una nota.
Tutte le informazioni sulla manifestazione in corso sono disponibili sul sito www.salernolucidartista.eu e sulla pagina Instagram ufficiale @salernolucidartista_2025, dove vengono condivisi gli scatti e i momenti più rappresentativi dell’edizione.

– Foto ufficio stampa Salerno Luci d’Artista –

(ITALPRESS).

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Truffe ad anziani, smantellata organizzazione con base a Napoli

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NAPOLI (ITALPRESS) – I Carabinieri di Genova, nelle province di Napoli, Caserta, Benevento, Avellino, Palermo, Brescia, Pavia e Cosenza, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di 21 persone. Sono accusate associazione per delinquere finalizzata alle truffe in danno di anziani, ricettazione, riciclaggio e autoriciclaggio. Quindici sono stati arrestati, 2 sono agli arresti domiciliari e 4 sono stati sottoposti all’obbligo di dimora nel comune di residenza con l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Nel provvedimento cautelare sono stati contestati agli indagati complessivamente 33 truffe, di cui 27 consumate e 6 tentate, tra il maggio 2024 e il gennaio 2025, con profitti illeciti ancora in corso di quantificazione, ma che superano di gran lunga i 300.000 euro. Le truffe contestate sono state effettuate in Liguria (Genova e Chiavari), Lombardia (Voghera e Pavia), Veneto (Verona), Lazio (Roma e Latina), Campania (Ottaviano), Calabria (Cosenza, Lamezia Terme e Catanzaro) e Sicilia (Palermo e Monreale).

Nel corso dell’indagine, avviata nel maggio 2024, sono state arrestate in flagranza di reato 5 persone e denunciati altri 7 individui per truffa e tentata truffa aggravata, nonchè recuperati denaro e monili in oro sottratti alle vittime per un valore di circa 150.000 euro.
Da quanto emerso nel corso delle attività investigative, le truffe venivano eseguite sempre tramite figure ben definite: i “telefonisti”, incaricati di contattare le vittime, i “trasfertisti”, deputati a prelevare il denaro e i gioielli dalle vittime, e i “corrieri” a cui, in alcuni casi, pur non partecipando alle truffe, è stato affidato il trasporto dei proventi dei delitti a Napoli. Anche il modus operandi seguiva sempre lo stesso schema: le vittime venivano contattate telefonicamente da sedicenti appartenenti all’Arma dei Carabinieri o avvocati, i quali riferivano che un congiunto dell’anziana vittima, generalmente un figlio o un nipote, aveva provocato un incidente stradale in cui la controparte era rimasta gravemente ferita.

A quel punto, approfittando dello stato di agitazione ingenerato nel malcapitato con la falsa notizia, i truffatori gli facevano credere che, per evitare l’arresto del proprio parente, sarebbe stato necessario pagare immediatamente una “cauzione” per risarcire il ferito, spingendo la vittima a mettere a disposizione il denaro e i gioielli custoditi in casa che, entro un breve lasso di tempo, un incaricato avrebbe ritirato. Per evitare che la vittima avesse ripensamenti o chiedesse aiuto, il “telefonista” continuava ininterrottamente a intrattenerla al telefono, rimarcando la gravità dei fatti e il poco tempo disponibile per risolvere la situazione, fino a quando ilLe indagini hanno documentato come il gruppo criminale abbia organizzato nel dettaglio la realizzazione delle truffe, usando per le trasferte verso tutto il territorio nazionale autovetture a noleggio, nonchè sfruttando smartphone e utenze intestate a prestanomi per i contatti tra i sodali, i quali comunicavano tendenzialmente solo mediante social network o attraverso le più comuni applicazioni di messaggistica istantanea.

Nel periodo di indagine, inoltre, è emerso che il gruppo aveva a disposizione almeno un appartamento e un B&B, adibiti a “call center” a Napoli, in cui la coppia a capo dell’organizzazione si riuniva con i “telefonisti”.

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Il sodalizio era ben radicato anche in Sicilia, dove due degli indagati operavano attivamente soprattutto nella provincia di Palermo, da dove inviavano il provento delle truffe a Napoli.
Il gruppo poteva contare anche sul supporto di almeno due orafi napoletani, che avevano il compito di valutare, smontare, acquistare o riciclare i gioielli provento dei delitti. In particolare, uno dei due professionisti è titolare di una gioielleria situata nel cuore del capoluogo campano, in zona “Spaccanapoli”, mentre l’altro è titolare di un laboratorio orafo abusivo, situato nel Borgo Orefici. L’indagine ha documentato anche che il denaro ricavato dall’attività illecita è stato investito sia nell’acquisto di un immobile, sia in un’agenzia di scommesse, ubicata nel quartiere San Giuseppe di Napoli, utilizzata per riciclare il denaro sporco.

Oltre alle misure cautelari personali sono stati eseguiti provvedimento di sequestro preventivo di: un laboratorio orafo abusivo, a Napoli nel Borgo Orefici;
un’abitazione ubicata nel quartiere di Napoli Poggioreale, acquistata con i proventi dei delitti; un’agenzia di scommesse nel quartiere San Giuseppe di Napoli; 3 autov ed un moto; la somma contante di euro 100.900, già sequestrata nel gennaio scorso in riscontro all’attività di indagini. Sono stati sequestrati, all’interno dell’abitazione di un’indagata, 120.000 euro in contanti, occultati all’interno di uno scaldabagno, nonchè all’interno dell’abitazione di un altro indagato altri 40.000 euro in contanti.

– Foto: da video Carabinieri

(ITALPRESS).

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Zona Lombardia – 16 dicembre 2025

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Il commento ai fatti del giorno in Lombardia: un focus quotidiano a cura di Emanuele Bottiroli, un esperimento multimediale allargato anche ai social, per essere sempre aggiornati su quanto avviene sul nostro territorio in tempo reale. Dal lunedì al venerdì alle 13 su Lombardia Live 24.

L’articolo Zona Lombardia – 16 dicembre 2025 proviene da Pavia Uno TV.

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