Cronaca
Regionali Toscana, Giani fa il bis. Schlein “Vittoria che ci dà gioia”
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1 giorno fa-
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Redazione
FIRENZE (ITALPRESS) – La Toscana resta al centrosinistra. Eugenio Giani, governatore uscente, viaggia verso la riconferma per il secondo mandato. Crollo, invece, dell’affluenza. Alla chiusura definitiva delle urne ha votato il 47,73% contro il precedente 62,60%. In corso lo spoglio delle schede in tutte le 3.922 sezioni. A quasi a metà scrutino, 1587 sezioni su 3922 complessive, relativo alle elezioni regionali in Toscana, i cui seggi si sono chiusi oggi alle ore 15, il candidato presidente di regione del Campo largo Eugenio Giani è al 54,16%, mentre il candidato del centrodestra, Alessandro Tomasi, è al 40,66%. La lista Toscana Rossa, a sostegno della candidata presidente Antonella Bundu, è ferma al 5,18%. Il candidato del Campo largo Eugenio Giani è al 55% secondo i dati della seconda proiezione Swg, copertura 16%, relativa alle elezioni regionali in Toscana. Il candidato del centrodestra Alessandro Tomasi è al 39,20%, mentre Antonella Bundu della Lista Toscana Rossa è al 5,80%. “Sono emozionato. Grazie Toscana”, le prime parole di Giani su X, che poi ha parlato in conferenza stampa. “Per me è una straordinaria soddisfazione. Il risultato è evidente e chiaro fin dai primi scrutini. Questo risultato indica che la Toscana decide con il proprio cervello ed esprime i primi valori, libertà, democrazia, una regione che vive con spirito illuminato e guarda sempre al futuro”. “Nonostante fossero elezioni molto difficili, in cui nell’ultima settimana mi sono trovato la premier, i due vicepremier, tutti i ministri, come l’impostazione feudale che aveva portato al voto nelle Marche ed in Calabria, invece ha vinto la Toscana illuminata e riformista attraverso il voto su di me. Si parla ancora di proiezioni ma si va a sei punti sopra rispetto a quello che raccolsi cinque anni fa, quindici punti in più rispetto al dato sul centrodestra. Il numero di votanti è stato al 48%, un dato esattamente uguale a quello di dieci anni fa, quando si votava un referendum ed in altre sei regioni, con un’attenzione dei media nazionali non così alta”, ha aggiunto.
Giani ha espresso anche soddisfazione per il 60% dei votanti nel Comune dove risiede, Sesto Fiorentino (Firenze). “Sono molto felice del risultato del Partito democratico che è al 35%, un dato che ha connotati anche nazionali, bene la mia lista Giani presidente-Casa Riformista all’8%, bene anche Avs ed il Movimento cinque Stelle. Bene anche il risultato di Antonella Bundu. Da oggi mi sento il presidente di tutta la Toscana, proseguirà il dibattito e la dialettica della campagna elettorale con il candidato del centrodestra Alessandro Tomasi”. “Mi piace condividere questo risultato con la mia segretaria Elly Schlein. Contrariamente a quello che è stata la cronaca di stampa, ho sentito Elly sempre vicina, così come il mio segretario di partito Emiliano Fossi”, ha affermato. “Da oggi diciamo dalla Toscana quando c’è buon governo progressista, questo può diventare, impostando la campagna elettorale per le politiche fra due anni, una prospettiva di carismatica attrazione di quello che deve essere un voto maggioritario, offrendo un’alternativa credibile verso il futuro”. Giani ha confermato di aver ricevuto la telefonata dal candidato del centrodestra Tomasi. “Mi ha fatto gli auguri di buon lavoro ed io gli ho detto che lavoreremo insieme per il bene della Toscana e dei toscani”. “Per me questo risultato in Toscana è quello di un dibattito che si è concentrato sui temi della Toscana e del buon governo della Toscana. Abbiamo vinto. L’esempio della Toscana, credo nel ragionamento fatto da Elly Schlein, cementare un’alleanza in queste regionali, per la campagna elettorale che ci sarà fra due anni”, ha spiegato. “Sono contento per me, lavoriamo con posizioni di parte” rispetto alla premier Giorgia Meloni, “ma nel momento in cui si elegge una figura istituzionale, nel momento in cui ci si rapporta ci deve essere un rispetto fra noi e nei confronti dei nostri cittadini”.
“Ritengo che la Lega con il generale Vannacci non ha fino in fondo colto lo spirito della nostra Regione. Veder precipitare il perno del passato Consiglio regionale”, la Lega, passata “dal 20%, al 4%, è un dato inequivocabile. Non ho parole per il generale Vannacci per i momenti che mi hanno destato turbamento – ha concluso – mi riferisco a post relativi ad una nostra assessora e alla sindaca” di Montopoli Valdarno, Linda Vanni. “Voglio ringraziare Eugenio Giani e tutta la sua coalizione. E’ una vittoria che ci dà gioia e speranza, ringraziamo i toscani che hanno voluto confermare il buon governo e che hanno voluto innovare ancora con Eugenio Giani”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein. “Chi si era affrettato nelle scorse settimane a parlare della fine della coalizione progressista è stato smentito e ci apprestiamo a vincere anche le prossime elezioni. L’unità è la condizione necessaria per battere le destre. Dall’altra parte hanno cantato troppo presto vittoria: se le proiezioni sono confermate, la coalizione progressista ha più voti” sommando “le tre regioni in cui si è votato e il Pd è il primo partito”, ha aggiunto Schlein. “Quando sono stata eletta segretaria avevamo da poco subito una sconfitta alle elezioni politiche. In quelle elezioni il centrosinistra era rotto, non esisteva più praticamente. Quindi il mio mandato era quello di ricucire queste fratture e di ricostruire l’alternativa a queste destre. L’abbiamo fatto pazientemente lavorando con cura, con l’attenzione all’ascolto di tutti e di tutte le sensibilità dentro la nostra coalizione progressista e siamo riusciti dopo 20 anni a costruire la stessa coalizione progressista che si presenta in tutte le regioni che vanno al voto”, ha detto Schlein. “Poi chiaramente a volte si perde e a volte si vince, ma chi si è affrettato in queste settimane a decretare la morte della coalizione progressista oggi si deve ricredere nettamente. Siamo appena all’inizio di questa sfida, continueremo a nutrire questa coalizione di idee e di impegno e sono certa che i risultati continueranno ad arrivare”. “La bassa affuenza? E’ sempre un dato che guardiamo con attenzione e preoccupazione. Cinque anni fa si votavano insieme sei regioni e un referendum. Il dato di oggi è in linea con quello che portò all’elezione di Rossi dieci anni fa. Certamente noi continuiamo a occuparcene e a fare quello che la destra non fa, allargare”, ha concluso. “Congratulazioni a Eugenio Giani per la vittoria delle elezioni regionali in Toscana e auguri di buon lavoro. Un sentito ringraziamento ad Alessandro Tomasi e a tutta la coalizione del centrodestra per la dedizione e la passione dimostrate in una sfida impegnativa”. Così sui social la premier Giorgia Meloni. In attesa dell’arrivo di Alessandro Tomasi, nel comitato elettorale di Firenze del candidato alle elezioni regionali in Toscana è calato il gelo all’evidenza dei primi Instant Poll ed Exit Poll, ed anche dei primi due dati delle proiezioni che vedono il candidato del Campo largo Eugenio Giani avanti di circa 15 punti percentuali. Tomasi ha seguito fino ad ora i dati delle elezioni regionali in Toscana, da Pistoia, città di cui è sindaco e dove abita, e dovrebbe raggiungere Firenze nel corso di questo pomeriggio. Al momento assenti esponenti del centrodestra nel comitato elettorale fiorentino di Tomasi.(ITALPRESS).
Foto: Ipa Agency
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Cronaca
Italia-Israele 3-0, azzurri certi dei play-off mondiali
Pubblicato
8 ore fa-
15 Ottobre 2025di
Redazione
UDINE (ITALPRESS) – E’ un’Italia che sa segnare e fare un piccolo passo avanti verso i Mondiali americani. Ma è anche l’Italia che dà l’idea di non essere ancora solida come Gennaro Gattuso vorrebbe. La sicurezza aritmetica del secondo posto del girone che vale i playoff è accompagnata dalla doppietta di Retegui, dal primo gol azzurro di Mancini e da qualche fragilità: finisce 3-0 contro Israele davanti ai 9.965 spettatori di Udine in un ‘Friulì blindato per le proteste dei movimenti pro-pal, che si sono parzialmente manifestate anche sugli spalti con i fischi al momento dell’inno degli ospiti. E’ la quarta vittoria consecutiva da ct per Gattuso, sicuramente la più importante finora, anche se il primo posto sembra essere saldo nelle mani di una Norvegia dominatrice del girone I con 18 punti e una differenza reti di +26. L’Italia ha tre lunghezze in meno e sa bene che lo scontro diretto del 16 novembre a San Siro difficilmente metterà in palio il primo posto utile per la qualificazione diretta. Per ora il Ct si gode i pregi dei suoi azzurri: la manovra, la riaggressione e la produzione offensiva (16 gol segnati in 4 gare). Non sempre però la distanza tra i reparti è giusta, anzi al 28′ serve il miglior Donnarumma per negare il gol a Solomon dopo una rapida ripartenza israeliana. La pressione azzurra non è sfilacciata come quella che produsse il rocambolesco 4-5 di Debrecen, ma le occasioni di Israele sono tante. Anche i tifosi se ne accorgono. La partita – iniziata con il minuto di silenzio in memoria dei tre carabinieri rimasti uccisi nell’esplosione a Castel d’Azzano – si chiude con gli applausi che sanno anche di sospiro di sollievo per il risultato. Gattuso non ama la retroguardia a 3, ma senza Bastoni (squalificato) non esita a schierarla, affidandosi alle marcature preventive di Mancini contro i dribblomani israeliani. In attacco, senza Kean infortunato, spazio a Raspadori e Retegui. E’ l’ex Atalanta a sbloccare il risultato nel recupero del primo tempo, guadagnandosi e trasformando il rigore che cancella l’errore con l’Estonia. E’ il decimo gol azzurro del bomber dell’Al-Qadisiyya, che nella ripresa fa coppia con Pio Esposito, entrato al posto di uno spento Raspadori. Al 59′ serve il solito Donnarumma per salvare l’Italia con un gran intervento d’istinto sul diagonale di Gloukh. L’estremo difensore non si prende la copertina solo perchè Retegui decide di chiudere la gara in grande stile al 74′: scippa il pallone a Toriel, si coordina e lascia partire un tiro che si infila all’incrocio dei pali. Nel finale si aprono gli spazi, ma Pio Esposito spreca l’occasione a due passi dalla porta su assist del solito Retegui. Ci pensa Mancini a firmare il tris nel recupero: colpo di testa e palla in rete. Festa anche per Piccoli e Cambiaghi, che si godono l’esordio. Forze fresche in più per un’Italia che tornerà in campo a novembre contro Moldavia e Norvegia.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Nasce Medov Group, il nuovo brand della holding della famiglia Schenone
Pubblicato
10 ore fa-
14 Ottobre 2025di
Redazione
GENOVA (ITALPRESS) – Si chiama Medov Group il nuovo brand commerciale di riferimento nei settori dello shipping, della logistica supply chain e della nautica da diporto, nato dalla holding I.L. Investimenti della famiglia Schenone.
Il nuovo brand, che ha come presidente e CEO Giulio Schenone, acquisisce la ventennale esperienza della holding fondata nel 2005 che continua ad offrire servizi di back-office alle aziende del gruppo (es. Finanza, Tesoreria, HR, Procurement, Affari generali).
In occasione del lancio del nuovo brand, Medov Group ha formalizzato anche l’ultima acquisizione: l’azienda Programma Mare, una realtà storica spezzina specializzata nel packaging per lo stoccaggio e le spedizioni di imbarcazioni a livello internazionale.
Nel 2024 il gruppo ha registrato un fatturato consolidato di circa 103 milioni di euro, contando oltre 300 addetti in tutto il mondo.
Medov Group si pone ora come nuovo brand commerciale spendibile che porta il nome già conosciuto sul mercato dell’azienda più antica del gruppo.
Medov Group ha recentemente acquisito la maggioranza di Programma Mare S.r.l., storica azienda spezzina che ha innovato i metodi tradizionali di packaging per lo stoccaggio e le spedizioni di imbarcazioni a livello internazionale.
L’operazione, che segue di pochi mesi l’inaugurazione a giugno del nuovo magazzino refrigerato Janua Algor a Genova Voltri, si inserisce nella strategia di sviluppo e diversificazione promossa dal Gruppo, con l’obiettivo di ampliare ulteriormente la gamma di servizi e consolidare la presenza nel mercato marittimo, logistico e portuale europeo.
“Siamo orgogliosi di annunciare l’ingresso di Programma Mare in Medov Group: questa acquisizione rappresenta un passaggio significativo perchè rafforza la nostra capacità di proporre soluzioni sempre più integrate e innovative nel settore marittimo e logistico”, ha dichiarato Giulio Schenone. “Si tratta di un passo importante per l’espansione del nostro network e per la creazione di nuove sinergie a beneficio di clienti e partner, che potranno contare su un’offerta completa e unica. Dai servizi di agenzia marittima e noleggi con Medov, Costamed, AMG Chartering, alla supply chain logistic e ai magazzini frigoriferi di Medov Logistics e Janua Algor, allo stoccaggio e riparazioni dei contenitori con Derrick sino alle proposte di agenzia ed esperienze di ospitalità di lusso per la nautica da diporto con San Giorgio Yachting e adesso anche le soluzioni avanzate di imballaggio per yacht di ogni dimensione”. Fondata a La Spezia, Programma Mare si è affermata negli anni come partner di fiducia per i più importanti cantieri italiani della nautica da diporto, grazie a competenze specialistiche nella produzione di coperture termoretraibili, strutture per la nautica e soluzioni per la spedizione e il rimessaggio delle imbarcazioni.
“Entrare a far parte di Medov Group significa poter valorizzare ulteriormente il nostro know-how e offrire ai clienti un servizio ancora più completo e competitivo”, ha commentato Davide Giannoni, socio e CEO di Programma Mare. “Siamo entusiasti di avviare questo nuovo capitolo aziendale che ci consentirà di unire il nostro radicamento territoriale e la nostra esperienza specialistica alla visione internazionale e multisettoriale di Medov Group”. Davide Giannoni e Francesco Dazzi, entrambi i soci fondatori, restano in azienda con una rilevante quota e rispettivamente con i ruoli di Amministratore Delegato e Direttore di Produzione.
L’acquisizione assume un valore ancora più strategico considerando che l’azienda spezzina ha recentemente inaugurato a Sarzana un nuovo magazzino logistico di 1.600 metri quadrati copert, dotato di 660 posti pallet, oltre a un’area esterna di pari dimensioni.
-foto ufficio stampa I.L. Investimenti –
(ITALPRESS).
Cronaca
Manovra, interventi per circa 18 miliardi medi annui nel triennio
Pubblicato
10 ore fa-
14 Ottobre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha illustrato nel corso del Consiglio dei ministri il Documento programmatico di bilancio (DPB) che, conformemente a quanto previsto dalla normativa, sarà trasmesso al Parlamento e alla Commissione europea. Il ministro ha inoltre anticipato i contenuti principali del disegno di legge di bilancio per il triennio 2026-2028, che sarà all’ordine del giorno di un prossimo Consiglio dei ministri.
La manovra, complessivamente, dispone interventi per circa 18 miliardi medi annui. Proseguirà il percorso di riduzione della tassazione sui redditi da lavoro in atto dall’inizio della legislatura. In particolare, si ridurrà la seconda aliquota Irpef, che dall’attuale 35 passerà al 33%, con effetti pari a circa 9 miliardi nel triennio. Al fine di favorire l’adeguamento salariale al costo della vita, saranno stanziati per il 2026 circa 2 miliardi. Saranno prorogate per il 2026, alle stesse condizioni previste per l’anno 2025, le disposizioni in materia di detrazione delle spese sostenute per interventi edilizi. Saranno definite le iniziative di pacificazione fiscale rivolte ai contribuenti. Nell’ambito degli interventi finalizzati al sostegno delle imprese e, più in generale, dell’innovazione si favoriranno gli investimenti in beni materiali attraverso la maggiorazione del costo di acquisizione valido ai fini del loro ammortamento, per un valore complessivo di 4 miliardi. Saranno presenti nel triennio il credito d’imposta per le imprese ubicate nelle zone economiche speciali (ZES) e, nella misura di 100 milioni nel triennio 2026-2028, per le zone logistiche semplificate (ZLS). E’ prorogata al 31 dicembre 2026 la sterilizzazione della plastic e sugar tax. Si rifinanzia anche la misura agevolativa “Nuova Sabatini”. Stanziati nel triennio circa 3,5 miliardi per la famiglia e contrasto alla povertà. Tali somme includono, al fine di favorire l’accesso a determinate prestazioni agevolate, una revisione della disciplina per il calcolo dell’Isee, che interviene sul valore della casa e sulle scale di equivalenza, con effetti complessivi di quasi 500 milioni annui. Nella manovra saranno definite anche le iniziative in materia pensionistica collegate all’aspettativa di vita. Ai rifinanziamenti previsti l’anno scorso dalla legge di bilancio, pari a oltre 5 miliardi per il 2026, a 5,7 miliardi per il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028, si aggiungono 2,4 miliardi per il 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo. Oltre agli effetti di miglioramento del quadro di finanza pubblica anche dovuti alla rimodulazione del Pnrr, concorrono al finanziamento della manovra, sul versante delle entrate, le risorse reperite a carico degli intermediari finanziari e assicurativi e, dal lato della spesa, interventi sugli stanziamenti di bilancio.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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