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Economia

PROPOSTE DI LEGGE IN MATERIA DI LAVORO AGILE | LAURA DI RAIMONDO: “IL LAVORO IBRIDO È LA NUOVA NORMALITÀ”

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“La progressiva crescita e diffusione del lavoro agile e l’esperienza maturata con la remotizzazione dell’attività lavorativa nel corso della fase di più stretta emergenza sanitaria rappresentano un punto di partenza nell’ottica di accompagnare una vera e propria trasformazione in chiave “agile” dei modelli organizzativi. Nelle imprese della Filiera delle Telecomunicazioni, si sta consolidando, in vista del superamento dello stato di emergenza, la tendenza all’adozione di modelli di lavoro agile che privilegino degli schemi “ibridi” nei quali si alternano presenza fisica e presenza virtuale. Per sostenere questo processo, sarà importante individuare un punto di equilibrio che accompagni questa nuova normalità nella quale lavoro in presenza e lavoro a distanza dovranno integrarsi sempre di più. In questa ottica
risulta decisivo un cambiamento nell’approccio culturale al lavoro che deve interessare la generalità dei lavoratori, partendo dalle strutture apicali e di coordinamento perché il lavoro agile richiede un nuovo tipo di leadership, passando da un forte investimento sulla formazione di tutto il personale permanente e certificata per lo sviluppo di competenze che riguardano sia digital e soft skill, sia competenze specifiche.” – ha dichiarato Laura Di Raimondo, Direttore di Asstel Assotelecomunicazioni, nel corso dell’audizione appena conclusa presso la XI Commissione Lavoro Pubblico e Privato della Camera sulle proposte di legge in materia di lavoro agile.

“Le imprese TLC, attraverso i molti accordi sottoscritti, hanno provato a declinare questo nuovo modello di lavoro agile “ibrido”, cercando di contemperare esigenze di produttività e competitività con quelle di un più soddisfacente equilibrio tra lavoro in presenza e virtuale con la vita privata.- ha aggiunto il Direttore Di Raimondo.

“L’esperienza maturata nella nostra Filiera può dimostrare che per favorire, il consolidamento del lavoro agile, bisogna evitare un irrigidimento normativo lasciando, all’interno del quadro normativo di principio definito dal legislatore, spazio alla contrattazione collettiva o alla singola organizzazione aziendale, di declinare quei principi all’interno dei diversi contesti in grado di adattarsi alle esigenze del lavoro e delle persone. Solo così si potranno valorizzare i gradi di libertà che il lavoro agile può offrire a imprese e lavoratori”- conclude Di Raimondo.

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Economia

Piazza Affari chiude in rialzo, il Btp Valore supera 10,5 miliardi

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Chiusura in rialzo a Piazza Affari al termine di una seduta che si era aperta con il segno meno. L’indice Ftse Mib segna un +0,67% a quota 27.036 punti, mentre l’Ftse Italia All Share guadagna lo 0,62% a quota 29.138 punti. In rialzo anche l’Ftse Star, che mette a segno un rimbalzo dello 0,31% a quota 47.871 punti. I mercati si sono ripresi solo nel finale, anche se prevale l’attesa per le prossime mosse delle banche centrali. La Bce con ogni probabilità alzerà nuovamente il costo del denaro, mentre dalla Fed dovrebbe arrivare uno stop sull’aumento dei tassi. Per quanto riguarda le materie prime, il petrolio resta piatto con il Wti 72,3 dollari al barile, mentre il Brent quota a 76,7 dollari al barile. Il gas naturale frena bruscamente con un deciso calo che lo riporta sotto quota 25 euro, precisamente a 24,8 euro al megawattora. Milano sfrutta l’ottimo spunto del Btp Valore che dopo due giorni di collocamento ha raccolto oltre 10,5 miliardi di richieste. Lo spread fra Btp e Bund tedeschi chiude a quota 172 punti, con il rendimento del decennale al 4,09%. Tra i titoli del listino milanese, fra i maggiori rialzi Banca Mps che guadagna 5,1 punti, dopo le voci su possibili nuovi interessamenti, ma in rialzo anche Finecobank, Recordati e Amplifon. Per quanto riguarda invece i segni meno, fra i maggiori ribassi Eni che cede poco meno di un punto, ma in calo anche Pirelli & C., Leonardo e Inwit. Anche le altre principali Borse europee archiviano gli scambi con segni positivi, nonostante l’avvio incerto a Wall Street. Tra le piazze finanziarie, Parigi chiude a +0,12%, Francoforte guadagna lo 0,18% mentre Londra avanza dello 0,37%.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

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Economia

Lavoro, Andreani “Urgente rinnovare contratti commercio e turismo”

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“Ci sono 4 milioni di lavoratori nel settore del terziario e del turismo che in questo momento sono senza contratto, scaduto ormai da 3-4 anni, e che hanno bisogno assolutamente di trovare una soluzione”. Lo ha detto Paolo Andreani, segretario generale della Uiltucs, intervistato dall’agenzia Italpress. Per il settore del terziario e del commercio “sono coinvolti oltre 1,5 milioni di lavoratori e proprio in questi giorni vorremmo provare a rinnovare” il contratto. “Paghe basse e potere d’acquisto delle famiglie e dei lavoratori che è diminuito: abbiamo bisogno di un incremento salariale significativo”, ricorda. “Il turismo è nella stessa condizione: abbiamo almeno 4 contratti collettivi aperti, una stagione importante che è ripartita molto bene, ma i lavoratori sono in una situazione difficoltosa. Il lavoro precario e stagionale ha necessità di essere valorizzato”, sottolinea.
“I numeri dicono che la media delle retribuzioni nel settore turistico si attesta tra gli 8 e i 9mila euro all’anno: con una retribuzione di questo tipo non si può mettere su famiglia. Quindi abbiamo da tempo sottolineato al governo l’importanza di avere la detassazione degli aumenti contrattuali, ma non ci siamo riusciti. Abbiamo avuto un piccolo risultato col taglio del cuneo fiscale. Con le imprese ci stiamo confrontando per aumentare i salari e fare un’operazione importante, anche contrattuale, sulla formazione, per qualificare l’attività lavorativa. Si dice che si trovino pochi lavoratori, ma è vero anche che con salari bassi, i lavoratori non andranno a lavorare”, spiega Andreani. “Pensiamo che il salario minimo possa essere una soluzione, se si intende il minimo contrattuale”, sottolinea.
“Siamo disponibili anche a fare una legge sulla rappresentanza, lo chiediamo ovviamente anche per le imprese perché abbiamo ormai una situazione difficoltosa, in cui ci sono associazioni inesistenti dal punto di vista datoriale che firmano i cosiddetti contratti ‘pirata’ con dei sindacati altrettanto inesistenti: c’è la rincorsa verso il basso, si abbassano i salari”, ricorda. Sulla sicurezza sul lavoro “possiamo fare di più e meglio: in questo periodo ci stiamo impegnando sulla figura del garante della parità per intervenire su tutti i luoghi di lavoro”, conclude il leader della Uiltucs.
(ITALPRESS).
-foto Italpress-

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Ferraris “Oltre al Ponte, in Calabria e Sicilia investimenti per 90 mld”

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MESSINA (ITALPRESS) – “Il Ponte sullo Stretto si inserisce in un contesto infrastrutturale più ampio, che in Calabria e in Sicilia vedrà il Gruppo FS investire nei prossimi dieci anni 80-90 miliardi di euro per potenziare una rete che porterà benefici all’Italia e all’Europa, vista la centralità del Ponte nel progetto del Corridoio Scandinavia-Mediterraneo delle merci e della Rete Transeuropea di Trasporto TEN-T”. E’ quanto ha sottolineato a Messina l’amministratore delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris, intervenuto al Convegno della FIT-CISL “Il Ponte sullo Stretto: Infrastrutture e Trasporti per unire l’Italia”.
Secondo Ferraris l’Italia e il Mezzogiorno necessitano di un ammodernamento delle infrastrutture che hanno 60-70 anni di età e per farlo “occorre sempre più pianificare i progetti a vita intera, superando la logica dei lotti per accelerare i processi autorizzativi e attrarre sempre più investitori privati come i fondi infrastrutturali e non speculativi, che possono giocare un ruolo centrale nello sviluppo delle opere”.
In questo scenario il Gruppo FS riveste sempre più la funzione di un vero e proprio operatore di sistema che, ha specificato Luigi Ferraris, investirà in Calabria con RFI “35 miliardi, di cui 16 già finanziati, e 14 miliardi con ANAS, tra nuove opere e manutenzione programmata. In Sicilia l’impegno di RFI è di circa 21 miliardi e di oltre 14 con Anas, sempre in nuove opere e manutenzione programmata”. Investimenti che avranno impatti notevoli sia dal punto di vista del traffico passeggeri che da quello delle merci. Dal punto di vista della logistica, secondo Ferraris, occorre puntare sempre più sull’intermodalità e “sulla connessione con i porti, come quello di Gioia Tauro in Calabria, per premettere alle merci di arrivare in Europa in 10-12 ore”.
Sempre in Sicilia, inoltre, ha ricordato Ferraris, il Gruppo FS sta lavorando al potenziamento della linea veloce Palermo-Catania-Messina per cui Rete Ferroviaria Italiana ha aggiudicato oggi la gara da oltre 1,3 miliardi di euro per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori del lotto funzionale Fiumetorto – Lercara, concludendo tutte le aggiudicazioni in programma e confermando così l’obiettivo di avviare i cantieri entro la fine dell’anno.
Il convegno di Messina si è concluso con il discorso del segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, mentre l’intervento di Ferraris si è tenuto nell’ambito di una tavola rotonda a cui ha preso parte anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini che ha ricordato l’importanza del Ponte sullo Stretto per la crescita economica di Calabria e Sicilia e dell’intero Paese, anche per il suo apporto dal punto di vista lavorativo e occupazionale.

– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

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