Cronaca
Comunicatori professionali, definire ruoli e competenze per crescere
Pubblicato
2 anni fa-
di
Redazione
TORINO (ITALPRESS) – “Solo la forte volontà di tutta la filiera del mondo della Comunicazione di trovare definizioni più precise degli ambiti nei quali opera, con nomenclature comuni, con compiti e responsabilità esplicitate in maniera coerente tra tutti gli attori, darà le auspicate prospettive di crescita ai numerosi professionisti a tutti i livelli che vi operano”. Lo ha detto Raoul Romoli Venturi, presidente dell’Osservatorio per la Comunicazione di Impresa di Confindustria Piemonte, nel corso del dibattito sul nuovo profilo del comunicatore professionale appena normato da UNI – Ente Italiano di Normazione coinvolgendo l’intera filiera professionale coinvolta: l’Ente stesso, le associazioni professionali che operano nel mondo della Comunicazione, il mondo accademico e il mondo del lavoro. “I Consigli di Amministrazione fino agli anni novanta erano per larga parte composti da esperti giuridici, dagli anni ottanta hanno preso piede i fiscalisti, negli anni venti del nuovo secolo potrebbero essere accolti i comunicatori professionali, vista l’importanza che ha oggi la comunicazione, ma – ha aggiunto Romoli Venturi – la professione deve fare un grande sforzo nel dare ordine alle definizioni dei ruoli, delle competenze e delle responsabilità. Nel mondo delle imprese tutti conoscono gli ambiti ricoperti da un CEO, CFO o CMO, pochi sono in grado di rispondere con certezza sulle definizioni delle competenze e del ruolo ricoperti da un CCO”.
Durante l’iniziativa, che rientra nel quadro degli eventi di Alba Capitale della Cultura d’Impresa 2021, oltre ai saluti istituzionali del presidente di Confindustria Cuneo, Mauro Gola, che ha ospitato l’evento, e del presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay, al quale fa riferimento l’Osservatorio, sono stati molti i temi trattati dai rappresentanti delle Associazioni Professionali, Ferpi e UNA, rappresentate rispettivamente dal presidente Rossella Sobrero e dal vicepresidente e portavoce di PR Hub Andrea Cornelli sugli stimoli di Anna Rita Fioroni, consigliere UNI e presidente Confcommercio Professioni.
“Il tema del riconoscimento della professionalità del comunicatore riguarda da vicino anche le imprese associate a Confindustria Cuneo – afferma il presidente Gola -. In un territorio come il nostro, sappiamo bene quanto sia fondamentale il ruolo del comunicatore d’impresa: se non ci si racconta è come se non si esistesse e per farlo nel modo più corretto ed efficace è necessario definire la professionalità del comunicatore”.
“In un contesto come Alba Capitale, il profilo del comunicatore ha importanza strategica: siamo in un momento di trasformazione globale e comunicare in modo efficace agli stakeholder ci permette di dare la giusta rappresentanza al tessuto imprenditoriale piemontese. Non si tratta solo di raccontare cosa fa la singola azienda, ma di valorizzare un intero territorio ed è proprio per questo che abbiamo scelto di unirci a livello regionale”, sottolinea Gay, presidente di Confindustria Piemonte.
“Normare la professione del comunicatore sarà utile allo sviluppo del mercato – ha affermato Sobrero, presidente di Ferpi -. Per esempio, può aiutare i responsabili HR ad individuare le competenze richieste ai candidati chiamati a gestire l’attività di comunicazione, alla PA quando vengono definiti i contenuti di concorsi e bandi, agli studenti che possono orientare meglio le loro scelte”. Per Cornelli “la norma rappresenta una svolta epocale per il nostro mestiere. Prima dell’avvento del digitale, abbiamo vissuto un mondo della comunicazione ben perimetrato: pubblicità e relazioni pubbliche erano distinte e senza commistioni. L’avvento del digitale ha portato un’incredibile ventata di democrazia, che ha avuto come conseguenze principali la disintermediazione e la nascita repentina di nuovi media e nuovi ruoli professionali, con una difficoltà sempre maggiore nella distinzione tra informazione e comunicazione e nella misurazione del Return of investment”.
“Le associazioni – sono le parole di Fioroni, consigliere UNI -sono state e continueranno a essere le protagoniste principali nella normazione tecnica che riguarda le figure professionali non organizzate in ordini e collegi, come quella del comunicatore”.
La visione accademica della professione è stata portata da Stefania Romenti e Sergio Scamuzzi, rispettivamente professore Associato dello IULM di Milano e presidente della Laurea in Comunicazione dell’Università di Torino, mentre la prospettiva aziendale è affidata a Fabrizio Paschina di Intesa SanPaolo con il supporto di Francesco Tamagni che nella veste di Head Hunter deve trovare il collante di ruoli e competenze tra domanda e offerta di lavoro.
“La sensibilità sull’importanza della comunicazione si è sviluppata solo negli ultimi anni – ha dichiarato Romenti -. Il mondo accademico è attualmente molto concentrato sulla definizione di nomenclature precise, dietro le quali ci sono tradizioni di ricerca diverse che vanno valorizzate nelle loro peculiarità senza però escludere una visione di insieme. In futuro, il successo del settore sarà sempre di più legato alla comunicazione sana, di qualità e competente perchè le imprese sono diventate dei veri e propri attori sociali”.
“La differenza tra comunicazione d’impresa e comunicazione pubblica-istituzionale è sempre stata identificata in base alle intenzioni: la prima fa gli interessi del privato, mentre la seconda fa gli interessi del cittadino. Ma oggi – ha commentato Scamuzzi – andiamo verso contaminazioni importanti, perchè anche le aziende sono diventate degli attori sociali che devono mostrarsi consapevoli e socialmente sostenibili al cittadino”.
“Il trend generale sta mostrando come la fiducia dei cittadini nell’impresa e nelle istituzioni sia diventata sempre più importante dopo la pandemia: a livello globale i love brands sono stati superati dai trust brands e questo dimostra come la sicurezza sia diventata più importante della passione – ha affermato Paschina, responsabile Direzione Comunicazione e Immagine di Intesa SanPaolo -. Il consiglio che darei al giovane comunicatore che si affaccia al mondo del lavoro è quello di imparare a lavorare in team integrati pur mantenendo la propria competenza verticale. Questa capacità di approccio multidisciplinare è fondamentale per avere una visione a 360 gradi e diventare una figura strategica all’interno dell’impresa”. Per Tamagni, infine, “la sfida dell’head hunter, quando si tratta di ricercare una figura professionale in ambito comunicativo, consiste nell’identificare i candidati adatti alla posizione quando la job description non è chiara”.
(ITALPRESS).
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Pubblicato
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1 Dicembre 2023di
RedazioneMONZA (ITALPRESS) – Vittoria allo scadere per la Juventus, che batte il Monza per 2-1 e, almeno per due notti, si porta in vetta alla classifica scavalcando l’Inter che giocherà domenica alle 20:45 contro il Napoli di Walter Mazzarri. Alla rete nel primo quarto d’ora siglata da Rabiot – seguita la rigore sbagliato da Vlahovic -, aveva risposto al 92′ Valentin Carboni, al quale ha però rimediato, soli due minuti dopo, la rete decisiva di Federico Gatti. Gara che si accende dopo soli dieci minuti, per il fallo in area di Kyriakopoulos su Cambiaso che genera il calcio di rigore in favore della Juventus: dal dischetto si presenta Vlahovic che però si fa ipnotizzare clamorosamente sia sul penalty che sulla successiva ribattuta da Di Gregorio. Monza che può esultare, ma solo per pochissimo, perchè sul corner successivo i bianconeri trovano la rete del vantaggio, grazie al colpo di testa in terzo tempo di Rabiot. Trovato il gol, la squadra di Allegri conduce il gioco in maniera ordinata e va anche vicina al raddoppio, ancora su corner, al 34′, con Gatti che da sotto misura non riesce a spedire in rete una carambola favorevole, mettendo il pallone sopra la traversa. Gestione che, sponda bianconera, prosegue quasi del tutto indisturbata anche nel secondo tempo. Tentativo timido, al 75′, quello di Pessina, che non trovando sbocchi in seguito al giro palla dei suoi prova un sinistro a giro a fuori area che però termina largo. Gara che sembra diretta verso il successo dei bianconeri, ma nel secondo dei cinque minuti di recupero il Monza riesce a pareggiare grazie al sinistro del classe 2005, Valentin Carboni, che partendo da destra si accentra e mette un pallone in mezzo che nessuno intercetta e che va ad infilarsi alle spalle di Szczesny. La festa del Monza dura però nuovamente pochissimo, perchè la Juventus si torna in avanti e riesce, su uno degli ultimi palloni giocabili, a riportarsi in vantaggio grazie allo sprint di Rabiot e il pallone messo in area per Gatti che in due tempi riesce a scaricare in porta il destro che vale il definitivo 2-1 in favore della Juventus.
– foto Image –
(ITALPRESS).
Cronaca
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Pubblicato
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1 Dicembre 2023di
Redazione
Grave incidente in Viale Repubblica a Pavia, poco prima delle 17, all’altezza dello stadio. Una Fiat Punto con a bordo una ragazza di 22 anni dopo uno scontro con un’altra vettura è finita nelle acque gelide del Naviglio. Subito sono accorsi i vigili del fuoco per estrarla dal mezzo: due di loro si sono gettati in acqua per poterle salvare la vita. La giovane era ancora in vita ma in gravissime condizioni, i medici del 118 hanno dovuto praticarle il massaggio cardiaco perché era in arresto. Poi è stata portata d’urgenza al vicino Policlinico di Pavia. I due occupanti dell’altra auto, nonno e nipote di 77 e 13 anni, si sono gettati anche loro nelle acque gelide, prima dell’arrivo dei vigili del fuoco, sono stati tenuti in osservazione ma non hanno riportato traumi evidenti.
Cronaca
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1 Dicembre 2023di
Redazione
Era il 1874 quando il medico Gaetano Pini fonda a Milano l’Associazione per la ‘Scuola dei Rachitici’, per curare i tanti bambini affetti in quell’epoca da rachitismo. Inizia così la storia, lunga un secolo e mezzo e strettamente intrecciata con quello della città di Milano, dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini, dal 2016 ASST Centro Specialistico Ortopedico Traumatologico Gaetano Pini-CTO, dopo l’accorpamento con il Centro Traumatologico Ortopedico di Via Bignami, entrambi centri di riferimento dell’ortopedia nazionale ed europea. Ieri, alla presenza dell’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, sono iniziate le celebrazioni per i 150 anni dell’istituto che ora punta a ottenere il riconoscimento di IRCCS.
In collaborazione con Lombardia Notizie

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