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Cronaca

Green Pass, cortei a Trieste, Milano e Torino tra scontri e tensione

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ROMA (ITALPRESS) – Tensione, scontri e lancio di bottiglie alle manifestazioni no green pass di Trieste, Milano e Torino che su indicazione della Questura dovevano seguire un percorso concordato e chiudere entro le 21. A Trieste, dove e si registra la più alta impennata di contagi di tutta Italia, hanno sfilato circa 8.000 persone senza distanziamento e uso delle mascherine. Assente il portuale Stefano Puzzer che aveva dato i via alle proteste. Slogan contro il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, che aveva firmato un’ordinanza per limitare il percorso del corteo e imporre alcune prescrizioni: “Babbeo, beccati ‘sto corteo” e offese alla redazione del quotidiano triestino “Il Piccolo”. Intorno alle 19.30, la tensione è salita e gli animi si sono scaldati: alcuni manifestanti si sono staccati per raggiungere piazza Unità d’Italia, luogo simbolo delle proteste, interdetto alla manifestazione. Qui si sono consumati scontri tra le forze dell’ordine in tenuta antisommossa. A terra tavolini e sedie dei bar della zona. Ancora tensione verso le 20.15 quando 10 persone sono state portate via dalla polizia dopo alcune cariche,. Poi le forze dell’ordine hanno abbassato gli scudi e la zona è stata sgomberata verso le 20.30.
A Milano, secondo la Questura, sono stati 4.000 i partecipanti al sedicesimo sabato di passione per il no green pass. Come annunciato, i manifestanti hanno deviato dal percorso indicato. Arrivati a metà di Porta Romana, invece di girare a sinistra in via Lamarmora i manifestanti hanno imboccato Porta Vigentina e sono stati bloccati dagli uomini in divisa nella circonvallazione interna mandando il traffico in tilt. Alcuni manifestanti hanno portato in spalla una bara di cartone avvolta dalla bandiera dell’Italia con dei garofani per celebrare “il funerale della libertà”, altri invece indossavano i gilet gialli.
“I manifestanti si sono ulteriormente frammentati in gruppi che si muovevano confusamente al deliberato scopo di creare confusione e bloccare il traffico” ha comunicato la Questura. I due tronconi ‘si sono ricongiunti in piazza V Giornate ma le ingenti forze dell’ordine stanno tenendo i manifestanti lontani dal centro. Nessun tentativo di dirigersi verso la sede della Camera del lavoro, vicina alla sede del Palazzo di giustizia, nè di tentare incursioni nelle vie del centro piene di negozi e turisti. Poi hanno proseguito lungo corso XXII marzo puntando verso corso Buenos Aires. Dieci persone sono state identificate, tre sono state portate in Questura, due per aver aggredito un giornalista di Fanpage in piazza Fontana. A Torino, i no green pass e anarchici hanno raggiunto piazza Vittorio, mentre un migliaio di persone si sono fermate davanti alla sede Rai al grido “Giornalisti terroristi”. Tra gli slogan: “Senza paura della dittatura”. Carica di alleggerimento della polizia contro 400 anarchici: il contatto è avvenuto in piazza Savoia dove sono state lanciate uova e bottiglie contro le forze dell’ordine. In precedenza i manifestanti avevano imbrattato muri e vetrine di UniCredit e Banca del Piemonte in via Pietro Micca e via Cernaia. Dietro un furgone è stato esposto un drappo con la scritta “shit”. Anche a Bologna si è registrato un atto vandalico: danni a quattro auto delle squadre di cure a domicilio della Ausl. I timori per la paura della diffusione del contagio e i divieti imposti nei giorni precedenti hanno comunque fatto registrare un netto calo di adesioni.
(ITALPRESS).

Cronaca

Eni, torna “Arte al Gazometro” con la mostra “Punti di Vista”

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ROMA (ITALPRESS) – Eni ha inaugurato la seconda stagione di Arte al Gazometro con la mostra Punti di Vista, curata da Marco Capasso in collaborazione con la Galleria “Il sole” di Fabio Ortolani. Diciannove artisti figurativi – tra cui Mimmo Paladino, Ernesto Morales, Atak, Severin Gambier, Erk14, Vera Flux, Lorenzo Capolupi e tanti altri — rileggono il paesaggio industriale con nuove visioni sul mondo contemporaneo. Arte al Gazometro, il format che valorizza il talento, le collaborazioni con artisti nazionali e internazionali e le partnership di Eni, si rinnova di anno in anno. Attraverso un percorso espositivo e installazioni site-specific, il Gazometro si trasforma, da icona di archeologia industriale che un tempo portava gas a Roma, a luogo per l’arte e la cultura, capace di ispirare e accogliere talenti, musicisti, designer e creativi.
A rappresentare questa edizione di Arte al Gazometro 2025 è l’opera realizzata dal maestro Mimmo Paladino, tra i principali esponenti della Transavanguardia – movimento artistico nato nel 1980 che promuove il ritorno alla pittura – con un manifesto visivo realizzato per l’occasione, che fonde passato e contemporaneità. Il volto silenzioso e atemporale di un uomo rinascimentale si staglia tra i reticolati metallici del Gazometro, a un passo dalle sponde del Tevere. Dalla sua fronte, si irradiano onde di colore che raccontano la tensione verso il futuro. La mostra è un inno alla pluralità di sguardi e interpretazioni, un dialogo aperto in cui le prospettive si rincorrono e si trasformano. Le opere diventano così racconto corale e sfaccettato dell’esperienza umana. Il percorso espositivo regala uno sguardo inedito sul quotidiano: non semplice contemplazione, ma un’esperienza immersiva, attiva e partecipativa. “Spesso le grandi imprese non hanno un luogo dove mostrarsi e farsi conoscere. Il Gazometro offre invece questa possibilità” e “si sta aprendo per i romani e per tutti quelli che verranno” per “raccontare le storie delle persone, degli artisti, dell’energia; di tutto ciò che stiamo facendo su innovazione e tecnologie. Questo luogo porterà a compimento un passaggio fondamentale: l’impresa resa naturale, a misura di persona, come Eni ha sempre voluto essere”, ha detto Claudio Granata, Director Stakeholder relations & services Eni.

Il Gazometro, ha sottolineato Gloria Denti, Head of Brand Communication Eni, “è entrato a pieno titolo nello skyline di Roma, anche grazie al cinema, e oggi è protagonista di questa mostra in una veste inedita: ancora una volta, è possibile osservarlo anche dall’interno, rendendolo così un luogo sempre più al servizio del territorio. Si apre sempre di più alle persone, che potranno visitarlo e scoprirlo, ma anche ai talenti, uno spazio dove lasciarsi ispirare e superare i confini del convenzionale. Questo appuntamento rappresenta un tassello fondamentale di questo processo di trasformazione, contribuendo a completarne la visione: un’innovazione che è sì tecnologica, ma anche profondamente sociale”.
In un luogo come questo, ha aggiunto il curatore Capasso, “nel quale si parla di futuro e di tecnologie, l’arte non può mancare, perché è un linguaggio orizzontale e universale, accessibile a tutti e mai come oggi supera anche il confine della virtualità”. “Punti di Vista” potrà essere visitata il 12 aprile, durante la giornata di apertura al pubblico organizzata da Eni in collaborazione con il FAI – Fondo Ambiente Italiano e sarà possibile registrarsi a partire dal 31 marzo sulla pagina eni.com dedicata alla mostra.

– foto ufficio stampa Eni –
(ITALPRESS).

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Cronaca

A Varese oscurati 50 siti di scommesse online non autorizzati

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VARESE (ITALPRESS) – I finanzieri del Comando Provinciale di Varese hanno individuato 50 siti di scommesse online non autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli, risultando dunque sconosciuti all’Erario.

In provincia di Varese, invece, dall’analisi degli ultimi dati sul gioco legale in Italia, pubblicati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel 2019, è emerso come, in un solo anno, siano stati giocati oltre un miliardo di euro, pari a circa il 10 per cento delle giocate di tutta la Lombardia e nel 2023 questo importo sia aumentato fino a quasi 2 miliardi di euro.

Quindi, nell’ambito della tutela del gioco legale, le Fiamme Gialle della Compagnia di Gallarate hanno individuato un primo sito di gioco online illegale che utilizzava una geolocalizzazione presso un indirizzo inesistente nella città di Gallarate. Successivamente, dall’analisi della sedicente società proprietaria della pagina web, è stato possibile censire ulteriori 49 siti di gioco online tutti accomunati dalla medesima indicazione societaria, risultata inesistente. 

Tali luoghi virtuali, poi, riproducevano tutti i più famosi giochi online presenti nei portali autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli nonché permettevano di scommettere sui principali eventi sportivi. Pertanto, agli occhi del giocatore apparivano perfettamente identici a quelli legali. Tuttavia, tale circostanza risultava possibile perché i creatori dei siti di gioco avevano ottenuto la licenza dallo stato di Curaçao (Caraibi), potendo dunque acquistare i software di gioco e riprodurli sulle proprie pagine online.

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Nello specifico, si tratta di un’isola caraibica, già ampiamente nota alla polizia economico-finanziaria per pregresse indagini che hanno riguardato la criminalità organizzata che gestisce piattaforme illegali online locate proprio in questi luoghi, che ha un’economia basata principalmente sul turismo, sul settore finanziario offshore e, dagli anni ’90, sul gioco d’azzardo online.

Il governo di Curaçao ha visto nel settore delle scommesse un’opportunità per attirare investimenti stranieri e generare entrate fiscali, offrendo un regime normativo flessibile e conveniente.

Grazie ai bassi costi di licenza, alla tassazione favorevole e alla regolamentazione meno rigida, tale Stato è diventato una delle giurisdizioni più popolari per gli operatori di gioco online, anche se la sua licenza è talvolta criticata per la scarsa tutela dei giocatori.

-Foto ufficio stampa Guardia di Finanza-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Panetta “Incertezza elevata per tensioni geopolitiche e commerciali”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’incertezza a livello globale resta elevata, alimentata dalle persistenti tensioni geopolitiche e commerciali. Questo contesto penalizza gli scambi internazionali e accentua la frammentazione dell’economia mondiale, contribuendo al rallentamento dell’attività produttiva”. Lo ha detto il governatore Fabio Panetta, nella sua relazione per il bilancio della Banca d’Italia, in occasione dell’Assemblea annuale a Roma. “L’economia europea, già segnata dalla stagnazione del settore manifatturiero, risente in modo particolare di queste dinamiche a causa della sua forte esposizione al commercio estero”.
“Le decisioni di politica monetaria dovranno bilanciare due fattori – ha spiegato Panetta -: da un lato, la debolezza dell’economia europea e le tensioni geopolitiche stanno frenando consumi e investimenti, contribuendo a contenere l’inflazione. Dall’altro lato, l’aumento dell’incertezza – dovuto soprattutto agli annunci, talora contraddittori, sulle politiche commerciali degli Stati Uniti – impone cautela nel percorso di diminuzione dei tassi ufficiali”.
“La lotta all’inflazione non può ancora dirsi conclusa. Sarà essenziale monitorare con attenzione tutti i fattori che potrebbero ostacolare il ritorno all’obiettivo del 2%”, ha sottolineato il governatore di Bankitalia.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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