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Cronaca

Libri, “Atlantide”: l’architettura per riflettere su passato e presente

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PALERMO (ITALPRESS) – L’architettura come chiave per riflettere sul passato, spiegare il presente e dare uno sguardo profondo alle sfide che ci prospetta il futuro. E’ questa una delle chiavi di lettura dell’incontro organizzato dalla Fondazione Sicilia a palazzo Branciforte a Palermo, dove è stato presentato il libro di Carlo e Renzo Piano, “Atlantide – Viaggio alla ricerca della bellezza”, recuperando l’appuntamento originariamente in calendario a ottobre 2020 e rinviato a causa della pandemia di Covid-19. Nel frattempo, lo stesso Carlo Piano ha scritto anche “Il cantiere di Berto”, incentrato sulla ricostruzione del ponte di Genova, ed è stata l’occasione per sovrapporre diversi temi che emergono da entrambi i libri, oltre che riflettere in maniera più generale su cosa voglia dire fare architettura in un mondo in cui la parola chiave è quella della sostenibilità ambientale, della cura dei nostri spazi, della capacità di attuare quelle buone pratiche che una società di stampo inclusivo ci richiede.
Il giornalista e scrittore, figlio di una delle più influenti personalità italiane nel mondo, ha dialogato con il giornalista Rai Davide Camarrone, moderatore dell’evento, e con la docente di Estetica dell’Università degli Studi di Palermo, Elisabetta Di Stefano, sviscerando una serie di argomenti in un dibattito vivo e attuale che ha preso le mosse dalla lettura di alcuni brani del libro scritto a quattro mani, con la forma del dialogo che coglie appieno l’esempio del Simposio di Platone: “Questo libro per me è una sorta di vendetta, mio padre portava me e i miei fratelli in barca in estate quando eravamo ragazzi e passavamo il tempo lì senza poterci dedicare ad altro – ha esordito Carlo Piano – Questo è il racconto di un viaggio per mare, su una nave oceanografica della Marina Militare. Lì ho avuto l’occasione di ‘segregarè mio padre, di averlo a disposizione, di rovistare nei cassetti della sua memoria, di fargli confessare i suoi errori e i suoi pentimenti. In mare si confessano cose che sulla terra ferma non si direbbero, è stata dunque l’occasione per estorcergli dei segreti”. Nel corso del dibattito, è intervenuto anche Renzo Piano con un videomessaggio registrato: “Costruire è sempre stata la mia passione, è l’opposto del distruggere, spesso è un gesto di speranza e di pace. I muri non vanno costruiti, i ponti sì, in senso reale e metaforico. Un cantiere è un luogo di magia, io sono cresciuto sui cantieri, mio padre era un piccolo costruttore e mi portava all’interno di essi. Costruire è oggi una delle cose più importanti – ha ribadito il senatore a vita – Nella magia dei cantieri c’è una forza straordinaria che è la solidarietà, ed è più facile costruire dove si trova l’orgoglio. Per esempio a Berlino, dopo la caduta del muro, c’erano operai da tutto il mondo. In quel luogo che era stato un posto di intolleranza incredibile si è assistito a questo fenomeno dell’orgoglio che tiene assieme tutti quanti. E lo stesso – ha concluso – si può ritrovare nel ponte di Genova, nell’orgoglio di costruire qualcosa che era stato distrutto dall’incuria e dalla disattenzione”. Il focus si è spostato quindi naturalmente sulla vicenda di Genova e del cantiere per la ricostruzione del ponte di Genova, una ferita ancora aperta per la città e per i suoi abitanti: “Anche con il ponte Morandi l’architettura ha dovuto inevitabilmente fare i conti con la storia. Lì è mancata non solo la cura, ma anche l’amore. Senza l’amore nessuna cosa dura a lungo quanto dovrebbe – ha spiegato Carlo Piano – Il ponte Morandi era un’opera straordinaria e rispettava il suo tempo, gli anni ’60 del boom economico. Il nuovo ponte è perfettamente genovese, sobrio, costruito quasi chiedendo permesso ai cittadini, attraversando la città con educazione. Cattura la luce del sole e attraverso i pannelli e la restituisce coi lampioni, cattura la pioggia e la usa per lavare i frangivento – ha concluso – Questo ponte sfata il luogo comune sulla taccagneria dei genovesi, io preferisco usare il termine “parsimonia””.
Una giornata di alto spessore culturale quella che ha consentito ai presenti di entrare nel mondo di Renzo Piano attraverso le parole del figlio Carlo, nel solco delle attività abitualmente promosse dalla Fondazione Sicilia: “Atlantide è un viaggio nella ricerca della bellezza, la Fondazione Sicilia cerca sempre la bellezza nel nostro patrimonio artistico e culturale – ha sottolineato il presidente Raffaele Bonsignore – Ricordiamoci che palazzo Branciforte è stato restaurato da Gae Aulenti, dimostra la grande attenzione sul recupero del patrimonio siciliano. Con questo libro vogliamo dare una speranza, perchè tanto si può fare in Sicilia e abbiamo il dovere di farlo attraverso l’architettura e il restauro, dando un futuro al passato”.
(ITALPRESS).

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Zelensky “Con militari europei meno rischi di una nuova invasione russa”

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – La presenza di militari europei in Ucraina sarebbe un deterrente e porterebbe a un calo delle possibilità di una nuova invasione da parte russa. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa a Bruxelles. “Non stiamo dicendo che (queste truppe) devono combattere“, ha precisato Zelensky. Per quanto riguarda invece il piano di pace degli Stati Uniti, il capo dello Stato ucraino è tornato a puntare l’attenzione sulle garanzie di sicurezza, che sono al centro dei negoziati. La stessa fine della guerra, ha detto Zelensky, è legata a questo punto.

-Foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

McDonald’s, 4.000 volontari hanno raccolto oltre 10 tonnellate di rifiuti nel 2025

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MILANO (ITALPRESS) – Più di 3.500 sacchi, pari a oltre 10 tonnellate di rifiuti, raccolti da più di 4.000 volontari. E’ questo il bilancio della quinta edizione di “Insieme a te per l’ambiente”, il progetto avviato da McDonald’s nel 2021 in collaborazione con Assoambiente e Utilitalia per contrastare il fenomeno del littering e promuovere la cura degli spazi pubblici nelle città italiane.
Da settembre a dicembre, in più di 100 giornate, dipendenti e licenziatari, istituzioni e circa 100 realtà tra enti, scuole e associazioni locali hanno partecipato all’attività, contribuendo a ripulire alcuni spazi verdi e aree pubbliche e riqualificare aree giochi e complementi di arredo urbano per generare un impatto positivo sul territorio. Più della metà delle tappe ha ricevuto il patrocinio di amministrazioni locali e municipi, un riconoscimento che testimonia la crescente vicinanza delle istituzioni all’iniziativa.
L’edizione di quest’anno si è distinta per interventi di valore che hanno lasciato un segno visibile nei territori coinvolti. Tra questi, due opere murarie firmate dall’artista Octofly e realizzate con vernici dotate di rivestimento antismog: a Milano, l’opera “Dove fiorisce la cura” ha preso forma grazie alla collaborazione con il Municipio 4 e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, dando nuova vita alle pareti di Viale Puglie 33, mentre a Roma “Gesti che nutrono” è stata realizzata presso il Mercato Corinto, grazie alla collaborazione con il Municipio 8 della città, diventando un simbolo di accoglienza e attenzione verso la comunità locale. A completare le novità, nella Capitale McDonald’s contribuirà a realizzare una nuova area giochi all’interno del Giardino Corinto, pensata per offrire a bambini e famiglie uno spazio sicuro, inclusivo e rigenerato. Interventi che si affiancano alle attività di pulizia e riqualificazione realizzate nelle tappe locali e che hanno contribuito a rafforzare il valore di un impegno condiviso verso la cura delle città e delle comunità che la abitano.
“Questa edizione di “Insieme a te per l’ambiente” racconta il valore della cura, un gesto semplice che diventa potente quando è condiviso – ha commentato Giorgia Favaro, Amministratrice Delegata McDonald’s Italia -. I volontari, i nostri ristoranti, le istituzioni e le comunità locali hanno dimostrato ancora una volta che prendersi a cuore un luogo significa migliorarne la vita quotidiana. Quest’anno abbiamo scelto di accompagnare le attività di riqualificazione con interventi che restano nel tempo, segni concreti della nostra vicinanza ai territori. Crediamo profondamente che la bellezza e l’attenzione verso gli spazi pubblici possano generare benessere e creare nuovi legami nelle città in cui operiamo, e continueremo a impegnarci in questa direzione”.
Anche quest’anno il progetto ha potuto contare sul supporto tecnico di Retake, Fondazione attiva nella salvaguardia dell’ambiente e dei beni comuni, con la quale McDonald’s prosegue un percorso di collaborazione ormai consolidato. Insieme, le due realtà hanno lavorato fianco a fianco per organizzare tappe partecipate e coordinate, restituendo vitalità agli spazi urbani e coinvolgendo direttamente cittadini e istituzioni.
“Insieme a te per l’ambiente”, aperto a dipendenti McDonald’s e cittadini, ha visto nelle precedenti edizioni il coinvolgimento di oltre 21mila persone, più di 400 associazioni locali e la raccolta di oltre 14.000 sacchi di rifiuti per 500 tappe realizzate, di cui circa la metà patrocinate. L’iniziativa si inserisce nel più ampio percorso di transizione ecologica intrapreso dall’azienda ormai da diverso tempo a partire dal packaging e dai ristoranti, in termini di raccolta differenziata e riciclo.
Tra le tappe del percorso: l’eliminazione della plastica monouso in favore di materiali più sostenibili come la carta, l’installazione di nuovi contenitori per la raccolta differenziata nelle sale e nei dehors, la formazione interna, la collaborazione con Comieco per garantire la riciclabilità del packaging in carta e la campagna di sensibilizzazione sulle corrette modalità di raccolta dei rifiuti rivolta ai consumatori.
L’iniziativa è parte integrante di I’m Lovin It Italy che, attraverso progetti e azioni concrete su tutto il territorio nazionale, testimonia l’impegno e il valore condiviso di McDonald’s per il sistema Paese.

– foto ufficio stampa McDonald’s –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Miglietta “Anno scintillante per la Fipe, Oscar 2025 a Toko e Di Maria”

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ROMA (ITALPRESS) – Il sollevamento pesi, uno sport che ha fatto la storia delle Olimpiadi, cresce e investe sul suo futuro. “E’ stato un anno scintillante sotto tutti i punti di vista, sia sotto quello tecnico-agonistico, sia sotto quello dello sviluppo e delle iniziative”, sono le parole di Alberto Miglietta, presidente della Federazione Italiana Pesistica, in un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa Italpress, tracciando un bilancio di quello che è stato il suo primo anno da numero 1 federale, dopo la lunga era (19 anni) di Antonio Urso. All’orizzonte ci sono i Giochi di Los Angeles 2028.

“Obiettivi? Nella vita in generale, nello sport in particolare, c’è un pò di scaramanzia. Partiamo dalle ultime edizioni dove siamo saliti sul podio sia alle Olimpiadi che alle Paralimpiadi. Mi fermerei qua. Ma l’impegno è fortissimo e pensiamo a Los Angeles col sorriso”, assicura il vertice della Fipe, che poi assegna gli Oscar 2025 della pesistica azzurra. La scelta ricade su due giovani: “Al femminile senza dubbio a Genna Toko, al maschile a Christian Di Maria”. La classe 2002 “solo da pochi anni pratica con noi il sollevamento pesi olimpico e ha già dei risultati pazzeschi”, mentre Di Maria “è addirittura un 2010 che sta gareggiando già con i senior con risultati incredibili. Su di lui abbiamo fatto un grande investimento ed è proprio l’esempio di come si possa formare un atleta di altissimo livello”.

Tra le novità del 2025 c’è l’ingresso del powerlifting tra le attività sportive targate Fipe: “Noi desideriamo essere individuati come la federazione della forza. Per cui diamo casa a tutte le organizzazioni e a tutte le discipline in maniera molto seria e molto professionale, trasferendo loro esperienza – spiega Miglietta – Dal 1° gennaio 2026 partirà il primo campionato italiano di powerlifting con 17 tappe su tutto il territorio italiano e una fase finale che assegnerà il titolo. C’è poi lo sthenathlon, l’altra nostra disciplina funzionale, che sta andando non bene, ma benissimo. Anche per questo non riesco a trovare dei punti negativi quest’anno”. Idee chiare sui prossimi passi da compiere: “Vogliamo continuare a sostenere con forza tutta la parte agonistica che per noi ovviamente, come per tutte le federazioni, è il cuore e fiore all’occhiello, oltre alla parte legata alla formazione, che è il nostro secondo cuore, dove il nostro livello è sempre più alto. Stiamo cercando in maniera trasversale di collaborare con altre federazioni ma soprattutto puntiamo ad alzare ancora il livello”, aggiunge Miglietta.

La formazione va di pari passo con il settore agonistico: “Assegnerei una medaglia a GiocaFIPE, un progetto che ci permette di avvicinare i più piccoli alla conoscenza su come sollevare correttamente un sovraccarico. Così possono aiutare meglio la mamma, il papà, i nonni e i fratelli più piccoli. Ci stiamo divertendo e loro diventano dei campioni”, conclude Miglietta.

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– Foto Italpress –
(ITALPRESS).

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