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Cronaca

Covid, Brunetta “Serve un super green pass, restrizioni per no vax”

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ROMA (ITALPRESS) – “Se noi, con l’economia tutta aperta, abbiamo meno casi degli altri, il merito è della strategia del green pass del governo Draghi”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro della P.A., Renato Brunetta. “Imponendo il green pass a tutto il mondo del lavoro abbiamo fatto la più grande strategia di politica economica. Ma il governo segue con estrema attenzione quel che accade in Italia e fuori e ascolta il grido di dolore di molte regioni. Non si tratta di cambiare strategia, ma di rafforzarla per non dover richiudere”, spiega.
Il ministro, comunque, non parla di obbligo vaccinale. “La decisione non mi sembra questa, con uno zoccolo duro di irriducibili del 10% l’obbligo non risolve nulla. Che fai, gli applichi il trattamento sanitario obbligatorio? La strada è un super green pass responsabile e condiviso, per non far pagare a tutti l’egoismo di alcuni”. Drgahi, osserva Brunetta, “è cauto e fa bene, deve rappresentare l’equilibrio. Ma è stato in prima linea sull’estensione del green pass al mondo del lavoro, determinatissimo e non cauto. E prenderà la decisione giusta anche questa volta”. Poi siega che “se gli indicatori ospedalieri dovessero peggiorare, penso sia il caso di rafforzare il green pass escludendo i non vaccinati da alcune attività sociali”.
Cioè “ristoranti, stadi, piste da sci, teatri, cinema, discoteche. Perchè far pagare a tutto il mondo del terziario urbano, della cultura, dello sport e del tempo libero con restrizioni che rischiano di ripiombarci in lockdown parziali? Vorrebbe dire costi di impresa, ristori, deficit, crisi, nuovo crollo dei consumi”. Comunque “i tamponi sono ancora il compromesso migliore. Le decisioni vanno prese con gradualità, sulla base dell’evidenza scientifica”.
(ITALPRESS).

Cronaca

MORTARA, CAPOTRENO PRESA A SCHIAFFI DA UN NORDAFRICANO SUL TRENO

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Una capotreno è stata aggredita su un convoglio della linea Milano-Mortara, che stava per arrivare a destinazione. La 48enne è intervenuta per chiedere a un passeggero, di origini nordafricane, di spegnere la sigaretta. Il giovane si è rifiutato, ha risposto in malo modo e ha preso la capotreno a schiaffi. A quel punto è partita la chiamata al 112. I carabinieri sono arrivati in stazione a Mortara, ma l’aggressore è riuscito a scendere e a fuggire.
Siamo di fronte all’ennesimo episodio di aggressione nei confronti di un lavoratore delle ferrovie: giusto Lunedì i colleghi di lavoro di un capotreno accoltellato su un treno regionale ligure perché chiedeva il biglietto a un immigrato a Rivarolo (Genova) si sono fermati in segno di solidarietà. Sono passati pochi giorni e ci troviamo di fronte ad un altro episodio, che per fortuna non è sfociato in tragedia, ma sempre di aggressione si tratta. Senza entrare in questioni politiche (perché sappiamo bene che con le dichiarazioni di parte non si va nessuna parte, se non cogliere la palla al balza per fare propaganda politica, da una parte e dall’altra) io credo che il problema vada risolto con un aumento della sicurezza, per i cittadini e per i lavoratori, gente onesta che sale su un treno per compiere il proprio dovere e viene aggredita, come degli ultimi episodi che si sono verificati, da cittadini che non rispettano le leggi di questo Paese. Le leggi ci sono, non bisogna crearne ulteriori, vanno solo fatte rispettare. Oggi abbiamo per fortuna anche più strumenti a disposizione per le indagini, le immagini delle telecamere di videosorveglianza: sfruttiamole adeguatamente per fare indagini serrate e prendere i responsabili di questi episodi, che devono pagare per le violenze, gli episodi di criminalità che commettono. E che la giustizia sia un po’ più solerte in questo Paese, sì, quello proprio è necessario, come pure potenziare le forze dell’ordine sui treni, magari utilizzando anche l’esercito, come era avvenuto in passato, ai tempi del Covid. Tutti siamo chiamati in questo Paese a fare di più e meglio, a partire dalla classe politica, che non può limitarsi a semplici dichiarazioni di facciata e cavarsela così facilmente.

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Cronaca

Milano, controlli Polizia Locale in zona Corvetto. Denunce e sequestri

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MILANO (ITALPRESS) – Ieri notte la polizia locale di Milano ha effettuato servizi di controllo territoriale specifici in zona Corvetto e Gabrio Rosa, nei quali sono stati controllati 203 veicoli, elevati 49 verbali, tre sequestri di veicoli, fatti 190 pretest alcool e 4 pretest droga. Quattro persone sono state denunciate per guida in stato d’ebbrezza e una per guida sotto effetto droga. 6 le patenti ritirate, una segnalazione di consumatore stupefacenti, denunce per detenzione ai fini di spaccio, un indagato in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale. Elevate 96 multe per eccessi di velocità di cui 2 ritiri patente. Infine, un arresto per furto con strappo ai danni di cittadino tedesco in via Stelvio. Marco Granelli, assessore alla Sicurezza del Comune di Milano ha detto: “Avevamo ricevuto diverse segnalazioni, da Municipio 4 e dai cittadini. Vogliamo essere presenti per un maggiore controllo nei quartieri di giorno, di sera e di notte”. Gianluca Mirabelli, comandante della Polizia Locale di Milano ha aggiunto: “Operazioni come queste servono a controllare il territorio soprattutto in zone della città che presentano alcune criticità”.(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Comune di Milano

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Cronaca

Cina, Mattarella “Riequilibrare rapporti commerciali e investimenti”

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ROMA (ITALPRESS) – “Anche sul piano economico, lo abbiamo visto ieri con il presidente Xi, abbiamo una volontà di intensificare la collaborazione in maniera intensa. Noi abbiamo un interscambio che nell’arco di sei anni, tra il 2106 e il 2022, si è sostanzialmente raddoppiato passando da 38 miliardi a quasi 74 miliardi. Con due osservazioni: la prima è che è ancora al di sotto del potenziale della collaborazione commerciale tra Cina e Italia e quindi la volontà di ampliare il flusso commerciale e la collaborazione, e l’altra l’esigenza di un riequilibrio nello sviluppo dei rapporti commerciali tra importazioni ed esportazioni tra Cina e Italia. Così come anche per quanto riguarda gli investimenti. Noi abbiamo molto a cuore gli investimenti cinesi in Italia e incoraggiamo quelli italiani in Cina che sono cresciuti in maniera piuttosto veloce. Sono arrivati a 15 miliardi nel 2023 e auspichiamo che anche quelli cinesi possano crescere in Italia velocemente così come quelli italiani, anche questi sono al di sotto del potenziale possibile”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso dell’incontro con il premier cinese Li Qiang.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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