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Cronaca

Italcementi, meno CO2 con i combustibili alternativi per la produzione

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MILANO (ITALPRESS) – Ridurre le emissioni di anidride carbonica generate dalla filiera del cemento e del calcestruzzo utilizzando combustibili alternativi al posto di quelli fossili durante il processo produttivo.
Tessuti, plastiche, carta e altri materiali non pericolosi, che non è più possibile riciclare nè riutilizzare in alcun modo, potrebbero diventare un’importante risorsa energetica per la produzione del cemento. Tuttavia, anche se l’industria è già tecnologicamente pronta, è frenata da ostacoli burocratici che non rendono pienamente attuabile una strategia fortemente voluta dalla filiera.
«Bisogna intervenire soprattutto sul processo produttivo perchè da lì provengono i 2/3 delle emissioni di CO2 – ha commentato Roberto Callieri, amministratore delegato di Italcementi e presidente di Federbeton, in occasione di Made Expo, a Milano – e in particolare è fondamentale la sostituzione dei combustibili di natura fossile con quelli alternativi derivanti dai rifiuti, dai materiali che sono giunti alla fine del loro ciclo di vita e che possono essere riutilizzati per ottenere combustibili a basse emissioni, come a esempio, le biomasse. Questo porterebbe a ridurre del 12 per cento le emissioni di CO2 prodotte dalla filiera».
L’uso nelle cementerie del cosiddetto CSS (Combustibile solido secondario) ottenuto dall’attenta selezione dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, eviterebbe di ricorrere a discariche, inceneritori e non obbligherebbe a portare gli scarti oltre confine per lo smaltimento. Ma soprattutto ridurrebbe l’importazione del petrolio dall’estero, migliorando il bilancio energetico nazionale e risparmiando CO2. Oltretutto, le alte temperature degli impianti di produzione del clinker evitano la formazione di ceneri e non interferiscono sulla qualità del prodotto.
Ma l’Italia è fanalino di coda in questo processo: nei Paesi europei più avanzati i combustibili alternativi sono largamente impiegati da decenni.
Il tasso di sostituzione dei combustibili fossili con i CSS nelle cementerie ha raggiunto il 79% in Austria, il 66% in Germania, il 46% in Francia e il 33% in Spagna. In Italia invece, la percentuale è ferma al 19.7%.
Ma oltre al processo produttivo, il cammino della carbonizzazione passa anche per lo sviluppo di prodotti sostenibili e di qualità.
«Il prodotto va di pari passo con la parte legata al processo e come Italcementi stiamo focalizzando la ricerca in tal senso – ha aggiunto l’Ad Callieri – a Made Expo presentiamo la nostra soluzione i.power RIGENERA per la rigenerazione delle infrastrutture esistenti e i.idro DRAIN, un calcestruzzo progettato per garantire il rispetto del ciclo naturale dell’acqua e ovviamente la linea eco.build caratterizzata da prodotti sostenibili e a bassa impronta carbonica».
(ITALPRESS).

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Tris della Fiorentina a Reggio Emilia, Sassuolo ko 3-1

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REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Nell’anticipo della 38esima giornata di Serie A la Fiorentina supera per 3-1 il Sassuolo, grazie alla reti di Cabral, Saponara e Gonzalez: per il Sassuolo a segno Berardi su rigore. Partita equilibrata per lunghi tratti, ma decisa dall’ingresso dalla panchina di Saponara, autore del gol del 2-1 e dell’assist sul terzo gol. Meglio la Fiorentina nei primi venti minuti, grazie alla vivacità sulle corsie laterali di Kouame e Ikone; il Sassuolo, invece, fatica nell’uscita dalla propria metà campo e nella costruzione della manovra. Al 10′ Duncan crossa dalla sinistra e trova Cabral, ma il colpo di testa dell’ex Basilea scheggia il palo. Sempre Cabral al 25′ impensierisce Russo con un tiro da fuori area, con il portiere del Sassuolo che devia in angolo. La Fiorentina, nonostante il miglior approccio alla partita e l’ottimo giro palla, non concretizza quanto creato e col passare dei minuti il Sassuolo inizia a prendere sempre più campo. L’unica occasione per i padroni di casa arriva al 45′ grazie a Pinamonti, il cui destro schiacciato esce a fil di palo. Nella ripresa Dionisi è costretto a sostituire Ferrari per un problema fisico: il Sassuolo paga subito a caro prezzo l’assenza del suo capitano e pilastro difensivo. Dopo appena due minuti del secondo tempo Cabral ritocca ancora verso l’alto i numeri della sua ottima stagione: il numero 9 porta in vantaggio la Fiorentina, sfruttando la respinta erronea di un cross da parte di Russo. Il Sassuolo si riversa in avanti nel tentativo di riagguantare il risultato, mentre la Fiorentina dopo il vantaggio abbassa troppo il baricentro. L’episodio che cambia la partita arriva al 69′ quando Marchetti viene richiamato al Var per valutare un tocco di mano di Cabral in area. Dopo la review l’arbitro non ha dubbi e concede il rigore: Berardi dal dischetto spiazza Cerofolini e riporta il risultato in parità. Proprio, però, nel momento peggiore della Fiorentina un lampo di Saponara porta di nuovo in vantaggio la Fiorentina: dopo pochi minuti dal suo ingresso l’ex Empoli è bravo a girarsi spalle alla porta e calciare a giro sotto l’incrocio. Le espulsioni di Ruan e Rogerio mettono la parola fine ai tentativi di rimonta del Sassuolo e al 84′ Gonzalez segna il gol del definitivo 3-1. Vittoria importante per la Fiorentina che chiude al meglio il proprio campionato di Serie A.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Forza Italia, Danila Subranni responsabile Comunicazione di Berlusconi

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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi ho ritenuto di nominare la dottoressa Danila Subranni quale responsabile della mia comunicazione. Una professionista di valore, apprezzata e stimata da me e da tutti i parlamentari e dirigenti di Forza Italia con cui lei stessa collabora ormai da anni. Chi ha avuto modo di conoscere e lavorare con Danila, ha saputo certamente apprezzarne la serietà, il rigore e la puntualità”. Lo afferma il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi.
“Lei – aggiunge – è anche la responsabile delle presenze televisive di Forza Italia negli spazi destinati al nostro partito, ruolo che esercita da tempo, su mia diretta indicazione. Rivolgo a Danila i miei più sinceri auguri di buon lavoro”.

Foto: agenziafotogramma.it
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Tumore della mammella, ribociclib riduce il rischio di recidiva del 25%

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ROMA (ITALPRESS) – La terapia adiuvante, cioè successiva alla chirurgia, con ribociclib riduce del 25% il rischio di recidiva nel tumore della mammella in stadio precoce (stadio II e III). Sono questi i dati dello studio NATALEE, presentati oggi al meeting annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO). Ribociclib in associazione con la terapia endocrina (ET), rispetto alla sola terapia endocrina, riduce il rischio di recidiva del 25,2% nei pazienti con tumore della mammella in fase iniziale in stadio II e III, positivo per i recettori ormonali e negativo per il recettore 2 del fattore umano di crescita epidermica (HR+/HER2-) (HR=0,748; 95% CI: 0,618 – 0,906; p=0,0014) oltre ad un beneficio di sopravvivenza libera da malattia invasiva (iDFS) consistente e clinicamente significativo nei principali sottogruppi prespecificati. I dati di ribociclib sono risultati consistenti in tutti gli endpoint secondari di efficacia, comprese la sopravvivenza libera da malattia a distanza (riduzione del rischio del 26%) e la sopravvivenza libera da recidiva (riduzione del rischio del 28%), con un trend positivo per la sopravvivenza globale.
“Nel 2022, in Italia, sono stati stimati 55.700 nuovi casi di carcinoma della mammella – afferma Saverio Cinieri, Presidente AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) -. La terapia adiuvante della malattia radicalmente operata può essere considerata uno dei maggiori successi in oncologia negli ultimi trent’anni. Infatti, nonostante il costante aumento dei casi, la mortalità è diminuita del 6,8% dal 2015 al 2021, non soltanto per effetto della diagnosi precoce attraverso programmi di screening, ma anche per l’efficacia della terapia adiuvante”.
“Per ridurre il rischio di recidiva, le pazienti con carcinoma mammario in stadio precoce, positivo per i recettori ormonali e HER2 negativo, assumono il trattamento ormonale standard di durata compresa tra 5 e 10 anni, in aggiunta o meno alla chemioterapia – spiega Michelino De Laurentiis, Direttore del Dipartimento di Oncologia Senologica e Toraco-Polmonare, INT ‘G. Pascalè di Napoli -. Nello studio NATALEE, che ha coinvolto oltre 5000 pazienti, ribociclib è stato somministrato per 3 anni insieme all’ormonoterapia. In questo modo è stato ridotto di un ulteriore 25% il rischio di recidiva, in una popolazione di pazienti molto vasta, che include anche le donne senza coinvolgimento linfonodale”.
“L’evento più impattante dal punto di vista clinico, nel carcinoma mammario operato radicalmente, è la comparsa di recidive a distanza, che si associa ad un drammatico peggioramento prognostico – sottolinea Fabio Puglisi, Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica CRO di Aviano e professore all’Università di Udine -. Le pazienti con tumore della mammella in stadio precoce con recettori ormonali positivi e HER2 negativo restano a rischio di recidiva, perchè la malattia si ripresenta in un terzo dei casi inizialmente in stadio II e nella metà di quelli esorditi in stadio III. Inoltre, il 90% delle recidive che si sviluppano entro 5 anni portano alla malattia metastatica. L’evoluzione della patologia da stadio iniziale a metastatico ha ripercussioni negative non solo sulla sopravvivenza, ma anche sulla qualità di vita dei pazienti”.
“In seguito a una diagnosi di tumore della mammella in fase iniziale, i pazienti vivono con il continuo timore che la malattia possa tornare – afferma Paola Coco, CSO & Medical Affairs Head, Novartis Italia -. I dati dello studio NATALEE evidenziano il potenziale di ribociclib di ridurre il rischio di recidiva in questa popolazione a rischio, compresi i pazienti con linfonodi negativi, mantenendo un profilo di sicurezza favorevole”.
Foto: ufficio stampa Novartis

(ITALPRESS).

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