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Cronaca

Gruppo Cap, biometano scontato per le aziende pubbliche del territorio

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MILANO (ITALPRESS) – Tra le materie prime, il metano è una delle fonti di energia che ha registrato un importante incremento dei prezzi a livello globale, mettendo in seria difficoltà la produttività delle aziende italiane, e non solo. In controtendenza al generale aumento dei costi, Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato dei comuni della Città metropolitana di Milano, ha stretto un accordo per fornire biometano a un costo calmierato del 45% alle aziende pubbliche partner.
Si tratta di biocarburante generato dai fanghi di depurazione presso l’impianto di depurazione di Bresso-Niguarda, il cui impiego consente di ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica (CO2) dell’85% rispetto ai veicoli a benzina. In tre mesi, fino al 31 gennaio, verranno erogati fino a 100mila kg di biometano per consentire ai mezzi di trasporto di percorrere oltre 2milioni di Km con un grande vantaggio per l’ambiente e i costi pubblici.
Il biometano a km 0 prodotto dall’utility lombarda è caratterizzato da un valore aggiunto non solo ambientale, ma anche economico: i costi di produzione del biocarburante da fonti rinnovabili non risentono dell’andamento irregolare dei mercati esteri, delle dinamiche geopolitiche e delle speculazioni finanziarie.
“A fronte dell’aumento del prezzo del gas naturale sui mercati internazionali, riteniamo fondamentale supportare le aziende pubbliche del territorio con iniziative concrete, commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP. La riduzione delle emissioni fossili è al centro del nostro Piano di Sostenibilità, che si declina proprio nelle tante iniziative di economia circolare realizzate in questi anni, tra le quali spicca l’impianto di produzione di biometano presso il depuratore di Bresso-Niguarda dove nel 2018 è nato il primo impianto certificato di biometano generato dai reflui fognari. La fornitura di biocarburante a prezzi calmierati testimonia il nostro impegno a contribuire fattivamente agli obiettivi di decarbonizzazione, focus al centro dell’agenda di COP26 a Glasgow”.
Le aziende socie di Neutalia, AGESP S.p.A., gestore del servizio di Igiene Ambientale nel Comune Busto Arsizio e Gruppo AMGA S.p.A, azienda che fornisce servizi di pubblica utilità ai Comuni dell’Alto Milanese e del Magentino; Acqua Novara.VCO, azienda che gestisce il servizio idrico integrato in 140 Comuni delle Province di Novara e del Verbano Cusio Ossola e l’azienda partecipata Sun Novara, specializzata nel trasporto pubblico della Città di Novara, fino al 31 gennaio 2022 potranno acquistare presso i punti di distribuzione su Legnano e Novara gestiti da Green Fuel Company, partner italiano che opera nel settore della distribuzione e commercio di combustibili gassosi, il biometano prodotto da CAP al costo di 1,149 euro con una riduzione del 45% rispetto ai prezzi di mercato.
In 3 mesi saranno erogati fino a 100mila kg di biometano a un costo realmente vantaggioso, quantitativo che permetterà di percorrere da parte dei mezzi pubblici come bus, veicoli aziendali di servizio e camion della nettezza urbana circa 2,4 milioni di km a basso impatto ambientale.
Il biometano di Gruppo CAP, frutto del primo progetto pilota avviato all’impianto di Bresso nel 2016, è arrivato nei distributori della Lombardia già più di un anno fa, con l’intento di ridurre impatto ambientale e inquinamento. Fino a oggi, nei tre impianti di distribuzione gestiti da Green Fuel Company a Milano (Via Santa Rita da Cascia, 41), Brescia (Via Labirinto, 390) e Legnano (Via per Busto, 33/A), caratterizzati dalla presenza di vele che riportano il marchio di Gruppo CAP, sono già stati erogati 975.400 kg biocombustibile, che hanno permesso a circa 1.190 veicoli di percorrere quasi 24 milioni di km, in media 20mila km per vettura.
“Il biometano che produciamo dal 2016 presso l’impianto di Bresso rappresenta una delle più importanti sfide ambientali intraprese dall’azienda, racconta Alessandro Russo. Quando è nata la sperimentazione in collaborazione con FCA (Fiat Chrysler Automobiles) e il CNR-IIA (Istituto di Inquinamento Atmosferico), non esisteva una normativa che prevedesse la produzione di biometano dagli scarti dei depuratori. I risultati ci hanno dato ragione: dopo aver dimostrato l’alta qualità del prodotto estratto dai fanghi, siamo arrivati a una produzione su scala industriale e ai primi 3 punti di distribuzione, che possiamo definire “a Km 0″. Ma è solo l’inizio: nel 2023 la produzione di biometano dalla FORSU aumenterà esponenzialmente”.
Il futuro prossimo prevede infatti l’aumento esponenziale della produzione di biometano da parte di CAP. Nel 2023, quando entrerà in funzione la nuova Biopiattaforma, polo di economia circolare che CAP sta costruendo a Sesto San Giovanni, le 30.000 tonnellate di FORSU provenienti dai Comuni di Sesto San Giovanni, Pioltello, Cormano, Segrate, Cologno Monzese e Cinisello Balsamo, saranno trasformate in 1.568.000 kg all’anno di biometano che servirà ad alimentare 2.050 vetture percorrendo più di 40 milioni di chilometri. Un grande aiuto per l’ambiente, grazie all’impiego del biometano in autotrazione che prevede una frastica riduzione delle emissioni di CO2.
Il biometano rappresenta un elemento cruciale nell’individuazione di soluzioni di decarbonizzazione di medio-lungo periodo: gioca un ruolo chiave nella transizione energetica e nella definizione di un’economia a zero emissioni, in quanto è in grado di utilizzare le infrastrutture del gas esistenti ed entrare in rete appena prodotto, consentendo un reale risparmio in termini di infrastrutture per il risparmio energetico.
(ITALPRESS).

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“Uniti contro la disinformazione”, Tim al fianco dei giovani

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Cina, cresce rete per protezione intellettuale, nuovo centro in Greater Bay Area

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PECHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – La Cina è pronta ad ampliare la propria rete di centri per la protezione della proprietà intellettuale (PI) con l’approvazione di un nuovo centro a livello nazionale a Dongguan, nella provincia meridionale cinese del Guangdong, ha dichiarato martedì la massima autorità nazionale per la regolamentazione della PI.
Il nuovo centro agevolerà un lavoro rapido e coordinato di protezione della proprietà intellettuale per gli innovatori nei settori dei terminal intelligenti e dei nuovi materiali.
Secondo l’Amministrazione nazionale cinese per la proprietà intellettuale (CNIPA), la nuova istituzione ha portato a 81 il numero totale dei centri per la protezione della proprietà intellettuale a livello nazionale in tutto il Paese, di cui sette nel Guangdong.
Questi centri sono stati istituiti in località chiave, tra cui il capoluogo provinciale Guangzhou e il polo dell’innovazione di Shenzhen.
In quanto centro manifatturiero, Dongguan, una città con una popolazione permanente di oltre 10 milioni di abitanti, vanta un PIL regionale superiore a 1.000 miliardi di yuan (circa 141 miliardi di dollari) e un ecosistema dinamico e innovativo.
Una volta completato, il centro di Dongguan funzionerà come piattaforma “one-stop” per aggregare le risorse dei servizi di protezione della proprietà intellettuale, promuovendo l’integrazione della catena dell’innovazione con la catena industriale, ha osservato la CNIPA in un comunicato stampa.
L’amministrazione ha affermato che rafforzerà anche il coordinamento tra tutti i centri di protezione della provincia, creando un hub regionale per la protezione della PI che alimenterà una crescita di alta qualità in tutta la Greater Bay Area (GBA) di Guangdong-Hong Kong-Macao.
Il cluster di innovazione Shenzhen-Hong Kong-Guangzhou nella GBA ha conquistato il primo posto nell’Indice globale dell’innovazione 2025 dell’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale, superando il cluster Tokyo-Yokohama in Giappone e aggiudicandosi per la prima volta il primo posto.
Foto Xinhua
(ITALPRESS).

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Cronaca

Beccari “Per San Marino fondamentale sinergia con l’economia italiana”

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ROMA (ITALPRESS) – “La qualità delle relazioni fra San Marino e Italia è più che buona, non è solo un rapporto di buon vicinato, ma è anche di collaborazione. C’è un interscambio economico-sociale altissimo, quella con l’Italia è una relazione per noi importante, imprescindibile, ma anche con un senso di comunanza e di fratellanza. Condividiamo non solo la lingua, ma anche i valori, i principi, la cultura”. Lo afferma Luca Beccari, segretario di Stato per gli Affari esteri, la cooperazione economica internazionale e le telecomunicazioni di San Marino, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
“San Marino offre lavoro a tanti lavoratori frontalieri italiani e l’Italia al contempo è un’opportunità di specializzazione e di lavoro che altrimenti non ci sarebbe per lavoratori e studenti sanmarinesi. Sul piano della formazione e lavoro c’è una sinergia fortissima”, spiega il ministro.
“Una comunità di 35 mila abitanti non può fisiologicamente fornire tutte le risorse lavorative che servono, quindi San Marino storicamente attinge dal bacino italiano. C’è stato un incremento che ha segnato un trend coerente anche con una ripresa del ciclo economico a San Marino”, prosegue.
“Il settore manifatturiero dà l’apporto principale al Pil di San Marino, ma anche il comparto dei servizi è molto vivace. Per noi è fondamentale una sinergia con i distretti economici italiani – spiega Beccari -. Anche i settori turistico e culturale sono ambiti nei quali si sviluppano forme di collaborazione”.
Sul fronte della politica estera, a tenere banco è il Medio Oriente, dove “si parte da una tregua, da un cessate il fuoco, ma ora bisogna ristabilire l’ordine delle cose, a cominciare dalla priorità che è l’assistenza alla popolazione di Gaza”. Anche San Marino ha riconosciuto lo Stato di Palestina. “Non è solo un messaggio, credo che sia più un’assunzione di consapevolezza, la soluzione due popoli-due Stati ha bisogno di azioni concrete – spiega Beccari -. E’ chiaro che lo scenario e le dinamiche siano complessi. San Marino ha deciso di fare questo passaggio perchè crediamo che sia fondamentale anche per i palestinesi capire che c’è una comunità internazionale che vuole che la Palestina abbia un’autodeterminazione, che ovviamente non passa attraverso le organizzazioni terroristiche”.
San Marino nello scacchiere internazionale mette in pratica la cosiddetta “neutralità attiva”.
“Un conto è non essere schierati militarmente o non far parte della Nato, un altro è non prendere posizione all’interno di un organismo internazionale quando ad esempio c’è da difendere un diritto o un principio o c’è da condannare una violazione – spiega il ministro degli Esteri -. Neutralità attiva vuol dire non fare parte di nessuno schieramento ma essere proattivi nella difesa dei valori. Noi ad esempio avevamo relazioni diplomatiche e rapporti ottimi con la Russia. Ma quando ha invaso l’Ucraina, ha violato un principio fondamentale: l’integrità territoriale dei popoli, delle nazioni. Quindi abbiamo senza esitazione condannato l’invasione e ci siamo anche allineati alle sanzioni contro Mosca decide dall’Unione Europea e dalla comunità internazionale. Non possiamo rimanere indifferenti al fatto che viene violato un principio che è alla base della nostra stessa esistenza, perchè San Marino senza il diritto internazionale non esisterebbe”.
Quanto all’Unione Europea, San Marino non ne fa parte, “ma ha deciso dieci anni fa di intraprendere un negoziato con Bruxelles per un accordo di associazione che sostanzialmente garantirà un accesso al mercato unico al pari degli Stati membri pur rimanendo Stato terzo – afferma Beccari -. Si è pensato a un passaggio intermedio, attraverso un accordo di associazione che intanto integri il mercato unico e poi lascia aperta la prospettiva di una piena adesione, ma questo lo decideranno le future generazioni”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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