(Tutte le notizie su diegobianchinews.it @copyright, itinerarinews.it, paviaunotv.it, lombardialive24.it e relativi canali social: Facebook, Twitter, Instagram, You Tube, Telegram, LinkedIn)
Il caso Djokovic crea un conflitto tra le istituzioni, Stato di Vittoria e Tennis Australia da una parte, governo federale dall’altra. Ma è soprattutto uno schiaffo a chi è sempre ben comportato in questo periodo di pandemia, seguendo le regole di chi ci governa, che piacciano o meno. E’ un po’ come tornare indietro nei tempi: sei ricco e hai potere? Allora puoi essere curato, fare la bella vita e mangiare a volontà, togliendoti ogni sfizio. Sei povero? Allora non puoi curarti e dovrai continuare a fare una vita di stenti. L’esempio che ha dato la Federazione è da condannare ad alta voce, per il bene di tutti.
Il direttore dell’Australian Open, Craig Tiley, ha esortato Novak Djokovic a rivelare il motivo dell’”esenzione medica” che gli consentirà di partecipare al primo Grande Slam dell’anno, senza aver mai detto se sia vaccinato o meno contro il Covid e volare senza problemi in Australia, un Paese che, nonostante le misure stringenti viaggia sui 50mila nuovi positivi al giorno e in una città Melbourne, che ha vissuto il lockdown più lungo al mondo (262 giorni).
“Se gli organizzatori non chiariscono i motivi dell’esenzione – ha detto stamane un campione del passato, Adriano Panatta a Radio Capital -, allora finiremo per pensare che Djokovic è il Marchese del Grillo: “Io so io e voi non siete un c…”.
Poco fa è intervenuto sulla vicenda anche il premier australiano Morrison: “O Djokovic fornirà le prove o tornerà a casa con il primo aereo”. Più chiaro di così…E non si venga a dire, come ha fatto qualcuno stamane, che nel primo periodo di pandemia ha fatto una cospicua donazione all’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, uno dei più colpiti dalla prima ondata: quanti donatori ci sono stati ma poi si sono comportati da corretti cittadini rispettando le regole? Ecco il punto: le regole sono fatte per essere rispettate. Chi non le rispetta è un uomo piccolo piccolo, anche se è ricco e famoso. Ma i soldi non rendono grandi uomini, ricordatevelo sempre…