Politica
Scuola, Bianchi: “Si torna sui banchi, le regole sono chiare. Il personale? Possibile che manchi”
Pubblicato
4 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Ho parlato costantemente con le rappresentanza dei presidi, il dialogo è continuo. C’è sicuramente la possibilità che domani manchi personale nelle scuole. Noi abbiamo messo 400 milioni per rinnovare e potenziare il personale proprio per l’emergenza legata al Covid. Si tratta di 35.000 docenti e di altrettanto personale tecnico in più. Ricordo che anche in passato dopo il Natale si sono registrate molte malattie ma questa situazione si affronta assieme, con la volontà di tutti di riprendere la scuola”. Così il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, in un’intervista al TG3.
“Noi tutti siamo preoccupati ma abbiamo approvato come Governo, all’unanimità, un disposto che dà regole chiare precise e puntuali anche per quelle situazioni che richiedono la didattica a distanza. Il principio di base è che si torna a scuola domani”, ha concluso Bianchi.
(ITALPRESS).
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Salvini “Avere dubbi su obbligo vaccini non è antiscientifico”
Politica
Salvini “Avere dubbi su obbligo vaccini non è antiscientifico”
Pubblicato
4 ore fa-
20 Agosto 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Chiederete le dimissioni del ministro della Salute, Orazio Schillaci, dopo il caso Nitag? “No. Lo dico io da ministro. E’ come se io avessi nominato una commissione da me firmata e dopo tre giorni mi fossi autoazzerato la commissione da me scelta, avrei un problema in casa, evidentemente, quando si parla di salute”. Lo ha detto il vicepremier, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti e leader della Lega, Matteo Salvini, a margine di un sopralluogo alle case Aler di via Bolla, a Milano, parlando con i giornalisti.
“Poi leggevo oggi un’intervista interessante di uno di questi due professori e medici che non stanno simpatici a qualcuno – ha proseguito -. Non sono no vax, semplicemente chiedono che vengano calcolati tutti i benefici che ci sono nei vaccini e anche eventuali controindicazioni. Dirsi dubbiosi sull’obbligo vaccinale, che non c’è nella maggior parte dei Paesi europei, non penso sia antiscientifico, penso sia di buon senso”, ha concluso.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Politica
Ucraina, Crosetto “L’ipotesi dell’articolo 5 non è incompatibile con i Volenterosi”
Pubblicato
10 ore fa-
20 Agosto 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “È molto positivo ciò che è accaduto a Washington. Intanto perché a tutti, anche agli americani, è sempre più chiara la realtà sul campo. E poi perché gli europei si sono coordinati, hanno costruito una linea comune e deciso di percorrerla tutti assieme. Non mi sembra poco”. Così, in un’intervista a la Repubblica, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, dopo il summit sulla situazione in Ucraina fra il presidente americano Donald Trump, quello ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei.
“Ora – osserva – si fa sempre più strada l’ipotesi di Meloni su un meccanismo basato sull’articolo 5. È una delle possibili soluzioni e non è incompatibile con quella dei Volenterosi. Si possono realizzare entrambe”.
Crosetto spiega che “è un impegno di sicurezza che si assumerebbero le nazioni. L’idea di Meloni è che possa essere la Nato – come alleanza difensiva – ad assicurare a un Paese esterno come l’Ucraina la sua protezione. In alternativa, potrebbero impegnarsi a farlo singole nazioni. Si sceglierà il meccanismo migliore. Di certo, con la Nato, si garantirebbe una deterrenza superiore”.
Sul perché Putin dovrebbe accettare una sorta di Nato bis ai suoi confini, il ministro dice: “Perché l’Ucraina non entrerebbe nella Nato, con tutto ciò che comporta esserne membro. La Nato interverrebbe solo per difendere da un’aggressione. E poi, per molte altre ragioni. Non ultima quella che in Russia sia ciò che resta di opinione pubblica, sia gli oligarchi ed il mondo produttivo, premono per eliminare le sanzioni e riaprire rapporti. Poi, perché otterrebbe uno spazio politico e di influenza superiore. Almeno formalmente, tratta da pari con gli Stati Uniti recuperando un ruolo da superpotenza, riacquisendo influenza nel Vecchio Continente e comprando tempo. Non dimentichiamo che nei calcoli russi quella Ucraina doveva essere una guerra lampo”.
Quanto alla possibilità di inviare truppe di volenterosi sul terreno e la posizione dell’Italia, Crosetto aggiunge: “Quando ci saranno tutte le condizioni, decideremo cosa fare. Ad oggi la proposta sul campo che ha più peso è quella di Meloni. La partecipazione dell’Italia al tavolo di Washington non era scontata. E penso sia più un riconoscimento a Giorgia, che al Paese”.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Politica
Ucraina, Conte “Difficile chiudere conflitto con onorevole compromesso”
Pubblicato
22 ore fa-
19 Agosto 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Il vertice di Washington conferma la seria difficoltà di porre fine al conflitto russo-ucraino con un onorevole compromesso tra i vari attori in campo, protagonisti e comprimari”. E’ il pensiero del presidente del M5S, Giuseppe Conte attraverso il suo profilo Facebook. “Trump sta provando in tutti i modi a promuovere un accordo di pace per rispettare l’impegno preso con gli elettori americani e dimostrare nei fatti quel che ripete da tempo: che se fosse stato lui al posto di Biden la guerra non sarebbe nemmeno iniziata – continua Conte – Putin, dopo avere aggredito l’Ucraina, ha approfittato dell’incontro con Trump in Alaska per chiarire che il compromesso di pace deve tener conto dei rapporti di forza mutati sul campo di battaglia e per dimostrare che la Russia non può essere espulsa dal consesso internazionale. Ne è uscito con la prospettiva di rilanciare gli scambi con gli Stati Uniti e ha posto le sue condizioni per definire un nuovo ordine internazionale”.
“Zelensky – prosegue Conte – si ritrova con un popolo stremato da una guerra affrontata anche grazie alla falsa promessa che i Paesi Nato lo avrebbero sostenuto all’infinito, sia sul piano militare sia sul piano finanziario. E poi ci sono i leader europei, che per tre anni hanno provato a convincerci che l’unica, possibile strategia fosse inseguire la vittoria militare sulla Russia, essendo completamente inutile investire su un percorso diplomatico. Il fallimento maggiore è il loro, perchè sono costretti a prendere atto di quel che anche i comuni cittadini hanno sempre saputo: che la Russia, nient’affatto isolata, rimane un player globale con cui è imprescindibile misurarsi. Con la particolarità, che se il fronte oltranzista guerrafondaio non avesse sabotato i negoziati di Istanbul del marzo-aprile 2022, sicuramente il compromesso concluso a caldo dell’aggressione russa sarebbe stato ben più protettivo degli interessi ucraini di quello che si prospetta adesso che la Russia ha prevalso sul campo”.
“Adesso i leader europei, completamente disorientati – attacca Conte – stanno agendo in ordine sparso, come dimostrano le proposte stravaganti in tema di ‘garanzie di sicurezzà. Francia, Regno Unito e Germania insistono per l’invio di truppe nel teatro di guerra, ipotesi che mesi fa aveva fatto scattare l’allarme nelle cancellerie di mezza Europa e che adesso viene accolta come il male minore. Poi c’è la proposta del duo Meloni-Fazzolari, di estendere anche all’Ucraina, la garanzia di protezione di cui all’art. 5 del Trattato Nato. Anche questa era stata ventilata mesi fa, creando il panico in Europa e negli Usa: significava per la Nato smetterla con la guerra per procura ed entrare direttamente in guerra contro la Russia. Una follia. Adesso viene riproposta, ma per offrire garanzie future. Questo significa che l’Ucraina verrebbe a godere, in prospettiva, della solidarietà militare dei Paesi Nato, come fosse un membro dell’Alleanza atlantica, pur rimanendo estranea ad essa”.
“Ma è ragionevole prevedere che Putin – che ha conseguito vantaggi sul campo e che è ossessionato dall’estensione della Nato ai propri confini – accetti orale truppe europee o della Nato ai propri confini? E’ ragionevole estendere all’Ucraina i vantaggi dell’appartenenza alla Nato senza neppure pretendere gli oneri militari e finanziari che questa adesione comporta, creando un pericoloso precedente e il rischio di allargare sempre più, nel mondo, l’area dei conflitti armati? Che succederà quando altri Paesi chiederanno anch’essi il privilegio dell’articolo 5 della Nato, senza adesione formale? Può essere davvero questo uno strumento efficace per estendere l’area di influenza geo-politica della Nato e assecondarne l’espansione? La verità è che il deficit di politica sta precipitando l’Europa nell’irrilevanza e il mondo intero nel caos, senza che si intraveda all’orizzonte la possibilità di costruire un nuovo ordine politico e giuridico mondiale, basato su una prospettiva multipolare” conclude Conte.
– Foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).


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