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Cronaca

Monica Vitti, omaggio in camera ardente tra mimose, foto e video

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ROMA (ITALPRESS) – Mazzi di mimose e rose gialle, il suo colore preferito, e alle spalle del feretro lo stendardo della squadra del cuore, la SS Lazio. Dalle 10 di questa mattina, quando è stata aperta la camera ardente, il flusso di persone alla Sala della Protomoteca in Campidoglio per dare un ultimo saluto a Monica Vitti non si è interrotto. Arrivano con piccoli mazzi di fiori, in gruppi o alla spicciolata, donne e uomini di ogni età per rendere omaggio all’attrice che con i suoi tanti volti ha accompagnato la vita di tantissimi italiani. Tra i primi ad arrivare, oltre al sindaco Gualtieri che ha accolto il feretro in Campidoglio, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che ha omaggiato l’artista con una corona di fiori deposta accanto a quella del Comune.
“Oggi è un giorno triste, è il giorno dove prendere atto che Monica Vitti non è poi tra noi”, ha dichiarato Zingaretti. “Si avverte la sua assenza. Era un pezzetto di ciò che siamo stati fino a oggi, era una di noi”, ha aggiunto ricordandola come “una donna che, con i suoi sorrisi e la sua bravura, era presente comunque, anche se era fuori dalle scene da tanto tempo. Sapere che non c’è più è davvero la tristezza più profonda”.
“E” stata una delle grandissimi attrici del cinema italiano e una donna impegnata anche sul piano civico e politico: una figura grandissima, infatti la città la piange e la ricorda. Riusciva a interpretare ruoli di ogni tipo. Era romana, romanissima. Un grandissimo orgoglio”, ha ricordato il sindaco Gualtieri aggiungendo che presto verrà intitolato a Monica Vitti un luogo della città.
Ad abbracciare la famiglia in questo momento di dolore anche Walter Veltroni visibilmente commosso e le colleghe e amiche di una vita, Marisa Laurito e Dacia Maraini che ne hanno ricordato la grande vitalità che rende quasi incredibile che sia morta e la risata coinvolgente.
Un video alterna le sue foto e un ‘grazie Monicà con un sottofondo musicale di violini. Ai piedi della bara un mazzo di fiori raccolti dalla scritta “ma ‘ndo vai?”, domanda che sembrano rivolgerle i tanti ammiratori così increduli nel dirle addio.
(ITALPRESS).

Cronaca

Mattarella “Speranza di pace si estenda da Medio Oriente a Ucraina”

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Cronaca

M5S, Giuseppe Conte confermato presidente

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ROMA (ITALPRESS) – Giuseppe Conte è stato confermato presidente del Movimento 5 Stelle con l’89,3% dei voti.
Alle ore 18 di oggi si sono concluse le votazioni degli iscritti.
Su 101.783 iscritti aventi diritto al voto hanno votato in 59.720 pari al 58,67%.
Al quesito “Sei favorevole all’elezione di Giuseppe Conte quale presidente dell’associazione MoVimento 5 Stelle?” hanno votato sì 53.353, hanno votato no 6.367.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “La speranza di pace si estenda dal Medio Oriente all’Ucraina”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le notizie giunte nei giorni scorsi da Gaza, dopo gli accordi di Sharm El-Sheikh, con i primi passi di intesa tra le parti in conflitto in Medio Oriente e con il rilascio degli ostaggi, ci ricordano che i processi di pace hanno bisogno di perseveranza, di pazienza, di lavoro di mediazione, di assunzione di responsabilità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento al convegno internazionale e interreligioso “Osare la pace”, organizzato a Roma dalla Comunità di Sant’Egidio.
“Istituzioni, diplomazie e numerosi altri “facilitatori di pace”, incluse le comunità religiose, svolgono quest’opera giorno dopo giorno, spesso lontano dai riflettori e senza ambire a superflui riconoscimenti esteriori – ha proseguito Mattarella -. Vorrei qui – anche come viatico per gli sviluppi futuri – richiamare una frase del Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayeb che, parlando di pace e di fratellanza interreligiosa, ha ribadito la necessità per tutti di innalzare «lo stendardo della pace, anzichè quello della vittoria, e [sedersi] al tavolo del dialogo». Alla forza della prepotenza va contrapposta la forza tranquilla delle istituzioni di pace. L’auspicio è che la “scintilla di speranza”, come l’ha definita Leone XIV, innescata in Terra Santa si estenda anche all’Ucraina, dove le iniziative negoziali stentano ancora a prendere concretezza mentre le sofferenze di bambini, donne, uomini procurate dalla spietatezza dell’aggressione russa non accennano a diminuire”.
Per il capo dello Stato “quanto avviene ci impone di perseverare in una risposta comune, equilibrata, mossa dal senso di giustizia e di rispetto per la legalità internazionale, dalla vigenza universale dei diritti dell’uomo. Sono i principi in cui si riconosce la Repubblica Italiana”.
“Il contributo dei peace-maker, che costruiscono ponti e tessono relazioni tra comunità in conflitto, e dei peace-keeper, che vegliano sul rispetto dei cessate il fuoco e sulla protezione dei più vulnerabili, è inestimabile: far sorgere un principio di pace anche nei contesti più ostili – ha aggiunto il presidente della Repubblica -. Il messaggio è chiaro: alla violenza delle armi esiste sempre un’altra strada, un modo diverso e più conveniente per risolvere le contese, sottraendosi a rischi fatali di escalation incontrollate, i cui effetti pongono a rischio la sopravvivenza dell’umanità. Nella memoria dell’uomo rischiano di affievolirsi i ricordi delle tragedie che hanno caratterizzato l’ultima guerra mondiale: abbiamo fra noi Kondo Koko, un’Hibakusha, una sopravvissuta alla bomba nucleare che devastò Hiròshima. Persino quello che fu uno spartiacque nella storia, appare oggi in discussione. Non si può omettere di ricordare che osare la pace include e abbraccia altri aspetti: dalle ampie zone di grande povertà nel mondo, alle sofferenze dei migranti, alla crescente concentrazione della ricchezza in poche mani in luogo della sua diffusione. Di fronte alle guerre e per la pace parlano le religioni, con la forza della loro autorevolezza, con la definizione della pace come “santa”, nell’infaticabile ricerca di quel che unisce gli esseri umani, nella promozione della solidarietà globale”.
“Tutti noi siamo oggi chiamati a rinnovare la nostra fiducia nella causa della pace – ha concluso Mattarella -. Rendiamo comune e condiviso l’appello di questo incontro: continuiamo a osare la pace. Continuiamo a investire in percorsi di dialogo e di mediazione, a sostenere chi soffre, a costruire ponti tra i popoli, per contribuire a un mondo in cui la pace non sia un sogno per illusi, ma una realtà condivisa. Quella realtà in cui, come ricordava Papa Francesco, «si riconosce la dignità di ogni essere umano, quando la fratellanza diventa principio ispiratore di un ordine internazionale più giusto e sostenibile»”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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