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Cronaca

A Sanremo serata cover tra omaggi ed emozione, Jovanotti superstar

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SANREMO (ITALPRESS) – Sulla carta poteva sembrare la serata più “normale”, passateci il termine in tempi di politically correct: niente provocazioni, una co-conduttrice che è un’attrice giovane ma già molto brava e gli ospiti “rinchiusi” nel recinto delle esibizioni a cui partecipavano come guest star. E, invece, anche stasera Amadeus ha confezionato una serata piena di ritmo ed emozioni. Certo, il merito va anche (o, forse, soprattutto) alle canzoni scelte dai cantanti nella nutrita offerta del quarantennio che va dagli anni ’60 ai ’90. Ma le emozioni davvero non sono mancate. Ad aprire la quarta delle cinque serate di Sanremo 2022 è stata Noemi che ha scelto di cantare da sola e al pianoforte “You make me feel like a natural woman” di Aretha Franklin. Dopo di lei Giovanni Truppi ha portato un pò di storia della musica italiana sul palco cantando “Nella mia ora di libertà” di Fabrizio De Andrè con Vinicio Capossela e Mauro Pagani. Prima del terzo cantante, è arrivata Maria Chiara Giannetta. Abito corto, scale di corsa e la disinvoltura di chi sembra essere stata su quel palco già tante volte. Invece era la prima volta come da gag con Amadeus che le ha spiegato il “trucco” degli annunci di canzoni e cantanti: «Un occhio al cartoncino e uno al pianoforte”. Dopo Yuman, che ha proposto “My way” di Frank Sinatra insieme a Rita Marcotulli, l’Ariston si è animato per l’arrivo sul palco del Maestro Beppe Vessicchio che è guarito in tempo dal Covid per accompagnare Le Vibrazioni (“Live and let die” di Paul McCartney).
A regalare emozione è stata anche Fiorella Mannoia che Sangiovanni ha voluto con sè per proporre la sua versione (non proprio convincente) di “A muso duro” di Pierangelo Bertoli: «Le canzoni di questa grandezza annullano ogni barriera. Se non sappiamo da dove veniamo non sapremo nemmeno dove andiamo» ha detto un’emozionatissima Mannoia, ricordando che «il 4 febbraio 1987, trentacinque anni fa, su questo palco ho cantato per la prima volta “Quello che le donne non dicono». Emozioni anche con Emma che, insieme a Francesca Michielin (stavolta sul palco e non in veste di direttrice d’orchestra) ha proposto “Baby one more time” di Britney Spears.
Con l’arrivo di Gianni Morandi, in coppia con Jovanotti (autore della sua canzone sanremese) arrivato a sorpresa, l’Ariston ha ballato, tanto, grazie al trascinante medley dei brani proposti dai due, entrambi in smoking black & white: “Occhi di ragazza”, “Un mondo d’amore”, “Sono un ragazzo fortunato” e “Penso positivo”. Il pubblico ha, poi, continuato a ballare con Elisa che, per la serata, ha scelto “Flashdance”. Sul palco a ballare Elena D’Amario, in video un saluto dell’autore del brano Giorgio Moroder che, grazie a quella canzone, vinse l’Oscar.
Standing ovation per Achille Lauro e Loredana Bertè che hanno proposto “Sei bellissima”. Lauro ha voluto offrire un fascio di rose rosse alla Bertè, accompagnato da un biglietto letto da Amadeus.
Dopo tante emozioni, a regalare un momento di leggerezza e un sorriso sono stati Maria Chiara Giannetta e Maurizio Lastrico, coppia nella fiction “Don Matteo” e protagonisti stasera di un dialogo a colpi di citazioni di decine di canzoi.
Ditonellapiaga e Rettore hanno cantato “Nessuno mi può giudicare”, presentata 56 anni fa al Festival da Caterina Caselli, mentre Iva Zanicchi ha scelto di rendere omaggio a Milva con “Canzone”, brano arrivato terzo a Sanremo nel 1968. Ad aprire la sua esibizione l’immagine di Milva a quel Festival.
Su le mani e in piedi a ballare con Ana Mena o, meglio, con Rocco Hunt che l’ha accompagnata con il suo rap per “Figli delle stelle” di Alan Sorrenti e “Se mi lasci non vale” di Julio Iglesias. Lei da sola ha proposto una sua versione de “Il mondo” di Jimmy Fontana.
Ben tre, invece, gli “ospiti” de La Rappresentante di Lista che, per proporre “Be my baby” (di The Ronettes), ha chiamato sul palco Cosmo, Margherita Vicario e Ginevra. Il ricordo di Pino Daniele, con la sua “Anna verrà”, è stato proposto da Massimo Ranieri a due voci con Nek. Ancora una standing ovation, anche per Pino Daniele, che ha preceduto l’arrivo «non in qualità di super ospite ma di super amico» di Jovanotti. Dopo avere ricordato gli anni passati con il gruppo messo insieme a Radio DeeJay da Claudio Cecchetto («C’eravamo tu, io, Fiore, Gerry Scotti, Linus, Nicola Savino, Albertino, Leonardo Pieraccioni, eravamo un gruppo di scappati di casa», Jovanotti ha fatto entrare sul palco un banco di scuola dove ha fatto sedere Amadeus chiedendogli di disegnare il suo Festival di Sanremo, il “Festival della gioia e dell’amicizia vera”. Nel frattempo lui ha recitato la poesia di Mariangela Gualtieri: “Bello mondo” e cantato “Che sarà”. Dopo di lui, si sono esibiti Michele Bravi, Mahmood&Blanco, Rkomi con Calibro 35, Aka 7even con Arisa, Highsnob & Hu con Mr. Rain, Giusy Ferreri con Andy dei Bluvertigo, Fabrizio Moro e Tananai con Rosa Chemical.
(ITALPRESS).

Cronaca

Libano, Crosetto “L’Onu allontani i conflitti dalle basi Unifil”

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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi due razzi hanno nuovamente colpito la base italiana di Shama. Due razzi lanciati da Hezbollah.
Come gli otto di martedì. Oggi, come martedì, fortunatamente i nostri militari hanno riportato solo ferite superficiali.
Oggi, come martedì, condanniamo questo atto di guerra verso i rappresentanti di una missione di pace. Possiamo solo condannarlo perchè non abbiamo e non vogliamo interlocuzione con l’organizzazione terroristica di Hezbollah. Il nostro interlocutore in quel territorio è Israele, una nazione democratica ed è normale che chi come me ha a cuore la vita di ognuna delle oltre 1000 persone italiane e 10.000 di tutte le nazioni, che sono impegnate in Unifil, non possa che rivolgersi ad una nazione vicina da sempre”. Così su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“Per questo oggi ho chiesto, attraverso il Capo di Stato Maggiore della Difesa, di evitare il più possibile i combattimenti vicino alle nostre basi, all’unico interlocutore cui posso chiederlo: Israele. Perchè le IDF, dopo gli incidenti dei primi giorni, si sono impegnate per tutelare la sicurezza delle basi Unifil e lo hanno fatto. Per questo – aggiunge Crosetto – ho chiesto un ulteriore aiuto al mio collega Katz: di aiutarci a proteggere i contingenti dai razzi di Hezbollah. Lui mi ha risposto che le IDF stanno facendo ogni sforzo per proteggere le forze e le postazioni dell’UNIFIL nella regione e che tengono conto della loro sicurezza nelle operazioni. Ma ha anche aggiunto ciò che io dico da quasi due anni: la soluzione a tali incidenti è l’attuazione e l’applicazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il ritiro di Hezbollah dal sud del Libano e lo smantellamento delle sue infrastrutture e armi nella regione”.
“Motivo per cui – evidenzia il ministro – ho chiesto al rappresentante militare italiano all’ONU di sollecitare un esame approfondito della situazione sul campo e dei rischi, seguito da una presa di posizione chiara delle Nazioni unite che tenendo conto dell’evoluzione in atto, si spenda per allontanare i conflitti dalla basi Unifil. Mi sono infine rivolto al capo delle forze armate libanesi per chiedere anche a lui di spendere la sua leadership nel paese per garantire la sicurezza dei nostri militari”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Milano, al via “Atm manifesto”, mostra con oggetti dall’archivio storico

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MILANO (ITALPRESS) – E’ stata presentata oggi “Atm manifesto – Storie, Viaggi e Design”, la mostra di Atm che espone, da domani 23 novembre fino al 12 gennaio, una selezione del proprio Archivio Storico. Un viaggio nella sua comunicazione visiva attraverso il tempo, dalle origini dell’Azienda alla contemporaneità, a testimonianza del suo ruolo fondamentale nella definizione dell’identità del territorio e della vita dei cittadini. “Atm manifesto” racconta infatti il legame, forte e reciproco, tra Atm e Milano. Ospitata nelle sale dell’ADI Design Museum di piazza Compasso d’Oro e affidata alla curatela di Matteo Pirola, “Atm manifesto” è un viaggio nel tempo lungo i binari delle campagne di comunicazione dell’Azienda che attraversano e intrepretano l’evoluzione del costume e della società, milanese e non solo. Narra il cambiamento dei linguaggi artistici e pubblicitari, oltre a presentare esclusivi documenti che raccontano simboli e momenti che hanno segnato la storia della mobilità cittadina, dall’iconico tram Carrelli all’inaugurazione della prima linea metropolitana M1 della città, la Rossa, 60 anni fa. La storia di Atm è particolarmente legata al luogo in cui si svolge la mostra, perchè si trova al centro di un vero e proprio distretto tranviario. Infatti, l’ADI Design Museum sorge in un’area che a fine Ottocento era utilizzata come deposito di tram a cavallo e successivamente fu destinata agli impianti che fornivano ai tram l’energia elettrica. La piazza di accesso al museo è intitolata al Premio Compasso d’Oro, prestigioso riconoscimento del mondo del design che si aggiudicò nel 1964 il progetto della linea M1 della metropolitana, firmato da Franco Albini, Franca Helg e Bob Noorda. La mostra regala la possibilità di ripercorrere la storia delle campagne informative, comportamentali e di sensibilizzazione, che rivelano un’Azienda in costante dialogo con la città e al centro dei grandi temi sociali e di attualità. “Atm manifesto racconta il rapporto della nostra comunità con i nostri mezzi pubblici – spiega il vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo, durante l’evento d’inaugurazione -. Nelle immagini che potremo ammirare si racconta il segreto che Atm non sa celare, cioè l’innamoramento per le persone, perchè le persone sono sempre al centro. Le persone che vengono trasportate, accompagnate. Dobbiamo guardare al passato consapevoli di quello di cui siamo stati capaci, e dobbiamo essere consapevoli che abbiamo la responsabilità di disegnare qualcosa che tra sessant’anni qualcuno vedrà e di cui potrà essere orgoglioso”. “Questa mostra – ha detto la presidente di Atm Gioia Ghezzi – raccoglie una piccola selezione tra più di 100mila articoli fra fotografie e oggetti dell’archivio storico di Atm, nominato bene storico e culturale dalla sovrintendenza. Un riconoscimento ricevuto perchè racconta la storia di Milano e di noi cittadini che nel corso di quasi un secolo abbiamo usato i mezzi Atm”. “Atm – continua Ghezzi – è una azienda innovativa, per esempio, a partire dalle campagne pubblicitarie sull’emancipazione femminile, realizzate dal secondo dopoguerra. Queste campagne spiegavano che anche le donne potevano guidare i mezzi pubblici”. “Tram, o mezzo pubblico, come un posto di relazione, di incontro, dove si mescolano tutte le classi sociali della città, dove sì vedono i cittadini cambiare modi di vestire, modi di essere” ha concluso.(ITALPRESS).

Foto: xp9

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PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 23 NOVEMBRE

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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