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“Le bare di Bergamo stanno al Covid come il lago della duchessa sta al sequestro Moro”: lo ha scritto sul suo profilo twitter (il tweet diffuso ieri sera è stato cancellato) il giornalista del quotidiano ‘Libero ‘ Tommaso Montesano, figlio dell’attore Enrico. Qualche tempo fa aveva scritto di essere “un negazionista”, ma contestava questa definizione per il padre che è un noto No Green Pass.
Il messaggio ha provocato l’immediata reazione dell’organismo sindacale della testata: “Il Comitato di redazione del quotidiano Libero si dissocia dagli interventi con i quali un collega nella sostanza nega una correlazione tra la foto simbolo delle bare di Bergamo e il Covid. E si scusa con le famiglie delle decine di migliaia di persone che hanno perso la vita a causa della pandemia. Si possono avere le idee più diverse su vaccini e Green pass, ma le teorie negazioniste sono quanto di più lontano dai valori dei giornalisti di Libero”.
Il direttore Alessandro Sallusti ha spiegato “di aver chiesto all’azienda di valutare con gli uffici legali se ci sono gli estremi per un licenziamento”. “Trovo quanto scritto di una gravità inaccettabile – ha aggiunto il direttore -. Non solo è un falso ma è un falso che offende la nostra testata e la redazione: i più arrabbiati sono proprio i colleghi”.
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Tale padre, tale figlio, verrebbe da dire. Ma per fortuna anche all’interno di una testata che spesso fa titoli e articoli discutibili e controcorrente i colleghi e il direttore hanno preso immediatamente le distanze. Un bel segnale, perché alla fine certi messaggi vanno presi di petto e immediatamente gettati nel pattume. Specie se provengono da giornalisti, non da sprovveduti in materia o da professori sui social. Ok scrivere su Libero, ma questo non vuole dire essere liberi di oltraggiare dei morti che già hanno patito le pene dell’inferno causa il Covid.
MILANO (ITALPRESS) – Esplorare i temi complessi della personalità, delle relazioni, dell’identità, dell’amore e della famiglia. Nella Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, che si celebra il 17 maggio, apre alle Gallerie d’Italia – Milano di Intesa Sanpaolo la mostra “Look at me like you love me – Guardami come se mi amassi” dell’artista statunitense Jess T. Dugan. Il progetto fotografico, a cura di Renata Ferri, è ideato e organizzato con la struttura Diversity, Equity & Inclusion della Banca e con la collaborazione di ISPROUD, la community interna LGBTQ+. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 19 ottobre.
Una agenda di appuntamenti, segnalazioni ed annunci che parte dalla provincia di Pavia e arriva in vari angoli della Lombardia, toccando anche Alessandrino e Piacentino, per segnalarvi tutto ciò che di importante merita di essere ricordato e vissuto sul territorio. Proprio come quando vi annotate qualcosa per essere ricordato il giorno successivo. “Appunti e dintorni”, dal Lunedì al Venerdì alle 19,15 su Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24.
ROMA (ITALPRESS) – In questo numero: – RSV, buoni risultati dalla prima campagna di immunizzazione – Torna il Tour della Salute, farà tappa in 15 città – Tumori, da Ail appello per introdurre la figura dello psico-oncologo – La sfida della salute mentale al centro di un convegno a Milano
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