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Cronaca

Aspi, 30 minuti di stop per tenere alta attenzione sulla sicurezza

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ROMA (ITALPRESS) – Uno stop di 30 minuti in tutti i cantieri e le attività produttive del Gruppo Aspi per tenere alta l’attenzione sull’importanza delle regole della sicurezza sui luoghi di lavoro. Così il Gruppo Autostrade per l’Italia ha celebrato il primo anniversario della giornata della sicurezza, istituita proprio un anno fa dalla società stessa nell’ambito di un più ampio programma di iniziative promosse per potenziare la consapevolezza sul tema safety, rafforzando la cultura interna su salute e sicurezza in ambito lavorativo.
A partire dalle prime ore della mattina, le maestranze che operano negli oltre 300 cantieri di potenziamento della rete e i quasi 4.000 dipendenti che lavorano a presidio della viabilità nelle Direzioni di Tronco, hanno dedicato mezz’ora della loro attività a una riflessione congiunta sulle buone regole del lavorare in sicurezza. In occasione di un sopralluogo al cantiere di Barberino, dove sono in fase di ultimazione le attività per il potenziamento della A1 nello snodo di collegamento con la Variante di Valico, l’Ad della società, Roberto Tomasi, ha partecipato con le maestranze all’iniziativa.
“Trenta minuti di stop ai cantieri e i centri operativi Aspi – ha affermato l’Ad – per tenere alta l’attenzione sul tema della sicurezza dei lavoratori del Gruppo e, in generale, di tutti i lavoratori. Un’iniziativa per ricordare innanzitutto le vittime degli incidenti sul lavoro ed esprimere vicinanza alle loro famiglie. Trenta minuti che voglio essere un invito alla cultura della sicurezza e della salute all’interno dell’azienda. Il nostro impegno – sempre teso verso l’obiettivo ‘zero incidenti sul lavorò – prosegue costante e percorre tutte le strade possibili: dalle sinergie rafforzate con le parti sindacali al potenziamento della prevenzione e della formazione dei dipendenti; dal radicamento della cultura della sicurezza a partire dai manager alla miglior definizione delle responsabilità delle parti coinvolte, in tutta la filiera”.
L’iniziativa segue il protocollo firmato ieri con il corpo dei Vigili del Fuoco per potenziare i presidi e la prevenzione: a queste, seguiranno altre azioni nelle prossime settimane. La gestione della salute e della sicurezza dei propri lavoratori è una priorità nell’ambito del piano industriale che Autostrade per l’Italia ha avviato e che prevede oltre 21 miliardi di investimenti, tra opere di ammodernamento e potenziamento della rete.
(ITALPRESS).

Cronaca

Mattarella “Speranza di pace si estenda da Medio Oriente a Ucraina”

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Cronaca

M5S, Giuseppe Conte confermato presidente

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ROMA (ITALPRESS) – Giuseppe Conte è stato confermato presidente del Movimento 5 Stelle con l’89,3% dei voti.
Alle ore 18 di oggi si sono concluse le votazioni degli iscritti.
Su 101.783 iscritti aventi diritto al voto hanno votato in 59.720 pari al 58,67%.
Al quesito “Sei favorevole all’elezione di Giuseppe Conte quale presidente dell’associazione MoVimento 5 Stelle?” hanno votato sì 53.353, hanno votato no 6.367.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “La speranza di pace si estenda dal Medio Oriente all’Ucraina”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le notizie giunte nei giorni scorsi da Gaza, dopo gli accordi di Sharm El-Sheikh, con i primi passi di intesa tra le parti in conflitto in Medio Oriente e con il rilascio degli ostaggi, ci ricordano che i processi di pace hanno bisogno di perseveranza, di pazienza, di lavoro di mediazione, di assunzione di responsabilità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento al convegno internazionale e interreligioso “Osare la pace”, organizzato a Roma dalla Comunità di Sant’Egidio.
“Istituzioni, diplomazie e numerosi altri “facilitatori di pace”, incluse le comunità religiose, svolgono quest’opera giorno dopo giorno, spesso lontano dai riflettori e senza ambire a superflui riconoscimenti esteriori – ha proseguito Mattarella -. Vorrei qui – anche come viatico per gli sviluppi futuri – richiamare una frase del Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayeb che, parlando di pace e di fratellanza interreligiosa, ha ribadito la necessità per tutti di innalzare «lo stendardo della pace, anzichè quello della vittoria, e [sedersi] al tavolo del dialogo». Alla forza della prepotenza va contrapposta la forza tranquilla delle istituzioni di pace. L’auspicio è che la “scintilla di speranza”, come l’ha definita Leone XIV, innescata in Terra Santa si estenda anche all’Ucraina, dove le iniziative negoziali stentano ancora a prendere concretezza mentre le sofferenze di bambini, donne, uomini procurate dalla spietatezza dell’aggressione russa non accennano a diminuire”.
Per il capo dello Stato “quanto avviene ci impone di perseverare in una risposta comune, equilibrata, mossa dal senso di giustizia e di rispetto per la legalità internazionale, dalla vigenza universale dei diritti dell’uomo. Sono i principi in cui si riconosce la Repubblica Italiana”.
“Il contributo dei peace-maker, che costruiscono ponti e tessono relazioni tra comunità in conflitto, e dei peace-keeper, che vegliano sul rispetto dei cessate il fuoco e sulla protezione dei più vulnerabili, è inestimabile: far sorgere un principio di pace anche nei contesti più ostili – ha aggiunto il presidente della Repubblica -. Il messaggio è chiaro: alla violenza delle armi esiste sempre un’altra strada, un modo diverso e più conveniente per risolvere le contese, sottraendosi a rischi fatali di escalation incontrollate, i cui effetti pongono a rischio la sopravvivenza dell’umanità. Nella memoria dell’uomo rischiano di affievolirsi i ricordi delle tragedie che hanno caratterizzato l’ultima guerra mondiale: abbiamo fra noi Kondo Koko, un’Hibakusha, una sopravvissuta alla bomba nucleare che devastò Hiròshima. Persino quello che fu uno spartiacque nella storia, appare oggi in discussione. Non si può omettere di ricordare che osare la pace include e abbraccia altri aspetti: dalle ampie zone di grande povertà nel mondo, alle sofferenze dei migranti, alla crescente concentrazione della ricchezza in poche mani in luogo della sua diffusione. Di fronte alle guerre e per la pace parlano le religioni, con la forza della loro autorevolezza, con la definizione della pace come “santa”, nell’infaticabile ricerca di quel che unisce gli esseri umani, nella promozione della solidarietà globale”.
“Tutti noi siamo oggi chiamati a rinnovare la nostra fiducia nella causa della pace – ha concluso Mattarella -. Rendiamo comune e condiviso l’appello di questo incontro: continuiamo a osare la pace. Continuiamo a investire in percorsi di dialogo e di mediazione, a sostenere chi soffre, a costruire ponti tra i popoli, per contribuire a un mondo in cui la pace non sia un sogno per illusi, ma una realtà condivisa. Quella realtà in cui, come ricordava Papa Francesco, «si riconosce la dignità di ogni essere umano, quando la fratellanza diventa principio ispiratore di un ordine internazionale più giusto e sostenibile»”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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