Politica
Calenda “Se Draghi va via niente soldi Ue”
Pubblicato
4 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Gli episodi in cui le forze politiche in Consiglio dei ministri votano una cosa e in Parlamento un’altra si stanno moltiplicando. Questo logora il governo. E ritengo che Draghi faccia bene a richiamare l’attenzione su questo problema. Non si può pensare di andare avanti seguendo gli strappi di Salvini o le divisioni del Pd, dove Francesco Boccia e Michele Emiliano sabotano il decreto sull’Ilva. Così l’azione parlamentare finisce per diventare una maionese impazzita, mentre l’azione di governo continua ad avere una sua linearità, perchè, alla fine della fiera, i rappresentanti dei partiti in Consiglio dei ministri fanno quello che dice Draghi”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il leader di Azione, Carlo Calenda, convinto che la situazione non possa peggiorare “perchè se peggiora se ne va Draghi. Se in Parlamento i partiti creano le condizioni per inficiare quello che fa il governo lui non resta. E se Draghi se ne va perdiamo i soldi europei e il Paese finisce nel caos. A quel punto diventerà davvero difficile riuscire a uscire da una situazione del genere”.
Il Pnrr, aggiunge Calenda, “già sarà difficilissimo per Draghi portarlo avanti in questa situazione. Ma la possibilità di farlo senza di lui non esiste. Con chi lo facciamo? Con il governo di chi? Il punto è che per l’irresponsabilità delle forze politiche si sta ripetendo esattamente quanto è avvenuto per il Quirinale. Allora si facevano i nomi, poi si ritiravano, poi si rifacevano… è lo stesso meccanismo: mancanza assoluta di serietà”.
Intanto, oggi si apre il congresso di Azione, che “si struttura come un partito. Abbiamo eletto i direttivi provinciali (sono 108) e quelli regionali ed eleggeremo la direzione nazionale. La nostra linea continua a essere quella iniziale, che ha trovato un approdo nelle elezioni di Roma”, spiega Calenda, secondo cui “oggi non ci vuole un centro nel senso deteriore del centrismo, ma ci vuole una terza area politica, che sia l’area del riformismo pragmatico, di un modo di fare politica serio e responsabile, che non è ostaggio dei 5 Stelle da un lato e dei sovranisti dall’altro. Questo è quello che Azione si propone di costruire, ovviamente, tenendo aperta la porta a chi vuole partecipare. Io partirò per un giro del Paese che durerà più di un anno. La mia campagna per le elezioni capitoline si intitolava ‘Roma sul seriò, questa sarà la volta di ‘Italia sul seriò”. Calenda è convinto che “la riforma elettorale non si farà. E quindi andremo per l’alto mare aperto, affrontando la sfida elettorale in modo indipendente dai due poli perchè altrimenti ricadiamo nel leitmotiv di questa legislatura. Quello per cui si va alle elezioni e si dice ‘mai con i fascistì, ‘mai con 5 Stellè e poi si finisce per allearsi con i fascisti o con i 5 Stelle. Io confido nella capacità degli italiani di rendersi conto dell’errore commesso quando hanno votato partiti che hanno fatto qualunque tipo di promessa pur di governare”. Secondo Calenda “il Pd rimane un interlocutore e anche Italia viva. Poi Forza Italia e persino una parte della Lega, quella di Giorgetti, che oggi parlerà al nostro congresso”.
(ITALPRESS).
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Immigrazione, Piantedosi “Il rinvio alla Corte UE non è così impattante”
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1 giorno fa-
6 Settembre 2025di
Redazione
CERNOBBIO (ITALPRESS) – “Non è una sentenza, è un’ordinanza di rinvio alla Corte Costituzionale per valutare l’eventuale legittimità o meno costituzionale di un aspetto specifico della nostra normativa. Non è che tutto deve essere visto sempre in relazione al progetto dell’Albania”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a margine del Forum TEHA in corso a Cernobbio in relazione alla decisione della Cassazione di sottoporre alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea due quesiti sui CPR in Albania. “Aspettiamo l’esito. Non è neanche così impattante: è semplicemente qualcosa che afferisce a un momento particolare del procedimento che attiene a determinati casi, ma che non di per sé, come qualcuno ha scritto secondo me in maniera un po’ semplificata, che riguarda il giudizio sull’intero progetto”, ha aggiunto.
“PROVVEDIMENTO SU LEONCAVALLO ERA DOVEROSO”
“Non siamo preoccupati perché siamo convinti che ogni manifestazione di pensiero si svolgerà con senso di responsabilità”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a margine del Forum TEHA in corso a Cernobbio ad una domanda sulle manifestazioni a Milano dopo lo sgombero del centro sociale Leoncavallo. Su questo tema, il titolare del Viminale ha sottolineato che “non è stato il nostro provvedimento. È stata l’esecuzione di provvedimenti che erano doverosi, che derivavano da provvedimenti di natura giudiziaria: l’illegittimità di quella occupazione abusiva era stata sancita dalla magistratura e quindi abbiamo fatto la cosa più normale di questo mondo”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS)
Politica
Mattarella “L’Ue non ha mai scatenato conflitti. Istituzioni più forti per un salto in avanti” / VIDEO
Pubblicato
1 giorno fa-
6 Settembre 2025di
Redazione
CERNOBBIO (ITALPRESS) – “L’Unione Europea si è affermata come un’area di pace e di cooperazione capace di proiettare i suoi valori oltre i suoi confini, determinando stabilità, benessere, crescita, fiducia. Non ha mai scatenato un conflitto, non ha mai avviato uno scontro commerciale. Al contrario, ha agevolato intese e dispiegato missioni di pace. Ha contribuito a elevare standard di vita, criteri di difesa del pianeta. Ha promosso incontri e dialoghi e ha alimentato libertà nei rapporti internazionali, eguaglianza di diritti tra popoli e Stati: condizioni e causa di progresso. Si pone, quindi, anzitutto, una domanda, prima di ogni altra. Come è possibile, su queste basi, che l’Europa oggi venga considerata da alcuni un ostacolo, un avversario se non un nemico? Quali sono le ragioni, gli interessi di fondo, i principi sui quali si basa la convivenza civile e i traguardi raggiunti dai popoli europei che qualcuno considera disvalori? È soltanto affrontando con lucidità interrogativi di questa natura che potremo trovare risposte esaurienti, utili a illuminare le scelte che siamo chiamati a compiere, pena l’irrilevanza e la regressione rispetto ai risultati sin qui raggiunti”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel videomessaggio inviato per la seconda giornata del Forum TEHA a Cernobbio.
“Il mondo ha bisogno dell’Europa per ricostruire la centralità del diritto internazionale che è stata strappata. Per rilanciare la prospettiva di un multilateralismo cooperativo. Per regole che riconducano al bene comune lo straripante peso delle corporazioni globali – quasi nuove Compagnie delle Indie – che si arrogano l’assunzione di poteri che si pretende che Stati e Organizzazioni internazionali non abbiano a esercitare. L’incrocio tra le ambizioni di quelle, e l’impulso di dominio, di impronta neo-imperialista, che si manifesta da parte dei governi di alcuni Paesi, rischia di essere letale per il futuro dell’umanità”, ha spiegato il Presidente, sottolineando che “l’Europa è, al tempo stesso, necessità e responsabilità”. “Le forze imprenditoriali e quelle sociali, il mondo della cultura e la società civile europea devono avvertire la necessità e la responsabilità di sentirsi partecipi e costruttori, non spettatori inermi e intimoriti”, ha aggiunto il Capo dello Stato ribadendo che “le democrazie dell’Europa sono capaci di trovare in sè motivazioni e iniziative per non soccombere alla favola di una superiorità dei regimi autocratici, per non cedere all’idea di un mondo lacerato, composto soltanto di avversari, nemici, vassalli o clientes, né all’idea di società frammentate”.
“C’è bisogno di istituzioni europee più forti, di volontà di governi capaci di non arrendersi a pericoli e regressioni che non sono ineluttabili. L’Europa, con i suoi traguardi di civiltà, è il testimone che possiamo, e dobbiamo, trasmettere alle nuove generazioni. La difesa della civiltà europea – tutt’uno con lo sviluppo della sua società e della sua economia – richiede il coraggio di un salto in avanti verso l’unità. Tutti siamo chiamati a contribuire a questa impresa”, ha concluso Mattarella.
– foto d’archivio Quirinale –
(ITALPRESS).
Politica
Papa Leone XIV “La Chiesa non rinunci a porre domande scomode”
Pubblicato
1 giorno fa-
6 Settembre 2025di
Redazione
CITTÀ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Una Chiesa dal cuore mariano custodisce e comprende sempre meglio la gerarchia delle verità di fede, integrando ragione e affetto, corpo e anima, universale e locale, persona e comunità, umanità e cosmo. È una Chiesa che non rinuncia a porre a se stessa, agli altri e a Dio domande scomode e a percorrere le vie esigenti della fede e dell’amore”. Lo ha detto Papa Leone XIV durante l’udienza con i partecipanti al Congresso della Pontificia Accademia Mariana Internationalis (Pami).
“Contemplare il mistero di Dio e della storia con lo sguardo interiore di Maria ci mette al riparo dalle mistificazioni della propaganda, dell’ideologia e dell’informazione malata, che mai sapranno portare una parola disarmata e disarmante, e ci apre alla gratuità divina, che sola rende possibile il camminare insieme delle persone, dei popoli e delle culture nella pace”, ha aggiunto.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).


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