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Cronaca

Gallinari non basta, Atlanta ko sul parquet di Milwaukee

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Sconfitta esterna per Atlanta nella notte italiana della regular-season dell’Nba. Sul parquet del Fiserv Forum di Milwaukee, gli Hawks si sono arresi per 124-115 ai campioni in carica dei Bucks, trascinati dal ‘solitò Antetokounmpo, capace di finire a referto da top-scorter con un bottino personale di 43 punti. Per il quintetto georgiano, 27 punti di Young e 14 di Danilo Gallinari: la 33enne ala di Sant’Angelo Lodigiano totalizza 14 punti, impreziositi da 6 rimbalzi e 2 assist, in 36 minuti di impiego. Phoenix è la prima squadra a qualificarsi per i play-off: nello scontro tra prime, i Suns violano per 111-90 il campo dei Miami Heat con 23 punti di Booker, il più prolifico del match. Serve un supplementare per decretare vincitori e vinti tra Houston Rockets e Los Angeles Lakers: la spuntano i texani per 139-130 in virtù dei 32 punti siglati da Green (30 di Westbrook e 23 di James tra i californiani). L’altra Los Angeles, quella ‘targatà Clippers, si impone invece per 115-109 sui Washington Wizards con 31 punti di Jackson e 27 di Morris. Affermazioni in trasferta per Boston e Chicago: i Celtics violano per 115-101 l’impianto dei Charlotte Hornets grazie ai 44 punti di un immarcabile Tatum, mentre i Bulls piegano a domicilio i Detroit Pistons per 114-108 con 61 punti complessivi della coppia formata da DeRozan e LaVine. Minnesota Timberwolves a valanga contro Oklahoma City Thunder: termina 132-102 per i padroni di casa, che sfrutta la ‘mano caldà di Beasley, capace di contribuire alla causa dei suoi con 33 punti. Altri risultati: New Orleans Pelicans-Orlando Magic 102-108; Dallas Mavericks-New York Knicks 77-107; San Antonio Spurs-Toronto Raptors 104-119; Sacramento Kings-Denver Nuggets 100-106; Utah Jazz-Portland Trail Blazers 123-85.
(ITALPRESS).

Cronaca

Mattarella visita una scuola di Palermo “Il dialogo fa crescere”

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PALERMO (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato a sorpresa la scuola di Palermo “Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci” nella sede di via Serradifalco, nel quartiere Noce-Malaspina. Il capo dello Stato si è intrattenuto in particolare con i bambini della 5^ C, una classe primaria multietnica, i cui alunni furono oggetto a ottobre di insulti e commenti a sfondo razzista mentre partecipavano all’iniziativa “Io leggo perchè”, al centro di Palermo.
Tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre (la visita era stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco), hanno rivolto al presidente alcune domande, consegnandogli alcuni doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.
I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna, dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il “Va, pensiero” dal Nabucco.
“Vivere insieme, dialogare, fa crescere, rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile ma esaltante”, ha detto il presidente ai circa 300 ragazzi al termine dell’incontro.
“Siete bravissimi, avete eseguito magistralmente questi due pezzi, e non è facile con tanti strumenti ad arco, a fiato, a percussione. Complimenti ai vostri insegnanti e complimenti a voi – ha affermato il capo dello Stato rivolgendosi all’orchestra che aveva eseguito i due brani. “La musica e la cultura sono il veicolo della vita, della convivenza, dell’apertura, della crescita personale e collettiva, tutti quanti insieme – ha aggiunto -. Per me è grande motivo di soddisfazione essere qui e farvi i complimenti”.
“Io ogni anno vado in una scuola per l’apertura dell’anno scolastico. Ma non è frequente che in altre occasioni vada a visitare delle scuole. Sono lietissimo di essere qui questa mattina e ringraziarvi di quello che fate, facendovi gli auguri per i vostri studi e il vostro futuro – ha spiegato il presidente -. Ringrazio ancora una volta i vostri insegnanti per quello che vi trasmettono, per come vi guidano nell’accrescimento culturale. Voi siete una scuola che con la lettura, la musica e altre iniziative di crescita culturale esprime i valori veri della convivenza nel nostro Paese e nel mondo, che è sempre più unito, connesso, sempre più senza confini. E’ una ricchezza quella di crescere insieme, scambiarsi opinioni, abitudini, idee. Ascoltare gli altri fa crescere e voi lo state facendo, per questo complimenti e auguri”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

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Cronaca

Tajani “Per la pace in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo all’alba di una possibile pace che potrebbe coinvolgere l’intera regione”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al quotidiano La Stampa in merito alla tregua a Gaza.
“Ora inizia un lavoro diplomatico lungo e complesso per rafforzare la tregua – sottolinea Tajani -. Le prossime sei settimane saranno la chiave per porre le basi del passaggio dalla prima alla seconda fase del cessate il fuoco. La liberazione delle prime tre giovani donne israeliane è positiva, ma ora deve proseguire la liberazione degli ostaggi israeliani e, contestualmente, si devono far arrivare aiuti alla popolazione palestinese”.
Una volta stabilizzata la tregua “si potrà ridare slancio agli Accordi di Abramo, con cui si volevano normalizzare i rapporti dei Paesi arabi con Israele. Quel percorso era quasi concluso, ma si è interrotto con l’attacco del 7 ottobre. Adesso si devono riannodare i fili”.
Per il ministro “sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purchè sia a guida araba. Può aiutare a consolidare la pace e a rafforzare l’Autorità palestinese. Siamo ancora in una fase embrionale, ma saremmo pronti a partecipare con un contingente. Serve, più in generale, una presenza europea in Medio Oriente. E in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo, se c’è un accordo gradito a entrambe le parti”.
Alla domanda se l’Italia ha l’obiettivo di riconoscere la Palestina, il vicepremier risponde così: “Sì, la nostra strada porta lì, ma ci vuole tempo perchè la Palestina deve essere riconosciuta anche da Israele e a sua volta deve riconoscere Israele. Le iniziative unilaterali che ho visto finora da parte di alcuni Paesi non servono alla Palestina nè alla pace”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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